shinju - sekainosozo
Mum and daddy aren't in love
That's fine, I'll settle for two birthdays
NOME + COGNOME
★ shinju kimi
♡ 君 真珠
Un accostamento di nomi alquanto particolari, dato che traducendoli otterremo qualcosa di molto simile a «perla nobile». I suoi genitori non andavano molto d'accordo quando decisero di chiamarla come un gioiello ma a lei non dispiace affatto, è un nome meraviglioso con un bel suono. Quando era piccola spesso dimenticava di aggiungere la acca quando lo scriveva e suo padre finiva per correggerla sempre, per lei questo è un bel ricordo e la fa sentire felice.
Le piace molto essere chiamata per nome, anche i soprannomi vanno bene, a patto che non siano offensivi. Le sue sorellastre ne hanno sempre uno antipatico a portata di mano, quindi ha smesso di amarli. Se qualcuno dovesse insistere, lo lascerebbe fare per non ferire i suoi sentimenti, ma preferisce essere chiamata Shinju. L'unica che ha il permesso di chiamarla come vuole, ovviamente, è Akemi.
Ed è estremamente onorata di poterla chiamare per nome, quindi è ovvio che ricambi il favore! In realtà, le va bene anche essere chiamata per cognome. Solo che quello le trasmette una sensazione di estraneità con chi sta parlando e questo la rende triste, dato che vuole essere il più vicina possibile a tutti.
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It's lovely in the evening-time
But every time I close my eyes
The sunshine gets a little dimmer, now
ETÀ
★ 15 anni
È nata il diciannove febbraio. Non sa quale sia il suo segno zodiacale e sinceramente nemmeno le interessa più di tanto — a meno che qualcuno non le voglia parlarne dello zodiaco. Lì si metterebbe ad ascoltare.
Sebbene abbia solo quindici anni, si riferisce spesso al periodo in cui era più piccola come «altra epoca» o qualcosa di simile. E fa ridere. Rispecchia abbastanza la sua idea, ma quando mette una parrucca sembra una ventenne.
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Look like a girl but I think like a guy
Not ladylike to behave like a slime
ASPETTO
★ shion mikekado
♡ DREAM!ing
Shinju ha morbidi capelli di una sfumatura rosa tendente al lilla, colore che lei ha ribattezzato cotton candy, che arrivano poco più giù della vita. Sono molto spesso legati in una coda alta per non intralciarla quando combatte o quando si agita come suo solito, ma quando c'è un'occasione un po' più elegante fa qualche treccina. Ha anche la sua immancabile frangetta, non sa come potrebbe fare senza. È un po' insicura sul fatto di avere la fronte grande, glielo disse una delle sue sorellastre e da allora la copre. Ogni tanto indossa una parrucca che le ricorda i capelli della sua matrigna Maria. Questa ha i capelli castani ma tendenti a riflessi rossastri.
Gli occhi sono di un rosso cremisi, evidenziati soprattutto dalle ciglia nere e folte e dalla carnagione pallida. Riguardo alla sua corporatura non c'è troppo da dire, ha un corpo piuttosto tonico, avendo comunque una figura elegante. È alta un metro e settantaquattro, ma contrariamente a quanto si pensa quanto si parla di lei, è tutt'altro che un maschiaccio. È molto femminile ed ama i vestiti, ne ha una quantità impressionante, alcuni dei quali sono regali di Maria, che fa la modella. E considerando che la sua famiglia incassa parecchio, vestiti all'ultima moda per lei sono la normalità. Ha un portamento regale, anche se spesso tende a piegare la schiena in avanti quando è seduta.
Ad ogni modo non disprezza affatto i pantaloni, che reputa più comodi ma meno eleganti. Sa di non poter combattere con una gonna di marca e questo le spezza il cuore, bisogna ammetterlo. Sempre parlando di accessori e moda, tra i capelli ha sempre qualche fermaglio luccicante e possiede davvero molti gioielli. I suoi preferiti da indossare sono gli orecchini, ma sa di dover rinunciare a quelli vistosi per fare l'eroina. Non che sia una gran perdita, alla fine, probabilmente ha già dimenticato di averne posseduto un paio. Le unghie sono sempre perfette, non importa che colore di smalto abbia indosso o quanto siano lunghe, sembrano non spezzarsi mai. A quelle è certa di non poter rinunciare.
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Girls are not meant to fight dirty
Never look a day past thirty
CARATTERE
★ Come descrivere la piccola Shinju? È decisamente una persona calorosa e forse fin troppo espansiva. Le piace stare in compagnia, avvertire la presenza di altri esseri viventi. Non importa che siano umani o animali, non vuole stare sola soletta, per questo cerca sempre di fare amicizia con più persone possibili in modo da non essere messa in disparte. Ha anche vari animaletti, precisamente tre pappagallini e un iguana, con cui chiacchiera quando è nella sua cameretta. In realtà, ci sarebbero anche una gatta e i suoi micetti della sua matrigna e il coniglietto di suo padre.
A prima vista non sembra nemmeno che sia figlia di un'altra donna, perché la sua matrigna Maria è davvero fantastica. In effetti detesta il termine matrigna e la chiama direttamente mamma. Hanno molte cose in comune, ed è un bene. Una di queste è l'amare la compagnia, quindi molto spesso finiscono per dare dei party invitando tutto il vicinato! E lei adora coinvolgere le persone, specialmente la sua amica Akemi, che a suo parere dovrebbe aprirsi di più. Proprio grazie al supporto di Maria, Shinju è in grado di buttarsi nella società senza avere paura di nulla.
A volte suo padre definisce entrambe «troppo scatenate», ma poi si mette a ridere e le abbraccia. Però ha ragione, la ragazza si butterebbe da un ponte se Akemi dovesse farlo per prima. Chiacchiera in continuazione e salta delle fasi fondamentali del conoscersi: potrebbe incontrare qualcuno e dirgli qualcosa come «quindi domani vieni a casa mia?» e più volte quando era ancora una bimba i suoi genitori hanno dovuto tirarla fuori da situazioni pericolose in cui si era infilata senza nemmeno rendersene conto.
Ma cosa ci può fare se le persone sono troppo divertenti?! E poi sa che la sua allegria è contagiosa. È difficile non ridere — figurarsi sorridere — quando le si è attorno. Farà smorfie, battute stupide (insomma un po' il pagliaccio) per tirare su di morale qualcuno, anche se non lo conosce. Perché la vita è troppo corta per essere di cattivo umore e rovinare le giornate delle altre persone! Si prende cura delle altre persone, assicurandosi che stiano bene, che non abbiano qualcosa che li turba per la testa. Ma con se stessa fa esattamente il contrario.
Trascura i suoi sentimenti ed ignora i problemi, finendo solo per farli diventare enormi, anche se potevano risolversi con poco. Quando qualcuno le risponde male, continua a sorridere e la stessa cosa vale se la insultano o le danno della rimbambita. Non le interessa. Non vuole avere brutte giornate. Non vuole nemmeno avere nemici, perché il solo pensiero di avere qualcuno che la odia le mette ansia (a meno che non li possa sconfiggere subito) Non riesce ad esprimere le sue emozioni molto bene e non vuole nemmeno farlo, perché cosa otterrebbe? L'unica cosa che le verrebbe bene è quella di mettersi a piangere davanti alle sue sorellastre.
Quindi meglio evitare e continuare a sorridere. Ma non pensate che Shinju sia un fiorellino innocente. Cova davvero tanta rabbia e potrebbe davvero sbottare da un momento all'altro se qualcuno continua ad insultarla. E considerando che ha a portata di mano una quantità non indifferente di modi di fare male. Capisce anche le battute a sfondo sessuale e le ignora, anche se imbarazzata. Quelle le sente spesso dalle sue sorellastre e dio se la mettono a disagio. Odia stare con l'altra parte della famiglia. Non perché odi le persone in se, ma è l'atmosfera che si crea a metterla a disagio.
Inoltre, Shinju è estremamente affettuosa e appiccicosa, ed ama il contatto fisico. Passerebbe tutto il tempo appiccicata a chiunque si trova davanti, facendogli le coccole e molti complimenti. In realtà non le importa più di tanto quanto conosca quella persona, è fin troppo espansiva e con la sua allegria convince le persone che si trova davanti a raccontarle tutto quanto. È una buona ascoltatrice, ma l'unico supporto che è in grado di offrire è quello emotivo, non riesce ad elaborare soluzioni logiche che effettivamente possano aiutare chi si trova davanti.
Ricordate tutto ciò che ho scritto fino ad ora? Benissimo! Ora immaginate il totale opposto, ed otterrete la Shinju versione scolastica. Tra i banchi, è la persona più seria che si sia mai vista. Le labbra non si piegano mai in un sorriso, i compiti sono sempre perfetti e l'uniforme immacolata. Ha sempre la risposta pronta, lascia copiare ma non parla mai, insomma una sorta di studentessa robot senza difetti.
A scuola sembra di trovarsi davanti una persona diversa, che si comporta in modo meccanico. Non è timidezza, ovviamente, e nemmeno terrore degli insegnanti e delle loro punizione. Nemmeno ambizione! La verità è che Shinju odia, odia e odia la scuola, o almeno quelle che ha frequentato fino a questo momento. Vanno contro i suoi ideali e l'unica cosa che fanno è sopprimere i talenti degli studenti, valutandoli con materie che sono impossibili! È così stressante e non le interessa se da grande non avrà un lavoro, dovrebbe fare ciò che la rende felice, non ciò che potrebbe renderla stabile economicamente in un futuro incerto.
Eh sì, ha degli ideali che è molto determinata a seguire ed un senso della giustizia molto forte, che ha preso da sua madre. Non è raro che sfoderi la spada durante una discussione, quando qualcuno infanga il suo «onore» o quello di qualche suo amico o anche conoscente. Lei non lo reputa essere aggressivi, gli altri sì e per questo le stanno alla larga quando fa uno dei suoi discorsi volti ad ispirare il popolo (nessuno vuole farsi infilzare...)
Nella sua testa, Shinju è la paladina suprema della giustizia, disposta a fare di tutto per la libertà di espressione, di essere ciò che si è, di smetterla di discriminare, di tutto ciò che lei pensa sia giusto. Ecco, in un certo senso capisce le motivazioni di alcuni villain, ma detesta il modo in cui mettono in atto la loro rivoluzione. Cosa c'entrano le persone innocenti, vittime quanto loro della società? È ciò che vuole combattere.
Inconsciamente, si vede superiore agli altri. Lei è più forte, il suo quirk è magnifico — almeno a suo parere — i suoi ideali giusti, lei intelligente e figlia modello. Per questo, gli altri non sanno difendersi e deve pensarci lei, non importa quanto sconosciuti siano, si infila in qualsiasi rissa e calma gli spiriti bollenti...generando altro panico. Per questo, risulta un po' troppo ficcanaso e ha la tendenza a mettersi nei guai da sola, intervenendo dove non dovrebbe.
Due uomini si stanno picchiando? Ecco arrivare un lampo rosa, l'eroina della rivoluzione, Shinju, la spadaccina dell'amore e altri onorifici stupidi inventati da lei, che mette fine alla lotta, tossendo per attirare la loro attenzione ed esponendo tutte le ragioni per cui dovrebbero smetterla. A quel punto, di solito, le prende di santa ragione. Sulle prime non vuole usare il suo quirk, perché va contro la legge, poi lo spirito di sopravvivenza prende la meglio e sfodera la spada, facendo fuggire i due litiganti.
Un'altra cosa: Shinju ha davvero pochissima pazienza. Basta poco a farle perdere le staffe, soprattutto se qualcuno dice che quello in cui crede è stupido o che deve smetterla di fare la paladina della giustizia. Sbotta, si arrabbia e va a sfogare la rabbia agitando Kyoka randomicamente, rischiando di fare male a qualcuno. Ma come ho detto prima, tende a reprimere la rabbia, soprattutto se la persona che l'ha fatta irritare è qualcuno che ama.
Quindi preferisce far sbollire un po' la voglia di arrivare alle mani prima di fare una strage. Quando si discute con lei si nota quanto sia testarda, difficilmente ammetterà i propri errori e soprattutto è praticamente impossibile farle cambiare idea. Quando qualcosa le piace, si fossilizza su quella e buona fortuna a provare a farle cambiare direzione.
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I still get a little scared of something new
But I feel a little safer when I'm with you
QUIRK
★ ken purasebo kōka
♡ 剣プラセボ効果
☆ placebo effect sword
Ormai sembra chiaro a tutti che Shinju possieda una spada, ma la vera domanda è come funziona? O anche meglio, da dove sbuca? La verità è che questa fantomatica arma tirata fuori dal nulla non esiste. Anzi, spiegandoci meglio, non esiste a livello materiale. Non è tangibile e nonostante la impugni con maestria, essa non può essere toccata o presa in mano da altri all'infuori da lei. Quando ne sente il bisogno, la ragazza stringe un elsa immaginaria ed ecco apparire la confortante presenza della spada.
Ma cosa succede quando attacca? Beh, questo dipende da te. Cavolo, deve essere davvero doloroso essere trapassati da una spada! Bene, sarà decisamente doloroso per te. Pff, non è nulla, è solo un graffietto! Hai ragione, ecco il segno di un graffietto, vedi? La spada, o meglio, la spadaccina, sfrutta l'effetto placebo. Fa male esattamente quanto ti aspetti ti faccia male. Molto semplice, vero?
Questo vuol dire che non aspettandoti niente non sentirai niente? Falso, la gravità della "ferita", dipende dall'effetto placebo, ma essere trapassati da Kyoka (Shinju le ha dato un nome) è comunque un'esperienza poco piacevole, si ha la sensazione che un fantasma abbia appena fatto una gita nei tuoi polmoni, per qualche attimo manca il fiato e si ha difficoltà a vedere correttamente. Il tutto dura finché la spada ti sta trapassando, ma una volta rimossa tutto torna come prima, esattamente come il dolore procurato.
In poche parole, c'è sempre un dolore minimo da sopportare quando attacca con Kyoka, ma aumentarlo a dismisura dipende solamente da te. Questo vuol dire anche che una volta che si è a conoscenza del segreto del suo quirk, effettivamente è piuttosto semplice da sconfiggere. Per questo non parla mai dell'effetto placebo, anzi descrive la scena nel modo più doloroso possibile, in modo da creare aspettative e terrore da poter utilizzare a suo vantaggio.
"Sai, quando Kyoka ti trapassa è come sentire una lama fredda che ti squarcia in due, senti il metallo contro la tua carne...sai che è talmente resistente che potrebbe mozzarti una gamba tagliando l'osso in modo talmente preciso da non farlo nemmeno scheggiare? Certo che si perde parecchio sangue...è un'esperienza che non vorrei fare per nessuna ragione, anche perché quando provi a sfilarla dal petto con quella sua forma strappa altra carne..."
Inoltre, in quanto illusione, o sogno, o spada immaginaria di Shinju, è impossibile disarmarla, a meno che non decida lei di farla cadere di proposito per confondere l'avversario - cosa che fa più volte quando combatte. Una volta in una rissa l'ha letteralmente lanciata via, solo per farla riapparire in un momento più pratico. Il fatto che abbia il controllo su questa illusione, non vuol dire però che possa farle fare ciò che le pare: Kyoka si comporta come una spada, quindi anche se la immagina piegarsi, essa non cambia di una virgola. Quando atterra fa un rumore metallico e non scompare dal pavimento finché non la rivuole tra le mani.
Un'altra cosa, Kyoka è davvero molto, molto pesante. Parliamo di sette chili di arma, che non sono esattamente il massimo della comodità (quattro volte una spada normale!). Anche se Shinju la fa sembrare estremamente leggera, quando ne ha la possibilità la tiene con entrambe le mani e ha difficoltà a muoverla quando è stanca, nonostante abbia le braccia allenate tutte le spade che ha utilizzato pesavano decisamente meno...quindi è più preparata su uno scontro che si risolve in qualche minuto.
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When you're angry, you're a jerk
And then you treat me like I'm worth nothing
STORIA
★ I primi due anni di vita di Shinju sono stati davvero confusionari ed è grata di non riuscire a ricordarli. Sa che la sua nascita non era programmata e che è stata proprio lei a rovinare l'equilibrio della sua famiglia, fatto sta che i suoi genitori biologici si separarono definitivamente quando aveva tre anni. All'epoca non poteva capire, ma il fatto che sua madre non la prendeva in braccio la rendeva triste. Quando giocava con lei, la vedeva con le lacrime agli occhi. Le chiedeva sempre se ci fosse qualcosa che non andasse, ma mamma Ami non rispondeva mai. Poi smise di vederla e rimase solo con suo padre.
La loro situazione economica era fantastica, davvero. Suo padre aveva un lavoro ben retribuito, casa loro era grande, ma vuota. E la piccola lo vedeva sempre mogio e solo. Ogni tanto andava da lui con il suo orsacchiotto Pancake e gli chiedeva se gli mancasse la mamma, lui rispondeva sì e la abbracciava forte. In quei momenti si chiedeva se sarebbe stato tutto così triste per sempre: magari mamma Ami era andata via perché era era troppo appiccicosa? Ma fortunatamente, la tristezza non dura in eterno e pian piano Ichizo si riprese dalla perdita del suo primo amore.
Un giorno Shinju insisteva così tanto sull'andare al parco che non poté non accontentarla, dopotutto era una bellissima giornata e il sole non picchiava troppo, quindi uscirono per fare un pic-nic. Verso il tardo pomeriggio, dopo aver passato le ore a mangiare panini con la marmellata e a rincorrersi tra gli alberi, decisero di andare via. Mentre si incamminavano verso casa, a suo padre squillò il cellulare, probabilmente per lavoro. Visto che Ichizo non poteva più ascoltarla chiacchierare, decise di conversare un po' con Pancake, ma quando si mise a rovistare nel cestino non lo trovò.
Un po'preoccupata, provò a dirlo a suo padre, ma dato che era impegnato nella telefonata annuiva e basta, quindi la bimba decise di andare a riprenderselo nel parchetto. Sapeva che si sarebbe preoccupato a vederla sparire così, ma in quel momento stava parlando con un suo collega e lei ci avrebbe messo davvero pochissimo a ritrovare l'orsacchiotto, quindi corse via alla ricerca del peluche. Come da copione, non solo non lo ritrovò, ma si perse tra gli alberi, perché non ricordava esattamente il punto dove avevano pranzato.
Sconsolata, scoppiò a piangere sedendosi sotto un albero ed accettando il suo destino di bambina perduta. In quel momento si chiese come avrebbe trovato da mangiare, da bere, insomma qualsiasi cosa che le sarebbe potuta servire. Sarebbe diventata come il bambino del libro della giungla? Singhiozzò ancora più rumorosamente, poi sentì qualcosa strusciarsi contro la sua gamba e si accorse che una cagnolina si era messo accanto a lei. Era davvero spaventata, non aveva idea di cosa fare, quindi la prima cosa che le venne in mente fu di accarezzarla, come faceva Ami con lei quando piangeva.
«Ti sei persa anche tu?»
«Lady Oscar, dove sei finita?!»
Shinju vide apparire una bella donna tra gli alberi, con un guinzaglio spezzato in mano. Mentre si sistemava il caschetto castano, borbottava qualcosa riguardo agli accessori per animali domestici di poca qualità. Quando alzò lo sguardo, vide una bimba in lacrime e il suo cuore fece un balzo. La bambina le chiese quale fosse il suo nome e quando la donna glielo disse non riuscì a pronunciarlo, così le disse di chiamarla semplicemente Kameko e le domandò dove fossero i suoi genitori.
Dopo qualche minuto di spiegazioni ed altre carezze a Lady Oscar, la bambina disse di sapere il numero di Ichizo a memoria, ma di non avere un cellulare con cui chiamarlo. Maria quindi le prestò il suo e aspettarono insieme che suo padre arrivasse. Nel frattempo parlarono di tante cose, di come il rossetto della donna fosse bello e colorato (Shinju disse che era rosso come un semaforo), di cagnolini indisciplinati come Lady Oscar, di gattini, dolci preferiti e quando l'uomo arrivò da sua figlia, paonazzo e sudaticcio, a Shinju dispiacque davvero lasciare quella signora simpatica.
Fortunatamente suo padre per ringraziarla di essersi presa cura della bambina, la invitò a prendersi un caffè nel bar lì vicino e Maria accettò senza problemi, solo che uscendo dal parco si rese conto che Lady Oscar era sparita di nuovo. Sbuffò, chiamandola a gran voce finché la cagnolina non si ripresentò con Pancake in bocca. Tutto è bene ciò che finisce bene, no? Quello del caffè non fu l'ultimo incontro tra «Kameko» e Ichizo. Fu così che per colpa (o merito?) di un orsacchiotto Shinju mise in piedi la sua famiglia.
La vita procedeva tranquilla, ormai Maria aveva iniziato a far parte della famiglia Kimi. Shinju non saprebbe nemmeno descrivere quando ha iniziato a vederla tutti i giorni, semplicemente le è venuto naturale chiederle cosa si mangiava per pranzo o di pettinarle i capelli. Un giorno Ichizo la prese da parte e le chiese se volesse rivedere sua madre e le sue nuove sorelle. Inizialmente era un po' restia, perché il fatto che Ami fosse sparita dalla sua vita in quel modo l'aveva lasciata con il cuore spezzato, ma decise di vederla comunque.
Quel pranzo con Ami fu imbarazzante. Sua madre cercava di recuperare i rapporti, provando a parlarle un po' di tutto, le due gemelle la guardavano in cagnesco e il fidanzato di sua madre continuava a riempire il suo piatto di roba da mangiare. Shinju intuì che fossero tutti sinceramente dispiaciuti per lei — tranne quelle due — e si sentì in colpa quando chiese di darle tempo per abituarsi.
Ad ogni modo, sotto consiglio di Maria, decise di dare loro una seconda possibilità e in qualche modo riuscì anche a legare con il signor Amane (una volta la portò a pescare) oltre che con, ovviamente, sua madre Ami. Nonostante fosse ancora ferita nel profondo, decise di prenderla filosoficamente e non arrabbiarsi troppo con lei. Aveva le sue ragioni.
I problemi iniziarono con Hama e Hana, le due sorellastre. Inizialmente Shinju non capiva perché ce l'avessero tanto con lei, al punto da tormentarla ogni volta che la vedevano, poi iniziò a realizzare quanto fossero gelose. Non solo aveva le attenzioni di Ichizo e Maria, ma anche quelle di Amane e Ami, solo perché più gentile o carina.
Provò a chiarire con loro, ma non ci fu verso ed iniziò una relazione di odio reciproco. Loro le tagliavano le lenzuola? Lei dava fuoco alle loro gonne preferite. Decisamente una cosa poco carina e reciproca da parte di tutte e tre, ma in quel momento l'ormai tredicenne aspirante hero pensava che la vendetta fosse la cosa più giusta. Ovviamente tutto ciò era fatto di nascosto dai genitori, cattive sì ma stupide no.
Ma in realtà a mantenere in piedi Shinju fu Akemi. La sua migliore amica sin dall'infanzia, a cui confessava tutti i segreti come le cose che le facevano le sorellastre (ometteva ciò che faceva lei per ovvi motivi) e che, ammettiamolo, è sempre stata anche un po' la sua cottarella. Potrebbe passare ore ad abbracciarla, anche se sa che probabilmente la infastidisce — ragione in più per farlo.
Quando aveva quattordici anni Maria e Ichizo si sposarono e il loro matrimonio è onestamente il ricordo più bello che ha. Infine scelse la carriera da Hero perché le sembrava la più giusta per il suo carattere e fu stupendo scoprire che anche Akemi sarebbe venuta con lei. Fu decisamente il periodo più bello della sua vita e spera che continui anche a scuola.
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Together we'll be heroes
Joining forces as one
NOME DA HERO
★ lady revolution
Ebbene, il nome da Hero di Shinju è Lady Revolution! Ci ha messo davvero tanto a sceglierne uno, ma alla fine è riuscita a venirne a capo. Si è ispirata a molte cose, per trovare la fusione perfetta. Innanzitutto ci tiene a chiarire che è in parte un omaggio a Lady Oscar — e no, non sto parlando del fantastico cartone animato, ma della cagnolina che l'ha salvata. Purtroppo Oscar morì due anni dopo il fidanzamento di Maria e Ichizo, ma la ragazza non lo dimenticò mai.
Inoltre c'è Revolution, la rivoluzione. Shinju vuole portare un cambiamento radicale nella società, in cui non ci sono più ingiustizie. In cui i villain hanno smesso di esistere nella forma in cui danneggiano la società, ma al contrario, la migliorano (in pratica perdono il concetto di Villain, ma lei questo non lo sa lol). Un mondo quasi utopico direi, in cui ognuno vive in pace. Ma sa che è solo un sogno nel cassetto piuttosto improbabile.
Il suo lato razionale sa che c'è bisogno di mantenere le persone comuni al sicuro. Ed è per questo che ha scelto un nome da Hero che ricorda un po' quello di una magical girl dei cartoni animati, anche per infondere sicurezza ai bambini. Alcuni dei nomi che ha scartato erano The princess of power, Yourlady e altre cavolate che erano più che altro giochi di parole.
‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾
I feel I've been riding up the wrong path
But I'm gonna make sure I get the last laugh
COSA NE PENSA DEI VILLAIN?
★ In un certo senso pensa che stiano solo esprimendo le loro idee, anche se nel modo più sbagliato possibile. La maggior parte di loro sfoga i loro traumi su gente innocente e lei vuole che smettano di creare questi circoli viziosi. Capisce come ci si senta ad essere abbandonati dalla propria famiglia, ad essere senza supporto dalla società. Sono anche loro ribelli rivoluzionari, ma lo fanno in modo violento e questo li porta nel torto.
Risolveranno qualcosa uccidendo cittadini indifesi? Shinju è sicura di no, per questo vuole combatterli e far capire loro quanto sia sbagliato ciò che fanno. Anche questo è un sogno un po' bambinesco, ma le piace credere che almeno uno possa cambiare idea. Ma sa anche che dinnanzi a qualcuno che tiene in ostaggio un bambino o una signorina o un signorino, perderebbe davvero le staffe.
It's all fun and games until Shinju is angry. In quel momento potrebbe decapitare con Kyoka il villain senza nemmeno ascoltare un'altra delle sue — perdonate il francesismo — stronzate. Non c'è nulla di peggio di qualcuno che si rende conto di essere nel torto e non prova a cambiare. Perché? Perché non cambia? Gli piace fare del male? Bene, Shinju non è disposta a farglielo fare, a costo di essere brutale. Se gli ideali di giustizia del villain non corrispondono ai suoi e lui non ha intenzione di cambiare idea, potrebbe farsi davvero male.
‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾
We're on the edge of greatness
Turning darkness to light
IN COSA VORREBBE SPECIALIZZARSI?
★ scontri diretti
Il suo quirk le permette di sostenere egregiamente scontri diretti, specialmente se si preannunciano di breve durata. Le sarebbe estremamente complicato specializzarsi nel salvataggio o in altre cose, proprio perché Kyoka è fatta per attaccare e non per difendere, e Shinju ha intenzioni di sfruttare al massimo le sue possibilità.
Inoltre, uno scontro diretto le permette di provare a far ragionare il villain e in caso contrario farlo a pezzettini — metaforicamente parlando. E sinceramente, preferisce una vita piena di azione, per quanto salvataggi e roba varia siano intriganti, lei vuole essere sul campo di battaglia. Pensa di essere forse la più indicata per il ruolo, poco modestamente.
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Danger surrounds us, but won't bring us down
CURIOSITÀ
★ Banane ━━☆⌒*.
Shinju mangerebbe qualsiasi cosa abbia anche vagamente un retrogusto di banana. Fa ridere a dirlo, ma tutte le sue torte di compleanno erano aromatizzate alla banana, per merenda ha sempre avuto delle banane e via dicendo...la sua ossessione per questi frutti era talmente tanta che per un po' Maria e Ichizo si chiesero se fosse il caso di portarla dal dottore. Tutt'ora ama le banane, un po' meno di quando aveva sette anni, ma le mangia come minimo ogni due giorni. Ha anche uno shampoo aromatizzato alla banana.
♡ Tappeto elastico ━━☆⌒*.
Sin da quando era bambina, nel giardino di casa sua c'è sempre stato un tappeto elastico. Quando era triste andava lì con un libro da colorare e si metteva sulla rete a farsi i fatti suoi, anziché saltarci. Poi quando ha scoperto quale fosse la vera funzione («non è una rete per tenere gli altri lontani?») ha iniziato ad adorarlo. Ogni tanto ci va ancora e prova a convincere ogni volta Akemi a venire con lei.
☆ Kyoka ━━☆⌒*.
Il nome della spada non è altro che una storpiatura di Koka, ossia «effetto» nel nome del quirk. Era il nome più simile che ha trovato e poi aveva un fascino elegante, quindi la scelta è ricaduta su Kyoka. Quando era piccola, prima di farla apparire, urlava sempre qualche frase ad effetto come «Kyoka! Ti invoco, con il potere dell'amicizia!», cosa che la faceva sembrare fighissima agli occhi dei suoi amici dell'epoca, ma adesso che ci pensa le viene da piangere dal ridere.
★ Pianoforte ━━☆⌒*.
Sa suonare il pianoforte, ma anche la tromba. Onestamente preferisce la tromba, ma tutti pensano che il pianoforte sia più elegante e figo, quindi se qualcuno le chiese cosa sa suonare risponde sempre «piano!» anche se è convinta che gli strumenti a fiato siano molto più difficili da suonare. Certo però che il pianoforte è più romantico, potrebbe suonarlo per sedurre Akemi. Nah, sarebbe più imbarazzante che altro, dato che quando è imbarazzata sbaglia tutti i tasti.
♡ Cartoni animati ━━☆⌒*.
Ebbene, Shinju non riesce a dormire se prima non ha visto qualche puntata di cartoni animati, specialmente quelli per bambini. Sa che come cosa è piuttosto imbarazzante, ma la rilassano e la mettono a suo agio. Ha anche scoperto che guardare cartoni animati pensati per mocciosi spesso è un metodo per superare traumi infantili. Ma questo non lo dice. Soprattutto è un segreto.
☆ Lady oscar ━━☆⌒*.
Nonostante sia morto abbastanza tempo da permetterle di superare la cosa, ogni tanto Shinju pensa a cosa le sarebbe successo se quella cagnolina non l'avesse trovata. Suo padre sarebbe riuscito a ritrovarla lo stesso? Sarebbe diventata una senzatetto? Sarebbe stata rapita? Sarebbe stata morta? Quando è spirata dopo settimane di sofferenza (Ichizo aveva proposto di farla abbattere per non farla soffrire, ma Maria stava troppo male. Quindi decisero di evitare) è stata accanto a Maria per molto tempo e il loro legame si è rafforzato anche di più. Dopo di lei Maria ha preso una gatta, Mrs. Jolene.
★ Pancake ━━☆⌒*.
Effettivamente, Shinju ha ancora l'orsacchiotto in un cassetto. Non ci è più affezionata come un tempo, ma le dispiacerebbe comunque se dovesse strapparsi o dovesse perderlo. Infatti non lo porta mai a casa di Ami, nel terrore che Hama e Hana possano fargli qualcosa. Non devono nemmeno sapere della sua esistenza. Altrimenti sarebbe costretta a mettere a tacere entrambe e le macchie di sangue non vanno via facilmente, ugh.
☆ Playlist ━━☆⌒*.
Shinju non riesce a dormire se non con delle specifiche melodie di sottofondo, che sarebbero musica lofi, musica classica o theme di personaggi di anime relativamente calmi e soprattutto i canti delle balene. Quando mette in riproduzione casuale e la prima canzone è una di quelle, state sicuri che crollerà a letto in due secondi contati.
‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾‧͙⁺˚*・༓☾
We gotta find every bit of strength
That we have and never let it go
THEME SONGS
★ jerk — oliver tree
♡ girls — marina and the diamonds
☆ devil town — cavetown
★ warriors — she-ra and the princess of power
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Okay sono abbastanza contenta di come sia uscita (è un po' storta ma okay) e niente spero vada bene (e soprattutto spero che il titolo sia giusto lol)
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