51. Una farfalla
Si spogliarono in silenzio e, quando si ritrovarono nudi, si presero per mano e si sdraiarono sul letto.
" Hai già capito cosa voglio, vero? " chiese Harry con un filo di voce.
" Sì " rispose Louis " ma perché la tua pancia è coperta da un pezzo di stoffa tenuto fermo da alcuni cerotti? "
" Ho fatto un tatuaggio, ma voglio fartelo vedere dopo....per favore..."
Louis annuì, sorrise e lo baciò delicatamente, scendendo con la bocca a lambirgli il collo e il petto.
Harry chiuse gli occhi, godendosi le sensazioni piacevoli che stava provando, ma poi li riaprì di colpo e fissò Louis, volendo imprimersi bene nella mente l'immagine dell'uomo che amava.
Louis doveva sostituire suo padre, Louis doveva allontanare i suoi demoni, Louis doveva aiutarlo a dimenticare la terribile esperienza che aveva avuto.
Gli accarezzò leggermente i capelli e sospirò, tornando a concentrarsi solo su ciò che di bello gli stava capitando.
Louis baciò ogni centimetro della sua pelle e poi affondò il viso fra le sue gambe aperte, prendendo in bocca il membro e succhiandolo lentamente.
Harry non era abituato a lasciarsi toccare così da un uomo e ne aveva timore, ma poi si specchiava negli occhi blu di Louis e ogni paura svaniva.
Il pompiere lo portò quasi fino al limite, poi si staccò da lui, si allungò verso il comodino, lo aprì e prese la confezione di lubrificante che Harry, prima, gli aveva detto di avere.
La stappò, se ne versò una buona quantità sulle dita e chiese:
" Sei sicuro, piccolo? "
Harry annuì convinto e allargò maggiormente le gambe.
Louis, allora, cominciò a tastare delicatamente la sua apertura e ad allargarla, provocando nel medico, però, vero e proprio terrore.
Iniziò a sudare freddo e ad agitarsi e il pompiere se ne accorse subito.
" Guardami, Harry " mormorò lentamente " sono il tuo Lou, il tuo Boo....non ti farei mai male, lo sai...ti prego, stai tranquillo e permettimi di farti diventare la meravigliosa farfalla che sei "
Il medico deglutì un paio di volte, come in cerca di aria, poi si tranquillizzò e annuì, facendogli capire che poteva andare avanti.
Louis, allora, continuò a prepararlo scrupolosamente e, quando reputò che fosse pronto, gli sussurrò in un orecchio:
" Senza preservativo, perché ci apparteniamo, amore mio....ora guardami sempre negli occhi e stringimi la mano "
Harry annuì ma, non appena percepì il membro di Louis che lo violava, si sentì quasi svenire e il ricordo di suo padre gli invase la mente.
Louis, però, lo riportò fuori dai suoi incubi, lo baciò, lo coccolò e continuò a sussurrargli parole di amore e di affetto.
Harry, allora, riuscì a lasciarsi andare e si lasciò amare dal compagno, affidandosi a lui totalmente.
I due uomini si amarono per lunghi istanti, con spinte prima dolci, poi sempre più veloci e, quando raggiunsero l'orgasmo, le loro labbra erano incollate in un dolce bacio.
Dopo essersi ripresi, si coccolarono a lungo, poi Harry staccò la stoffa dalla sua pancia e mostrò a Louis il suo nuovo tatuaggio.
" Una farfalla " sussurrò " anzi...la farfalla che mi hai aiutato a diventare e...ti amo davvero tanto..."
" Anche io " mormorò Louis e rese ancora più vere queste parole, chinandosi su di lui e sfiorandogli il tatuaggio con un bacio.
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