40. A cuore aperto
Louis restò completamente spiazzato dalle parole di Dillon e soprattutto dalla muta accusa nei suoi confronti che aveva letto nelle sue iridi scure.
Harry non aveva ancora smesso di piangere, così anche Daisy, David e Duke si inginocchiarono accanto a lui e lo abbracciarono cercando di dargli conforto.
Di fronte a quella scena Louis si sentì un verme.
Aveva dubitato di un uomo che non aveva esitato a mettere in gioco il suo passato terribile pur di salvare i suoi figli e aveva creduto di non potersi fidare di lui perché, fondamentalmente, pazzo.
Harry, invece, non era pazzo, era solo bisognoso di amore e suo figlio Dillon l'aveva capito prima di lui.
Si inginocchiò così anche lui nel prato e sussurrò:
" Che ne dite se andiamo tutti a casa a scaldarci un po'? "
Harry si mosse impercettibilmente, sollevò lo sguardo e disse:
" Non ho bisogno della tua pietà, Louis. Io...io ero in quel bar il giorno che hai incontrato Sean e ho sentito tutto...hai scelto apposta di incontrarlo oggi, pur sapendo che avresti dovuto essere in vacanza con me. So...so cosa pensi...sei come tutti gli altri...mi consideri un pazzo e basta..."
I bambini osservarono seri il padre e i loro occhi spalancati lo spinsero ad essere sincero.
" Ho avuto paura, lo ammetto " mormorò sincero " ho avuto paura che ti venisse una delle tue crisi di fronte ai miei figli, mentre eravamo lontani da casa e non ce l'ho fatta a partire per la vacanza. Avrei dovuto essere sincero con te, lo so, ma non ci sono riuscito, così ho preso la scusa di Sean "
" Sai perché ti ho seguito? " chiese Harry mettendosi seduto.
Louis scosse la testa, con una strana inquietudine sul volto.
" Volevo vederti un'ultima volta con i bambini, volevo vederti felice con l'uomo che ami e poi farla finita per sempre "
Dopo aver pronunciato queste parole tolse due flaconi di pastiglie dalla tasca del giaccone e glieli mostrò.
Daisy, velocemente, li prese, si alzò e corse a buttarli in un cestino.
Poi tornò, gli si inginocchiò davanti e disse:
" Io non ho paura di te, Harry, tu sei buono e mi fai sempre ridere. Non ti stanchi mai di giocare con me e con i miei fratelli, anche quando sei stanco dopo il lavoro. Io ti voglio bene e te ne vorrò sempre "
Detto questo lo abbracciò e così fecero anche Duke e David.
Dillon guardò intensamente Louis e, prima di abbracciare anche lui Harry, mormorò:
" Lui frafalla....no pppazzo...."
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