27. Una farfalla
Louis era seduto su una delle tante sedie della sala d'attesa dell'ospedale ed era già al suo terzo caffè.
Dillon era stato portato in sala operatoria da un paio d'ore e da allora non aveva più saputo notizie.
Harry, prima di indossare il camice verde, gli aveva assicurato che l'avrebbe informato subito di qualsiasi cosa, ma fino a quel momento non aveva visto nessuno.
Era decisamente agitato e l'agitazione era intensificata dal fatto che era solo, senza nessuno accanto come appoggio.
Sean l'aveva lasciato e Harry, su cui da poco si era abituato a fare affidamento, stava operando suo figlio.
Gli altri suoi bambini erano a casa con la baby sitter, con Maggie, una corpulenta donna di mezza età, a cui si erano subito affezionati.
Prese in mano una rivista, cercando di distrarsi, ma la rimise subito giù, non riuscendo a concentrarsi.
Si alzò di nuovo, si diresse alle macchinette per prendere qualcosa da mangiare, ma intravide Harry uscire dalla sala operatoria e allora gli corse incontro.
" Allora? " chiese agitato " Come sta? "
" Sta bene " rispose il medico togliendosi la mascherina " e anche l'intervento è riuscito alla perfezione. Per questa notte starà in terapia intensiva, domani lo porteranno in reparto "
" Posso vederlo? "
" Non si potrebbe, ma vedremo di fare un 'eccezione "
Harry lo guidò quindi attraverso vari corridoi e lo portò davanti ai vetri della terapia intensiva.
Gli indicò il letto all'estrema sinistra e Louis appoggiò il palmo aperto sul vetro, come per far sentire al bimbo la sua presenza.
" Tranquillo " sussurrò il medico " starà bene e sono sicuro che diventerà una meravigliosa farfalla "
" Daisy mi ha raccontato come hai descritto a loro la malattia di Dillon e devo dire che mi hai commosso " ribatté Louis a bassa voce.
" Mi sento vicino ai bimbi come lui e credo di riuscire a comprenderli meglio di tanti altri "
" Tu sei fantastico con tutti i bambini, i miei figli ti adorano "
" Vorrei riuscire ad essere così anche con gli adulti "
" Con me lo sei, sei una persona fantastica " lo confortò Louis sorridendogli.
" No, non lo sono, una persona fantastica non ti avrebbe ricattato come ho fatto io "
Il pompiere scosse la testa triste e lo abbracciò, cercando di trasmettergli il suo affetto e la sua stima.
" Tutti commettono sbagli " mormorò lentamente " e...io non conosco il tuo passato, ma so che deve essere stato terribile. Non lasciare che ti tarpi le ali. Tu sei una bellissima farfalla, proprio come Dillon "
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