Capitolo 20

In quel momento erano entrambi lì, abbracciati, sofferenti insieme: due fratelli il cui legame era stato spezzato dalla lontananza, ma era stato rafforzato dal grande affetto che da sempre li legava…

Jess era da poco uscito dalla stanza, congedandosi con la scusa del “Vado a curiosare un po’ in giro.” Del resto lui, come Obscurus, poteva addirittura passare attraverso i muri, il che gli consentiva di gironzolare per la scuola tranquillamente. Dopo avergli fatto promettere di stare attento agli insegnanti, i quali gli davano la caccia convinti della sua malafede, si concesse una doccia nel bagno privato della Camera da Prefetto del Serpeverde che la “ospitava”, noncurante di quello che il sopracitato ragazzo avrebbe potuto sbraitarle contro sapendo che una sporca Mezzosangue aveva usato il suo bagno: in ogni caso, gli avrebbe fatto notare che lei avrebbe dovuto rimanere lì per chissà quanto tempo, e aveva certo il diritto di una doccia calda!

Entrò: la stanza era larga, con le pareti pitturate di bianco, sulla destra c'era una larga doccia, mentre di fronte troneggiava larga una grande vasca color crema, che subito attirò l'attenzione della ragazza. Si diresse verso quest'ultima, e la riempì di acqua tiepida, alla quale aggiunse dopo averli fatti saggiamente apparire, i suoi sali alla rosa, grazie ai quali l'acqua si rimane di un delicato colore rosa.

Si svestì con lentezza, e si immerse ad occhi chiusi godendosi il calore dell'acqua sul corpo. Bagnò i capelli, e si girò per prendere il bagnoschiuma che scoprì essere alla menta e muschio; storse il naso, e lo raddoppiò per poi cambiare l'essenza in vaniglia, poi fece lo stesso con lo shampoo, trasformandolo all'essenza di mandorla. Si massaggiò delicatamente l’intero corpo, poi passò ai capelli, e cercò di sciogliere gli indistricabili nodi, stranamente con successo. Sciacquò il tutto, e quando uscì dalla vasca i capelli si sistemarono spontaneamente in morbide onde; avvolse un asciugamano attorno a questi ultimi, uno intorno al corpo, disinfettò l'intera stanza per evitare lamentele e poi uscì.

Draco’s POV.
Tornai in camera dopo aver parlato con Blaise della festa che questa sera, in onore della chiusura dei dormitori e quindi dell’impossibilità di essere scoperti, si sarebbe tenuta in Sala Comune, e dopo aver chiesto poco gentilmente a Pansy un vestito per la Mezzosangue.

Mi chiusi la porta alle spalle, aspettandomi di trovare la Granger e suo fratello intenti a parlare, e mi stupii quando notai che nella stanza non c'era ombra di nessuno dei due. Poggiai il vestito sul letto, e mi liberai dalla giacca e della camicia, lasciando la cravatta sciolta attorno al collo.

Non ebbi tempo di fare altro, che il rumore di una serratura che scattava mi distrasse.

Mi voltai di scatto, e dal bagno privato della mia camera uscì la Mezzosangue, con i capelli bagnati stretti in un piccolo asciugamani che usava per togliere l'acqua in eccesso, ed il corpo avvolto in uno più grande che le copriva a malapena fino a metà coscia, avvitato sotto il braccio sinistro.

Gli occhi luminosi, le labbra rosse e semiaperte, che sembravano richiamarmi tentatrici, le braccia dalla carnagione chiara e delicata e le lunghe gambe sottili in bella vista.

Appena mi vide spalancò gli occhi, ed il suo sangue corse subito ad arrossarle le guance mostrando il suo imbarazzo.

<<Oh...ehm...io...i-io non sapevo c-che fossi tornato.>> balbettò, tentando di coprirsi al meglio. La guardai con un sopracciglio alzato.

<<Ho disinfettato tutto il bagno tranquillo, questa “sporca Mezzosangue” non ti contagerà con la sua impurità!>> disse poi, alzando gli occhi al cielo utilizzando un tono esasperato che mi diede parecchio fastidio, ma non lo diedi a vedere e continuai a fissarla.

Dovette accorgersi del mio sguardo, perché si guardò intorno come imbarazzata, prima di dire:<<Beh, forse...f-forse sarebbe meglio che i-io tornassi i-in bagno…>>

Si voltò, mostrandomi una buona visuale della schiena che, per coprire meglio le gambe, era lasciata nuda per metà, ma uno spiffero la fece rabbrividire, e si fermò per constatare da dove quell’alito di vento provenisse; quella pausa costò cara sia a lei che a me, poiché senza nemmeno rendermene conto iniziati ad avanzare verso di lei, e come per impulso, la abbracciai da dietro, tentando di riscaldarla, poggiando la testa nell'incavo del suo collo ed inspirando a pieni polmoni l'odore che emanava: era un delicato profumo di rosa, alternato alla dolce essenza di mandorla e vaniglia, che creavano un’eccezione fragranza, nuova e particolare. Ma non appena il mio petto nudo venne a contatto con la sua schiena, perso il controllo: iniziai a depositare baci leggeri sulla spalla, sentendola fremere, e salii piano lungo il collo, avvicinandola ancor di più a me per i fianchi.

<<M-Malfoy…>> la sua voce uscì come un ansito, un sospiro, che mi spinse a continuare. <<Malfoy…>>

<<Shhhh.>> la zittii, lambendole la pelle sottile e morbida del collo con la punta della lingua. Chinò il collo verso destra, lasciandomi una maggiore porzione di pelle su cui lasciare piccoli baci; e così feci. La sentii cercare di trattenere qualche sospiro, e decisi di volerla sentire gemere. Lasciai un succhiotto sulla spalla, leccando e succhiando, assaporando il sapore e la morbidezza di quella pelle che mi stava facendo impazzire, ed iniziai ad alternare i baci a leggeri morsetti. Come volevo, gemette, senza riuscire a controllarsi. Sorrisi sul suo collo.

<<D-Draco…>> Il mio nome detto da lei aveva una vena di sensualità e desiderio, che mi fece accendere dentro un fuoco inestinguibile, così intrufolai le mani sotto l’asciugamani che la “copriva”, accarezzando lentamente la pelle liscia delle cosce, salendo fino ai fianchi nudi, soffermandomici, per poi passare alla vita, schiacciando il mio corpo contro il suo.

<<S-Smettila…>> Sembrava più una supplica a continuare, che un ordine a smettere: una supplica accentuata dal gemito di piacere che la seguì.

Continuai imperterrito il mio lavoro: doveva desiderarmi. Poi l'avrei usata e buttata via, come tutte le altre.

<<Smettila!>> disse, e con forza si staccò dal mio corpo.

Mi misi davanti a lei, stupito ed arrabbiato. La guardai con odio.

<<Stasera in Sala Comune c'è una festa. Mettiti questo->> le dissi, lanciandole il vestito di Pansy. <<-e scendi tra un'ora e un quarto.>>

Uscii dalla stanza senza aspettare risposta, mi chiusi la porta alle spalle e respirai profondamente, cercando di calmarmi e di calmare l'eccitazione, fortunatamente non troppo visibile.

Riaprii gli occhi, adirato con lei e con il mondo: nessuna aveva mai rifiutato le mie attenzioni, nessuno aveva mai rifiutato me. Eppure, un dubbio vagava senza sosta nella mia mente:

“Dove sarei arrivato, se lei non mi avesse fermato?”

Hermione’s POV.
Appena uscii dal bagno, arrossii notando Malfoy a petto nudo girarsi a guardarmi e, presa dall’ impreparazione cercai di sistemare alla meno peggio l'asciugamani che “indossavo”.

<<Oh...ehm...io...i-o non sapevo c-che fossi tornato.>> balbettai in imbarazzo, sentendo le mie guance andare a fuoco sotto il suo sguardo indagatore. Alzò un sopracciglio.

<<Ho disinfettato tutto il bagno tranquillo, questa “sporca Mezzosangue” non ti contagerà con la sua impurità!>> aggiunsi, alzando gli occhi al cielo esasperata dal suo sguardo.

Non rispose. Fece scivolare lo sguardo sul mio corpo, a malapena coperto dall’asciugamani, mettendomi ancora più in imbarazzo; mi guardai intorno, sperando di avere una buona idea per rompere il silenzio.

<<Beh, forse... f-forse sarebbe meglio che i-io tornassi i-in bagno…>>

Mi voltai, decisa a tornare in bagno per vestirmi, quando dalla finestra entrò uno spiffero d'aria piuttosto freddo, che mi fece rabbrividire.

Sentii due braccia calde avvolgermi, ed io petto nudo del ragazzo contro la mia schiena, anch'essa nuda a causa della prova (vana) del coprirmi meglio.

Il Serpeverde poggiò la testa nell'incavo del mio collo, e cominciò a lasciare baci leggeri ma roventi, partendo dalla spalla in su. Là dove le labbra di Malfoy si poggiavano, un piacevole bruciore prendeva possesso della mia pelle, delicato. Mise le mani sui mie fianchi, avvicinandomi a sé.

<<M-Malfoy…>> lo chiamai piano. <<Malfoy…>>

<<Shhhh.>> mi zittì lui, leccando con la punta della lingua il mio collo, e automaticamente piegai il collo verso destra; cercai di trattenere un sospiro, che si fece spazio attraverso le mie labbra come segno di piacere.

Iniziò a succhiare, mordere e leccare un punto preciso della mia spalla, poi lasciò altri baci alla base del collo, fino a che non mi sorprese con un piccolo morso. Gemetti vergognosamente, e lo sentii sorridere contro la mia pelle.

<<D-Draco…>> tentai di richiamarlo, per supplicarlo di smettere, eppure non potevo negare a me stessa quanto quelle attenzioni e quel trattamento, quanto quella tortura mi piacesse.

Scese con le mani fino alle cosce, e sussultai quando lo sentii risalire fino ai fianchi, accarezzando la mia pelle nuda e facendomi provare mille brividi, fino a che non arrivò alla vita, poco sotto al seno. Ebbi paura.

<<S-Smettila…>>

Non si fermò. Continuò a baciarmi il collo, vorace.

<<Smettila!>> lo allontanai da me, spaventata da quello che sarebbe potuto succedere se l'avessi lasciato continuare.

Si mise davanti a me, guardandomi con rabbia e stupore, poi con odio.

<<Stasera in Sala Comune c'è una festa. Mettiti questo->> mi lanciò un vestito non mio, che presi al volo. <<- e scendi tra un'ora e un quarto.>>

Uscì dalla stanza, e quando chiuse la porta lasciai andare un sospiro. Guardai il vestito che mi aveva lanciato: era senza spalline, formato da una striscia di seta grigio chiaro ricoperta da brillantini argentati che fasciava il seno, una fascia di seta color acquamarina in vita, ed una gonna di raso a vita alta, dello stesso colore della fascia in vita, che terminava a metà coscia, coperto con balze di velo, sempre color acquamarina. Lo indossai, e mi guardai allo specchio: non mi stava male, ma decisamente non era il mio stile, in più mi sentivo praticamente nuda. Sospirai ancora, rassegnata, e asciugai i capelli col phon: sapevo bene che con un incantesimo avrei risparmiato tempo e pazienza, ma quando si trattava di cura personale amavo fare tutto nei modi babbani. Sistemai i capelli in morbidi boccoli, che avrebbero coperto le spalle compensando la scollatura del vestito, e poi iniziai a truccarmi.

Ma nella testa, una domanda mi tormentava da quando il biondo Serpeverde aveva chiuso la porta:

“Dove sarebbe arrivato, se io non l'avessi fermato?”

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ANGOLO AUTRICE.
Eeeeeeeeeeehi!!! Allora? Cosa ve ne pare di questo capitolo? *risata nervosa*
No ok, so che avrei dovuto aggiornare in fretta, ma rispetto ai miei standard è abbastanza presto!!😂
Oooooook: in questo capitolo ho finalmente inserito una parte mlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlml 😏😏 so che molte di voi la aspettavano!!😂
Fatemi sapere cosa ne pensate qui→
Oltre questo volevo farvi sapere che...
...
I FANBOYS ESISTONO!!!!!!!!!
Vi consiglio di leggere la Dramione di Anto-FanBoy394 e magari invogliarlo a continuare, dato che sto impazzendo dalla voglia di sapere come va a finire!!!😱
Voglio inoltre ricordarvi di passare a leggere la Dramione di Flores_Alexis e a convincerla a non cancellarla: è troppo bella per andare perduta!!❤
Ora smetto di rompere e vado ad aggiornare l'altra storia. (Altrimenti W_4_ever_DRAMIONE mi crucia male!!😂😂)
Ciaooooo! 👋👋
Mezzosangue_Mudblood❤
P.S. Ad inizio capitolo la foto del vestito che Hermione indosserà alla festa.

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