Capitolo 18
(Leggete l'angolo autrice alla fine, vi supplico, è importante!!)
Quando si staccò aveva il fiato corto per la passione che ci aveva messo, e dopo un paio di secondi gli occhi caldi di lei abbracciarono il gelo delle iridi di lui, dando il loro bentornato al mondo.
Hermione si mise seduta, ancora stordita dall'incantesimo che l'aveva colpita al petto. Con un veloce gesto della mano, il terzo ragazzo le lanciò uno spiraglio d'aria trasparente che ruotò fino alla sua testa e la fece svenire di nuovo.
<<MA COSA FAI?>> chiese Draco arrabbiato. <<NON DOVRÒ RIBACIARLA, VERO?>>
<<Per tua sfortuna, no. Le ho solo cancellato la memoria riguardo alla Profezia. E dovrò farlo anche a te.>>
<<E CREDI CHE IO TE LO LASCERÒ FARE COSÌ? SENZA DIFENDERMI?>>
Sguainò la bacchetta come una spada, ma con uno schiocco di dita l'altro la fece volare via. Poi emise nuovamente lo spiraglio che finì nella testa del biondo, che in poco tempo si calmò; non ricordava niente della profezia, né dell'ultima discussione. Il bacio però…quello era bene impresso nella sua mente, e per sempre lo sarebbe rimasto.
<<Fatti portare un po’ di cibo. È debole, e deve mangiare qualcosa.
>>
<<Credi che prenderò ordini dal primo che passa?>> chiese Draco, incapace di abbassare la cresta.
<<Senti biondo, o vai a prendere quel cibo o ti ci spedisco io a calci…
...fosse per te la lasceresti morire…>> aggiunse, sapendo bene dove colpire per farsi ascoltare.
Draco sbiancò, e subito si precipitò fuori, adirato per il comportamento del ragazzo.
Quest'ultimo, nel frattempo, guardò la ragazza distesa sul letto, sospirò e le accarezzò una guancia; con un altro lento movimento della mano, la risvegliò.
Hermione si mise seduta sul letto, stordita e debole, e subito sentì il bisogno di mettersi stesa. Stava per crollare all'indietro, quando due mani forti la afferrarono. Allora si girò e vide un ragazzo piuttosto carino, dai capelli spettinati marroni scuriti dal gel che gli davano un fascino tutto suo e profondi occhi che erano sul castano scuro, con varie sfumature dorate; un leggero accenno di barba si notava sulle sue guance e suo mento. Il profilo era regale, il corpo muscoloso, eppure contemporanea scupato dalle tante torture che doveva aver subìto.
<<Ehi...tutto bene?>> le chiese il ragazzo, con sguardo apprensivo e voce preoccupata.
<<S-si…>> rispose Hermione, ancora scossa. <<D-dove mi t-trovo?>> chiese poi, notando l'antico mobilio nero, le pareti tinte di uno scuro verde smeraldo e gli infissi della finestra argentati.
<<Sei al dormitorio Serpeverde.>> rispose l'altro.
Hermione scattò a sedere e si liberò dalla stretta di lui.
<<Serpeverde?>> chiese sconvolta, ma subito sopraggiunse un forte capogiro che la costrinse a portare una mano alle tempie. Il ragazzo la afferrò nuovamente.
<<Tranquilla. È tutto ok. Sei sana e salva. Sei qui perché il dormitorio Grifondoro è stato chiuso, e non sapevamo dove portarti.>> spiegò lui.
<<”Sapevamo?”>> chiese.
<<Io e Malfoy.>>
<<Ah…>>
Ci fu un imbarazzante minuto di silenzio, quando Hermione chiese:<<Scusa, ma tu...ecco...ehm...tu...tu chi sei?>>
Il ragazzo a quella domanda si fece pallido, e iniziò a muoversi sulla sedia come a disagio. Poi fialmente rispose.
<<Jess…>>
<<Jess…?>> chiese lei, alludendo al cognome.
Altro sospiro:doveva pur saperlo prima o poi.
<<Jess Granger.>> mormorò.
<<Cosa?>>
<<Jess Robert Granger.>> scandì lui.
Hermione sbiancò.
<<N-non può…quanti G-Granger esistono?>> chiese lei, balbettante.
<<Non so.>> rispose lui con un’alzata di spalle.
<<Certo. Possono esisterne tanti...dove abiti?>> chiese lei curiosa.
<<Reading. 45° Rossendale Road.>>
<<Non è possibile: quello è il mio indirizzo!!>>
Jess calò il capo, imbarazzato.
<<Si beh…>>
<<Come si chiamano i tuoi genitori?>> lo interruppe lei.
<<R-Robert e J-Jean…>>
<<No...no...no! Ehm…quali sono i tre sport in ordine che Robert preferisce?>> chiese lei, ad occhi spalancati.
<<Pallavolo, calcio e tennis. Hermione…>>
<<Quand'è il compleanno di Jean?>> lo interruppe ancora lei.
<<15 Luglio. Hermione…>>
<<Ehm...quand'è il loro anniversario di matrimonio?>>
<<20 febbraio.>>
<<Oh cavolo! Oh cavolo oh cavolo oh cavolo!>>
Si fermò al centro della stanza, dopo aver fatto avanti e indietro cento volte senza nemmeno essersi accorta di avere la capacità di alzarsi dal letto.
<<E questa? Questa come me la sono fatta?>> chiese, mostrando la spalla sinistra sulla quale c'era una profonda cicatrice.
Jess sospirò ancora.
<<Avevi quasi un anno. Eri già prematura come bambina, e imparavi a camminare. Un giorno, mentre giocavamo insieme, tu ti nascondesti in un angolo del balcone, ancora bagnato per la pioggia. Quando usciti dal tuo nascondiglio per spaventarmi scivolasti in una pozza d'acqua e sbattesti la testa contro un mobile. Il vetro si frantumò, un pezzo abbastanza grande ti si conficcò nella spalla e tu svenisti. Ti portammo all'ospedale, piangevo e avevo paura, mi sentivo in colpa. Avesti un leggero trauma cranico, e ti misero i punti alla spalla; rimanesti in quella fredda sala una settimana, poi tornammo a casa.>>
Hermione era immobile: la mamma le aveva raccontato esattamente la stessa cosa, con le stesse parole, e l'unica differenza che dava la cola a sé stessa. Un flashback la colpì potente.
#FLASHBACK#
Un Jess di undici anni la prese in braccio dolcemente, alzandola dal lettino bianco.
<<Ti prometto che finché io ci sarò, non sarai mai più in pericolo. Te lo prometto, Hermione.>>
La piccola Hermione lo abbracciò stretto.
<<Ti voglio bene fratellone!>>
#FINE FLASHBACK#
<<Jess...non può essere…>> sussurrò la Grifondoro, con gli occhi pieni di lacrime. Gli corse incontro e lo abbracciò quanto poteva.
<<Bentornato fratellone.>>
<<Grazie, sorellina!>>
In quell'abbraccio c'era tutto l'amore di due fratelli dispersi, lontani da una vita, io quale ha potuto resistere al tempo e alla lontananza perché troppo forte per essere davvero dimenticato; ma quando finalmente Hermione si sentiva al sicuro, un dolore lancinante le prese tutto l'addome, ed un urlo straziante si propagò come polvere nell’aria…
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ANGOLO AUTRICE
Ok faccio schifo.
Non aggiorno da una vita, anzi no, da un'esistenza, e tra l'altro il capitolo non è nemmeno lunghissimo, solo 899 parole. Davvero, non so che dire della mia schifosa partecipazione alla storia, perdonatemi anche se non lo merito vi prego...
Coooomunque...si è scoperta l'identità del ragazzo (con approvazione di beatrice241005 e Jade_SilverGreen, che ci avevano visto giusto!!), Jess, la cui immagine corrisponde a Milo Ventimiglia che ha interpretato, per l'appunto, Jess Mariano in "Una Mamma per Amica", ovvero "Gilmore Girls".
Niente, fatemi sapere cosa ne pensate. UN ULTIMO AVVISO!!
Mi è venuta una splendida (la mia modestia, ma è davvero splendida secondo me...) idea per una terza Dramione, che però pubblicherò solo dopo aver finito le due che ho in corso e solo se riceverò le vostre approvazioni.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e a seconda dei commenti nel prossimo capitolo pubblicherò o meno la descrizione della terza storia, che ho già scritto. Fatevi sentire numerosi!!
Un bacio grande grande.
Mezzosangue_Mudblood❤
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