14.

31 agosto 2025

-"tu sei completamente pazzo! Io... Charles oh mio dio non ho nemmeno le parole" esclamai gironzolando per casa mentre non tenevo a freno la felicità e lo sentì ridere a crepapelle.
-"te l'ho detto che ne avrei vinta una seconda per te" rispose lui ridendo ancora ed io rimasi con il telefono all'orecchio ed i piedi sul tappeto del pavimento, mordicchiato in quantità inspiegabile da Nuji.
-"no davvero Charles, non dovevi farlo... sei... è stato un gesto bellissimo"
-"devi esserne felice, ne ho fatti altri due di gesti bellissimi"
-"che cosa passa per la tua testolina Charlie?" domandai ridacchiando divertita e poi mi mossi da lì per sederi sul bracciolo del mio divanetto.

Lo chiamai appena fu possibile farlo, visto che mi era un po' limitato per via della sua fidanzata.

-"beh, il secondo è che dopo il gesto sul palco Ambra si è innervosita talmente tanto che era nera in volto e non ho resistito a dirle in faccia la verità. Ha pestato i piedi, mi ha ripetuto le solite frasi strane da viziata e poi è andata via. Mi sono sdraiato sul letto ed ho preso un respiro profondo per poi scoppiare a ridere" mi raccontò e non potei nasconder che mi si scaldò il cuore.
-"sono... sono felice che te ne sia liberato" ridacchiai scusandomi subito dopo, passandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-"però devi promettermi che qualsiasi cosa... cosa strana ti arrivi via social, via... ovunque, devi dirmelo. Sa di te e conoscendola non farà l'indifferente.. proverà ad allontanarti da me"
-"te lo prometto" dissi sincera e seriamente, quasi mettendomi una mano sul petto.
-"vuoi provarci con me?" domandai subito dopo con un tono leggermente malizioso, in modo da aspettarmi una sua risposta.
-"certo che voglio provarci con te" disse con un tono talmente ovvio da farmi ridere ed io accettai, con un piccolo sorriso, sentendomi un poco più tranquilla.

-"e poi qual è il secondo gesto bellissimo che hai fatto?" Ridacchiai anche con un pizzico di curiosità e nello stesso identico momento suonò il campanello.
-"questo" disse ed io scattai in piedi come una molla, quasi correndo e quasi inciampando - con la gamba sana - ad andare ad aprire la porta.

Trovai Charles, si, con un cartellino posto in una mano con scritto "regalino per Victoria" e con un naso rosso come quelli dei pagliacci. L'altra mano teneva il telefono e mi guardava con un sorriso dolcissimo, mentre aspettava di entrare.
-"ripeto, sei impazzito" commentai prima di spegnere la chiamata e andargli incontro - forse nella maniera più goffa possibile - per stringerlo.
Lo strinsi forte, misi le braccia attorno al suo busto e appoggiai la testa al petto mentre lui fece cadere il pezzo di cartone per circondarmi con le sue braccia e tenermi stretta.
Sentì il suo profumo provenire dalla maglia che indossava ed io quasi mi accoccolai, lasciandomi cullare dai suoi bacini lasciati sulla mia testa.

-"ciao piccola e dolce Vic"
-"ciao principino" sussurrai (sì, ci avevo preso gusto).
Lui mise una mano tra i miei capelli e li accarezzò dolcemente mentre io rimasi ancora un po' stretta al suo corpo.
-"mi sei mancata e vedo che stai benissimo"
-"cammino si, mi ci vuole un po' ma sono in piedi" dissi alzando il viso verso il suo e lui mi baciò la punta del naso.
-"sono contento, e sono tanto fiero di te. Sei una persona fortissima" sussurrò come se io solo dovessi sentirlo e come se fosse una cosa da tenere solo per noi.

-"dai vieni dentro" sorrisi e mi staccai, controvoglia, per prenderlo per mano e portarlo dentro casa.
-"dove hai messo la macchina?"
-"solito posto, oramai quel parcheggio ha il mio nome" rise e appoggiò il borsone che aveva tra le mani per terra.
-"Posso? Scusa è che sono tornato e non ho fatto nemmeno tappa a casa" mormorò un poco imbarazzato portandosi una mano nei capelli ed io scossi la testa arrossendo.
-"nessun problema, non ti preoccupare. Tienilo chiuso, altrimenti Nuji si infila dentro" ridacchiai spalancando la finestra.
Non lo avevo ancora fatto, che disastro.
-"uh voglio vederlo" pronunciò, ed in men che non si dica, il gatto sbucò solo con la testa dalla porta della mia camera.
-"che occhioni" Commentò ed il gatto uscì per sistemarsi tra le mie gambe.
-"se ti siedi e vede che io con te ho un bel rapporto sale sopra e si sdraia, poi fai fatica a toglierlo fino a quando non è soddisfatto delle sue coccole"
-"mi prendi in giro" ridacchiò ed io scossi la testa.
-"no, te lo giuro! È uno dei più giocherelloni in assoluto, non gli piace mai stare da solo. Provaci, ti giuro che non graffia" sorrisi guardandolo e lui si avvicinò a me.
-"quindi se io ti do un bacio lui mi vuole bene"
-"trovi sempre un modo per darmi un bacio"
-"certamente"

Appoggiò le labbra sulle mie e sorrisi, alzando meccanicamente una mano tra i suoi capelli per accarezzarli, mente l'altra si sistemò sulla sua guancia.
Lui mise le mani sui miei fianchi e mi portò più vicino a lui mentre mi baciava con una dolcezza che mi portava al settimo cielo.

Il gatto si infilò in mezzo, tra le gambe e miagolò. Scoppiai a ridere sulle labbra del ragazzo e lui si staccò abbassando lo sguardo per osservare il piccolo gatto che lo guardava con degli occhioni azzurri.
Aveva appoggiato le zampe sul piede destro di Charles e il muso era vicino al tessuto del jeans.
-"posso prenderlo in braccio?"
-"certo, ma non farlo cadere, ha dei movimenti lenti e non riesce a girarsi sulle zampe prima di cadere a terra" ridacchiai e lui si chinò per prenderlo tra le mani.
Si mosse e lo appoggiò al mio bancone e passò una mano tra le sue orecchie e il gatto si fece accarezzare senza contro ribattere, anzi, riuscì a godersi appieno le coccole da parte di Charles.

-"rimani qua stasera dai! Cristina non c'è e... e..." non ebbi altre motivazioni, volevo solo che lui rimanesse.
-"non servono delle giustificazioni, basta chiedermelo ed io rimango" mi disse rimanendo appoggiato al bancone con le braccia incrociate ed io lo abbracciai da dietro.
-"ti lasci andare al romanticismo a quanto vedo" aggiunse divertito.
-"approfitta del mio affetto nei tuoi confronti" borbottai ridacchiando contro la sua maglia e lo vidi tramite il riflesso del vetro mentre sorrideva felice.
-"caro Nuji, diventerà una cozza" commentò riferendosi a me con una faccia divertita al gatto, che continuava a guardarlo. Appena tolse l'attenzione il gatto scese con molta delicatezza e si sistemò in mezzo alla piccola poltroncina pelosa molto comoda che gli avevo preparato e si addormentò.

La cena passò molto più velocemente del solito e da bravo gentiluomo mi aiutò con le stoviglie e sparecchiò al posto mio, mentre io ero indaffarata nel togliere i suoi vestiti dalla lavatrice, profumati e molto lucenti. Guardammo un film insieme, una commedia francese, ed io ero così tanto stanca che riuscì ad addormentarmi con la testa appoggiata sulla sua spalla. Mi portò a letto, mi sistemò sotto le coperte e poi si sdraiò accanto a me, cingendomi con le braccia.
Nuji, puntuale come uno svizzero, si sistemò sotto le coperte in mezzo ai piedi e Charles borbottò, non prima di essersi spaventato.
-"che cazzo..."
-"Charles... è Nuji" ridacchiai divertita, ancora un po' assonnata, in dormiveglia per via dell'arrivo dell'animale.
-"tu non dormivi?"
-"ssh" risi e mi lasciò un bacio sotto l'orecchio, che unito insieme alle sue carezze sul mio braccio, mi fece addormentare come un sasso.

**

1 settembre 2025

Quando la mattina mi svegliai, il sole era già alto ed io non trovai nessuno accanto a me. Tastai ancora ad occhi chiusi il materasso e l'unica conseguenza che ebbe la mia mossa fu catturare l'attenzione di Nuji, che con un balzo si sistemò sotto la mia mano.
-"ciao bel patatone" mormorai sorridendo, ancora con la voce impastata.
Mi sfregai poi con una mano gli occhi e ancora confusa mi alzai dal letto, cercando Charles.
Notai che i suoi vestiti erano appoggiati e ben piegati sul bordo del divano, le scarpe che aveva indosso erano nell'angolo ed il borsone era aperto. Andai a guardare tra i vestiti che si era portato dietro e poi capì che il ragazzo era uscito per una corsa mattutina... la sua bandana bianca non c'era.

Tornò infatti poco dopo il mio risveglio, mentre ero intenta a preparare di nuovo la colazione.
-"Bonjour petite" salutò raggiante e tutto sudato.
La pelle del viso sotto i raggi del sole che sviavano alla mia tenda era lucida ed i capelli erano decisamente bagnati dal suo stesso sudore... o dall'acqua che si era versato addosso.
-"ciao Charlie" sorrisi girandomi per sistemare il piatto sul tavolo e mi pulì le mani nello straccio appoggiato al manico del forno.
-"posso... farmi una doccia?"
-"devi chiedere? Non ti lascio mica puzzare in giro per la casa"
-"come sei simpatica" sorrise sarcastico per poi ritirarsi nel bagno, mandandomi un bacio volante.

Riuscimmo a fare colazione insieme e poi lui dovette partire per andare a recuperare delle cose che aveva lasciato in casa. Aveva deciso di rimanere qualche giorno da me, per tenermi compagnia mentre rimanevo a casa ed ero sicurissima che la sua principale intenzione era quella di usare la barchetta a remi attraccata alla banchina, dopo avergli detto che era di mia proprietà.

Approfittai dunque per tornare a fare un giro in caserma e scoprì che erano tornati da pochissimo, a causa di un richiamo per via di una tettoia bloccata che teneva sotto un uomo.
-"guarda chi si vede! Ciao Vic" esclamò Jay saltellando e corse ad abbracciarmi, sollevandomi e lasciando cadere la stampella per terra.
-"Victoria!" Urlò Zoe e venni assalita completamente dalle ragazze.
-"ehi ehi mi soffocate" ridacchiai tentando di prendere aria e loro si allontanarono.
-"ti vedo alla grande Vic!" Sorrise sincera Charlene ed io feci un giro su me stessa.
-"eccomi qua" allargai le braccia con fare teatrale e ridacchiai.
Salutai tutti gli altri, Dean mi strinse così forte da sollevarmi e non guardai nemmeno in faccia Benjamin.

-"può salutare anche me"
-"no" risposi seccata, sedendomi sul bordo della vettura, non curante del fatto che fosse sporca.
-"dopo la sceneggiata senza controllo che hai fatto non voglio nemmeno guardarti" aggiunsi.
-"che sceneggiata?" Domandò Dean ed io spalancai gli occhi.
-"no niente" disse Benjamin ma io mi alzai.
-"quindi non sai... non sapete niente?"
-"che dobbiamo sapere?" chiese subito Jay seguito da Zoe e Charlene.
Poco dopo si aggiunse Maya.
-"quindi fammi capire. Tu sei entrato in camera mia, hai urlato le peggio cose ad una persona che nemmeno conosci, hai fatto una scenata di gelosia, hai preso un trofeo non tuo e l'hai buttato a terra, i miei disegni li hai distrutti per un attacco di.. non so che cosa e loro non sanno niente?"
-"tu non dovevi nemmeno parlarne" alzò la voce e prese un'asta usata per scassinare le ante chiuse, puntandomela contro.

Io mi alzai di scatto e Dean si mise davanti a me.

-"oh stai calmo Benjamin" commentò mettendo le mani avanti.
-"ha fatto bene a raccontarlo" parlò seria Maya, facendosi avanti.
-"devi tenere chiusa quella bocca Victoria" mormorò nervoso Benjamin guardandomi ancora, con occhi pieni di odio e per la prima volta sentì un brivido di paura.
-"Charles ti ha dato alla testa Benjamin, tu sei completamente pazzo" commentò Dean tenendomi dietro e venni presa da Jay.
-"non nominarlo!" Urlò ed io chiusi per un attimo gli occhi.

-"non è colpa tua Vic" sussurrò Jay e mi portò ancora più lontano.
Io invece mi sentivo ancora più colpevole.

-"basta!" Urlò Maya e Dean riuscì a prendere l'asta tra le sue mani e bloccarlo.
-"Muller, è evidente che non sei in grado di compiere servizio in questa caserma per chiari problemi psicologici" aggiunse il capitano.
-"chiamerò il dipartimento per farti sospendere il tempo necessario" annuì con un cenno di capo e si allontanò per chiamare il capo del dipartimento.

Io venni portata nella sala centrale, nella cucina e mi sedetti, portandomi le mani sul viso. Era terrificante come quel ragazzo si era ridotto per colpa mia: io gli ho sempre detto di no e lui è diventato pazzo di questa situazione. Presi un bicchiere d'acqua e mi calmai, mentre aspettavamo il capo maggiore.
Io dovevo dare la mia versione, lui la sua e poi prendevano una decisione.
Un'ora e mezza dentro una stanzetta durante un interrogatorio di primo grado.

Inizialmente, come ben immaginavo, mi presero diciamo con le pinze, perchè sospettavano che il mio racconto fosse frutto di una mia poca stabilità mentale visto che ero ancora sotto alcuni farmaci in ospedale, e non diedero l'annullamento del servizio a Benjamin, nonostante anche le riprese delle videocamere riferenti ai minuti precedenti.
Uscì io per prima dalla caserma e osservai il cellulare, così per perdere tempo.


Whatsapp
Charlie👩‍❤️‍👨
3 notifiche

Charlie👩‍❤️‍👨: Dove sei??
10:20
Charlie👩‍❤️‍👨: Sono tornato e nessuno mi ha risposto
10:20
Charlie👩‍❤️‍👨: Non ti ho trovata in casa
10:20

Victoria: Sono in caserma, scusami per non averti avvisata
10:27

Charlie👩‍❤️‍👨: Passo a prenderti?
10:28
Victoria: Sì... grazie
10:28


Spensi il telefono e rimasi a fissare fuori dalla finestra, sperando di trovare la macchina di Charles il prima possibile.
-"tutto okay?" Chiese Jay porgendoti di nuovo dell'acqua.
Annuì e risposi affermativamente.
-"torno a casa" aggiunsi.
-"va bene. Aspetti qualcuno?"
-"Charles"
-"tienilo stretto, lotta con i denti per lui. Merita di stare al tuo fianco come tu meriti lui. Lo conosco, ha un carattere puro... nonostante mi abbia rubato la merendina" commentò ed io risi, girandomi verso di lui.
-"seriamente, ha dato tutto il suo tempo per te" lui disse e mi strinse dolcemente, ed io feci la stessa cosa.

Quando arrivò, dopo aver sentito il suono del rombo della sua auto, io sorrisi e lui mi guardò con due occhi dolci.
-"tu sei felice?"
-"sì, lo sono" dissi seriamente e scesi le scale di fretta.

Non feci in tempo ad arrivare alla porta d'uscita delle scale che dava al garage, Benjamin aveva già sferrato un pugno ben assetto sul viso di Charles, ed io urlai il suo nome.
Zoppicai senza stampella e allontanai con una spinta fortissima Benjamin da quella zona e mi abbassai per prendere il viso di Charles tra le mani.
-"ehi" sussurrai sfilando un fazzoletto da premere sul suo naso sanguinante e sul taglio sul labbro.
-"raggio di sole" tentò di sorridere ma gli uscì solo una smorfia di dolore.

Maledetto, mancava solo questo.

**
Dato che questa è destinata ad essere una storia corta, mancano circa 10 capitoli alla fine. E dato anche che nelle bozze è terminata, molto probabilmente pubblicherò un capitolo al giorno.
Spero vi piaccia e... nulla, grazie per essere arrivati fin qui e per accompagnarmi in questo viaggio. ❤️

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