Capitolo 7 Parte 2



«Ommioddio!!» Gridò Eleanor spaventata. «Che cazzo state facendo?»

«Noi? Voi che state facendo?» Chiese Jefferson puntando il dito su entrambi.

Benjamin abbassò il finestrino dal lato di Eleanor.

«Stiamo chiacchierando.» Rispose lei.

«In macchina?»

«Sì. Non vedo dove sia il problema.»

«Meglio se stanno in auto... almeno possiamo tenerli d'occhio.» Commentò Travis.

«Tenerci d'occhio?» Chiese Benjamin sarcastico.

«Sì. Tu sei il nemico e non si fraternizza con il nemico.» Rispose Travis visibilmente alticcio.

«Avete finito di parlare?» Chiese Jefferson.

«Non abbiamo ancora iniziato.» Obbiettò Eleanor.

«Bene. Allora parlate.» Disse Travis mettendosi a braccia conserte e fissandoli.

Eleanor lo guardò stranita.

«Elli, è tardi. Meglio se andiamo a dormire.» Disse Jefferson.

«Non devo alzarmi presto per andare a lavoro.» Obbiettò nuovamente Eleanor.

«Forse tu no, ma Benjamin sì.» Commentò Jefferson.

«Vero Benjamin?» S'intromise Travis.

Eleanor si voltò a guardarlo. «Scusa Benji.» Gli disse davvero dispiaciuta. «Continuiamo la prossima volta. Buonanotte.» E si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia.

I tre scomparvero dopo aver varcato l'ingresso. Benjamin rimasto solo colpì con forza il volante. Sì sbucciò una nocca.

Non era stato l'appuntamento che tanto aveva desiderato e non era stata neanche una serata tranquilla. Quei pochi momenti in cui era riuscito ad intravedere la vera Eleanor, qualcuno li aveva interrotti. Finalmente lei aveva quasi tolto quello stupido muro che aveva issato su, ma era stato tutto inutile. Sì maledisse per essersi fermato lì davanti. Avrebbe potuto parcheggiare qualche isolato prima dove Jefferson e Travis non avrebbero potuto terminare la loro serata.

Se davvero fosse riuscito ad avere un'altra serata con lei l'avrebbe portata lontano. In un posto dove nessuno potesse interromperli. In un posto dove avrebbe spento qualsiasi GPS. Sarebbero stati solo lui e lei.

«Dio!!» Imprecò. «Sembro un maniaco con tutti questi ragionamenti.» Mise in moto e partì verso casa.

*

L'ultimo giorno di ferie forzate era terminato con Eleanor che aveva poltrito tutto il giorno sul divano. Aveva scoperto che in TV c'era una grande varietà di "talk show" dove si parlava di cose inutili con persone altrettanto inutili. Annoiata aveva iniziato a mandare messaggi a tutti quelli che conosceva. Scrisse persino a Richard Cole che dopo qualche messaggio non le rispose più.

Alla fine decise di alzarsi ed iniziare a cucinare. Preparò tre tipi diversi di focacce e due sformati. Farcì qualche tramezzino e alle ore venti infornò la torta al cioccolato.

Aveva invitato a cena Eva Gibson e suo marito Joshua Murry. C'erano anche i soliti amici: Travis Rhys, Ryan Parker, Inbar Heaps, Olivia Grosbglas e Darlene Carlisle. Ovviamente la presenza di Jefferson era scontata. Appena i primi ospiti iniziarono ad arrivare aprì una bottiglia di vino rosso.

Eva aveva portato una crostata ai frutti di bosco. Travis e Ryan si presentarono con due casse di birra. Oliva ed Inbar suonarono il campanello attente a non far cadere le sedie che si erano portate da casa. Questa era sicuramente una nota positiva dell'abitare nello stesso stabile, infatti Travis era senza scarpe.

La cena trascorse tranquilla tra racconti e risate. Qualcuno imitò Anya Ward. Altri risero a crepapelle di quella scena.

Anche se non facevano tutti parte della stessa squadra erano comunque molto affiatati.

Arrivati al dolce bussarono alla porta. Eleanor andò ad aprire sapendo chi si trovava dalla parte opposta.

«Ho portato qualche alcolico e mio fratello.» Disse Philipe Cole. Dietro di lui spuntò Benjamin.

«Bene.» Disse Eleanor con poco entusiasmo. «Accomodatevi.»

I due entrarono e il resto degli ospiti si zittì.

«Perché c'è anche lui?» Chiese scortese Ryan.

«Ti ricordo che oltre ad essere un agente è anche suo fratello.» Rispose Eleanor.

«A me sembra un modo per spiarci.» Ribadì Ryan.

«Non sono venuto per scoprire qualche segreto sulle indagini che sto svolgendo.» Rispose Benjamin.

«Guardiamo il lato positivo.» Intervenne Eva. «Possiamo sapere a che punto sono le indagini.»

«E se invece non parlassimo di lavoro?» Chiese Philipe ancora con le bottiglie in mano.

«Vado a prendere altre due sedie.» Disse Jefferson alzandosi.

Eleanor distribuì i piatti con i vari dolci e rimasero tutti in silenzio. «Allora Benjamin raccontaci come procedono le indagini.» Incalzò Travis.

«Siamo ad un punto morto se vi può interessare.»

«Come ad un punto morto?» Chiese Olivia.

«Sì. Tutte le vostre dichiarazioni combaciano alla perfezione con i vostri rapporti. Non so se li avete imparati a memoria, comunque Anya non è soddisfatta.»

«Figuriamoci.» Commentò Inbar.

«E cosa ha intenzione di fare?» Chiese Eva.

«Non ne ho idea. Dopo ieri sera non mi rivolge la parola.» Disse Benjamin guardando Eleanor.

«Dovresti essere contento.» Commentò lei.

«Cosa... cosa è successo ieri sera?» Chiese Ryan guardando prima Benjamin e poi Eleanor.

«Eravamo a cena e quella pazza si è presentata dicendo che voleva restare con noi.» Tagliò corto Eleanor.

«Oddio! Io lo avevo detto che quella non ha tutte le rotelle al loro posto.» Disse Darlene.

«E poi?» Chiese Ryan curioso.

«E poi le ho detto che non era la benvenuta e me ne sono andata.» Disse Eleanor.

«Sì, più o meno è andata così.» Disse Benjamin guardandola male.

«Avrà pianto?» Chiese Olivia.

«Forse.» Rispose Eleanor. «Comunque domani torno a lavoro. Dovremmo festeggiare.»

Eleanor si alzò ed aprì le bottiglie portate dai fratelli Cole. Riempì i bicchieri e brindarono.

Benjamin la guardò muoversi da un lato al altro del tavolo. Aveva passato una brutta giornata. Anya era passata davanti a lui numerose volte e non lo aveva degnato neanche di uno sguardo. Non gli aveva chiesto di fare una pausa caffè insieme e non lo aveva neanche chiamato per assegnargli qualche nuovo fascicolo. Vista così si poteva dire che aveva passato una giornata tranquilla se non fosse stato per Anya che aveva fatto notare a tutti quanto fosse arrabbiata.

Jake ed Andrew gli avevano chiesto se lui sapesse cosa le era successo. Lui aveva annuito e subito dopo aveva raccontato loro cosa fosse successo. I due rimasero a bocca aperta.

«Cavolo!!!» Aveva esclamato Jake.

«Ti farà passare delle pessime giornate.» Commentò Andrew. «Hai intenzione di chiederle scusa?»

«Non lo so. Sto decidendo.» Disse Benjamin. «Diciamo che sono riuscito a togliermela davanti, ma il problema è che continuiamo a lavorare insieme. Non posso lasciare le cose così come sono.»

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