Capitolo 6 Parte 1


Quella stessa sera, Jefferson, era uscito a bere una birra con Travis Rhys. Si incontrarono al solito pub.

«Tua sorella?» Chiese Travis dopo averlo salutato.

«Non ne ho idea.» Mentì Jefferson.

Il rapporto tra i fratelli Shaw lo si poteva definire strano. Si è soliti pensare che tra i gemelli ci sia una sorta di telepatia, ma Jefferson ed Eleanor si passavano ben sei anni di differenza, non erano telepatici, ma si capivano con uno sguardo. Erano cosi legati da sembrare una persona sola. Quando uno inspirava l'altro espirava. Nessuno dei due faceva un passo senza che prima l'altro non ne fosse a conoscenza. Erano due facce della stessa medaglia. E proprio come in quel momento Jefferson sapeva benissimo dove si trovasse la sorella e con chi.

«La chiamo così ci raggiunge.» Disse Travis tirando il cellulare fuori dalla tasca dei jeans.

Jefferson non lo fermò. Lo guardò con finto interesse.

«Ciao principessa!» Esclamò Travis con un sorriso da un orecchio all'altro. «Io e Jeff siamo al pub... vieni?»

Jefferson guardò attentamente la faccia dell'amico. Dalle sue espressioni avrebbe capito cosa lei gli stesse rispondendo.

«Sei occupata a fare che?» Chiese Travis e il suo enorme sorriso perse di luminosità. «Sei con un ragazzo?» Il volto divenne serio. «Sei con il nemico?» Si voltò a guardare Jefferson con aria interrogativa. Si chiese come lui avesse lasciato che la sorella uscisse con quel tipo. «Tu lo sapevi che è in giro con Benjamin?»

Jefferson fece spallucce e ordinò due birre.

«Elli, se ti da fastidio, chiamami e ti vengo a prendere.» Disse Travis prima di chiudere la comunicazione.

«Ho visto che oggi Denise Spinner ti ha chiamato per parlare.» Disse Jefferson cambiando prontamente discorso.

«Sì. Mi ha tenuto chiuso in quella stanza per due ore. Ho dovuto ripeterle senza sosta tutto quello che avevo scritto nel rapporto. Mi ha rifatto le stesse domande almeno una decina di volte, per vedere se cambiavo versione.» Rispose Travis afferrando la birra che gli avevano appena poggiato sul tavolo.

«Combaciava tutto?» Chiese Jefferson.

«Certo, ha cercato di farmi pressione, ma non ci è riuscita.» Travis poteva sembrare un ragazzo trasandato. Era solito indossare magliette a maniche corte molto larghe e jeans che gli andavano stretti solo in vita. I capelli biondo cenere erano sempre scompigliati e se li toccava di continuo dando loro forme sempre diverse. Questo look gli dava l'aria di una persona inaffidabile e poco colta, ma lui non era così. Era scaltro e molto intelligente. Era preciso ed attento ad ogni particolare. Janet Curtis, infatti, lasciava che fosse lui ad organizzare i blitz. Lei si fidava cecamente del giudizio del ragazzo. Sin ora non aveva mai sbagliato un colpo.

Janet gli aveva perfino lasciato il comando, del caso a cui Anya Ward stava indagando. Travis aveva organizzato l'ingresso degli agenti nell'edificio e il successivo recupero degli ostaggi. Eleanor ed Eva Gibson lo avevano aiutato ogni qual volta lui aveva chiesto di loro.

«Spero vadano via presto.» Commentò Jefferson sorseggiando la sua birra. Travis pensò che l'amico si riferisse ad Anya e la sua squadra, ma si sbagliava. Jefferson non era infastidito dagli agenti. Lui sperava di liberarsi di Denise il prima possibile. Era stanco di avere il fiato di lei sul suo collo. Lo trattava come un fidanzatino del liceo. Jefferson voleva lasciarla, ma doveva aspettare la fine delle indagini.

*

«Era Jefferson al telefono?» Chiese Benjamin seduto al tavolo di fronte Eleanor.

«No.» Rispose lei riponendo il cellulare nella tasca.

Tra i due calò un silenzio imbarazzante e Benjamin guardò la sala del ristorante in cerca di qualcosa che lo aiutasse a smorzare quella situazione. Anche Eleanor non sopportava quel momento di stallo e decise di parlare.

«Come è andata oggi a lavoro?» Gli chiese guardandolo.

«Bene.» Rispose Benjamin portando tutta la sua attenzione su di lei. Su una guancia aveva ancora il segno del cuscino e questo lo fece sorridere. Poi si fermò ad osservare lo sguardo che aveva e capì di dover stare attento. Quando Eleanor Shaw ti guardava in quel modo dovevi pesare bene ogni singola parola che usciva dalla tua bocca. Era lo sguardo che ti dava l'impressione di poterti fidare di lei. Era lo stesso che aveva fatto parlare tanti criminali.

Benjamin aveva sperato che quell'uscita potesse essere considerata come un appuntamento, ma si rese conto che si sbagliava.

Eleanor lo guardò sorridente. «Non mi hai ancora detto cosa ti ha fatto fare tardi.»

Benjamin si innervosì. «Ero con Anya ed ho perso la cognizione del tempo.» Sputò fuori quelle parole nella vana speranza di ferirla, ma lei rimase impassibile. Neanche gli occhi, che sono lo specchio dell'anima, tradirono quello che esprimeva il suo volto.

«Quella donna è insopportabile.» Commentò Eleanor scuotendo la testa sorridente. In realtà dentro di sé stava ribollendo di rabbia, ma non lo avrebbe esternato in nessun modo. «Ti fa lavorare sempre così tanto?»

«Non mi va di parlare di Anya.» Disse Benjamin spazientito.

«Hai tirato tu fuori il discorso.» Rispose Eleanor facendo spallucce. Con lei non c'era storia. Aveva capito che Benjamin aveva cercato di ottenere una reazione, ma Eleanor era fatta di apparenze e sapeva come mascherare qualsiasi stato d'animo.

«Parliamo di altro?» Chiese Benjamin. Non voleva che quell'uscita andasse nella direzione designata da Eleanor. Lui voleva che fosse tutto spontaneo.

«Di che vuoi parlare?»

«Stai uscendo con qualcuno?» Chiese Benjamin e subito dopo si morse la lingua. Non era certo di voler sentire la risposta. Se lei avesse detto sì... se lo avesse fatto probabilmente Benjamin si sarebbe alzato mollandola lì.

Eleanor aveva appena tirato su il muro. Il solito muro dove nascondeva i suoi sentimenti, le sue paure o qualsiasi cosa la rendesse vulnerabile.

Quella domanda la spazientì, ma ancora una volta non lo diede a vedere. «Non al momento.» Rispose sorridente. Non usciva con un uomo da molto tempo ormai. Aveva smesso di provarci quando si era resa conto che per lei erano come burattini. Le bastava dire una determinata parola o fare un gesto che loro poi si lasciavano manipolare come se non avessero un cervello. E come ben sappiamo, Eleanor, era bravissima a manipolare le persone. «E tu, esci con qualcuno?»

«Nessuno.» Rispose subito Benjamin. «Credevo ti stessi vendendo con il tipo del primo livello.»

Eleanor non capì, ma tenne il suo sorriso ben saldo. Temporeggiò versandosi un bicchiere d'acqua. Non riusciva a capire a chi si riferisse. Fece una veloce analisi di tutte le persone che conosceva o aveva conosciuto di recente. Dustin McMilan. «No. Ci siamo incontrati qualche volta e abbiamo fatto due chiacchiere, ma niente di programmato.» Rispose ricordandosi.

«Strano. Lui sembra molto interessato a te.» Benjamin si infastidì. E lo fece da solo. Le sue stesse parole gli avevano dato fastidio.

«A me sembra solo spaventato.» Commentò Eleanor prima di bere l'acqua. Quel ragazzo era troppo impacciato. Avevano parlato alla festa a casa Cole e lei aveva dovuto tirargli le parole fuori dalla bocca come i pescatori tirano i pesci fuori dall'acqua. Delle volte era così imbarazzato che balbettava. Non riusciva neanche a sostenere lo sguardo di Eleanor. Questo per lei era un altro caso di uomo facilmente manipolabile. Avrebbe dovuto smettere di essere se stessa. Doveva far finta di essere una piccola donna indifesa e Dustin si sarebbe sentito più a suo agio, ma Eleanor non aveva alcuna intenzione di fingere qualcosa che non era e non voleva essere.

«Devo farti una domanda.» Disse Eleanor posando il bicchiere sul tavolo e sporgendosi verso di lui. Aveva smesso di guardarlo come se fosse lei a condurre il gioco. Ora aveva gli occhi dolci, ma era solo una tattica.

«Chiedi pure.»

«Non voglio tornare sull'argomento, ma sono veramente curiosa.» Disse fingendosi imbarazzata. Iniziava a manipolarlo. «Credo che Anya abbia una cotta per te. Ci ha mai provato?»


*****

Ciaoooo girlssssss, I'm back!!!
So perfettamente di non aver postato regolarmente e ve ne chiedo scusa.
Spero che questo nuovo capitolo possa farmi perdonare.
Direi che è un capitolo che ci fa scoprire un nuovo personaggio... anzi, no. Ci fa conoscere meglio uno dei ragazzi che avevamo intravisto nei primi capitoli.
Ci troviamo anche davanti a Jefferson e il suo dilemma con Denise.
Volevo proprio chiedervi che ne pensate di lui e di tutta la sua storia con questa donna sposata.

E poi come sempre sono curiosissima di sapere che ne pensate di questo capitolo.
Se Eleanor e Benjamin vi sono piaciuti.
Come pensate continuerà questa cena? Eleanor lo ucciderà prima ancora che arrivi la prima portata?

Un mega bacio, C.

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