5. Who is Harry?
"stai scherzando spero?"
Quasi urlo sconcertato guardandomi allo specchio, notando una persona completamente diversa dal solito.
Non sono più Louis Tomlinson...SONO UNA FOTTUTISSIMA NINFOMANE.
Niente di nuovo insomma.
Sbuffo piagnucolando.
Un cambiamento così radicale non me lo aspettavo di certo.
Al posto del solito pantalone tuta, o jeans un po larghi, mi ritrovo con uno skinny nero molto, e dico molto, aderente.
Invece del solito maglione, una maglietta aderente, coperta da una giacchetta a Jeans aperta.
Insomma, non respiro.
"Dai amico, stai proprio bene!" Dice Liam guardandomi, e girando intorno a me e allo specchio, mettendomi una certa ansia addosso.
Repentinamente, Matthew, scatta una foto senza nemmeno che io me ne accorga.
Oddio si, me ne sono accorto.
Ma solo quando il flash mi ha accecato, facendomi stropicciare gli occhi con il dorso delle mie mani.
"Grazie grazie, ho veramente un buon occhio."
Liam si gira verso Matth, così come lo chiama sempre lui, alzando un sopracciglio, quasi in aria di sfida.
"Così tanto che quasi mi sorprende la tua eterosessualità."
"Liam, non bisogna essere perforza Gay per essere bravi stilisti."
"Pft. montato."
Matthew sbuffa alzando gli occhi al cielo, per poi scattarmi un altra foto.
"Matthew, potresti finirla? Per piacere, non sono un tipo da foto." Dico io tra l'imbarazzo e il nervosismo.
"Tranquillo Louis, queste foto non usciranno da questa macchina fotografica."
Sospiro togliendomi la giacca a Jeans, poggiandola sulla sedia dello studio fotografico di Matthew, ovvero i camerini del teatro della scuola, sedendomi poi sulla medesima sedia, tirando un sospiro profondo, di nuovo.
"Che c'è che non va Lou?" Liam si siede accanto a me, su una roccia che a quanto mi avevano detto, avevano usato per mettere in scena il re leone, portandosi le gambe al petto, notando il mio sconforto.
"Liam, ti ringrazio davvero per quello che cerchi di fare con me, dal cambiamento alla festa. Ma non è cosa per me. Non sono mai andato a feste di questo tipo!" Dico io tutto d'un fiato, sperando di convincere una volta per tutte Liam.
Ma a quanto pare sembra essere convinto al cento per cento.
"Ti prego Louis, se questa festa non ti piacerà non ti costringeró più, okay? Non ti biasimeró nemmeno se tu volessi rinunciare al preparare il ballo."
Liam sembra un ragazzo veramente di coccio.
A quanto pare, se si mette qualcosa in testa, non puoi convincerlo in nessun modo, e non sono proprio sicuro che sia una cosa del tutto brutta, ma credo che nel mio caso possa guastare.
Anche io so imputare i piedi, e se Liam è un ragazzo di quel tipo, beh, spero di non incappare mai in una discussione con lui.
"Eh vabene, però lasciatemi cambiare la maglia, vi prego! Sembro uscito da Grease. Nonostante sia il mio film preferito preferirei rimanere nel ventunesimo secolo."
Dico alzandoni, per poi aggiustare la maglietta.
Un brutto vizio che tengo, è che quando sono in ansia, che la maglietta sia larga o stretta, tendo a prenderla con le dita in alcuni punti tirandola, simulando dei pizzicotti, oppure sistemandola ogni due secondi.
Ovviamente non solo grazie a quello capisci che sono in ansia o che non mi sento a mio agio.
Alcune volte mi passo il pollice o la lingua sul labbro, molto spesso inizio a giocherellare con le maniche delle maglie, e se ho una felpa, mi rilassa iniziare a tirare l'orlo verso le ginocchia.
Proprio per questo la maggior parte delle mie maglie sono sciancate o piene di pieghe.
Però hei, non ci posso fare niente.
Un alternativa al mangiarsi le unghie o che ne so, giocare con i capelli o fumare.
No?
Ecco, una cosa che non avrei mai fatto sarebbe stata fumare.
Mio nonno morì quando avevo otto anni perché a quanto pare il padre gli aveva passato delle cellule malate che si si son risvegliate grazie al fumo o al tabacco, facendogli venire un tumore.
Insomma, non ho mai fatto nessun analisi particolare per confermare la presenza di queste cellule, ma se fumo non credo che qualcuno si arrabbi.
"Va bene, però se provi a ficcarti da qualche parte come un gatto per non uscire giuro che ti prendo per capelli." Mi risponde Liam con un sorriso abbastanza inquietante, facendomi notare quanto repentinamente il suo umore possa cambiare.
Dal preoccupato è passato al "ti spacco la faccia se non mi ascolti" in meno di cinque secondi.
Annuisco ridacchiando forse nervosamente, o forse perché sono riuscito a cogliere una nota di ironia nella sua voce.
Una volta arrivati davanti la porta Liam prende le chiavi facendole girare sul dito grazie al portachiavi.
"Tu hai sempre avuto le chiavi? Non le avevi date a Niall?" Dico strabuzzando gli occhi, fissando il mazzo di chiavi con aria sconcertata.
"Ti pare? Non lascerei mai le chiavi dentro insieme a Niall, l'ultima volta son finite nel tubo di scarico del lavandino. E non chiedermi come." Dice alzando le mani facendomi inarcare il sopracciglio, chiedendomi soprattutto come un mazzo grande come quello possa finire in un tubo di scarico, ma okay.
"Ma quindi mi hai mentito, non mi avevi chiuso fuori!" Dico facendo il finto offeso, portandomi una mano all'altezza del cuore, cercando, imperterrito, di non scoppiare a ridere in faccia al povero Liam.
"Oh no Louis! Io non lo farei mai. Io non mento, soltanto evito la verità con giri di parole molto accurati."
Dice lui sorridendo bellamente, mettendo la chiave nella serratura, e in pochi secondi, aprendo la porta.
"Ah sì? Quindi se dicessi che stas..."
Metto un piede nell'appartamento venendo improvvisamente bloccato da dei rumori strani provenienti dalla camera da letto.
"Oh si ti prego! Di più Josh!"
Ansimi e gemiti provenienti dalla camera di Niall e Liam, ormai riempivano le mura di casa facendomi arrossire fino alla punta dei piedi.
Immediatamente Liam, con gli occhi sgranati si muove velocemente verso la camera.
"Aspetta Liam! Forse dovremmo dargli i loro spazi!" Sussurro urlando(?).
Liam si gira con sguardo degno da film dell'orrore verso di me facendomi immobilizzare.
"È la nostra camera, e non voglio assolutamente essere IO quello che cambierà le coperte o IO quello che dormirà in quel letto dopo questo scempio" dice imitando il mio tono di voce per poi prendere la maniglia della porta chiusa, e abbassarla spalancando la porta.
"VOI DUE COSA...."
Liam si ferma sull'uscio con un face palm a decorargli il volto.
Io mi sporgo appena cercando di vedere oltre la porta, impressionato dalla sua razione.
Quando riesco a fare spazio al mio campo visivo beh... rimango di sasso.
Il ragazzo, molto probabilmente Josh, e Niall, sono seduti sul letto, e Josh si ritrova con un panino in mano aperto in due e un barattolo mezzo finito di nutella.
Il biondo si gira verso di noi con un sorriso innocente.
"Cosa?"
"Io pensavo...che tu...che voi..."
Liam balbetta appena fissandoli per poi sospirare e sorridere leggermente.
"Mi sembrava strano." Dice infine andando in cucina, quasi sentendosi in colpa di aver dubitato del biondo, lasciandomi li da solo, o per lo meno con Josh e Niall.
"Umh...ciao, io sono Josh." dice scuotendo il coltello in segno di saluto.
"Ciao." Rispondo facendo un mezzo sorriso.
Josh sembra abbastanza alto,con occhi color nocciola che sembrano splendere di luce propria per quanta vivacità emana.
Capelli scuri e corti, Con un naso a patata e labbra sottili e rosee.
Sembra conoscere Niall da una vita da come si stanno comportando.
Niall è appiccicato a lui stuzzicandolo e tirandogli pizzicotti mentre Josh, cerca di preparare il panino e di non sporcare niente allo stesso tempo.
Però mi sorge spontanea una domanda.
"Emh, perché state facendo un panino alla nutella sul letto?"
I ragazzi si guardano in faccia per poi tornare a guardare di nuovo me iniziando a ridere a crepapelle.
Si rotolano, si mantengono lo stomaco quasi sputando i polmoni.
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAAHA.
Che cazzo c'è da ridere?
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"No Louis, non puoi tornare al dormitorio, ormai siamo qui, sei più della metà dell'opera, suvvia non succederà niente di male!"
Liam continua ad incoraggiarmi e cercare una serie di motivi per cui tutta questa storia sia una cosa positiva.
Nel frattempo io sono impegnato a mantenere il mio respiro normale, e cercare di non scappare a gambe levate da quel posto.
Insomma, non sono mai andato ad una festa, odio essere in mezzo a troppa gente, e sopratutto non conosco nessuno, manco il tipo che ha organizzato la festa, non che cugino di Niall.
Non so nemmeno come si chiama quindi....
Oddio mi è sembrato di capire che si chiama Luke, ma niente di sicuro.
Okay Louis, magari andrà meglio di quello che immagini
Prendo un grande respiro per poi camminare insieme a Niall e Liam attraverso il vialetto della villa per arrivare, dopo qualche metro, alla porta.
Fino ad adesso niente di strano.
All Night delle icona pop sparata a palla, luci soffuse abbastanza da farsi vedere comunque da fuori le finestre, e gente che urla e che cammina per il giardino barcollando.
Ci mettiamo dietro la porta e Niall inizia a bussare disperatamente, cercando di farsi sentire e di superare la musica e le grida.
Nel mentre io inizio a rompere il cazzo al povero maglione che ho deciso di mettere al posto della maglietta aderente, pizzicandolo o stirandomelo con le mani addosso.
All'improvviso la porta si spalanca grazie ad un ragazzo biondo, con i capelli sparati in tutte le direzioni, e un piercing metallo al labbro.
"LUKE!" urla Niall buttando le braccia all'aria per poi saltare addosso al ragazzo che, a quanto pare, sembra essere sullo scocciato ma comunque felice di vedere il, penso, cugino.
Dopo aver salutato anche Liam si gira verso di me.
Dopo qualche secondo che Luke sembra guardarmi con circospezione inizia a parlare.
"Louis Tomlinson... giusto?"
Annuisco piano sgranando gli occhi.
"Come fai a..."
Mi interrompe bruscamente lasciando in sospeso la domanda rispondendo subito.
"Sei abbastanza famoso per quello che è successo con Malik." Dice poi calcando il cognome con la voce mettendosi a braccia incrociate.
Apro la bocca in una silenziosa "o", per poi notare che Niall e Liam mi stanno fissando preoccupati.
Scrollo le spalle come se questo potesse bastare a scaricare la tensione che si è creata, e soprattutto quella che mi grava sulle spalle in questo momento.
Dopo aver fatto un ghigno e avermi guardato in modo malizioso Luke ci invita ad entrare molto gentilmente.
"Che cazzo ci fate ancora fuori? Entrate o no?"
Ecco appunto.
Sospiro mettendomi dietro Liam che sta entrando, quasi come se fosse il mio scudo umano contro sguardi indiscreti e dita alzate a puntare, perché se sono famoso come Luke dice, per motivi come questo, la gente non si farà scappare di certo un'opportunità come questa per parlare.
Ebbene, è arrivato il momento.
Respira, non guardare nessuno in faccia, non parlare con gente strana e vedi che andrà tutto bene.
Appena entrati arriccio il naso e inizio a provare una strana pressione agli occhi.
Siamo praticamente circondati da una nuvola di fumo, e spero con tutto me stesso che non sia l'intera casa completamente invasa da questa roba.
Mi guardo in torno e... gente.
Gente su gente, non finisce più.
Chi a pomiciare, chi a fumare, chi invece che gira con bicchieri rossi in mano barcollando e dicendo o urlando cose a caso, che magari non hanno nemmeno senso.
Mi stringo di più a Liam provando una strana sensazione allo stomaco, quasi come se il mio corpo provasse repulsione per il genere di cose che vedo.
"Louis, tranquillo, ok? Ci sono qui io. Se proprio non te la senti stammi vicino okay?" Dice poi Liam stringendomi la mano, con sguardo perso.
Molto probabilmente non si aspettava nemmeno lui di trovare così tanta gente o così tanto...fumo(?)
Niall invece è già sparito, molto probabilmente dal primo istante nel quale abbiamo messo piede nella villa a due piani che, Madonna santa, sembra essere in una serie TV trash per teenager, dove ci sono liceali in piena crisi ormonale.
Sperando che non scappi il morto con in Scream Queens...
Io e Liam superiamo il salotto, che è probabilmente il posto più popolato della casa, con gente che balla, si struscia e fa...robe.
Appena si entra nella stanza di può avvertire il calore che emanano i corpi, e a poco anche la puzza del sudore e di alcool mischiati.
Io e Liam arriviamo nella cucina, e ci mettiamo in disparte cercando di non dare troppo nell'occhio, ci sediamo alle sedie attaccate al bancone in marmo luccicante, notando che in questa stanza non ci sono molte persone.
Giusto due e tre compreso il ragazzo che usa bottiglie su bottiglie per riempire i bicchieri difronte a lui.
"Credo che dovresti fare conoscenza con qualcuno." Dice Liam facendomi sospirare.
"E perche mai?"
"Perché qui stanno la metà dei ragazzi del dormitorio, e dovresti fare amicizia con qualcuno sai?" Dice lui sospirando a sua volta guardandomi negli occhi, quasi come se fosse un consiglio materno quello che mi sta dando.
"Senti Liam, grazie per l'interessamento, ma non so come si fa a socializzare, okay? Non so attaccare bottone o iniziare una conversazione, entrerei nel panico e diventerei logorroico iniziando a sparare cazzate." Rispondo tutto d'un fiato ricordandomi le mie numerose e traumatiche esperienze per strada o persino a scuola.
Liam sospira facendosi più vicino per farsi sentire sopra la musica che sembrava diventare più forte ogni secondo di più.
"Louis, non è difficile, poi pensa che sono quasi tutti ubriachi, e non capiranno un cazzo." dice facendo spallucce facendomi ridere appena sotto i baffi.
Certo, sarebbe stato molto utile socializzare con qualcuno che il giorno dopo non avrebbe nemmeno ricordato il tuo nome, o tantomeno la tua faccia.
Liam si gira verso la sua destra per poi sorridere quasi fino a spaccarsi la mascella.
"Louis voglio presentarti un amico."
Inarco il sopracciglio girandomi, seguendo la linea visiva di Liam, per poi finire su un ragazzo coi capelli blu che rideva e urlava insieme a Niall, che a sua volta si era messo a twerkare sul tavolo.
"Ma Niall è sempre così vivace o..."
"Diciamo che Michael riesce a far divertire tutti." Risponde Liam ridacchiando, capendo subito la domanda che volevo fare.
Alzo un sopracciglio non riuscendo a percepire molto bene cosa Liam vuole dire.
Cos'è, questo Michael droga la gente a loro insaputa? bah.
"Ce l'ha fatta persino con Harry." Dice Liam ridacchiando per poi sospirare e abbassare lo sguardo sui suoi piedi.
"Deve essere una brava persona quindi." Dico io velocemente.
Lui sorride appena sospirando, portandosi una mano sulla spalla.
"Aspetta, chi è Harry?" Chiedo poi guardandolo con un sopracciglio alzato.
Ma soprattutto, perché appena messo lui in mezzo sembra così distaccato e distante?
Liam alza la testa nel panico più totale guardandomi con gli occhi lucidi.
Immediatamente mi pento di quella domanda sentendomi una fitta al petto.
"Hey Liam! Come bu....Liam?"
Michael si avvicina a noi euforico finché non vede il volto di Liam currociato che sembra sul punto di piangere.
"Liam mi dispiace ... io non volevo...cioè se ho detto qualcosa..." Liam mi interrompe agitando la testa voracemente sospirando, cercando di accennare un sorriso.
"Ho messo io in mezzo Harry... è lecito fare domande... solo, scusami ma non voglio dare risposte." Dice lui tutto d'un fiato alzandosi, per poi scappare letteralmente in un altra stanza.
Rimango senza fiato, con una bruttissima sensazione addosso.
Ho fatto del male a Liam e senza nemmeno sapere come.
Mi sento una merda e non so perché.
"Ha veramente parlato di Harry?" Dice Niall sbucando dal nulla.
"Cioè....lui ci ha provato ma..." inizio a giocare nervosamente con il maglione, sperando che non mi venga un attacco di panico.
Devo rovinare sempre tutto.
Non ne faccio mai una giusta.
Perché devo sempre essere così fottutamente stupido e sbagliato?
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