3.Zayn Javad Malik

"Ma quindi Louis? Parlaci un po di te."
Siamo seduti io, Liam e Niall al tavolino del bar del dormitorio.
Abbiamo deciso di fare colazione insieme, sia per conoscerci, sia per cogliere l'occasione per farmi da guida turistica per questo posto a dir poco enorme.

Abbiamo deciso di passare quindi la giornata insieme, dato che le lezioni non inizieranno prima di lunedì.

Sono riusciti ad evitare prontamente il discorso del quarto coinquilino, e io ho deciso di fargliela passare, almeno per stavolta.

"Non c'è molto da dire... Si insomma, sono nato il 24 Dicembre, la mia famiglia si trova a Doncaster e ho diciannove anni, abito da solo da quando mi sono trasferito qui a Londra. Mia madre lavora come assicuratrice e mio padre fa il venditore immobiliare.
Le mie sorelle si sono trasferite in Italia, per lavorare come modelle."

Vedo le bocche dei ragazzi schiudersi in una leggera "o" di sorpresa.
"Quindi i soldi non ti mancano di certo." azzarda poi Niall ridacchiando.

"Beh, effettivamente..." penso tra me e me.
Non ci ho mai fatto caso sinceramente.
Vivendo da solo ho sempre condotto una vita autonoma senza chiedere niente a nessuno.
Mi son trovato lavoretti part-time qua e ho lavorato in una biblioteca per un bel po' di tempo, e nonostante tutto me la passo bene, grazie anche alle borse di studio .

"Vita sentimentale invece? Qualche chiqua che ti attira particolarmente?" dice Liam con un pizzico di malizia nello sguardo.

"Emh ... Veramente io...." non finisco la frase che Liam mi interrompe.

"Sei single?"

"Si, insomma non è quello il punto..."

"Sei innamorato di qualcuna ma non corrisponde."

"Nono, solo che..."

"Sei impotente." dice poi 'intromettendosi' il biondo.

"Mi piace il cazzo!" urlo facendo girare quasi tutti i presenti.

Ok, sono nell'edificio da un ora o due e già ho spiattellato il mio orientamento sessuale a ... Una centinaia di persone... Bene.

"Mh...Liam quante persone ci sono qui dentro di solito?" dico ridacchiando nervosamente.

"Beh, questa è l'ala riservata solo ai maschi quindi tutti i maschi dell'Istituto, che saranno all'incirca mille e ..."
Lo blocco immediatamente.
Non voglio sapere quante persone adesso sanno che sono... Beh si... Gay.

Liam sorride leggermente vedendomi a disagio.

"Tranquillo, tifo per la tua stessa squadra." dice poi mettendomi una mano sul braccio amichevolmente.

"I Doncaster Rover?" dico storcendo la testa.

"No, il cazzo." dice lui per poi far scoppiare a ridere Niall.
Mi strappa una leggera risata e sospiro.

Ok, adesso mi sento capito.

"Ma tranquillo eh, un quarto dei ragazzi che si trovano in questa stanza coltivano il nostro stesso interesse." ridacchia facendo spallucce.

"Il calcio?"

"No, sempre il cazzo." dice mettendosi una mano sul viso.

Oh, beh si stiamo parlando di questo.
"Dio è buonissimo!" dice poi Niall simulando un orgasmo.

"Il cazzo?"

"Dio no! Louis riesci a pensare ad altro che non sia il cazzo?" dice il biondo ridacchiando mandando giù un altro boccone del cornetto che aveva tra le mani.

"Oh scusami..." rispondo abbassando lo sguardo.
Sento un certo languorino, capendo che il solo thé non mi avrebbe saziato almeno fino all'ora di pranzo.
"Mh... Dove lo hai preso?" indico il cornetto per evitare altri fraintendimenti.

"Mh, vedi il bancone? Vai lì e chiedi qualsiasi cosa tu voglia, anzi, qualsiasi cosa tu vedi visto che di solito la gente fa piazza pulita."
Sospiro annuendo alle parole del biondo per poi alzarmi e andare verso al bancone, dove una ragazza mi accoglie con un sorriso a trentadue denti.

"Ciao." dico rivolgendogli un sorriso sghembo.

Allora non ci sono solo ragazzi qui dentro.

"Umh... Mi potresti gentilmente dire cosa è rimasto?" dico io facendo uscire un po' la parte timida di me.

La ragazza sembra essersi intenerita perché il suo sguardo si addolcisce.
"Tu dimmi cosa vuoi, io vedrò come rimediarlo."

Fraintendimenti.
O forse è solo il suo lavoro quello di essere disponibile.

"Penso... Che un semplice cornetto vada bene." dico ridacchiando.

"Cioccolato bianco, nutella, marmellata, crema, vuoto..." inizia a stipulare un elenco immenso e credo di impazzire.
La fermo incitndola a fare da se.

Dopo qualche secondo mi mette in una bustina il cornetto

Vado verso il tavolo dopo che la ragazza mi ha sorriso, per poi essere scaraventato a terra da qualcosa.

Gemo dal dolore per il colpo preso all'anca, massaggiando la natica dolente è aggiustandomi gli occhiali col cornetto in grembo.

"Mh, grazie mille, mi stancava proprio andare lì a chiederne uno." dice poi un ragazzo chinandosi e prendendo la busta con dentro la mia colazione.

Increspo le sopracciglia guardandolo.

Pelle ombrata, capelli neri con un ciuffo biondo.
Occhi color caramello.
Dai tratti molto definiti e un'espressione tenebrosa.

Ovviamente.
Chi è lo sfigato che non centra un cazzo che si becca calci in culo il primo giorno?

Si esatto, proprio io.

Mi alzo sbuffando.
Non me ne fotte niente di quello che sta per accadere, ma i piedi in testa non me li faccio mettere in questa maniera a dir poco scandalosa.

"Hei, sei troppo pigro per muovere quel culo flaccido fino il bancone e chiedere un cornetto?"

Detto ciò nella sala parte un coro generale di sospiri sorpresi.
Il mezzo biondo tinto si gira verso di me con un espressione currociata.

"Scusa non ho capito... Puoi ripetere?" dice lasciando il cornetto sul tavolo più vicino.

Avanti Tomlinson, non vorrai che la tua vita universitaria venga segnata da un troglodita di questo genere.

"Ho detto, se proprio vuoi mangiare qualcosa, muovi il culo verso il bancone e non mi rompi il cazzo." dico prendendo gli occhiali, chiudendo la montatura, e mettendoli sul tavolo.

"Louis... Non credo che..." il ragazzo blocca Liam con un gesto della mano, facendo intendere che doveva stare zitto.

"Mh... Louis eh? Un nome francese... Ma è vero che i francesi sono tutti bocchinari?"
Dice lui facendo un ghigno soddisfatto.

Sospiro alzando gli occhi al cielo.
"Oh ma che carino, stai cercando di insultarmi? Sei patetico, seriamente." dico io senza peli sulla lingua.

Il ragazzo a sua volta sembra innervosirsi.
"Senti, non so se hai capito con chi hai a che fare... Io sono Zayn Javad Malik, Okay? Tutto quello che voglio lo ottengo, quello che faccio è giusto e lecito... Ma se vuoi posso rinfrescarti la memoria." dice poi prendendomi per una spalla serrando un pugno.

"Oh serio? Dimmi di più."

~~~~~~~~~~~

"Louis, sei un grande! Come hai fatto a rompergli un dente?"
Niall mi continua ad elogiare da mezz'ora, nonostante fosse presente ancora non riesce a credere a quello che ha visto.

"Niall, lo hai visto pure tu. Ho fatto Kick boxing e ho imparato a contrattaccare.
Quel zayn..." dico mettendo enfasi sul nome.
"Non sa nemmeno cosa significa combattere. Prende la mira e spera che il colpo vada a segno con tutta la forza che ha."

Niall mi guarda con gli occhi che luccicano, annuendo ad ogni mia parola.
Mi sento quasi un maestro quando la gente mi presta così tanta attenzione.

"Solo che non capisco come hai fatto. Cioè, è il doppio di te è del terzo anno, lo hai praticamente fatto volare a terra!" interviene Liam aumentando il passo, abbastanza da camminare avanti a noi.

"Due cose." dico fermandomi.
"La prima, è stato facile evitare il colpo visto che punta il pugno verso la direzione dove lo tira.
Secondo, non solo si è sbilanciato quando il pugno non ha centrato la mia faccia, ma ha anche spostato tutto il suo peso sulla gamba destra." dico picchiettando sulla mia gamba per far capire meglio.
"Così è stato ancora più facile, perché ho potuto tirare un calcio sulla gamba, facendolo letteralmente balzare all'aria...peccato io abbia smesso di fare Kick boxing."
Concludo con un sorriso spavaldo, quasi fosse stato per me come bere un bicchiere d'acqua, quando invece, dietro due semplici passaggi ci sono anni di allenamento.

Decidiamo di fare una passeggiata all'aperto, così per farmi vedere le altre strutture che la scuola metteva a disposizione.

"Perché hai smesso?"
Liam mi guarda con aria currociata.

Alzo il mio braccio sinistro e glie lo metto letteralmente nella mano, per poi girarlo a destra e a sinistra facendo scricchiolare oscenamente l'osso.

Liam rabbrividisce sgranando gli occhi.
"CRISTO CHE SCHIFO." urla in preda al panico.

Rido leggermente.
"Cosa? Cosa non capisco che succede?" Niall inizia a saltellare difronte a noi girandoci in tondo.

Faccio al biondo lo stesso procedimento per poi notare che Niall sembra sul punto di svenire.

"Cosa ....cazzo era..." commenta poi quasi tremando.

"Mi hanno rotto il radio, frattura composta. Stavamo facendo un esercizio e bum, cado.
Nel cadere però metto la mano storta, e mi si piega tanto da toccare il braccio... Dalla parte del dorso però... Il fatto è che non si è mai risanato completamente... Quando cambia il tempo fa un po' male."

Dopo aver lanciato un urletto quasi all'unisono i due si guardano.
"Allora dovresti andare via da Londra, cioè, qui cambia il tempo come mi cambio io le mutande." dice Liam probabilmente non trovando un esempio migliore.

"Perché, ogni quanto te le cambi le mutande?" chiedo anche se da una parte non sono molto curioso.

"Oh, due o tre volte al giorno...tante quante sono le sue docce insomma." dice poi Niall mettendo una mano davanti la bocca come per non farsi sentire da Liam.

"Sai, è ossessionato dall'igiene e dalla pulizia..." continua poi più a bassa voce.

"Vedi che ti sento." risponde poi il ragazzo accanto a noi alzando un sopracciglio.

"Proprio quello che volevo... BENE! Dove vuoi andare Louis?" dice poi il biondo sorridendo facendomi sentire immediatamente felice.

Dio quel ragazzo è fottutamente coinvolgente.
Ha una capacità di trasmetterti le emozioni straordinaria.

"Non lo so, in realtà seguivo voi, sapete io qui sono al primo anno..." dico un po' imbarazzato.

Liam sospira indicando una panchina, così dopo qualche secondo, ci troviamo tutti e tre seduti, anzi sbragati, su quel pezzo di metallo verde.

"Allora." inizia a parlare Liam.
"Devi sapere che qui, il sabato prima che comincino le lezioni, si fa una grande festa.
La organizziamo nella sala grande della scuola, e il pomeriggio si incontra un gruppo di studenti per prepararlo."

"Mi stai dicendo che è domani sera, giusto?" dico cercando di fare appello alla mia memoria da criceto in prognosi riservata.

"Esattamente... E sai, quest'anno scarseggiano le persone e... Beh, diciamo che avrei bisogno di una mano..."
Liam inizia a giocherellare con le dita come se dovesse fare una confessione.
Ma la afferro al volo.

"Okay, conta su di me, anche se non so bene cosa fare." dico io sorridendo.

Liam balza dalla gioia spaventando sia me che Niall, per poi iniziare a sclerare ed abbracciarmi.

"Grazie grazie grazie mille!"
Mi stringe tanto. Quasi da farmi sputare un polmone.

"Sei un vero amico."

~~~~~~~~~~

Oh, Louis, continua a gioire finché puoi.
Vedremo cosa avrai da sorridere quando avrò finito con te.
Ti farò pentire di essere nato.
Ti farò così tanto male che deciderai di cambiare scuola.
Nessuno, dico nessuno può umiliare in questo modo Zayn Javad Malik.
Te ne pentirai amaramente.

Lo giuro su me stesso.

Lo giuro sul mio nome.

Luke Hemmings

N/a

OMMIODIO colpo di scena.
Che cazzo vuole Luke?
Perché ce l'ha tanto con Louis?
Perché se l'è presa così tanto per l'umiliazione del povero e piccolo (manco per il cazzo) malik?

Spero la storia vi stia piacendo. Fatemi sapere commentando e mettendo la stellina.
E si, i capitoli sono ancora corti, perche la vera e propria storia inizierà tra due capitoli.
Ebbene sì, il prossimo sarà il vero e proprio prologo.

Bye Guys.

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