[Vox populi]: Jolene "Jojo" Parkinson


Nota: Prima di iniziare volevo scusarmi con M3MID0LL per non essere riuscitx a consegnare la scheda intera, ho preferito però fare una minischeda in modo da consegnarti il prima possibile almeno il primo OC per la tua role di Harry Potter.
Premetto che ho dovuto modificare varie volte questo personaggio perché c'erano alcune cose che non gradivo, però in fin dei conti credo di aver fatto un lavoro abbastanza decente.
XoxoCorvy.

[Nome + Soprannomi]:

Jolene.

A differenza dei suoi due fratelli minori, Julian Charles e Jane Annabeth Parkinson, la ragazza possiede solo ed unicamente un nome, cosa che francamente non le dispiace più di tanto.
Fondamentale crede che sia molto più comodo possedere solo un nome, fondamentalmente perché reputa che sia assolutamente inutile mettere più nomi ad un bambino, dato che poi il piccolo verrà sempre e solo chiamato col primo nome e (quasi) mai con gli altri.
Inizialmente i coniugi Parkinson non volevano chiamare in tal modo la loro primogenita, infatti sia il marito che la moglie avevano idee completamente differenti.
George voleva chiamare la figlia "Helene", proprio perché pensava che fosse un nome adatto ad una bambina così bella e delicata come lei.
Al contrario Ariadne, la madre di Jolene, desiderava che la sua adorata bambina ereditasse il nome della bisnonna paterna della donna, Jolie.
Così i due coniugi, decisero di unire le loro due idee e di formare un unico e meraviglioso nome: Jolene.
Jolene è un nome dolce, delicato e semplice, proprio come volevano i suoi genitori.
La ragazza viene chiamata in molti modi, ad esempio suo padre si divertiva un tempo a chiamarla Jo mentre i suoi fratelli "Jolly"(senza alcun motivo, forse solo per infastidirla dato che sanno quanto Jolene detesti tale soprannome).
Però la maggior parte dei suoi amici, su richiesta della ragazza, preferiscono chiamarla "Jojo", nome con cui la giovane Parkinson è conosciuta ad Hogwarts.
Viene chiamata così tante volte con il suo soprannome che persino i professori per un periodo pensavano che quello fosse il suo vero nome.
"Jojo".
Jojo è un diminutivo che è stato usato per la prima volta da Eleonor, una vecchia amica delle scuole elementari della Parkinson e da allora, Jolene si fa chiamare da tutti in tal modo, tranne ovviamente dal padre e dalla sua nuova compagna, Rosario, una strega di origini spagnole che sta insieme al signor Parkinson da oramai tre anni. 
Oltre a questo, la ragazza ha diversi soprannomi.

-Biancaneve: Questo soprannomi è dovuto principalmente al suo aspetto, infatti, la fanciulla possiede una pelle diafana, candida e delicata proprio come la neve.
Francamente, alla fanciulla non piace molto questo soprannome, più che altro perché non si è mai rispecchiata nella dolce (e ingenua) Biancaneve, ma nel peccaminoso e codardo cacciatore.

-Bonnie Blue: Questo soprannome le è stato dato da sua madre, dato che quando era molto piccola la ragazza era identica alla bambina che interpretava  Bonnie Blue Butler(ovvero, Diletta Butler), la figlia della meravigliosa Rossella O'hara e dell'affascinante Rhett Butler. 
A Jojo piace molto questo soprannome, anche se non è mai stata una grandissima amante di "Via col vento", fondamentalmente perché ha sempre trovato questo film troppo lungo e noioso.
Se proprio Jolene dovesse paragonarsi ad un personaggio della pellicola, sicuramente direbbe di essere la Melania di turno; Il classico personaggio dolce e buono ma dalla personalità troppo scialba, che viene facilmente oscurata dalla vanità di sua cugina Rossella(o Scarlett, nella versione orginale).

-Cupcake: Jolene detesta questo soprannome, fondamentalmente perché per anni è stata vittima di bullismo a causa del suo fisico, che non rispecchia i canoni impossibili imposti dalla società.
Jojo ha odiato il suo corpo per molto tempo, cercava di nasconderlo dietro a maglie larghe, ma adesso ha imparato ad amarlo e non le importa più nulla dei giudizi della gente.

[Cognome]:

Parkinson.

Un tempo la famiglia Parkinson era unita fra di loro, Jolene ricordava perfettamente quanto i suoi genitori si amassero e di come suo padre, seppur impegnato con la sua carriera lavorativa, fosse abbastanza presente nella sua vita e in quella dei suoi fratelli.

Eppure con il tempo le cose sono drasticamente cambiate e la morte della madre non ha fatto altro che allontanare ancora di più la loro famiglia, tanto che George e i figli maggiori non si rivolgono più la parola e non vivono nemmeno sotto lo stesso tetto, dato che è la donna materna che si prende cura dei suoi adorati nipoti.

Il signor Parkinson oramai ha formato una nuova famiglia con la sua compagna, l'ennesima donna che prova a sostituire sua madre oramai da undici lunghissimi anni.

George non cerca nemmeno più Jojo e Julian, sono due anni che l'uomo ha smesso persino di provare a contattare i suoi figli maggiori, li ha praticamente dimenticati.

Ogni anno a Natale, George invita solo la piccola Jane, godendosi le festività con la figlia minore, senza nemmeno provare a scrivere una misera lettera a Jojo o a Julian, nonostante sia la stessa Rosario a discutere con lui.

Infatti, seppur Rosario non sia una persona simpatica e che i rapporti fra lei e i due adolescenti non siano dei migliori,  ella non vuole che i suoi figliastri passino la sua stessa esperienza, vuole che almeno il loro padre sia presente.

Alle volte è lei stessa che va a trovare i figliastri e che cerca di convincerli a passare qualche giorno da loro, è lei che si ricorda dei loro compleanni e che gli manda dei doni, è lei quella che prova ad intermediare fra i tre, senza successo.

Julian è troppo orgoglioso per andare da suo padre mentre Jojo è semplicemente delusa dal comportamento dell'uomo, è disgustata dal modo in cui George li trascuri.

Jolene è furiosa con lui.

È arrabbiata.

Per quale ragione un padre dovrebbe abbandonare i propri figli? Perché? Dopotutto, lui stesso aveva promesso alla loro defunta madre di prendersi cura di tutti e tre, eppure sembra che non gliene importi di nessuno, nemmeno di Jane.

È amareggiata, perché la maggior parte delle sue amiche hanno un padre presente mentre lei no? Perché lei è l'unica che non può contare sul proprio padre? Che cos'ha di sbagliato? È forse colpa sua? Colpa di un evento su cui non ha avuto alcuna voce in capitolo? Un evento che non è stato causato da Lei?

No.

Non è colpa sua.

E lei lo sa, semplicemente George ha capito di essere uno stupido incapace e di non essere nulla senza la sua defunta moglie, di non valere nulla senza di lei.

Senza Ariadne i Parkinson non hanno alcuna importanza.

Non sono niente.

[Età]:

16 anni, 6 anno.

Molti affermano che Jolene per certi versi sembri una ragazzina più grande della sua età e ciò non potrebbe rivelarsi più veritiero;

La convivenza con la sua natura da lupo mannaro ed il suo percorso verso l'accettazione di sé stessa, la prematura scomparsa di sua madre e l'arrivo di nuove responsabilità, hanno reso la Parkinson molto più matura della maggior parte dei suoi coetanei.

Non chiede quasi nulla a suo padre o a sua nonna per non gravare su di loro, cerca sempre di dare pochi problemi proprio perché non vuole essere un peso per gli altri, cerca sempre di mettere gli altri a proprio agio proprio perché sa cosa vuol dire sentirsi un pesce fuori dall'acqua.

Per di piú, Jojo è diventata molto matura quando ha dovuto occuparsi lei personalmente dei suoi fratelli, rinunciando a gran parte della propria infanzia, diventando a tutti gli effetti una vera e propria figura materna per Julian e Jane.

Quando Ariadne è venuta a mancare, Jojo non aveva nemmeno sei anni ed ha dovuto imparare a cavarsela da sola, a dare una mano in famiglia e a rinunciare a gran parte della propria infanzia.

George era totalmente incapace di farlo, dalla morte della moglie non aveva avuto la forza di prendersi cura dei figli, in particolare di Jane, che all'epoca aveva solamente un anno.

Non riusciva a guardare dritto negli occhi Julian perché gli ricordava Ariadne, sia fisicamente sia caratterialmente, cosa che forse ha ferito ancora di più nell'orgoglio il signor Parkinson.

Jojo ha dovuto imparare ad essere forte e a rinunciare a tante, forse anche a troppe, cose.

Tutti hanno sempre dato per scontato che lei fosse abbastanza forte da aver superato la morte della madre, tanto da ignorate totalmente il dolore della bambina, da non ascoltare nemmeno le sue parole.

Per carità Jojo non è una persona che piange o che mostra le proprie debolezze, ma doveva essere ascoltata, avrebbe voluto anche lei essere consolata come Jane.

Per carità non odia sua sorella ed è contenta che tutti siano stati più o meno presenti nella sua vita, ma è amareggiata perché nessuno ha mai pensato a lei.

Nessuno le ha chiesto come stesse.
Nessuno ha mai pensato ad abbracciarla e a lasciarla sfogare.

Nessuno.

Perché lei è sempre e solo l'ultima ruota del carro.

Eppure è lei quella che è stata morsa, è lei quella che OGNI giorno deve vivere con il peso di essere un mostro, di essere una creatura orrida.

Eppure, Jolene non prova rancore nei confronti dei suoi fratelli, vuole solo che per una volta qualcuno si preoccupi per lei. 

La ragazza è nata il 24 febbraio ed è del segno zodiacale dei pesci, questo segno è conosciuto per essere delle persone fantasiose, geniali, sensibili e sognatrici, spesso portate per  l'amore ed il  romanticismo.
Sono caratterizzate anche da una forte empatia che permette loro di entrare in contatto con gli stati d'animo altrui e comprenderli. 

Jojo non festeggia da molto tempo il suo compleanno, semplicemente reputa che sia un giorno come gli altri e che non valga la pena di festeggiarlo.

Per di più, la ragazza ha molti brutti ricordi legati al suo compleanno, specialmente per quanto riguarda il periodo fra gli otto e gli undici anni, dove veniva presa in giro dai suoi coetanei a causa del suo aspetto fisico.

Quelle rare volte in cui Jolene organizzava delle feste si ritrovava ad essere completamente sola, dato che la maggior parte degli invitati non preferivano rimanere a casa che stare con lei.

Questi eventi hanno segnato veramente tanto la ragazza ed ora preferisce evitare in tutti i modi i festeggiamenti, nutre un vero e proprio disgusto verso le feste di compleanno.

Odia quando la gente le fa dei regali, fondamentalmente perché le ricordano alcune azioni di suo padre, infatti, l'uomo al posto di scusarsi e stare accanto ai figli, ha sempre preferito ricoprirli di regali.

Come se gli oggetti potessero compensare la mancanza della madre, come se quegli stupidi regali fossero in grado di ridare loro la felicità.

Illuso.

Jolene ha sempre odiato i regali di suo padre e di certo non ha mai dimenticato il modo in cui lui li ha trattati, come si è rifatto una nuova vita senza cercare nemmeno UNA volta i suoi figli maggiori.

Disgustoso.

Quello che faceva il signor Parkinson era assolutamente disgustoso, era solamente un tentativo di pulire la propria coscienza.

Ma Jolene e Julian non dimenticheranno mai ciò che ha fatto, non cadranno nella tela del padre ed hanno deciso di non accettare più nemmeno i suoi regali.

Del resto, perché mai dovrebbero farlo? Lui non è mai stato presente per loro, non è mai stato un padre e ai due fratelli non resta che andare avanti, sapendo perfettamente che al genitore non importa nulla.

E presto anche Jane sarà nella loro stessa situazione.

Per quanto riguarda la sua situazione ad Hogwarts, la ragazza i primi anni non si è trovata molto bene, sia perché per lei l'ambiente era totalmente nuovo sia per alcuni episodi di bullismo che ha subito.
Fortunatamente, con gli anni, le cose sono cambiate e Jojo ora è in grado di rispondere a tono alle persone e di non farsi intimidire dagli altri.

[Sangue]:

Mezzosangue.

Nonostante suo padre appartenga ad una delle famiglie di purosangue più famose del mondo magico, il sangue della ragazza non è per nulla puro.

Infatti, George ha volontariamente deciso di voltare le spalle agli ideali della sua famiglia e di sposare una donna Mezzosangue(figlia di una strega purosangue e di un mago nato babbano), venendo diseredato dai genitori.

Jojo non dà molta importanza alla purezza del sangue, non le importa in realtà, reputa che un buon mago debba avere altre qualità.

Certo sa che la famiglia di suo padre farebbe di tutto pur di sbarazzarsi di lei e dei suoi fratelli, ma francamente non le importa nulla di loro.

Lei ha solo una famiglia, quella di sua madre.

Lei non si considera nemmeno una Parkinson, tanto che sta valutando di cambiare cognome, anche se francamente non è molto convinta di questa decisione.

[Casa]:

"

O forse è a Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale".

Tassorosso.

Non è assolutamente così strano se pensiamo alla personalità della ragazza, che possiede la maggior parte delle caratteristiche dei Tassorosso.
Infatti, Jolene si sente assolutamente tagliata per la casa a cui appartiene ed è grata al Cappello Parlante per tale scelta, fondamentalmente perché si trova davvero bene con gli altri Tassorosso, probabilmente perché condividono tratti del carattere veramente molto simili.
È l'unica in famiglia ad appartenere a questa casata, dato che la maggior parte dei Parkinson sono finiti per lo più in Serpeverde, solamente lei e Jane hanno fatto eccezione.
Infatti mentre Jolene è finita nella casa dei tassi, sua sorella fa parte di quella dei Grifoni, cosa che ha lasciato veramente stupito il signor Parkinson, che pensava che sua figlia finisse in Serpeverde. 

[Aspetto fisico]:

"《Odio essere così simile a mio padre, guardarmi allo specchio ogni giorno non fa altro che peggiorare l'odio che ho verso di lui e verso me stessa》".

Jojo è veramente una ragazza meravigliosa, anche se in passato ha avuto non pochi problemi ad accettare il proprio aspetto.
Jolene possiede una meravigliosa chioma corvina che tiene sembra libera da ogni acconciatura, proprio perché ella non ha mai sopportato alcun tipo di pettinature, le ha sempre trovate scomode, specialmente le code e gli chignon.
Per di più ella non ha i capelli lunghissimi, quindi non trova che sia necessario legarli, dato che adesso la sua chioma arriva alle spalle.
I capelli di Jojo sono liscissimi, tanto che per la ragazza è praticamente impossibile fare una piega, dato che(senza ausilio della magia) tornano immediatamente come prima.
Ella utilizza molti accessori come bandane, fasce o cerchietti perché pensa che le donino particolarmente, rendendo il suo viso ancora più aggraziato.
I suoi grandi e magnetici occhi sono messi in risalto dalle lunghe e folte ciglia scure, ereditate dalla sua defunta madre.
Le sue iridi a primo impatto sembrano essere di un meraviglioso verde scuro quando, in realtà, sono castane, proprio come quelle di suo padre.
Infatti fra i tre piccoli Parkinson l'unico ad aver ereditato gli occhi azzurri della madre è proprio Julian, che è quello che le assomiglia molto di più fisicamente.
Le labbra di Jojo sono carnose e quando ella non è a lezione, le piace metterle in risalto con un bel rossetto rosso, che le fanno sembrare più morbide e grandi.
Sul suo viso vi sono delle piccole e quasi invisibili lentiggini, che la ragazza ama veramente tanto.
Le piacciono e crede che rendano il suo aspetto più dolce.
Jojo ha un fisico ad otto.
Questa bodyshape è molto  simile alla clessidra, con parte alta e parte bassa del corpo allineate e punto vita inequivocabilmente visibile.
In questa silhouette i fianchi si sviluppano in alto, subito dopo il punto vita, mentre le gambe sono solitamente sottili.
Ella di certo non può essere definita come una ragazza esile o minuta ma adesso non le importa più, ama il suo corpo e non passerà più un solo giorno a piangere per i giudizi della gente riguardo al suo fisico.
Ha già verso troppe lacrime per loro e non ripeterà più questo errore.
Mai più.
In passato Jojo cercava di nascondere il proprio fisico con vestiti molto larghi e dai colori neutri, ma negli anni ha imparato ad amare il proprio corpo e, nonostante le critiche, quando non è ad Hogwarts la ragazza ama sfoggiare abiti estremamente aderenti o top molto corti.
Adesso ella non cerca più di nascondere nemmeno le sue cosce, che per diverso tempo sono state oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei: Le mostra liberamente con gonne e pantaloncini, non le importa dei commenti di cattivo gusto da parte di suo padre o delle smagliature che ha sulle cosce o sulla sua pancia.
Anche quelle le ha accettate e non vede nulla di male in loro: Sono cose naturali, nessuno si dovrebbe vergognare per un qualcosa su cui non ha avuto voce in capitolo.
Le smagliature di Jojo sono frutto di vari sbalzi di peso, ella infatti nel giro di pochi anni è dimagrita e ingrassata diverse volte, cosa che ha portato la ragazza ad avere alcuni problemi fisici.
Jolene è una ragazza molto più alta della maggior parte delle sue coetanee, infatti, la sua altezza è di un metro e ottanta centimetri.

PV: Barbie Ferreira.

[Carattere]:

Sicuramente una caratteristica che spicca della personalità della Parkinson, è la sua dolcezza, che riserva a tutte le persone a cui vuole bene.
Ogni volta che qualcuno sta male, Jolene è pronta per aiutarlo, per consolarlo, anche se lei stessa ammette di essere incapace a dare dei consigli utili ma a molti non importa, dato che ella riesce a far sentire meglio gli altri grazie alla sua gentilezza e ai suoi gesti pieni d'affetto.
In particolar modo, Jojo è molto dolce con tutti i suoi amici, anche con quelli più grandi di lei.
Li tratta proprio come se fosse una madre: Cerca sempre di farli sentire a loro agio, non li giudica quando sbagliano e li ascolta ogni volta che hanno bisogno di sfogarsi.
Jojo dà sempre affetto alle persone a cui vuole bene, non è infatti raro vederla mentre abbraccia i suoi amici e quando gli stringe la mano per calmarli.
Probabilmente ella agisce in tal modo perché non vuole che si sentano trascurati, che passino quello che lei stessa ha vissuto dalla morte della madre, proprio perché ha capito quanto la consapevolezza di non essere importati per qualcuno possa ferire, quanto possa far male sapere che a nessuno importa di te.
Jolene allora cerca di far sentire meglio gli altri, di distrarli dai loro problemi, prova ad essere una persona presente per tutti loro, anche se sa perfettamente che ciò non gioca perfettamente a suo favore, dato che prima o poi perderà i contatti con la maggior parte di loro.
Jolene è una ragazza molto determinata e che raramente molla, proprio perché detesta lasciare le cose a metà, non importa cosa sia o quanto pericolosa possa rivelarsi, ma Jojo non pensa minimamente di lasciarla incompiuta.
È una cosa odia con tutta sé stessa, probabilmente perché il suo stesso padre in passato le ha rinfacciato di non essere capace di fare nulla, di essere una codarda che lascia le cose a metà, parole che, in un modo o nell'altro, hanno ferito la ragazza.
Per quanto la Parkinson sia una persona competitiva, non osa mai giocare sporco, proprio perché è una cosa che non tollera:
È vero, la sconfitta può far male, ma che cosa te ne fai di una vittoria che non hai meritato? Come puoi essere orgoglioso di qualcosa che non hai vinto con le tue stesse forze? Come puoi sentirti realizzato se in vita tua non hai fatto altro che vanificare i sacrifici altrui? Nulla, niente di niente.
Jolene detesta le ingiustizie, cosa che per un periodo l'ha resa estremamente insopportabile agli occhi degli altri, in particolare di Adeline Marie Gaunt (altro mio OC che ho pubblicato nel mio primo profilo), dato che le due hanno ideali differenti.
Adeline crede nella supremazia del sangue, Jojo no.
Jojo pensa che tutti meritino gli stessi diritti e che nessuno debba venire deriso od allontanato per un qualcosa che, in fin dei conti, è totalmente inutile.
Un mago non dovrebbe venire giudicato in base alla purezza del proprio sangue ma al contrario, in base alle azioni che compie e alle motivazioni che portano a tali gesti.
Un mago purosangue può essere malvagio tanto quanto un Mezzosangue o un nato babbano, dipende tutto da ciò che fai.
Jolene è una persona abbastanza corretta, seppur sia una delle persone più orgogliose sulla faccia della Terra, sa perfettamente mettere da parte il proprio orgoglio ed ammettere i suoi sbagli, scusarsi, non importa quanto la persona le stia antipatica, se si deve farlo si scuserà.
Non giustifica mai le proprie azioni sbagliate.
Lei ha un codice d'onore e non vuole infrangerlo, proprio perché sarebbe come vanificare gli sforzi che sua madre e tutti tutti Hightower hanno compiuto per lei.
Jojo è una persona estremamente leale, fedele non solo ai suoi cari ma anche alle proprie cause e ai suoi ideali.
Nessuno potrà mai farle cambiare idea, solamente lei stessa potrà farlo e solo quanto vi avrà sbattuto la testa più e più volte.
Ella è fedele ai suoi fratelli, a sua nonna materna, alla famiglia di sua madre, ai suoi amici e ad Hogwarts, piuttosto che metterli in pericolo preferirebbe rinunciare alla propria vita.
Preferisce morire che mettere a repentaglio la vita dei suoi cari, semplicemente perchè non vuole recare altro dolore, non vuole vedere altre famiglie venire distrutte per colpa sua e della sua stupidità.
Se deve morire, vuole farlo a testa alta, con la consapevolezza di aver protetto le persone che ama di più.
Il più grande pregio di Jojo è sicuramente la pazienza, che negli anni è maturata sempre di più e che ha appreso grazie alla sua infanzia non particolarmente felice:
Ha rinunciato a tante cose, si è rimboccata le maniche ed ha cresciuto lei stessa i suoi fratelli, ha aspettato per anni un qualcosa che potesse renderla felice, un qualcosa che alla fine possa farle dimenticare, anche solo per un attimo, di essere un peso per la sua famiglia.
Jojo è estremamente paziente, aspetta in silenzio ed è in grado di farlo per giorni, mesi, persino per anni, trattenendo dentro di sé tutte le proprie emozioni.
Perché alle fine, per lei, così come per Adeline, mostrare le proprie emozioni vuol dire essere deboli, non essere capaci di gestire la propria vita.
Jolene ha imparato a trattenere dentro di sé tutta la rabbia, il rancore, il disprezzo, la paura, tutte emozioni che in un modo o nell'altra hanno indebolito la sua sicurezza.
Jojo è insicura, non è mai soddisfatta di sé stessa e dei propri risultati, pensando o di non essere abbastanza o di non meritarli, quasi come se fosse lei l'impostore, la bugiarda, il cattivo della storia.
Lei non merita la felicità, i mostri come lei non meritano di essere felici.
Suo padre aveva ragione: Era meglio ucciderla il giorno in cui è stata morsa, forse avrebbe risparmiato tanto dolore, tanta amarezza alla sua famiglia.
Julian è sempre preoccupato per lei, durante la luna piena è spaventato che sua sorella possa farsi del male, Jane alle volte ha persino paura di lei.
E del resto come non potrebbe? Una volta ha persino rischiato di ucciderla.
Jolene sorride sempre, eppure dietro di lei ci sta l'amarezza di non essere altro che un mostro, i suoi sensi di colpa sono così forti che alle volte le viene persino da piangere.
Forse, se lei fosse un pochetto più forte, non rischierebbe di crollare.
Perché alla fine, sa che un giorno crollerà.
E quel giorno sarà sola, perché preferisce essere lei stessa a leccarsi ferite che farsi vedere in quello stato dagli altri.
Jojo sorride sempre, è allegra, ma forse quella è una maschera.
Una maschera per nascondere il disprezzo che prova per sé stessa, per la sua debolezza.
Jolene Parkinson è debole.
Proprio come suo padre.
Proprio come tutti I Parkinson.
È vigliacca.
È stupida.
Non potrà mai essere diversa da loro.
E perché poi dovrebbe esserlo?
Del resto, il frutto non cade mai troppo lontano da quel maledetto albero.
E lei, nella sua famiglia, è forse il frutto più marcio: Crede di essere buona, ma in realtà è solo una bambina immatura che non fa altro che piangersi addosso.
Lei almeno, ha potuto conoscere sua madre, ha passato del tempo con la donna che le ha concesso la vita, ma ci sono persone che non hanno potuto passare del tempo voi propri genitori.
Lei almeno è stata amata(anche se per poco) ma ci sono persone che non hanno mai conosciuto l'amore di una famiglia.
Lei è solo una bimbetta inutile, è capace solo di lamentarsi.
E Jolene lo sa.
Jolene sa di essere marcia.
Di essere come suo padre: Inutile.

[Bacchetta]:

Legno di Acacia, flessibile e con nucleo di crine di unicorno, lunga 11 pollici e 1/2.

[Storia]: 

La storia di Jolene non è ricca di eventi particolarmente interessanti, almeno non prima della morte della sua adorata madre.
Da lì in poi la vita della giovane diventerà un profondo abisso di disperazione, tristezza e di rancore.
Le cose nella vita di Jojo iniziarono a precipitare qualche giorno dopo i funerali, quando per la prima volta vide George piangere, steso sul divano, incapace di pensare altri che a sé stesso.
L'uomo non riusciva ad alzarsi, non rivolgeva nemmeno la minima parola ai figli, in particolar modo a Julian che senza la madre era diventato estremamente capriccioso, cosa che rendeva ancora più irritabile il padre.
Jolene faceva di tutto per tenere unita la famiglia:
Badava (per quanto poteva, era pur sempre una bambina di sette anni) ai suoi fratelli più piccoli, cercava di tranquillizzarli quando piangevano, dormiva nello stesso letto con loro quando avevano paura, giocava con i due fratellini, nella speranza di sistemare quella tragica situazione.
E la situazione non migliorò, anzi, le cose iniziarono a precipitare immediatamente;
Suo padre era sempre fuori casa, lasciando i tre bambini completamente soli, cosa che iniziò a gravare sulle spalle della primogenita.
Era piccola, non riusciva a stare dietro ai ritmi frenetici dei suoi fratellini e di quelli della sua vita in generale, e d'altronde come poteva farlo?
Spettava a George prendersi cura dei suoi fratelli.
Eppure, lui stesso sembrava intenzionato a evitare il più possibile i figli, a non averci nulla a che fare, cosa che non fece altro che inclinare ancora di più il fragile rapporto fra l'uomo e Jolene.
Perché doveva lasciare che fosse lei ad occuparsi di tutto? Perché non lasciava che la loro nonna materna si avvicinasse a loro? Che fosse lei ad occuparsi di Julian e Jane? Jolene odiava il comportamento di suo padre.
Odiava il menefreghismo di George, il suo piangersi costantemente addosso, il suo lamentarsi per un qualcosa che lui stesso aveva scelto.
Lui faceva le sue solite sciocchezze ed era lei a pagarne le conseguenze, lei e I suoi fratelli.
George non provava nemmeno ad aiutarla, al massimo riusciva a considerare Jane e forse solo perché fra i tre era quella che assomigliava di meno ad Ariadne.
Jane.
Solo a lei pensava.
Qualche volta riusciva ad avere una conversazione decente con Julian, ma con lei? Jolene veniva semplicemente ignorata.
Era come se non esistesse, come se fosse invisibile, come se anche lei fosse morta insieme ad Ariadne.
Quasi nessuno pensava a Jojo.
Jojo non era nulla per suo padre ma era il mondo per i suoi fratelli, forse l'unica figura su cui potevano fare veramente affidamento.
Quando aveva otto anni, la signora Hightower riuscì a convincere George a lasciare tutti e tre i nipoti da lei per tutte le vacanze natalizie, cosa che sorprese tutti quanti, conoscendo il pessimo legame che univa i due.
Lì Jojo trascorse uno dei periodi più sereni della sua vita, insomma, poteva giocare tranquillamente con i cugini, poteva tranquillamente riposarsi dopo anni, poteva finalmente comportarsi come una bambina normale.
Per di piú, la famiglia di sua madre era sempre gentile con loro ed era sempre disponibile in tutto;
Bastava la minima esigenza, che correvano da loro. 
Certo, suo padre le mancava, alla fine era pur sempre una bambina e gli voleva bene, ma non voleva tornare da lui.
Non almeno senza avergli esposto il suo problema, anche se oramai Jolene conosceva la risposta di suo padre: "Qui l'unico che dovrebbe lamentarsi sono io, non tu, non ti ho mai fatto mancare nulla, ingrata".
Nel peggiore delle ipotesi, non avrebbe nemmeno ascoltato le lamentele della figlia, fingendo di non aver sentito nulla.
Quindi, francamente, preferiva stare con la nonna.
La vigilia di Natale però, le cose cambiarono per sempre nella vita di Jojo: Il morso.
Jolene e i suoi cugini erano usciti di nascosto, proprio perché volevano dirigersi nella casa stregata più vicina e per farlo, dovevano attraversare un bosco.
Inizialmente Jolene non si sentiva di farlo, insomma, aveva pur sempre nove  anni ed aveva paura, ma non voleva mostrarsi debole ed impaurita di fronte ai  suoi cugini(quasi tutti più grandi di lei), per questo continuò a seguirli.
Francamente, di quello che è successo dopo non ricorda assolutamente nulla, il primo ricordo che ha da dopo l'ingresso nel bosco è proprio quello delle urla di suo padre.
George era a dir poco adirato con gli Hightower, iniziò ad accusarli di aver trasformato sua figlia in un mostro, di aver messo volontariamente a repentaglio la vita della primogenita solo per fargli un torto.
Ovviamente nessuna di queste accuse era fondata, ma da quel giorno il signor Parkinson iniziò a trattare sempre peggio sua figlia.
Guardava Jojo come se fosse un mostro, le si rivolgeva sempre in modo sgarbato, non le mostrava il minimo affetto.
Il loro rapporto precipitò così velocemente, che alla fine, dopo i continui insulti ed ingiustizie, Jolene decise di andarsene dalla nonna, seguita qualche anno dopo da suo fratello.

[Curiosità]:

-Paure:

La ragazza ha diverse paure ma una in particolare è quella che terrorizza la ragazza, ovvero, quella di fare del male agli altri, in particolare alle persone innocenti.
Questa sua paura è a dir poco invalidante per la giovane e ciò aumenta in particolar modo durante la luna piena, proprio in quel periodo la ragazza inizia ad essere più ansiosa, nervosa, tanto che è quasi impossibile non notarlo.
Le tremano le gambe e schiaccia fin troppe volte l'occhio destro, quasi senza rendersene conto.
Per di piú, a causa dell'ansia, arriva persino a strapparsi con i denti le pellicine delle mani, procurandosi delle piccole ferite che deturpano le sue mani.

-Onicofagia:

A causa della tensione, Jojo arriva a staccare a morsi le proprie unghie, arrivando persino a farlo con le cuticule e con le pellicine circostanti, procurandosi non poche volte varie infezioni.

-Omosessualità:

Jojo non ammetterebbe mai di essere omosessuale, fondamentalmente perché per la società degli anni 70/80 è un abominio esserlo.
Ella ha sempre saputo di esserlo, non le sono mai interessati i ragazzi, a differenza delle ragazze, per le quali ha avuto delle vere e proprie cotte.
Non dirà mai alla sua famiglia di questa sua attrazione, preferirebbe morire piuttosto che dichiararlo al mondo intero, non vuole avere un altro motivo per essere ancora più odiata da suo padre.
Ha sempre nascosto la sua sessualità agli altri, anche ai suoi amici più stretti, fondamentalmente per paura di essere perseguitata dagli altri maghi.
Le basta già l'odio che si è presa dai parenti paterni a causa del suo sangue "marcio", non vuole avere altre preoccupazioni.
Riguardo a relazioni, Jolene non ne ha avute molte ma quelle poche sono finite veramente molto male e, al momento, la ragazza vuole concrn

-Bambini:

Jolene è estremamente brava con i bambini, anche se sinceramente ha un pochino di timore nei loro confronti: Insomma, i bambini sono davvero imprevedibili e spesso fanno domande a cui lei non riesce a dare una vera e propria risposa.

-Patronus:

La ragazza fortunatamente è riuscita ad invocare il suo patronus verso la fine del quinto anno, grazie ad uno dei ricordi più belli che ha: L'ultimo regalo di sua madre, ovvero, un piccolo orologio da taschino, che ancora Jojo conserva gelosamente.
Quel regalo è stato uno dei momenti più belli per Jolene, l'aveva desiderato con tutta sè stessa e finalmente, dopo tanto tempo, sua madre era riuscito a trovarlo.
Il suo patronus è un piccolo scoiattolo e la sua forma non è casuale, dato che questo animale era il preferito di sua madre.

-Pronomi:

She/Her. 

Jojo non ha mai avuto alcun dubbio riguardo alla sua identità di genere, infatti, ella si è sempre sentita una donna cisgender.

-Stile:


(NDA: Ieri ho cercato qualche capo di uno stile simile a questo sopra a qualche modella curvy, però non ho trovato nulla che mi piacesse e così ho deciso di riciclare questo vecchio collage.

+Sì, in pratica Jojo è una sorta di Mercoledì Addams dei poveri).

[Punti deboli]:

(NDA: Scusatemi se i punti non sono appronditi, purtroppo ho avuto poco tempo per scrivere decentemente questa minischeda e non volevo farvi attendere altro tempo, dato che ancora dovrei consegnare quella del secondo OC ed una di Silent Hill.

+Dopo li approndirò, lo giuro).

-Insicurezza.

-Vertigini.  

-Poca fiducia negli altri.  

-Problemi a gestire l'ansia.

-Rabbia repressa.

[Punti forti]:

-Empatia.

-Gioco di squadra.

-Forza fisica.

-Intelligenza.

-Mira perfetta. 

[Famiglia]:

•Madre:

Nome e cognome: Ariadne Hightower

Stato di sangue: Mezzosangue.
Ariadne Hightower era figlia di una strega purosangue, appartenente alla famiglia Rosier, e di un mago nato babbano.
Ariadne non ha mai avuto alcun problema con il suo status di sangue, non si è mai vergogna di non essere una purosangue.
Per anni, purtroppo, Ariadne è sempre stata trattata malissimo sia dalla famiglia di sua madre sia di quella di suo marito.

Casa di Hogwarts: Corvonero.

Età: 30(al momento della morte), 38(se non fosse morta).

Status: Deceduto.

Lavoro: Auror.

PV: Courtnex Cox


Carattere(in breve): Fin dalla tenera età, Ariadne è sempre stata una persona estremamente curiosa, cosa che per diverso tempo le ha procurato non pochi problemi, specialmente durante gli anni scolastici ad Hogwarts.
Ella era una vera e propria perfezionista, pretendeva sempre il massimo da sé stessa, proprio perché voleva dimostrare ai suoi compagni di classe, quelli fissati con la questione del sangue puro, che non avesse nulla in meno di loro.
Ariadne era una persona solare, divertente e che cercava sempre di vedere il lato positivo delle cose, anche nei momenti peggiori.
Era un'amante del sapere: Amava imparare, apprendere ed insegnare nuove cose.
Ariadne è sempre stata molto più responsabile della maggior parte dei suoi coetanei, in particolare di suo marito George, che da dopo la sua morte non è riuscito a stare dietro ai tre figli e a mantenere la famiglia unita.
Ariadne era una donna dal carattere forte, che non si lasciava abbattere dagli altri ed era estremamente determinata.
Ella amava veramente molto i suoi figli, in particolare aveva una netta preferenza per Julian, in quanto i due avevano delle personalità abbastanza simili.

Orientamento sessuale: Eterosessuale.

Storia(in brevissimo): Ariadne è nata e cresciuta in una famiglia che aveva una mentalità molto aperta, infatti, I suoi genitori hanno sempre cercato di insegnare alla figlia a ragionare con la propria mente e mai con quella degli altri.
Durante il suo undicesimo compleanno ha ricevuto la sua lettera per Hogwarts, dove ha trovato praticamente una seconda casa.
Ella lì ha fatto diverse amicizie ed è proprio lì che ha incontrato il suo futuro marito, George Parkinson, un lontano cugino di Pansy Parkinson.
I due inizialmente non andavano d'accordo, dato che entrambi avevano dei caratteri completamente differenti.
Pian piano le cose migliorarono e all'età di 17 anni, i due si fidanzarono, sposandosi due anni dopo.
Purtroppo la donna è morta per cause misteriose, lasciando i suoi figli completamente da soli con un padre che non è capace di prendersi cura di loro. 

•Padre:

Nome e cognome : George "Georgie" Parkinson.

Stato di sangue: Purosangue.

Casa di Hogwarts: Grifondoro.

Età: 38 anni(anche se ne dimostra di più).

Status: Vivo(purtroppo).

Lavoro: Giornalista

PV: Robert Downey Jr.


Orientamento sessuale: Eterosessuale.

Carattere e storia(in breve):  Al contrario della moglie, George è cresciuto in una famiglia estremamente ossessionata dalla purezza del sangue, tanto che è stato rinnegato per anni dai suoi genitori subito dopo il suo matrimonio con Ariadne.
Egli è sempre stato molto viziato dai genitori, dato che era il figlio preferito di entrambi, e proprio per questo George non ha mai imparato realmente a prendersi cura di sè stesso o degli altri.
È una persona molto irascibile, permalosa e schietta, non usa mai mezze misure quando deve dire qualcosa, specialmente quando non è un commento carino.
Prima che Ariadne morisse, egli era un padre decente, probabilmente perché non aveva tutte le responsabilità sulle proprie spalle.
È un uomo vanitoso, amante dei soldi e adora viaggiare, specialmente nelle zone più remote e pericolose del mondo.
Dopo la morte della moglie, si è parecchio allontanato dalla primogenita e, successivamente, dal secondogenito, l'unica figlia con cui va d'accordo è Jane,ma perché è ancora molto piccola.
Da quando si è allontanato dai figli, i genitori hanno ripreso a parlargli e fra pochi mesi si sposerà con la sua nuova ragazza, una strega spagnola di nome Rosario, da cui aspetta già un bambino.
Considera sua figlia Jolene un mostro a causa del morso che ha ricevuto da dei lupi mannari e non riesce più a vederla come prima.

•Fratello minore:

Nome e cognome: Julian Charles Parkinson. 

Età: 14 anni.

Stato di sangue: Mezzosangue.

Professione: Studente del quarto anno.

Casa: Serpeverde

Status: In vita.

PV: Rory Culkin

•Sorella minore:

Nome e cognome: Jane Annabeth Parkinson

Età: 8 anni.

Stato di sangue: Mezzosangue.

Status: In vita.

Pv: Lexi Rabe.

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