[The Kingslayer]: Ayse Layla Balyan

NDA: Salve cari lettori, mi scuso per la mia assenza e per il ritardo con cui sicuramente pubblicherò questa scheda, purtroppo per una questione o per un'altra ho avuto poco tempo per scrivere.
Spero di aver fatto un buon lavoro con la mia piccola Ayse, anche se vi avverto che non è un personaggio semplice da apprezzare.
Sia per il suo carattere estremamente ambizioso sia per i suoi modi di agire, che spesso e volentieri non sono proprio i migliori.

Detto ciò, vi lascio alla scheda, sperando di aver fatto un buon lavoro.

XoxoCorvy.

[Nome]:

Listen close
Follow my instructions
There is no
Time for introductions

He was the one that made us
You'll be the one to save us

Underground
Welcome to the circus
Power down
Are you feeling nervous?

His voice means to deceive you
My voice just wants to lead you

Below the surface
Built without purpose
Did we deserve this?
You're here to serve

Daddy, please
We all scream for ice cream
This machine
Will help you with the brain freeze

The stage lights up with controlled shocks
So tighten up all your spring locks

Through the vent
Keeping your composure
Hold your breath
Something's creeping closer

There's no one left to find you
I'll take your place inside you

Below the surface
Built without purpose
Did we deserve this?
You're here to serve us

I'll take your place behind the mask
Then I'll be first and you'll be last
Yeah, you'll be last

Exotic butters

Ayse Layla

Alla giovane donna sono stati dati ben due nomi, entrambi scelti appositamente dal padre per omaggiare la nascita della secondogenita, nonché unica figlia femmina.

L'uomo felice di poter stringere fra le braccia una meravigliosa bambina sana e forte, decise di darle due meravigliosi nomi, entrambi dal suono particolare, originale, che riesce a destare la curiosità di chiunque li ascolti.

Nomi eleganti, adatti alla figlia di uno dei Lord più importanti di Minos, nonché la mano destra del re, il suo alleato più fidato, il migliore, l'unico che aveva creduto alla sua causa fin dall'inizio.

Il primo nome della regina è Ayse, ereditato da una delle sue antenate, Lady Ayse Balyan, una donna coraggiosa ed intelligente che insieme ai figli riuscì a far arricchire il casato del marito, rendendolo uno dei più potenti e conosciuti di Minos.

Un nome che si è rivelato una vera e propria fortuna per il vecchio Lord Balyan, il quale nella figlia ha trovato la sua gallina dalle uova d'oro, la sua opportunità per prevalere sopra tutte le altre famiglie, riuscendo a portare ancora più in alto il nome del suo casato.

Una volta divenuta la regina di Minos, i Balyan hanno iniziato a vivere un'esistenza lussuosa, molto più di quella che conducevano prima;
Potevano darsi alle spese più folli, godere di tutti i privilegi che quel matrimonio gli aveva riservato, la loro fama e la loro ricchezza iniziarono ad incrementare, arrivando ad essere una delle famiglie più conosciute e popolari del regno.

E se da una parte l'unione con il re Osman II Yilmaz le ha concesso di essere la donna più ammirata e venerata dal regno, dall'altra si è rivelata la rovina della nuova sovrana.

Il potere è un'arma a doppio taglio e quel ruolo da regina consorte non era decisamente tagliato per Ayse, almeno non per la sua versione giovanile, di certo molto più innocente ed ingenua di quello che è adesso.

Ayse ha dovuto farsi largo fra i pregiudizi e le parole crudeli degli altri aristocratici, cercando di non lasciarsi ferire dalle loro occhiate d'odio puro e dalla freddezza delle dame del castello.

Ha imparato a camminare a testa alta, a non lasciarsi intimidire dai pregiudizi altrui, dalle malelingue e dalle cattiverie, diventando una donna sicura,forte, capace di affrontare le peggiori tempeste senza mai cedere.

Per lungo tempo la sovrana è stata disprezzata e persino odiata, tutto questo per una colpa che alla fine non riguardava nemmeno lei.

Perché incolpavano quella fanciulla così giovane e indifesa per una scelta che non aveva preso, per una decisione che non aveva nemmeno avuto modo di approvare o meno? Perché doveva venire lei odiata? Non si era nemmeno potuta opporre al matrimonio.

Suo padre l'aveva costretta, aveva accettato quella richiesta così assurda e irrispettosa, proclamando la sorte della figlia.

Eppure, ella è stata accusata delle più vili delle colpe;
Aver tramato la morte della prima consorte del re ed aver preso il suo posto.

Peccato che Ayse non aveva mai espresso il desiderio di diventare regina, non voleva sposare Osman, lui le faceva paura, era folle, crudele, tutti sapevano di cosa fosse capace il sovrano.

Aveva sterminato tutti i suoi fratelli e nipoti senza alcuna pietà, aveva bruciato le terre di Janna, uccidendo il re Yazid e la sua famiglia.

Osman era un uomo cattivo, Ayse non voleva diventare la sua prossima vittima, non desiderava vivere imprigionata nel suo castello, costretta a compiacerlo.

Quell'idea non faceva altro che disgustarla.

Ayse è stata lasciata da sola, in balìa di un branco di lupi pronta a divorarla, a farla sentire inferiore, pronta a sottometterla con le loro parole.

Ma quel povero agnellino che è stato lanciato contro quel branco con il tempo è cambiato, diventando così una volpe travestita d'agnello, non facendosi intimorire dagli altri, diventando diventando che è oggi.

Ayse è una donna forte, che non si lascia intimorire dagli altri e stando al fianco di un folle come Osman, la donna ha imparato a sopravvivere, a cogliere le debolezze altrui e a sfruttarle a proprio vantaggio.

Peccato che anche ella ha un'unica grande debolezza: I suoi figli, il principe Süleyman e la principessa Amira, e suo nipote Sephtis, che considera come un figlio.

Ayse sarebbe capace di strapparsi gli occhi con le sue stesse mani pur di proteggerli, non si fa alcuno scrupolo a ricorrere anche alla peggiore delle soluzioni pur di salvarli o di renderli felici.

Ayse è una donna coraggiosa, proprio come la sua controparte storica, Ayse (o Aisha) la terza moglie di Maometto, la quale dopo la morte del marito andò in guerra contro il califfo Ali, trovando non solo la sconfitta ma anche la morte.

Il nome Ayse ha diversi significati, ma solo due in particolare descrivono la donna:
Viva e prospera.

Prospera perché la regina fin dalla nascita ha trovato ricchezza, prosperità grazie alla sua famiglia e ai suoi figli.

Viva perché, nonostante tutto ciò che ha affrontato, ella continua a non lasciarsi trascinare nell'oblio, aggrappandosi con forza alla vita.

Il secondo nome è stato ereditato dalla madre, tragicamente deceduta per mettere al mondo la regina.

Morta in piena agonia, sul proprio letto, senza poter nemmeno abbracciare per un singolo istante la bambina che aveva messo al mondo.

Layla.

Questo il nome di sua madre, lo stesso che la figlia ha ereditato, probabilmente per omaggiarla o forse per sottolineare la più grave delle colpe della sovrana: Aver ucciso sua madre.

Layla.

Il suo nome vuol dire "buia, oscura come la notte" e ciò non potrebbe descrivere meglio la regina.

Ayse non è una brava persona e già dalla sua venuta al mondo possiamo capirlo;

Già da neonata si è marchiata di un terribile crimine, il peggiore che potesse mai commettere.

Ha sottratto la vita di sua madre pur di venire alla luce, pur di scampare alla terribile morte ha deciso di sacrificare la vita della povera Layla, sottraendo al suo stesso fratello la figura materna e al padre la sua adorata moglie.

Layla.

La donna la cui vita è stata stroncata dal terribile parto, aveva una personalità completamente differente rispetto a quella della figlia.

Layla era buona, mansueta, non osava mai controbattere gli ordini che le venivano impartiti o le richieste altrui, era la donna perfetta, la madre perfetta in un mondo dove le donne sono viste come degli oggetti, dei trofei da esibire.

Layla.

Ayse non potrà mai dimenticare ciò che ha fatto, il prezzo che la sua famiglia ha dovuto pagare per la sua venuta al mondo, ma sa di non poter nemmeno vivere nell'afflizione continua.

Layla oramai è morta ed è giusto andare avanti.

La regina madre ha diversi soprannomi, alcuni acquisiti grazie alla sua tragica unione con Osman Yilmaz ed altri concessi grazie alla sua bellezza, Ayse infatti viene conosciuta principalmente con tre titoli.

-Il primo è la Regina D'inverno: questo titolo le è stato donato dalla nobiltà il giorno stesso delle sue nozze, infatti la giovane Balyan si è sposata durante il solstizio d'inverno.
Quella giornata ha anticipato uno degli inverni più rigidi degli ultimi anni, proprio come se quella giornata volesse sottolineare quanto la scelta di Osman incidesse sul futuro di Minos e di tutti i suoi abitanti.
Ad Ayse questo titolo non dispiace, probabilmente perché trova che sia adatto a lei e che, in un certo senso, descriva perfettamente il suo cambiamento, il passaggio dell'innocenza all'età adulta.

-Meretrice: Per i primi mesi dal matrimonio con Osman, la giovane Ayse è stata largamente disprezzata sia dal popolo che dalla nobiltà, in quanto per molti veniva vista come la causa della morte della prima regina.
Eppure Ayse non ha mai capito l'odio che la nobiltà ha nutrito verso di lei, alla fine lei era una bambina e non sognava nemmeno di volersi sposare con un uomo meschino come il Re, quindi perché prendersela con lei?
Perché chiamarla in quel modo quando era stato Osman a mancare di rispetto alla defunta moglie? Ayse non poteva di certo ribellarsi, se l'avesse fatto sarebbe sicuramente morta.
Con la nascita di Süleyman, questo titolo è andato pian piano a scemare.
Nessuno chiama pubblicamente in tal modo la regina e se anche fosse, l'azione non passerebbe impunita.

-Regina madre: Essendo la madre di un possibile erede al trono, Ayse ha acquisito tal titolo. Ella ha provato a crescere Süleyman come un perfetto sovrano, anche se nel profondo ha sempre saputo che le intenzioni del figlio fossero nettamente differenti dai suoi piani.
Ayse ama suo figlio e vuole che egli salga al trono perché reputa che fra i due eredi, suo figlio sia adatto e che possa gestire meglio anche la situazione rispetto al fratello maggiore.
Ella, però, sa che non sarà semplice per il figlio ottenere il trono ma lei è disposta a tutto per la sua famiglia, non si farà alcuno scrupolo pur di proteggere le persone che ama.
Ha lottato tanto in questi anni per fare prevalere il diritto al trono di suo figlio, iniziando così a trarre alleanze potenti, arrivando persino ad organizzare il matrimonio fra Süleyman e la secondogenita di Lord Çandarli.


[Cognome]:
Breathing in the dark, lying on its side
The ruins of the day painted with a scar
And the more I straighten out, the less it wants to try
The feelings start to rot, one wink at a time

Oh-oh, forgiving who you are, for what you stand to gain
Just know that if you hide, it doesn't go away
When you get out of bed, don't end up stranded
Horrified with each stone on the stage, my little dark age

Picking through the cards, knowing what's nearby
The carvings on the face say they find it hard
And the engine's failed again, all limits of disguise
The humor's not the same, coming from denial

Oh-oh, I grieve in stereo, the stereo sounds strange
I know that if you hide, it doesn't go away
If you get out of bed and find me standing all alone
Open-eyed, burn the page, my little dark age

I grieve in stereo, the stereo sounds strange
You know that if it hides, it doesn't go away
If I get out of bed, you'll see me standing all alone
Horrified on the stage, my little dark age

Giddy with delight, seeing what's to come
The image of the dead, dead ends in my mind
Policemen swear to God, love seeping from their guns
I know my friends and I would probably turn and run
If you get out of bed, come find us heading for the bridge
Bring a stone, all the rage, my little dark age

I grieve in stereo, the stereo sounds strange
I know that if you hide, it doesn't go away
If you get out of bed and find me standing all alone
Open-eyed, burn the page, my little dark age

All alone, open-eyed, burn the page, my little dark age

Balyan-Yilmaz

Se c'è una cosa che Ayse porta con orgoglio oltre alla corona, è sicuramente il suo cognome.

I Balyan sono stati una delle famiglie più importanti ed influenti di Minos, sia per la collocazione della loro regione che ha permesso alla famiglia di intraprendere molteplici scambi commerciali con diversi luoghi, sia per la loro fama.

I Balyan sono una delle famiglie più invidiate del regno e da quando Ayse è diventata la sposa del sovrano, nonché madre del possibile erede al trono, vengono guardati non solo con ammirazione, ma con invidia dagli altri nobili.

Ayse ha sempre avuto un rapporto particolare con la sua famiglia, è sempre stata la figlia prediletta dal padre;
Fin dalla nascita è stata viziata dall'uomo, riempita di regali preziosi, di attenzioni e d'affetto.

Certo, quello di suo padre non si poteva considerare un affetto genuino, dato che il suo unico obiettivo era quello di far sposare la figlia con un ricco rampollo, arricchendo ancora di più le proprie tasche ma alla bambina andava bene così.

Preferiva quella finta cortesia per essere felice, alla fine se suo padre era contento non poteva rinfacciarle la morte della moglie, non poteva minacciarla di farle fare la stessa fine degli schiavi.

Fino a quando suo padre era tranquillo, calmo, lucido e sobrio tutto passava in secondo piano.

Che fosse un amore falso o vero non cambiava, in entrambi i casi si sentiva bene, appagata, meno in colpa per aver privato sua madre della vita.

E nonostante le intenzioni e le azioni di suo padre, non aveva mai provato un briciolo d'odio nei suoi confronti, nemmeno una singola volta.

Lui era suo padre, l'unico genitore che le era rimasto e se compieva una determinata decisione, sicuramente era per il bene della sua famiglia.

Come poteva odiarlo? Era l'unico membro della famiglia, oltre al fratello, che le era rimasto.

Nessuno oltre al fratello aveva mostrato un interesse sincero nei suoi confronti, nemmeno i suoi nonni materni, che non erano mai riusciti a mostrare un briciolo d'affetto nei confronti della figlia o dei nipoti.

Erano sempre stati freddi con tutti quanti, nemmeno la loro prole si era salvata dai comportamenti a dir poco tossici dei due genitori, tanto che Layla aveva chiuso i rapporti con i genitori una volta sposata.

I nonni paterni erano morti già da diversi anni prima della sua nascita, quindi non poteva contare su di loro e degli zii(sia materni che paterni) non sapeva nulla, non si erano mai interessati a lei.

Era sola.

Non aveva alcun parente interessato a lei, quindi perché mai doveva rinunciare ai doni del padre? A tutte quelle parole gentili e al tempo stesso false? O alle carezze del vecchio Lord Balyan? Insomma, era pur sempre una bambina.

Crescendo, però, Ayse si rese conto quanto fosse sbagliato, quanto fosse ingiusto accettare la triste realtà.

Balyan.

Un cognome che non potrà mai dimenticare, l'unica cosa che effettivamente le è rimasta della sua famiglia, delle sue origini.

Non ricorda più nulla del palazzo dove è nata e cresciuta, quasi come se la sua mente avesse cancellato la sua vita precedente al matrimonio.

Non vede Manyssa da qualche anno, sente la mancanza di quel luogo ogni giorno di più ma sa di non poter tornare indietro, oramai Ayse Layla Balyan è diventata la regina consorte, una moglie troppo giovane e stanca per un marito crudele e folle come Osman.

Non è più quella fanciulla fragile, quella ragazza viziata che voleva accontentare suo padre, ormai è una donna.

Ora lei è una sovrana, una sposa, una madre e non può permettersi di rimpiangere il passato, non adesso che le vita dei suoi figli sono appesi ad un filo.

Non è più quella dolce e sensibile fanciulla, oramai la piccola Ayse Balyan è morta, soffocata dalla paura, dalla propria insignificanza, sepolta oramai nella memoria dei suoi cari.

Adesso al suo posto c'è Ayse Yilmaz, la regina che si è conquistata con fatica l'approvazione del proprio popolo, la madre che ha cercato di crescere i figli nel modo più corretto possibile, la vedova che non piange per la morte del suo consorte.

Lo stesso consorte che non ha fatti altro che affliggerle dolore, renderla prigioniera di un matrimonio infelice ed infausto.

Osman le ha fatto del male fin dalla prima notte di nozze, ha schiacciato il suo orgoglio, ha ucciso quell'innocenza che incorniciava l'animo della ragazza, le ha fatto vivere la crudeltà del mondo.

Osman le ha rivolto parole crudeli, violato la sua libertà, ha ucciso la piccola fanciulla del sud, permettendo però la nascita della regina dell'inverno.


(NDA: Vi prego guardate il suo sorriso, è veramente tenerissima).

[Età]:

《We used to be close, but people can go
From people you know to people you don't
And what hurts the most is people can go
From people you know to people you don't

We used to be close, but people can go
From people you know to people you don't
And what hurts the most is people can go
From people you know to people you don't》.

37 anni.

Oramai Ayse non si può più definire una fanciulla inadatta ed impaurita, ella oramai ha superato la trentina già da un paio di anni ed è oramai vicina alla quarantina.
Il suo corpo negli anni è mutato, passando dalle formi più infantili e gracili a quelle più mature e generose.

La sovrana ha visto con i propri occhi quanto il mondo possa essere crudele con le persone più deboli, è riuscita a sentire sulla propria pelle la paura di non essere abbastanza forte ed astuta per proteggere la sua famiglia. Ha percepito l'amarezza di non essere altro che un'altra vittima di suo marito, di un uomo talmente folle pronto anche a sacrificare i propri figli per i propri desideri egoistici.

Ayse ha vissuto con la consapevolezza di non poter fare nulla per garantire la sopravvivenza dei suoi cari, di essere minuscola di fronte al volere degli dèi e di non poter contare altri che su sé stessa.

In diciannove anni di matrimonio ha dovuto sopportare ogni genere di angherie dal marito;
Costanti tradimenti con donne sempre più belle e più giovani di lei, umiliazioni sia in pubblico che in privato e, cose peggiore, vedere suo figlio soffrire per mano dell'uomo che avrebbe dovuto proteggerlo.

Il suo odio verso Osman, il suo sposo, si è intensificato dopo la nascita del suo primo figlio, il principe Süleyman.
Ayse poteva sopportare tutto da parte di Osman ma non quello, non la sofferenza dei suoi figli.

La regina è sempre stata protettiva con loro, probabilmente perché non aveva avuto una figura genitoriale presente nella sua vita(oltre al fratello), voleva solamente che fossero felici.

È vero, lei non ha desiderato quelle gravidanze, non voleva nemmeno avere d figli, ma ama i suoi due principi più di qualsiasi altra cosa.

In vent'anni non ha mai condiviso un momento di gioia con il marito, non rammenta nemmeno di aver mai ricevuto una parola dolce da parte sua, se non dei viscidi complimenti sul suo corpo.

I momenti più belli li ha trascorsi, oltre che con Süleyman e Amira, insieme alle sue ancelle, quando per un attimo Ayse poteva dimenticare di essere la regina consorte.

Quei momenti erano come una medicina per lei e per il suo animo ferito, proprio come se quei fugaci istanti riuscissero a risanare un minimo le ferite che suo padre ed Osman le avevano aperto.

Ayse solitamente non tende a portare rancore ma non può fare altro con suo padre, è ancora arrabbiata con lui per averla venduta come se fosse una bestia al macello, per aver concesso ad un uomo come il Re Osman di poterla fare sua, di renderla la sua stupenda quanto gelida bambola di porcellana.

Ed anche ora che suo padre è morto, non riesce ad andare avanti.
Alle volte si sente ancora così sporca, avverte il tocco insaziabile del suo sposo sulla sua pelle ed ogni volta che arrivano queste sensazioni, inizia a sentirsi male.

È stata per lungo tempo l'oggetto di Osman, il suo prezioso giocattolo da esibire, da usare a suo piacimento e poi da gettare via quando era annoiato e stufo di lei e ora non intende più esserlo.

Tant'è che ella, al momento, ha rifiutato qualsiasi proposta di convolare nuovamente a nozze, affermando che non ha più senso volerla sposare adesso, che è accanto alla menopausa.

Non è nemmeno intenzionata ad avere altri figli, tant'è che dopo la nascita della secondogenita ha iniziato a bere dopo ogni rapporto un siero, capace di prevenire le gravidanze indesiderate.

Il suo rapporto con la maternità non è stato affatto semplice, Ayse non ha mai desiderato di avere dei figli, per quanto la donna adori i bambini, diventare madre non era la sua priorità.

Cerca sempre di non far mancare nulla ai suoi figli, di non compiere gli stessi errori che il vecchio Lord Balyan e il re Osman Yilmaz hanno fatto, vuole essere migliore di loro, non desidera ripetere le loro azioni.

Ayse negli anni è maturata, si è lasciata alle spalle i suoi sogni da fanciulla, decidendo di lasciare spazio alla realtà, di non illudersi più inutilmente;
Del resto, che senso ha farlo? Nessuno, rende solo più doloroso il contrasto con la verità.

[Ruolo]:

-Regina di Minos:

Il giorno in cui ha sposato il re Osman, la giovane è diventata la regina di Minos.

Fin dalle prime settimane, questo ruolo ha pesato gravemente sulle spalle della Balyan, in quanto i suoi doveri e le sue responsabilità si facevano sempre più grandi e numerose all'interno della sua vita.

Fortunatamente, la ragazza è riuscita a non farsi schiacciare da tutte le aspettative che il padre ed il marito nutrivano nei suoi confronti, soddisfandole una ad una.

Una volta incoronata, Ayse ha iniziato ad occuparsi dei suoi obblighi da sovrana, partecipando attivamente non solo alla vita sociale aristocratica ma aiutando, in un modo o nell'altro, suo marito Osman con la gestione del regno.

Seppur ci sono state volte in cui la follia sovrano ha avuto la meglio sulle parole della moglie, Ayse è stata abbastanza influente nella vita di Osman, riuscendo a trattenere-anche se con molta fatica- l'instabilità mentale del marito.

-Regina Madre:

Avendo messo al mondo uno dei pretendenti al trono, la donna si è guadagnata il titolo di regina madre.

Ella per quanto riconosca che il suo ruolo da sovrana le conceda infiniti privilegi, è conscia del fatto che essere una sovrana, in particolar modo essere la madre di un principe, possa rivelarsi una posizione alquanto scomoda.

La donna, infatti, sa perfettamente che dovrà lottare per salvare la vita di suo figlio ed è disposta a tutto pur di far salire Süleyman sul trono, non le importa il prezzo da pagare: Non sarà lei a piangere la morte dei suoi figli.

Questa guerra le costerà veramente molto e lo sa perfettamente, ma la sua ambizione e determinazione non ha alcun limite.

Per anni si è impegnata per essere un'ottima sovrana, per creare delle alleanze stabili, e non getterà anni di sacrifici per nulla.


[Aspetto fisico]:

A differenza della maggior parte dei membri della sua famiglia, la regina non ha ereditato alcun tratto dal casato Balyan:
Nè i lunghi e setosi capelli biondi nè le iridi di un azzurro glaciale, al contrario, Ayse non è altro che la misera copia della sua defunta madre.

Ella possiede una lunga e folta chioma castana che tiene quasi sempre legata da acconciature rigide ed eleganti, spesso adornata da fermacapelli luccicanti o piccole gemme preziose.

I suoi occhi hanno un taglio a mandorla, il quale rende il suo viso ancora più armonioso, conferendole forse un'aria più fanciullesca.
Le lunghe e folte ciglia scure donano più profondità al suo sguardo, aumentando ancora di più il suo fascino.

Le sue iridi non hanno nulla a che fare con quelle azzurre della sua famiglia, al contrario I suoi occhi sono identici a quelli di Layla: Verdi con all'interno delle piccole sfumature castane.

Le sopracciglia di Ayse non sono particolarmente curate, anzi, in alcuni punti sembrano essere molto più folte che in altre, cosa che per un periodo ha messo a disagio la donna, fortunatamente però con il passare del tempo si è abituata ed ha iniziato ad accettarle.

La sua morbida pelle sembrerebbe priva di imperfezioni, anche se in realtà alcune di esse sono particolarmente evidenti.
La regina, infatti, possiede due cicatrici, una che parte dal labbro inferiore e termina poco più sopra del mento mentre la seconda si trova sul braccio.
Quest'ultima risalta all'occhio molto più facilmente, in quanto rispetto alla prima è molto più profonda.

Ayse si è procurata le due cicatrici in modo differente, infatti la prima è il frutto da una rovinosa caduta da cavallo mentre la seconda, al contrario, da una lite fra suo padre e suo fratello.

Infatti, una volta, il vecchio Lord Balyan ed il fratello della regina stavano discutendo e la situazione in pochi istanti precipitò talmente tanto che il più grande prese un tagliacarte con l'intenzione di ferire il figlio , fortunatamente per l'uomo, Ayse si mise in mezzo, ferendosi.

Ella cerca sempre di coprire la cicatrice, prevalentemente per un fattore emotivo più che per uno estetico.

Vedere quella cicatrice le fa venire a galla brutti ricordi e sinceramente, Ayse è stanca di rivivere ogni volta quella stessa scena.

L'altezza donna non è particolarmente elevata ma nemmeno scarsa, anzi, ella è alta ben un metro e sessantotto centimetri, più della madre la cui altezza si aggirava attorno al metro e sessantasei.

(Pv: Beren Saat nel ruolo di "Kösem Sultan" in "The magnificent century: Kösem").

[Fazione]:

"<<Io non sono come quell'idiota di mio marito, non sarei capace di fare del male ai miei cari solo per il trono.>> mormorò la fanciulla, poggiando la mano sul ventre ed accarezzandolo dolcemente, quasi per confortare più il suo bambino che sé stessa.

Fra poche settimane avrebbe dato alla luce il suo primogenito ed era alquanto tesa, bastava poco per farla innervosire e le crudeli, quanto veritiere, parole del padre non facevano altro che peggiorare il suo stato d'animo.

<<Anche Osman diceva di non voler uccidere i suoi fratelli, eppure li ha fatti uccidere uno per uno senza alcuna pietà, mia cara figlia>> esclamò Lord Balyan, guardando con freddezza la secondogenita.

Davvero era convinta di non essere coinvolta nei suoi piani? Di poter passare tutta la propria esistenza al sicuro con i suoi possibili figli?

Che sciocca.

<<Io non sono Osman>>".

Aquile nere.

Essendo la madre del principe secondogenito, Ayse non può assolutamente non patteggiare per suo figlio.

Seppur sia perfettamente conscia del fatto di star calpestando il diritto di Samael, il suo figliastro, nella sua visione ella crede di essere nel giusto, di star facendo la cosa più saggia per il regno e per la sua famiglia.

Ella crede che Süleyman sia un pretendente migliore per il trono, reputa che suo figlio sia molto più saggio e che sia perfetto per prendere in mano le redini di un regno che per lungo tempo è stato sottomesso a un tiranno.

Süleyman è giovane ed ancora inesperto, ma ella ritiene che gli basterà solamente essere affiancato da stabili alleati e da persone fidate per poter riuscire rapidamente a portare Minos al suo antico splendore.

L'Ayse di molti anni prima rabbrividirebbe solamente al pensiero di aver messo la sua famiglia in pericolo e di essere immischiata in un gioco crudele, ma la nuova Ayse, quello più superba, direbbe di non avere paura, perché tutto sta procedendo secondo i suoi piani.

Eppure, la vecchia Ayse replicherebbe a tale informazione: Nessuno può sapere cosa ci riserva il futuro, nemmeno gli dèi sono in grado di prevederlo.

E proprio questa potrebbe essere la rovina di Ayse: la superbia.

[Carattere]:

Oh, who is she?
A misty memory
A haunting face
Is she a lost embrace?

Am I in love with just a theme?
Or is Ayesha just a dream?
A mystery
Oh, who is she?

Oh, who is she?
A misty memory
A haunting face
Is she a lost embrace?

I call her name
Across an endless plain
She'll answer me
Wherever she may be

Oh, who is she?
A misty memory
A haunting face
Is she a lost embrace?

Somewhere across the sea of time
A love immortal such as mine
Will come to me
Eternally
Immortal she
Return to me

Fin dalla tenera età Ayse ha sempre dovuto fare i conti con una personalità che apparentemente sembra essere totalmente differente da quella del padre ma che, in realtà, possiede alcune caratteristiche che le rendono simili.

La prima, ad esempio, è la continua ricerca della perfezione, questo elemento ha influenzato notevolmente influenzato l'infanzia della donna.
F

in da bambina Ayse ha cercato di essere impeccabile, una figlia perfetta che potesse in un modo o nell'altro compensare quel terribile peccato che aveva commesso anni prima, una figlia che fosse in grado di portare in alto il buon nome della famiglia Balyan.

Una fanciulla senza alcuna difetto, perfetta, che riuscisse così a soddisfare le sue aspettative fin troppo alte;

Ayse vuole sempre essere perfetta, la sua vita gira attorno alla sua folle idea di perfezione ed è persino schiava di questa sua maniacale ossessione;

Mai un capello fuori posto, mai un'azione azzardata, mai una parola fuori luogo che possa invalidare il suo discorso.

Ayse è una persona che fa di tutto pur di avere la situazione sotto le proprie mani, non può sopportare di non avere nulla sottocontrollo, specialmente quando riguarda gli affari della sua famiglia.

È una donna estremamente razionale che raramente lascia spazio alle proprie emozioni, è capace di ragionare in modo freddo anche nelle situazioni più tese, anche se non mancano volte in cui il suo corpo non riesce a gestire tutta la tensione.

È una donna che prima d'agire pensa e ripensa più volte, proprio perché sa che dalle sue azioni potrebbe dipendere il futuro della sua famiglia.

Un'altra caratteristica che accomunava padre e figlia è sicuramente la determinazione, un punto fondamentale per la personalità della regina.

Ayse prima del suo matrimonio si accontentava di poco, a lei andava bene rimanere a Manyssa con il nipote Sephtis, lontana da ogni questione politica, ma da quando si è sposata con il re Osman la sua determinazione non ha fatto altro che sorgere.

La donna, infatti, ha fatto di tutto pur di dare un futuro migliore al figlio Süleyman, gli ha garantito delle stabili alleanze con il casato Çandarli e con quello dei Ladik, l'appoggio di Lord Balyan e, di conseguenza, con le regioni dominate dai Lord di tali casati.

Ayse si è fata strada per anni in un ambiente a dir poco ostile, dove quasi nessuno era disposto ad aiutarla, eppure, ella è riuscita ad adattarsi, integrandosi silenziosamente in quella corte di vipere.

Ella è una donna che agisce nel buio, nel silenzio, quando la gente attorno a sé ha abbassato la guardia, credendo di essere al sicuro: È lì che la regina Ayse, la sposa sfortunata, interviene, trascinando tutti nei suoi piani, nel suo desiderio di rivalsa.

La Balyan non ha dimenticato il trattamento che ha ricevuto quasi vent'anni fa, tutte le umiliazioni ricevute da Osman e dalla sua stupida corte, ella non ha scordato tutto il male che il sovrano ha recato al suo adorato figlio.

Ella non dimentica e non è nemmeno capace di perdonare, caratteristica che ha appreso e maturato proprio dal suo sposo, il rancore è una parte fondamentale della personalità della regina: Non importa quanto tempo ci vorrà, potranno passare anche anni interi, ma Ayse Layla è pronta a tutto pur di vendicarsi, specialmente quando quel qualcuno ha recato dolore ai suoi cari.

Un valore che la donna trova basilare è quello della famiglia, ella infatti oltre ai figli, è estremamente legata alla sua famiglia d'origine, in particolar modo a suo nipote(che considera praticamente come un figlio), Sephtis, a cui ha sempre cercato di non far mancare nulla.

Cresciuta in una famiglia disfunzionale, Ayse ha maturato il desiderio di voler essere un genitore migliore per i suoi figli, cercando di donare loro tutto l'amore e l'affetto che suo padre non le ha mai dato, facendo di tutto pur di non replicare i comportamenti del vecchio Lord Balyan.

Ella però ha ereditato le sue qualità migliori dalla sua defunta madre, una di queste è sicuramente l'estrema lealtà che Ayse nutre per i suoi cari.

La donna non volterebbe mai le spalle alla propria famiglia, nonostante in passato abbia avuto tutte le occasioni giuste per farlo;

Non ha mai tradito la fiducia di suo padre o di suo fratello, anche se effettivamente aveva delle motivazioni più che valide per farlo, in particolare per quanto riguarda quest'ultimo che ha sfigurato il suo adorato nipote/figlio adottivo Sephtis.

Ella non si è mai vendicata dei Balyan non per una questione di debolezza o a causa di qualche codice morale, semplicemente perchè sapeva che ucciderli non fosse una mossa saggia da fare:

Suo padre aveva stretto varie alleanze e suo fratello era amato da Manyssa, la loro fama serviva per aiutarla, a lei serviva la loro gloria per essere, in un modo o nell'altro, protetta insieme ai figli qualora fosse scoppiata l'ennesima guerra civile.

Anche se nutre ancora un minimo d'affetto per il fratello, Ayse è ancora arrabbiata con lui e non potrà mai perdonarlo per ciò che ha fatto a Sephtis e tutt'ora ella tollera a malapena Lord Balyan.

Come ha potuto fare del male al proprio figlio? Lui che ne aveva persi tre poi! Perché farlo? Perché accusare Sephtis di aver ucciso la propria madre se riguardo a ciò non aveva alcuna voce in capitolo? Anche la loro madre era morta, eppure, suo fratello non le ha mai torto un capello.
La devozione che la regina nutre per la propria famiglia è stata ereditata dalla famiglia materna, e con gli anni Ayse è diventata sempre più protettiva nei confronti dei suoi cari, si preoccupa costantemente per loro, cerca di non fargli mancare nulla, di essere presente e di garantire loro una vita sicura, tranquilla, felice.
Nonostante Ayse sia una persona per certi versi paranoica, non soffoca i suoi figli: Ha cercato di dargli più libertà possibili, controllandoli sempre da lontano, proprio perché sa che essere fin troppo rigidi non porta a nulla.
Comprende che vietare tutto senza dare una spiegazione, non fa altro che allontanare i suoi figli da lei, proprio per questo ogni volta cerca di spiegare tutto il più chiaramente possibile.
Ayse è una vera e propria amante del sapere, infatti non era raro qualche anno prima vedere la regina intenta a leggere qualche libro, cosa che le si è rivelata utile.
Sia perché è riuscita ad incanalare molte più informazioni, sia perché ha arricchito ancora di più il suo lessico, rendendo la donna ancora più colta di prima, anche se la sua conoscenza non sarà mai completa come quella di suo marito o di altri aristocratici uomini.
Per di piú, Ayse nutre una vera e propria curiosità per la storia di Minos, in particolare per i suoi sovrani;
Ha iniziato a studiarli, ad analizzarli, perché da giovane riteneva che poteva esserle utile, cosa che forse non è così sbagliata.
La Balyan è aggraziata, ha un portamento elegante, proprio perché fin dalla tenera età ad Ayse è stata posta un'educazione fin troppo rigida.
Ella ha una doppia faccia, la prima è quella che mostra in pubblico, quindi quella di una sovrana solidale, dal cuore d'oro, giusta, mentre dall'altra abbiamo quella che è veramente: Una donna marcia, egoista, pronta ad uccidere pur di salvare la sua famiglia.
Nonostante la sua avarizia e l'estrema ambizione, Ayse non ignora il popolo.
Per carità non agisce per chissà quale intendo nobile, ma sa perfettamente che la plebe è una risorsa fondamentale per un sovrano:
Non deve averli contro.
Proprio per questo, sotto consiglio del fratello, ha cercato di fare più opere di carità possibili, aiutando chiunque sembrava averne bisogno.
Ha finanziato la costruzione di orfanotrofi, ha cercato di dare più lavoro possibile agli orfani, non senza scendere a patti con loro, facendoli diventare le sue spie personali e pagandoli il doppio ogni volta che adempivano ai loro doveri.
La donna ha provato anche a compiacere in ogni modo il marito, prendendosi cura di lui ogni volta che l'uomo non stava bene, ignorando tutte le mancanze di rispetto da parte del sovrano ed ha provato più volte ad indirizzarlo nella strada giusta più volte, cosa che non ha fatto altro che ritardare lo scoppio della guerra civile.
Ma se c'era una cosa su cui la donna non poteva passare assolutamente sopra, era il comportamento tossico di Osman nei confronti di Süleyman, tanto da far nascere un odio viscerale nei confronti del consorte.
Ayse sarebbe capace di macchiarsi dei peggiori peccati pur di proteggere i suoi cari, sarebbe capace di rinunciare alla sua umanità pur di vedere i suoi cari felici.
Da quando è stata costretta a sposare Osman, la Balyan ha iniziato ad essere disgustata al solo pensiero di venire toccata nuovamente da un uomo come suo marito, è nauseata alla sola idea di dover concedere il proprio corpo ad una persona che non ha mai amato.
Per di piú, la regina non riesce più a guardare il proprio corpo senza provare rabbia e rancore verso Osman;
Era una ragazzina, aveva una vita davanti eppure suo marito le ha strappato le ali, l'ha rinchiusa dentro una gabbia, le ha fatto credere per anni di non essere all'altezza delle aspettative di nessuno.
Ayse ha anche un odio profondo per tutto ciò che riguarda la gravidanza ed il parto, pensare al fatto di dover mettere al mondo un altro bambino, non fa altro che farla sentire peggio.
Lei ama i suoi figli ed è felice di averli nella sua vita, per carità, ma non è tagliata per essere una madre perfetta, non è capace di sopportare l'ennesima gravidanza, sarebbe capace di gettarsi dalla torre più alta del regno piuttosto di mettere al mondo un altro figlio.
Non ha mai nutrito il desiderio di formare una famiglia, ma nessuno ha preso in considerazione le sue volontà e proprio per questo il suo approccio con la maternità non è stata dei migliori.
Forse, se le cose fossero andate in modo diverso, se le avessero lasciato il tempo di crescere, di maturare, Ayse sarebbe molto diversa da ciò che è oggi.

(NDA: Mi scuso per il carattere corto, spero che però sia ben fatto e che si comprende in pieno la personalità della mia stronzetta).

[Storia]:

《See I was the victim too but no one ever treated me like one》.

NDA: Chiedo venia per la presenza di possibili errori grammaticali o di punteggiatura, purtroppo ho scritto la maggior parte delle cose di notte, dato che non ho avuto molto tempo per scrivere.

•Before the dawn: Family Balyan•

Prima di parlare della storia della regina Ayse, credo che sia doveroso accennare alla storia dei suoi genitori e della sua famiglia, forse perché è da quel momento in poi in cui I primi problemi hanno iniziato a sorgere.
A differenza del padre, Lord Balyan(padre di Rashne ed Ayse) è sempre stato famoso per la sua ambizione e per la sua avarizia, tanto che erano ben poche le famiglie che accettavano di concedere le loro stesse figlie a lui, dato che veniva visto più come una serpe che come un uomo onorevole.
(S)fortunatamente, solo una famiglia, gli Özkan, accettarono la sua proposta di matrimonio, certo non erano un casato potente come quello dei Balyan, ma non gli avevano mai voltato le spalle.
Poco tempo dopo, Layla Ökzan venne costretta a sposare Lord Ibrahim Balyan, donando all'uomo il suo primogenito; Rashne Balyan, nonché il futuro erede di Manyssa.
Il loro matrimonio non era dettato dall'amore ma fra i due non sembrava esserci una sola traccia d'odio, Ibrahim non provava nulla per la moglie se non un profondo rispetto verso di lei e la sua famiglia.
Ibrahim voleva bene alla moglie, considerava Layla quasi come una sorella, anche se i due avevano dei caratteri fin troppo differenti per poter andare costantemente d'accordo.
Ibrahim faceva di tutto pur di arricchire ancora di più le finanze della famiglia, era fin troppo ambizioso: Voleva ottenere ancora più potere, desiderava che i Balyan fossero il casato più forte di tutto il continente.
Ma Layla non era d'accordo, suo marito non riusciva a riconoscere i propri limiti e sapeva che così facendo, l'avidità di Ibrahim poteva costare veramente troppo al loro casato.
Improvvisamente, qualche anno dopo la nascita del primogenito, Ibrahim iniziò a pensare di dover avere altri tre figli, di cui almeno due ragazze per poter stabilire delle stabile alleanze.
Nonostante non fosse d'accordo, la moglie decise di provare a soddisfare le richieste del marito, rimanendo incinta dopo quasi due anni dalla richiesta di Ibrahim.
La sua gravidanza procedeva tranquillamente, tanto che Layla sembrava stare assolutamente bene, non avvertiva nemmeno un briciolo della stanchezza che aveva sentito durante la prima gravidanza.

I problemi però iniziarono con il parto, che già dall'inizio si era rivelato molto più duro e doloroso del previsto, Layla stava perdendo troppo sangue e il bambino sembrava non voler uscire, nonostante tutte le spinte della donna.
Layla iniziò ad essere spaventata: Non sapeva cosa fare, non voleva morire ma al tempo stesso non voleva nemmeno perdere il suo bambino.
Solo dopo l'ennesima spinta, Layla riuscì a mettere al mondo la sua secondogenita, morendo pochi istanti dopo, lasciando orfana non solo la creatura che aveva appena dato alla luce ma anche il suo primogenito.
La perdita della donna fu un duro colpo per Rashne, ma non per Ibrahim, che per carità era dispiaciuto per la sua morte ma sapeva che sua moglie gli aveva fatto uno dei doni più preziosi: Una figlia.
Una figlia che poteva utilizzare solo per i suoi scopi egoistici, una figlia che poteva essergli utile per le sue possibili alleanze.
Ibrahim quando prese in braccio Ayse, sorrise, decidendo di crescerla come la sua perfetta marionetta, di usarla solo per poter schiacciare gli altri.
Sua figlia era solo una merce di scambio, una bestia da mandare al macello solo per i suoi scopi egoistici.

Guilty or Innocent.

Nonostante Ayse non avesse alcuna figura materna che potesse prendersi cura di lei, alla ragazza non mancò assolutamente l'amore delle persone che le stavano intorno, in particolare quello di Rashne che iniziò ad essere molto più presente per la sorella rispetto al padre.

Rashne adorava giocare con la sorellina, anche se alla volte Ayse era veramente dispettosa, non faceva altro che nascondere gli oggetti del fratello e renderlo sempre vittima dei suoi scherzi crudeli ma, nonostante questo, Rashne sembrava farle passare tutto.
Ibrahim non degnava i figli di molte attenzioni, in particolare il primogenito dato che i due non avevano assolutamente un buono rapporto, tanto che non era assolutamente raro vederli litigare, cose che faceva sentire davvero male la secondogenita, la quale si rifugiava nella propria stanza e si tappava le orecchie pur di non sentire più le loro urla.
Ibrahim aveva uno strano di dimostrare il proprio affetto alla figlioletta, piuttosto che chiederle scusa per un comportamento a dir poco esagerato e tossico che aveva avuto preferiva fare un regalo alla bambina.
Pensava che così facendo si sarebbe risolto tutto e per vari anni funzionò, probabilmente perché Ayse era troppo piccola per capire che quei comportamenti fossero così sbagliati.
Riuscì a comprenderlo solo molti anni
dopo, quando iniziò a disprezzare con tutta sé stessa i doni che le venivano fatti.
Ayse adorava suo fratello Rashne, lui dava sempre attenzioni, quando poteva giocava sempre con lei, almeno fino all'inizio della sua carriera militare.
Infatti dopo l'esordio del fratello, la secondogenita iniziò a vedere sempre più raramente suo fratello e quelle rare volte che si vedevano, lui era quasi sempre impegnato a parlare col padre, probabilmente per qualche questione che riguardava i suoi eccellenti risultati, la sua carriera di condottiero.
Fortunatamente però a stare al fianco della Balyan c'erano altre due persone: Esmehan, la sua più cara amica, e Damaya, la moglie-cugina di suo fratello.
Damaya era una sorta di madre per la giovane ed avevano un rapporto splendido: Erano l'una la complice dell'altra, confidenti, e spesso la cugina dava sempre consigli utili alla più giovane.
Ayse era sempre attaccata a Damaya, quasi come se ella fosse realmente sua madre.
Le voleva davvero molto bene e non capiva come una donna così bella ed aggraziata fosse innamorata di suo fratello, insomma, alle volte Rashne era così tonto.
Però era contenta della loro unione, alla fine si amavano ed era ciò che contava per lei, Rashne rispettava sua moglie e viceversa, sembrava andare tutto bene.
Ma gli dèi avevano altri piani per loro.

•Esme.

Un'altra persona importante all'interno della vita di Ayse, era sicuramente la sua migliore amica Esmehan(chiamata amorevolmente "Esme" dalla ragazza).
Ella era l'unica figlia di una coppia di servi, i quali si erano affezionati alla piccola Balyan fin dalla tenera età.
Esme ed Ayse passavano intere giornate a giocare in giardino oppure nella stanza di quest'ultima, tanto che non era nemmeno così insolito che le due bambine dormissero nello stesso letto abbracciate, proprio come se fossero sorelle.
Esme era bellissima, secondo Ayse era una delle bambine più belle di tutta Manyssa, non aveva nulla che invidiare alle altre.
Esme era alta e slanciata, possedeva dei meravigliosi riccioli talmente scuri da sembrare dello stesso colore delle piume dei corvi, i suoi occhi erano di un caldo e meraviglioso color miele mentre la sua pelle era olivastra, come se fosse costantemente abbronzata.
Ayse ed Esmahan, crescendo, divennero sempre più unite, più legate, tanto che era praticamente impossibile non vederle insieme.
La loro amicizia era meravigliosa, era raro che le due litigassero e quando succedeva, facevano immediatamente pace.
Non ci volle molto prima che Ayse comprese di provare qualcosa di più di una semplice amicizia, sentiva di tenere a lei, desiderava vivere tutta la sua vita con la sua "amica", formare una famiglia con lei.
Più passava il tempo, più si sentiva in colpa per i sentimenti che provava: Non poteva provare quei sentimenti per una donna, era innaturale, suo padre e tutto il regno le avrebbero voltato le spalle se la verità fosse trapelata.
Eppure, non riusciva a dimenticarsi di Esme e anzi, i suoi sentimenti crescevano sempre di più, tanto che una sera suo padre riuscì a comprendere l'oscuro segreto della figlia.
Quella sera stessa, Ibrahim chiamò Ayse nel suo studio, non punì fisicamente la figlia e non pensò nemmeno di rimproverla, semplicemente le disse di aver licenziato e fatto licenziare Esmehan, dato che aveva beccato quest'ultima a rubare i gioielli della sua defunta moglie.
Ayse era incredula: Esmehan era onesta e non avrebbe mai rubato nulla, insomma, erano come sorelle non avrebbe mai toccato le ricchezze della sua famiglia.
Per questo, Ibrahim fece entrare la ragazza nel suo studio, Ayse era scioccata delle condizioni della sua migliore amica;
Era piena di lividi, tremava, i suoi occhi erano rossi e gonfi.

Ayse provò a difendere la sua amica ma quando Esme dichiarò di aver rubato i gioielli dei Balyan, la castana sgranò gli occhi.
Inizialmente credeva che fosse vero, che quella fosse la realtà ma quando costrinse l'amica a guardarla negli occhi, comprese tutto.
Eppure, sapeva che per Esme non ci fosse nulla da fare: la parola di Ayse non poteva contare nulla in confronto a quella di suo padre, per di piú la corvina aveva praticamente confessato, e sarebbe stato impossibile tirarla fuori dalla prigione.
Ayse sapeva che sarebbe stato tutto inutile, non ci provò nemmeno: Perché doveva? Ogni suo singolo errore poteva solamente peggiorare la situazione di Esme e quella della sua famiglia.
Qualche settimana dopo, però, arrivo la fatidica notizia che Lord Ibrahim aspettava impaziente: Esmehan era tragicamente morta, ufficialmente per una violenta febbre che l'aveva sorpresa durante la notte, anche se Ayse sospetta ancora che dietro a ciò ci sia lo zampino di suo padre.
Dopo un mese dalla morte di Esmehan, il padre costrinse la figlia a seguirlo in giardino: <<Presto le cose per noi cambieranno, bambina mia, e proprio per questo non possiamo permetterci di cadere nelle trappole dei demoni. Comprendo che tu sia addolorata per la perdita di Esmehan ma lei non ci teneva realmente a te, era un demone mandato dalla dea Maligna solo per allontanarti dal nostro glorioso cammino.
D'ora in poi, per la nostra famiglia ci saranno solo novità meravigliose>>.
Queste furono le parole esatte con cui Ibrahim aveva giustificato la morte di una fanciulla innocente, parole che la sovrana non potrà mai dimenticare.

Mockinbird.

Poco dopo la morte di Esmehan, un grande lutto si fece largo nella vita di Ayse e in particolare in quella di suo fratello: La morte di Damaya.
La donna era morta per mettere al mondo il suo ultimo figlio, nonché l'unico ancora in vita.
Rashne non prese affatto bene la morte della sua amata, tanto che non si fece alcuno scrupolo a dare due nomi dal significato infausto a suo figlio, cosa che non andò giù a nessun membro della famiglia e non solo, nemmeno all'ancella di sua moglie,Kiana, approvò quella scelta.
Tutti provarono a fargli cambiare idea: Insomma, quel bambino non aveva alcuna colpa! Quello che era successo all'adorata sposa di Rashne non era poi così raro a Minos.
Ayse era arrabbiata con suo fratello, tanto da discutere diverse volte con lui, voleva farlo ragionare ma le cose precipitarono una sera.
Una sera a tavola Ayse aveva nuovamente riaperto il discorso(nonostante Ibrahim non volesse che i figli litigassero durante la cena), provando a far ragionare il fratello più grande ma Rashne per la rabbia iniziò ad urlare, incolpando la sorella di essere un mostro, di aver ucciso la loro madre, disse persino di essere perseguitato dai demoni.
Ayse inizialmente rimase in silenzio, trattenè le lacrime e in preda alla rabbia, afferrò il proprio piatto, gettando la minestra- oramai raffreddata(purtroppo)- addosso al fratello, alzandosi da tavola e scappando al piano di sopra.
Era così delusa, amareggiata, come poteva suo fratello averle detto delle parole del genere? Quel maledetto codardo! Quella sera, scoppiò in un pianto silenzioso, accompagnato solamente dalle urla di Rashne che le ordinavano di aprire la porta, per poter parlare.
La ragazza aprì solo mezz'ora dopo, ma non riferì alcuna parola a Rashne, dirigendosi immediatamente nella stanza del nipote, affermando che l'unica persona che avesse realmente bisogno di lei fosse il suo adorato Sephtis.
Ayse adorava Sephtis, non era raro infatti vedere la ragazzina coccolare il nipotino o farlo giocare coi suoi capelli, gli voleva veramente molto bene, tanto sa considerarlo come un figlio.
Giocava con lui e ogni volta che usciva, comprava sempre un regalino per il nipote.
Fortunatamente Rashne era quasi sempre fuori Manyssa, quindi le loro giornate erano abbastanza tranquille, Ibrahim era sempre rinchiuso nel suo studio, solitamente per contrattare qualcosa con gli altri Lord, ma ad Ayse non importava molto.
Del resto, a lei importava stare con Sephtis e Kiana, la quale si era veramente affezionata al piccolo.
La vita di Ayse sembrava procedere bene, anche se sentiva che presto qualcosa sarebbe inevitabilmente cambiato.

•I'm not a piece of cake for you.

Una mattina, uno dei servi di Ibrahim entrò nella stanza della ragazza, facendole recapitare un regalo da parte di Lord Balyan e annunciandole di farsi trovare proprio in giardino.
Se da una parte Ayse era quasi sorpresa del fatto che suo padre si fosse ricordato di lei, dato che oramai erano mesi che Ibrahim non vedeva i figli e il nipote se non a cena, e anche quelle volte si potevano contare sulle dita di una mano, dato che Lord Balyan preferiva consumare le sue pietanze nel suo studio.
Dall'altra guardò con sospetto quel regalo, sapeva che ogni volta un dono da parte di Ibrahim non era mai un buon segno.
Nonostante i suoi sospetti, la ragazza scartò il regalo, rimanendo completamente sorpresa.
Da quando suo padre le permetteva di poter indossare abiti così aderenti e ricchi di dettagli? Era veramente insolito, dato che Ibrahim costringeva ancora la figlia ad indossare abiti dal taglio morbido e dai colori tenui, come quelli pastello.
Quel vestito però era esattamente l'opposto, era di una tonalità di rosso viva, le sembrava quasi la stessa di quella del sangue, aderiva perfettamente alle sue forme e le metteva persino in risalto.
Per non parlare poi della scollatura, non era vertiginosa, ma le sembrava di essere fin troppo scoperta, forse perché fino a quel momento suo padre l'aveva costretta a coprirsi come se fosse una bambina.
Nonostante i suoi dubbi e il suo palese disagio, Ayse si presentò nel posto che suo padre le aveva indicato, trovando con sua grande sorpresa Rashne-con ancora indosso la sua armatura- ed Ibrahim, il quale sembrava essere fin troppo allegro per i gusti dei figli.
Appena Rashne vide sua sorella conciata in quel modo, si voltò immediatamente verso il padre, guardandolo adirato, eppure non disse nulla.
Rimase solamente in silenzio, facendo però cenno alla sorella di stare al suo fianco.
Ayse non ebbe nemmeno il tempo di replicare, dato che poco dopo arrivò proprio il re Osman, accompagnato da sua moglie, all'ingresso del loro palazzo.

Osman.

Osman Yilmaz non era mai piaciuto alla fanciulla, fondamentalmente a causa della sua crudeltà, per di piú l'uomo era una delle persone più viscide mai conosciute.
Appena il sovrano vide la futura moglie, non si fece alcuno scrupolo a sorriderle e a complimentarsi con Ibrahim, mantenendo quasi per tutta la giornata il proprio sguardo rivolto unicamente sulla figura della fanciulla.
Ayse provava in ogni modo ad allontanarsi cortesemente, voleva assolutamente mantenere le distanze da lui ma Osman non sembrava condividere lo stesso pensiero della Balyan.
Più Ayse provava ad allontanarsi da lui, più Osman e Ibrahim trovavano occasioni per farla rimanere da sola col re, cosa che fece ribollire il sangue a Rashne, che però nel frattempo non poteva fare assolutamente nulla per la sorella.
Ayse era pietrificata, era arrabbiata con suo padre per aver organizzato tutta quella farsa, era furiosa con Osman per il suo comportamento a dir poco tossico nei confronti della moglie ed era dispiaciuta per la sovrana, non doveva essere semplice convivere con una "persona" come il Re.
Con una scusa, Ibrahim costrinse la figlia a passeggiare completamente da sola con Osman, il quale non faceva altro che guardare la ragazza come se fosse un pezzo di torta.
Ayse provò a distrarre la mente, iniziando a parlare di cose veramente futili ma che in quel momento avrebbero potuto distogliere lo sguardo di Osman dal suo corpo.
Si sentiva morire.
Alla fine della loro giornata, Osman le fece un regalo che la ragazza non apprezzò minimamente: Una collana di rubini, la stessa che sua moglie portava al collo quella stessa giornata.
Ayse si sentiva nauseata al solo pensiero di essere nei pensieri di un mostro come lui, di essere in un modo o nell'altro l'oggetto dei suoi desideri.
Tanto che quando Osman e sua moglie andarono via, la ragazza in preda alla rabbia ruppe la collana frantumandola in mille pezzi: Non voleva avere nulla a che fare con Osman, non voleva più vederlo.
Si sfilò l'abito, gettandolo in mezzo al fuoco, senza nemmeno ascoltare le stupide "scuse" di suo padre.
Era troppo tardi per farlo.

Goodbye Manyssa.

L'improvvisa scomparsa della prima consorte del re Osman, nonché madre dell'erede al trono, portò una grande occasione per Ibrahim Balyan, permettendo così di organizzare una nuova unione per il re.
Per quanto fossero alquanto scontate le avide intenzioni dell'uomo, Ayse rimase estremamente delusa da suo padre, tanto da non rivolgergli la parola per giorni interi, tanto che persino Osman notò il comportamento della moglie ma non disse nulla.
I primi mesi con Osman furono a dir poco caotici, sia perché Ayse doveva assolutamente adeguarsi alla vita di corte sia perché il marito non faceva altro che esibire la nuova moglie come se fosse uno stupido trofeo.
Ayse era stanca di quella vita ma sapeva di non potersi più tirare indietro, anche perché se fosse scappata o se avesse cercato di uccidere il consorte, sia lei che la sua famiglia sarebbero stati in grave pericolo.
E per quanto fosse infuriata con suo padre e suo fratello, non poteva non pensare al loro benessere e a quello del piccolo Sephtis.
Ah Sephtis...quanto le mancava quel bambino! Le sue giornate erano così vuote senza di lui e le sue marachelle.
La vita a corte era dura, specialmente perché la nobiltà non faceva altro che guardare con disprezzo la nuova sovrana.
Tutti erano affezionati alla precedente regina e non doveva essere semplice per loro accettare la sua morte e tutte le mancanze di rispetto che Osman aveva dato alla prima sposa, Ayse non incolpava la corte per ciò ma era stanca di essere vista come la colpevole di tutto.
Era una ragazza, era già tanto se qualcuno ascoltasse le sue parole, che colpa poteva averne lei? Avevano organizzato tutto alle sue spalle, non poteva assolutamente ribellarsi.
Le cose iniziarono a migliorare con l'arrivo della sua prima gravidanza, la ragazza aveva iniziato infatti a mostrarsi molto più sicura di sé ed aveva imparato ad integrarsi perfettamente all'interno dell'aristocrazia.
Certo non aveva preso bene la notizia della gravidanza ma desiderava proteggere il suo bambino non ancora nato a tutti costi.
Sperò per mesi che non si trattasse di un maschio, fondamentalmente perché aveva paura che un giorno Osman, o suo figlio Samael, ristabilisse la legge del fratricidio.
Temeva di dover seppellire suo figlio, di dover piangere la sua morte.
Pregò che fosse una femmina, in modo da tenerla lontano da ogni pericolo, ma gli dèi non ascoltarono le preghiere della giovane, donandole invece un meraviglioso bambino.
Appena prese fra le braccia il suo primogenito, Ayse scoppiò in un pianto di gioia:
Stava bene, il suo bambino stava bene.
Era contenta, tanto da non permettere a quasi nessuno, oltre al marito e le balie, di toglierlo dalle sue braccia.
Pochi giorni dopo arrivavano i Balyan, sembravano essere tutti contenti per la nascita del principino.
Due anni dopo la nascita del suo piccolo Süleyman, Ayse partorì un secondo bambino, questa volta una femmina: La principessa Amira.
Proprio per festeggiare la nascita di quest'ultima, Osman donò un meraviglioso anello alla moglie, affermando di aver reso orgoglioso il sovrano.
Eppure, le cose fra lei ed Osman iniziarono a precipitare in fretta, il re aveva nuovamente iniziato ad essere vittime delle voci che sentiva nella sua testa e delle maledette allucinazioni, rendendolo estremamente nervoso.
Non raro che la sera, prima di andare a dormire, Osman iniziasse ad osservare un punto fisso nel vuoto, mormorando qualche frase senza alcun senso logico.
Parlava di demoni, affermava che all'interno del Palazzo reale ci fosse un demone.
Un demone maligno pronto a mandare in rovina il suo regno.
Per un periodo Ayse non diede peso alle parole di Osman, era risaputa l'instabilità mentale del sovrano ma pian piano, comprese che l'uomo fosse estremamente ossessionato da quella folle idea.
Una sera, Ayse ritrovò Osman seduto al centro della propria stanza mentre iniziava a disegnare su delle pergamene dei strani simboli.
Quando la donna si avvicinó per sapere di cosa si trattasse, l'uomo in preda la follia si voltò verso di lei, saltandole addosso.
Fortunatamente, Osman si riprese dopo qualche minuto, ritornando in uno stato confusionale, per poi scusarsi con la moglie e ritornando a dormire.
Da quell'episodio, Ayse rimase scossa per un paio d'ore, fortunatamente però si riprese abbastanza in fretta da fingere che non fosse successo nulla e da ignorare quel fatto.

Declino

Per quanto Osman fosse folle ed estremamente irrispettoso nei confronti della moglie, l'uomo iniziò pian piano a fidarsi della moglie, rendendole a tutti gli effetti una delle figure più importanti all'interno della corte.
Non erano rare le volte in cui il sovrano chiedesse aiuto alla moglie, e seppur Ayse non fosse molto ferrata su alcuni argomenti(data l'educazione impartita), riusciva ad essere abbastanza saggia da non peggiorare ulteriormente il governo fragile del marito.
Più però il tempo passava, più le cose peggioravano all'interno della famiglia:
Osman odiava senza alcuna ragione Süleyman, Ibrahim era morto lasciando il proprio posto a Rashne, il quale nel frattempo sembrava anche lui aver completamente perso il senno della ragione, tanto da ferire- anzi, accecare- il suo stesso figlio.
Ayse era esausta di tutta quella situazione, era stanca di Osman e di Rashne.
Era costantemente preoccupata per i suoi tre bambini: Süleyman e Sephtis erano le vittime dei loro padri e per quanto quella ci provasse ad essere una figura genitoriale più stabile per i due, non si sentiva assolutamente capace di svolgere quel ruolo.
Provava costantemente ad essere presente ma pensava di non esserlo abbastanza, si sentiva in colpa per non essere riuscita a fare di più per loro.
Il matrimonio con Osman non procedeva bene, non tanto per i continui tradimenti del marito(alla fine per lei era un bene che vi fosse qualche altra donna a dargli quel genere di attenzioni), ma per il modo in cui trattava suo figlio.
Santo cielo, come poteva un padre trattare in quel modo il proprio figlio?
E proprio per tale ragione, Ayse cercava di riaprire il discorso ma non direttamente, al contrario, lasciava che fosse Osman a farlo.
Spesso l'uomo le parlava di quanto fosse difficile la sua vita da principe e di tutte le cattiverie che aveva dovuto subire da suo padre e dai suoi fratelli maggiori.
Ayse ascoltava silenziosamente il marito, comportandosi come una moglie devota, per poi rigirare perfettamente il discorso, facendo riflettere Osman.
Era sottinteso il messaggio, ma il sovrano poteva percepirlo perfettamente, senza però pensare che la moglie l'avesse fatto di proposito.
Qualche anno dopo, Osman si ammalò, morendo la sera stessa della comparsa dei primi sintomi.
Lasciando così un regno diviso in due e con una guerra civile alle porte.

[Punti deboli e Punti di forza + Abilità]:

•Punti deboli:

-Paranoia:

All'incirca da qualche giorno dopo la notizia della sua prima gravidanza, Ayse è diventata estremamente paranoica, tanto da sospettare costantemente da chi le sta attorno.

Ella crede di non essere al sicuro, sospetta di chiunque le si avvicini e ciò si è rivelato un vero e proprio tallone d'Achille per la donna.

Ayse, infatti, nemmeno la notte può assolutamente rimanere tranquilla;
Ogni volta che chiunque gli occhi, le si para davanti lo stesso incubo che vede come protagonisti i corpi martoriati dei suoi figli, le cui carni vengono divorare da dei rapaci affamati.

Poco lontano dai cadaveri dei suoi figli, può vedere la città festeggiare l'incoronazione del principe Samael Yilmaz: Il vero ed unico re.

Negli ultimi tempi, la paranoia ha reso Ayse abbastanza irritabile, forse perché in cuor suo sa di aver fatto una mossa fin troppo azzardata ma lei crede di star agendo per la cosa giusta, lei è convinta che sarà suo figlio un sovrano migliore.

- Superbia:

Se da una parte possiamo definire la regina madre come una persona estremamente paranoica, dall'altro però non sfugge assolutamente la sua superbia, che negli anni ha imparato a nascondere abbastanza bene.

Purtroppo la donna riesce veramente a passare da un estremo all'altro: Se ci sono momenti in cui si ferma a pensare troppo, ci sono altri in cui invece si sofferma veramente per poco, mettendo a rischio la propria posizione.

-Forza fisica :

In quanto donna, non le è stato mai insegnato a combattere o ad usare un'arma, cosa che rende la regina(fisicamente parlando)molto più debole e svantaggiata degli uomini da cui è circondata.

Proprio per questo, la donna gira sempre scortata dalle proprie guardie, anche se ciò potrebbe effettivamente rivelarsi più pericoloso di quanto sembri, dato che le sue guardie giurate potrebbero tradirla da un momento all'altro.

Anche nel combattimento corpo a corpo Ayse non eccelle, proprio perché non le è stata impartita la stessa educazione di suo fratello, e per quanto ella provi a difendersi, non sarà affatto difficile per l'avversario falla facilmente fuori. 

-Ginocchio:

Da bambina Ayse ha subito un infortunio al ginocchio, che ha costretto la Balyan a letto per qualche settimana.
Fortunatamente non è grave da impedirle di camminare, ma ha costantemente un dolore atroce al ginocchio che rallenta il suo passo, rendendola più lenta durante una possibile fuga.

Punti di forza + Abilità:

-Diplomazia:

Nonostante il carattere decisamente particolare della regina, la donna ha imparato velocemente l'arte della diplomazia, riuscendo così in un modo o nell'altro a formare solide alleanze per la fazione di suo figlio.

Certo non è stato affatto semplice per la donna, dato che inizialmente quasi nessuno voleva appoggiare la sua posizione, ma ne è valsa la pena dato che adesso il suo piano sembra procedere per il meglio.

-Astuzia:

Nonostante la donna sia una persona abbastanza paranoica e che alle volte faccia delle scelte abbastanza azzardate, Ayse è una persona abbastanza astuta.
Negli anni ha dimostrato di non essere affatto stupida, riuscendo persino ad imporsi al marito e a manipolarlo nelle sue scelte, ad indirizzarlo verso la decisione che poteva far più comodo a lei.

-Apprendimento:

Ayse ha un grande punto di forza, che è quello che l'ha aiutata durante il suo matrimonio con Osman: La capacità di apprendere velocemente.
Questa capacità le ha permesso di sapersi orientare all'interno della corte, di imparare velocemente quali fossero gli atteggiamenti o meno da imitare, quali fossero le parole adatte da proferire.
Le basta veramente poco per capire come funziona, deve solamente osservare attentamente più e più volte, proprio per cogliere i dettagli che le servono.

[Conoscenze]:

•Famiglia reale:

Principessa Amira: (Piccolastella9605).

La regina condivide un rapporto meraviglioso con la figlia, probabilmente perché con la secondogenita ha potuto passare molto più tempo rispetto a Süleyman, innanzitutto per la loro educazione così differente.

Amira le ricorda un po' la sua versione giovanile, anche se sua figlia ha decisamente un carattere più forte e meno passivo della vecchia Ayse.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, quando la regina ha messo al mondo sua figlia non era delusa dal fatto che fosse una femmina, anzi, sembrava essere sollevata da ciò.

Fondamentalmente perché aveva paura di vedere i suoi figli uccidersi fra di loro solo per il trono, un dolore che di certo che non era affatto nuovo nella famiglia Yilmaz.

Per di piú Ayse sembra andare abbastanza d'accordo con sua figlia anche se, ovviamente, le discussioni fra le due non mancano.

Principe Süleyman( Green_wood04):

Probabilmente Ayse non è stata una figura genitoriale perfetta per suo figlio, ma ha sempre cercato di fare del suo meglio per lui, eppure crede di non aver fatto abbastanza.
Gli vuole bene, sarebbe capace di strapparsi il cuore dal petto pur di vederlo felice, di sacrificare la propria vita e di distruggere persino il regno pur di proteggerlo
In lui ha sempre visto un sovrano perfetto, attenzione non per motivi legati alla loro parentela(o almeno, non solo), ma perché suo figlio è diverso da Osman: Süleyman, agli occhi di Ayse, è esattamente ciò di cui Minos ha bisogno, un re saggio e non un tiranno.
Crede di star facendo la cosa giusta, la regina madre, ma sa che non sarà semplice per lei e i suoi alleati mettere sul trono Süleyman, sottraendolo così al figliastro e ai suoi discendenti.
Quello che sta facendo è una cosa giusta?
Assolutamente no.
Sta non solo privando il diritto di Samael, ma trascinando Süleyman in una vera e propria guerra civile.

Famiglia Balyan:

-Sephtis Balyan(_-sxuron-_).

Il legame fra Ayse e Sephtis è sempre stato forte, l'affetto che la regina nutre nei confronti del nipote è pari a quello dei suoi figli.
A Manyssa, prima del suo matrimonio, Ayse era quasi sempre in compagnia del nipotino, le piaceva stare con lui, giocare con il suo unico nipote e faceva sempre regali al bambino.
Purtroppo per un periodo si è ritrovata a trascurarlo un po', sia a causa delle sue infelici nozze con Osman sia per i suoi doveri regali, ma non dimenticava mai di mandare qualche dono al nipote, cercando(proprio come Ibrahim) di compensare la sua mancanza attraverso quei piccoli gesti.
Quando suo nipote veniva a trovarla, per lei era sempre una grande festa:
Anche nelle giornate peggiori, era capace di sorridere per Septhis.
(Cosa fuori contesto: Per me, è canon il fatto che Osman avesse il terrore di Sephtis, secondo me è palesemente così).
Quando Rashne ha accecato il figlio, Ayse è andata su tutte le furie, litigando pesantemente col fratello; Come aveva potuto? Come diamine aveva potuto farlo?
Decise, sotto consiglio di Kiana, di prendere Sephtis con sé per un po' di tempo.
Ayse sa che suo nipote non è un angelo, non è cieca e non prova nemmeno a giustificare le sue azioni, ma questo non cambia l'amore materno che nutre nei suoi confronti.
Certo, ha paura che Sephtis possa allearsi con Samael ma è conscia del fatto che fino a quando lei sarà in vita, i Balyan staranno al fianco di suo figlio.

•Altre conoscenze:

Lord Zain Ladik(Ely_Feline_Nerd):

Per Zain, la ragazza nutre una profonda ammirazione, dato che reputa che l'uomo sia una delle persone più onorevoli ed oneste che abbia mai conosciuto.
Fra i due è nata una grande amicizia, consolidata non solo dagli anni che Zain ha passato alla corte reale( NdA: in cui, a parer mio, avranno sparlato di chiunque ahahah), ma anche dalla loro alleanza.

Khalid:

Impossibile per Ayse non conoscere Khalid, marito non solo di una delle amiche e damigelle  più fidate della regina madre, Mahsati, ma anche guardia reale.
Nonostante i due non abbiamo un legame più "profondo" come quello che hanno Zain ed Ayse, entrambi condividono il disprezzo per Osman.
Ovviamente Ayse non è a conoscenza della vera identità di Khalid, ella non sa assolutamente che l'uomo è in realtà l'unico superstite della famiglia reale di Janna.

Altre conoscenze: Work in progress (le aggiungerò pian piano).

[Curiosità]:

-Outfit:


-Amanti:

Per quanto molti osannano la fedeltà che la regina ha nutrito dei confronti del re, in realtà c'è stato un tempo in cui Ayse ha avuto una relazione extraconiugale, dopo anni dalla sua unione con il marito.
La sua amante era Zeynep, una schiava proveniente da Janna.
Il loro rapporto si è evoluto pian piano, infatti inizialmente le due erano solamente amiche e questa amicizia pian piano si è mutata, diventando entrambe amanti.
Ayse è stata abbastanza scaltra da non farsi mai scoprire da nessuno, anche se ha rischiato veramente molto durante quei cinque anni, ma per lei andava bene così.
Era veramente innamorata di Zeynep e fra le due stava andando tutto per il meglio, almeno prima che una terribile malattia colpisse la sua amata, portandola via da lei per sempre.

-Secondo matrimonio:

Subito dopo la morte di Osman, molti Lord si sono fatti avanti per voler sposare la donna, ma Ayse ha sempre rifiutato.
Fondamentalmente perché ella non vuole più essere schiava di un uomo che non ama e non vuole più nemmeno mettere al mondo altri figli, ma anche perché quasi nessuno dei suoi pretendenti avrebbe sostenuto la pretesa al trono di suo figlio.
Si sposerebbe con un altro uomo solo nel caso in cui la loro unione fosse fondamentale per la sua causa e per la sopravvivenza dei suoi figli.

-Anello:

Ayse porta sempre con un anello, questo è stato un dono di Osman quando la donna ha messo al mondo la principessa Amira e non toglie mai il gioiello, non tanto per rispetto verso il marito ma solo perché oramai è abituata ad indossarlo.

-Pressione bassa e mestruazioni:

Ayse soffre di pressione bassa, non le capita spesso di svenire ma non è raro vederla sdraiata a causa di questo calo di pressione.
Ha iniziato a soffrirne all'inizio dell'adolescenza, ovviamente le sue condizioni peggiorano durante l'arrivo delle mestruazioni.
Proprio con le mestruazioni, la Balyan ha un rapporto tremendo:
I suoi dolori sono talmente atroci che quasi fatica persino a respirare, per non parlare del flusso, fin troppo abbondante per i gusti della donna.
Durante il periodo delle mestruazioni, Ayse è estremamente debole, anche perché la donna è anemica.

-Orientamento sessuale e romantico:

Omosessuale e Omoromantica.

A differenza di Janna, Minos non tollera assolutamente qualsiasi orientamento sessuale al di fuori di quello etero, e proprio per questo(e anche per la reputazione della donna e dei suoi figli), Ayse ha sempre nascosto la propria omosessualità.

[Opinioni]:

Work in progress
(Le aggiungerò fra qualche giorno

+ Se c'è qualcosa che ho sbagliato o non ho espresso bene nel campo delle conoscenze, per favore fatemelo presente perché purtroppo mi capita di dimenticare o di confondere le cose).

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