[Family Business]: Victor Carpenter
NDA: Mi dispiace per averci messo molto tempo per questa minischeda(anche se non è proprio mini ma shhh), spero vivamente che sia venuta bene e che Victor sia un personaggio interessante e ben fatto.
È la prima volta che faccio un OC tossicodipendente, è stato difficile affrontare questo argomento, ho cercato di essere il più rispettos* possibile.
Sono disponibile a critiche ma solo se costruttive e civili.
XoxoCorvy.
PS: Vi prego dovete ascoltare "Im just a Ken" perché è letteralmente la sua canzone ahaha.
Tags: persephxneia Spectrethief
"Im not a violent dog, I don't know why i bite".
[Ruolo]:
Birmigham Boy.
In un modo o nell'altro, Victor si è ritrovato sempre molto vicino al mondo della criminalità, anche durante la tenera età.
Infatti, fin da bambino, egli è stato costretto a vivere in mezzo alla violenza, alla miseria e a compiere atti di cui non dovrebbe andare fiero, ma che sono stati fondamentali per la sua sopravvivenza e di quella del fratello minore.
Egli fa parte dei Birmigham Boys da diversi anni, dato che anche il padre era uno di loro e la sua vita, per certi versi, è migliorata.
Non patisce più la fame, non deve più preoccuparsi di come arrivare a fine giornata, semplicemente lavorando per i Birmigham boys la sua situazione economica si è sicuramente stabilizzata.
Dall'altro lato, Victor sa di non essere al sicuro e non ha alcuna certezza di arrivare a fine giornata, ma oramai ci ha fatto l'abitudine.
Del resto, in vita sua ha avuto poche certezze, sia a causa di suo padre che della guerra.
Quindi, non intende farne un dramma: Lui ha scelto di seguire questa strada ed è pronto a pagarne il prezzo, è stata una sua decisione e non intende tornare sui suoi passi.
[Nome + Soprannomi]:
"《Se avessi un penny per ogni volta in cui sono stato chiamato bastardo o figlio di puttana da mio padre, sarei più ricco della fottutissima famiglia reale》".
Victor.
Il giorno in cui Victor è venuto al mondo, il padre non era assolutamente entusiasta di accogliere un bambino nella sua vita, tanto da lasciare da sola la moglie durante il travaglio.
Si rifiutò persino di vedere la donna giorni dopo dal parto, affermando che ci fossero cose più importanti di vedere per la prima volta il suo "bastardello".
Dato il disinteresse dell'uomo nei confronti del neonato, lasciò che fosse la moglie a decidere il nome del figlio e quest'ultima decise di chiamarlo Victor.
Questo nome è basato sull'omonimo termine che vuol dire "vincitore", "conquistatore", "vittorioso" e "Colui che vince[soprattutto sul male]".
La donna gli diede questo nome non per omaggiare un caro defunto, ma perché sperava che almeno il suo bambino riuscisse a scampare da quella vita fatta di criminalità e miseria.
Sperava che Victor si allontanasse, che fosse abbastanza forte da riuscire a resistere dall'influenza negativa del padre.
Voleva semplicemente che suo figlio avesse una vita normale, ma era impossibile e nel profondo lo sapeva anche lei.
All'uomo questo nome piace ma solo perché è stato scelto da sua madre e non dal terribile padre, altrimenti l'avrebbe odiato con tutto sé stesso.
Per quanto riguarda i dimunitivi, Victor ne ha solamente uno ed è "Vic", usato principalmente dal fratello e, un tempo, dalla sua amata Lily Lee.
Se parliamo invece dei soprannomi, Victor ne ha alcuni, fra cui:
- Il cecchino: Questo soprannome gli è stato dato durante la guerra in Francia, data la sua ottima mira.
Tutt'ora, nonostante il continuo uso di alcol e droghe, Victor è ancora un buon cecchino e la sua mira raramente sbaglia un colpo.
Anche se, andando avanti con l'età e con il suo stile di vita non propriamente sano, questa sua abilità potrebbe velocemente svanire.
- Il cobra: Questo soprannome è dovuto ad un tatuaggio che l'uomo si è fatto una volta tornato dalla guerra.
Infatti, questo tatuaggio si trova su tutta la schiena.
-Figlio di puttana: Questo soprannome è stato dato dal padre per insultare il figlio. Il signor Carpenter ha sempre detestato Victor, perché egli si è sempre ribellato al padre e non ha mai avuto paura di affrontarlo, specialmente quando alzava le mani sul fratello minore.
[Cognome]:
"《Il bastardo di Paul》".
Carpenter.
Purtroppo per lui, Victor ha l'immensa sfortuna di aver ereditato il cognome del padre, egli non ha mai voluto cambiarlo proprio perché è una pratica non solo lunga ma anche costosa e, onestamente, non ha voglia di sperperare altro denaro e tempo a causa di un uomo che non ha mai stimato.
Probabilmente, se mai dovesse avere un altro figlio, vorrebbe dargli il cognome della possibile madre del piccino ma, a conti fatti, non sarebbe fattibile, specialmente per il tempo e per la società in cui vive.
Il cognome Carpenter è molto diffuso sia negli USA che in Inghilterra.
Proprio come i cognomi Taylor(sarto) e Smith(fabbro), Carpenter deriva da un'attività lavorativa, il falegname.
Egli detesta il suo cognome ma sono in pochi a chiamarlo in tal modo, la maggior parte delle persone usano il suo nome o uno dei suoi soprannomi e a lui va bene così.
[Età + Data di nascita]:
35 anni.
Victor è nato il trenta luglio del 1885, in una sera afosa, il caldo quella sera era a dir poco soffocante, tanto che la povera signora Carpenter faticò persino a respirare, sia a causa dei dolori atroci del travaglio sia per la temperatura fin troppo alta.
Victor non è più un ragazzino già da diversi anni ed oramai si può definire un uomo vissuto, in tutto e per tutto: Ha fatto tante, forse anche troppe, esperienze, che hanno costruito pian piano la sua personalità, diventando ciò che è oggi.
Una di queste esperienze è stata sicuramente la sua relazione passata con Lilith Shelby, nata Lee, che è giunta a termine già da diversi anni, ancor prima del matrimonio fra la donna con il primogenito della Matriarca.
La sua storia con la donna l'ha decisamente segnato, ma è stata fondamentale per lui, l'ha rafforzato, reso più forte.
Victor non si può però definire maturo, anzi, spesso si comporta proprio come un ragazzino: Gli piace stare sul filo del rasoio, cogliere immediatamente l'attimo e giocare con gli altri come un gatto con i topi.
[Aspetto fisico]:
"《Hai proprio una faccia da schiaffi》
《Allora perché non provi a darmene uno, damerino?》".
Diciamocelo chiaramente, Vic non è di certo una bellezza nobiliare od angelica, al contrario, i suoi tratti sono molto marcati, duri, freddi, tipici degli uomini della sua famiglia.
Egli,sfortunatamente, è identico a suo padre.
Ha i capelli neri come la pece e gli occhi di un castano scurissimo.
Sul suo volto vi sono diverse cicatrici, fra cui una, più marcata, sulla guancia destra.
Il naso presenta alcune piccole gobbe, dovute alle NUMEROSE volte in cui si è rotto il naso.
Fisicamente egli è un uomo ben piazzato, ha spalle larghe, braccia e gambe muscolose ed è veramente alto, ben 1 e 90 centimetri.
PV: Jon Bernthal.
(NDA: Sperando che non faccia come Shane di TWD, lol).
[Carattere]:
"<<This Boy is a monster>>"
Victor è un uomo dal temperamento infuocato, spinto dall'istinto e facilmente suscettibile all'ira, ciò è dovuto fondamentalmente alla sua infanzia non particolarmente serena e al clima familiare in cui è cresciuto, che hanno lentamente plasmato il suo carattere.
La sua personalità può essere paragonata solo ed esclusivamente all'elemento del fuoco: potente, impetuoso e talvolta distruttivo.
Victor non è una persona particolarmente paziente, cosa che spesso si rivela il suo punto debole, gli basta davvero poco per far esplodere tutta la rabbia che ha accumulato negli anni che, invece di esaurirsi, aumenta sempre di più, quasi come se quel sentimento così distruttivo fosse praticamente infinito.
Egli è un uomo schietto e sincero, senza remore nel dire ciò che pensa, anche se ciò può risultare crudele o tagliente.
La sua sincerità spesso lo rende intransigente, rivelando un lato volgare e egoista della sua personalità.
Non si preoccupa del disordine che circonda la sua vita e non si cura di apparire perfetto agli occhi degli altri, tranne che per le persone a cui tiene di più: la sua amata Lily e il suo adorato fratello.
Le sue priorità sono concentrate su poche persone, e per loro, sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa, anche a costo di sfidare il mondo intero.
Questa determinazione e dedizione ai suoi affetti più intimi contrasta con la sua indifferenza verso chi non considera importante, inclusa l'opinione di coloro che non sono parte integrante della sua cerchia ristretta.
Victor è estremamente testardo, mostrando una forte resistenza nel cambiare idea una volta che ha preso una decisione.
La sua forza fisica è evidente, tuttavia, a livello emotivo, è molto vulnerabile.
La sua mente è dominata dalla rabbia e da una serie di sentimenti negativi, radicati nei suoi ricordi tormentati.
È diventato prigioniero dei suoi stessi ricordi, incapace di liberarsi dal peso del passato.
La sua dipendenza da sostanze come droghe e alcol sta lentamente consumando la sua anima, diventando una vittima di queste ossessioni che lo divorano dall'interno.
Queste dipendenze aggravano ulteriormente il suo stato emotivo già precario.
I continui sensi di colpa che lo tormentano derivano dalla sua incapacità di proteggere la madre dalle violenze da parte del "padre" e da eventi traumatici vissuti durante la guerra.
Questi ricordi dolorosi lo perseguitano, contribuendo al suo tormento interiore e alimentando il suo odio costante verso non solo il mondo intero, ma anche nei suoi confronti.
Nonostante egli sembri una persona molto sicura, Victor nutre un profondo disprezzo per sé stesso e per la sua lenta quanto dolorosa trasformazione in una versione sbiadita del padre, persona che ha sempre odiato per il modo in cui maltrattava non solo sua madre, ma anche suo fratello minore.
I continui cedimenti alle sue dipendenze e i frequenti scatti d'ira lo hanno reso troppo simile al genitore, una similitudine che lui detesta profondamente: Non vuole essere come quel mostro, non vuole assomigliare così tanto ad un uomo che ha sempre disprezzato, non vuole comportarsi come lui.
Vorrebbe essere un uomo migliore, ma non ci riesce, sta lentamente scivolando nella follia, nel suo astio verso ciò che la vita gli ha riservato.
La sua disperazione è alimentata anche per il suo amore impossibile verso Lilith, la sposa di Vincent Shelby, e dalla profonda invidia che nutre verso il primogenito della matriarca.
Questi sentimenti accentuano ulteriormente la sua autoderisione e la sua frustrazione per il percorso che la sua vita ha preso, rendendolo un'ombra di ciò che avrebbe voluto essere.
Aveva molti sogni e tutti si sono infranti, la maggior parte per colpa sua, perché non è stato abbastanza forte per lottare.
Forse se si fosse opposto al padre di Lilith, adesso le cose sarebbero differenti, forse finalmente avrebbe avuto ciò che ha sempre desiderato, una famiglia unita.
Come padre, Victor non è perfetto e i suoi metodi educativi possono risultare poco convenzionali, ma cerca incessantemente di essere il migliore possibile per suo figlio.
Non è un compito facile per lui, ma fa del suo meglio nonostante le difficoltà.
Nei confronti delle persone a cui tiene, Victor è estremamente protettivo, anche se tende a nascondere questa caratteristica, evitando di mostrare apertamente il suo affetto o la sua preoccupazione.
Nonostante cerchi di non renderlo evidente, il suo istinto protettivo emerge quando si tratta di coloro che ama.
Victor ha una forte attaccamento al denaro, poiché ha vissuto gran parte della sua vita senza mezzi finanziari e ha dovuto lavorare incessantemente per guadagnarseli, sacrificando così la sua giovinezza.
Questa esperienza lo ha reso determinato a trovare soluzioni ai suoi problemi, anche se talvolta queste soluzioni non sono necessariamente le migliori.
È un individuo in movimento, incapace di stare fermo senza fare nulla.
La sua attitudine verso il piacere lo spinge a cogliere ogni momento, specialmente adesso che lavora per i Birmigham boys.
Spesso Victor mostra una marcata instabilità emotiva, passando da momenti di intensa rabbia e frustrazione a momenti di estrema sensibilità e attaccamento emotivo.
La sua autostima è altalenante, spesso oscillante tra un senso di grandezza e momenti di profondo disprezzo verso sè stesso.
La sua vita è caratterizzata da relazioni intense e instabili, con un'alternanza di idealizzazione e svalutazione delle persone che lo circondano. Inoltre, egli mostra comportamenti impulsivi e una tendenza a sentirsi vuoto o in cerca di qualcosa che lo riempia emotivamente.
Egli manifesta una paura intensa e irrazionale di essere abbandonato o respinto, portandolo a fare gesti estremi per evitare questa eventualità.
Questo può influenzare le sue relazioni, spingendolo a comportamenti estremi per mantenere vicine le persone a cui tiene.
Una volta da bambino, per paura di essere abbandonato dal padre provò persino a gettarsi dalla finestra, venendo fermato dalla madre.
I suoi stati d'animo variano rapidamente, passando da momenti di intensa felicità o euforia a episodi di profonda tristezza, rabbia o ansia, spesso con reazioni emotive eccessive rispetto alla situazione.
Egli spesso non ha grande considerazione di sé, nè come persona nè come padre, si vede solamente come un soldato, pronto ad obbedire agli ordini dei suoi superiori e a non domandarsi se quello che stia facendo sia giusto o meno.
E forse, è meglio così: Se si fermasse un attimo a ragionare, potrebbe perdere quel poco di ragione che gli è rimasta.
Fra i pregi di Victor, vi è sicuramente il coraggio, che può essere facilmente scambiato con incoscienza, cosa che in guerra gli è servita per sopravvivere ed andare avanti.
Egli è un combattente, pronto a dare la propria vita per ottenere ciò che vuole, pronto a sacrificarsi pur di giungere al suo scopo.
Victor è un uomo che nutre invidia, rancore e, spesso, ha un grandissimo problema di autovalutazione, non sa esattamente come definirsi se non come "un cane che non sa perché morde".
[Passato]:
"<<Allora cosa ne pensi di me?>>
<<Penso che tu sia molto simile a tuo padre, Victor >>"
I genitori di Victor non si amavano, mai la futura signora Carpenter avrebbe potuto amare un uomo come Paul, colui che le aveva strappato l'innocenza.
Ma mai ella avrebbe potuto odiare il suo bambino e per un paio d'anni, Victor ebbe tutto l'amore di sua madre: Eloise ricopriva sia il ruolo di madre che di padre, era l'unica che effettivamente si preoccupava per lui.
Eppure, Paul era sempre una figura oscura in quella casa, quando era presente non vi era spazio per la felicità.
Paul era sempre ubriaco e violento, tanto che gli abusi in quella casa erano all'ordine del giorno.
Eloise e Victor erano sempre pieni di lividi e ferite e nessuno voleva aiutarli, perché quella, purtroppo, era la normalità per la loro società.
Nessuno aiutò il piccolo Victor nemmeno quando, un giorno, Paul prese il figlio, lanciandolo dalla finestra, rompendogli un braccio.
Nessuno disse o fece niente.
Solo Eloise si prese cura del figlio.
Solo lei.
Non vi era nessuno che amasse realmente Victor, oltre quella donna.
Ma velocemente, anche Eloise scomparve dalla vita del figlio, ella infatti morì dopo aver messo al mondo Anthony.
E con la morte della signora Carpenter, le cose peggiorarono per il primogenito e,nonostante la cattiveria del padre, Victor decise di proteggere il fratellino e provare a garantirgli una vita migliore.
Paul era tremendo con Victor, picchiava il figlio praticamente ogni giorno, umilandolo e punendolo anche per il più piccolo errore.
Il primogenito, però, non si arrendeva e cercava di difendersi il più possibile da Paul e, con il tempo, riuscì a farcela.
Un giorno decise di andare a lavorare in una fabbrica, dato che il padre sperperava tutti i suoi soldi in alcol, droga e belle donne, non conservando nemmeno un penny per i due figli.
In fabbrica Vic rischiò fare volte di ferirsi o, addirittura, di ammalarsi, la maggior parte dei lavoratori non riuscivano a sopportare quel ritmo e la maggior parte di loro morivano sotto agli occhi del giovane Carpenter.
Ma Victor doveva resistere, doveva farlo non solo per sé stesso ma anche per il suo fratellino.
Peccato che, inevitabilmente, il salario esiguo che il primogenito guadagnava andava quasi sempre nelle tasche del padre, che trovava altro denaro da sperperare.
Victor odiava quell'uomo e così, dopo una discussione piuttosto accesa, Paul provò ad uccidere il figlio, ferì gravemente il ragazzo ma, in un attacco d'ira, Vic riuscì ad avere la meglio, uccidendo con le proprie mani il padre.
Aveva solo quattordici anni ma già Victor si era marchiato di un peccato grave, ma il ragazzino non si sentiva in colpa, aveva solamente risolto un problema, si sentiva finalmente libero.
Si sbarazzò velocemente del corpo di Paul, mettendolo dentro un sacco e gettandolo dentro il canale, tutti odiavano il Signor Carpenter e nessuno avrebbe indagato sulla sua morte.
In fin dei conti, Paul litigava con così tanta gente che era impossibile trovare qualcuno che non odiasse quell'uomo.
Continuò a lavorare in fabbrica, fino a quando si rese conto quanto fosse inutile sprecare tempo ed energie per un salario esiguo, con cui non riusciva nemmeno a comprare le cose indispensabili.
Per questo, decise di entrare nel mondo del crimine e obbedire agli ordini dei suoi superiori.
E da lì, lentamente si addentrò sempre di più nella "malavita" e la sua anima si riempì velocemente di peccati: Rubava, entrava nelle case altrui per distruggerla, andava a minacciare le persone, gestiva scommesse illegali ed altro ancora, arrivò persino a macchiarsi nuovamente le mani di sangue.
Andava fatto.
Era il suo dovere.
E, in fin dei conti, con quei soldi che "guadagnava" poteva avere una vita migliore, sia per lui che per Anthony.
Un giorno, mentre era ad un bar, conobbe Lilith Shelby, all'epoca Lee, che immediatamente colpì il ragazzo, probabilmente perché Lily aveva mostrato una sorta di ribellione a quelle che erano le leggi imposte dal bar.
Così, Victor punzecchiò la ragazza e da lì iniziò tutto.
Quel ragazzo aveva perso completamente la testa per lei, anche se cercava di non farlo notare(NDA: Ma diciamocelo, Vittorino è un sottone).
Era così innamorato di Lilith che prese con felicità la notizia della prima gravidanza della donna, certo Vic non si sentiva pronto per essere padre ma avrebbe lentamente imparato ad esserlo e, insieme a Lily, avrebbe affrontato tutte le difficoltà, come aveva sempre fatto.
Peccato che il destino aveva altro in serbo per la giovane coppia, il loro bambino, Peter, era morto.
O almeno così gli avevano detto e lentamente Vic cadde in un baratro, era arrabbiato con il mondo, era diventato così irritabile che gli bastava poco per attaccare qualcuno.
Persino la relazione con Lily arrivò al termine, cosa che ferì Victor, specialmente quando Jordan, il suo migliore amico, gli comunicò, dopo molto tempo, delle nozze fra la figlia dei Lee e del primogenito Shelby.
Quel giorno, Victor diede il peggio di sè, distruggendo ogni cosa che trovava intorno e la sua camera si trasformò in un cimitero di mobili rotti e di vetri frantumati.
Il suo vizio per l'alcol peggiorò così tanto che era impossibile non vedere il Carpenter sobrio.
Litigava con chiunque, persino col povero Jordan che provava a tenerlo nei guai, insultò persino l'amico, trattandolo veramente male.
Fortunatamente, Jordan era dotato di un'enorme pazienza e fu proprio lui a sopportarlo nei momenti peggiori della sua vita.
Ah, povero Jordan! Era una fatica stare dietro a Victor, quell'idiota non faceva altro che cacciarsi costantemente nei guai, tanto che non era raro che tornasse a casa pieno di lividi e ferito.
Ma la cosa che preoccupava di più il povero Jordan era lo stile di vita non proprio sano dell'amico, Vic beveva così tanto che alle volte faticava persino a stare alzato e fumava così tanto che persino i suoi stessi vestiti puzzavano di fumo.
Anche le abitudini del Carpenter erano così sbagliate, specialmente in fatto di donne, Vic cercava in tutti I modi di dimenticarsi di Lily, provando quasi a sostituirla.
A Jordan non piaceva ciò.
Non era una cosa sana e doveva togliersela dalla mente quanto prima, specialmente adesso che Lily aveva dei figli vivi.
E poi, Victor non aveva nulla da offrirle, se non una vita tormentata.
Con lo scoppio della guerra, Vic e Jordan furono costretti, così come la maggior parte degli uomini, a partire per il fronte.
Fin da subito quell'ambiente si rivelò estremamente difficile, duro e morivano così tanti uomini che erano praticamente sommersi dai cadaveri.
I giorni sembravano interminabili, tanto che Victor perse persino il conto delle settimane.
Durante un attacco da parte dei nemici, Jordan rimase gravemente ferito e morì dopo giorni di agonia, mentre in preda al dolore chiamava la madre.
La morte di Jordan fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Una volta tornato dalla guerra, Victor era nettamente peggiorato, perseguitato continuamente fai fantasmi del passato e dai sensi di colpa, iniziò ad essere ancora più violento, era ingestibile.
Iniziò persino a far uso di sostanze stupefacenti che, inizialmente, erano l'unica cosa che riusciva a calmarlo ma che lentamente peggiorarono la situazione mentale dell'uomo, portandolo ad essere completamente dipendente e quando era in astinenza, Victor sembrava una belva inferocita.
Una volta arrivò persino a picchiare un suo coetaneo solo per rubargli dei soldi per procurarsela.
Oramai era l'ombra di ciò che era.
Era identico a suo padre, stava diventando sempre più simile a Paul, non solo nei comportamenti ma anche nei tratti: Sembrava la copia di quel maledetto.
Odiava essere così simile a lui.
Detestava il solo pensiero di diventare così simile all'uomo che aveva rovinato la vita di sua madre e l'infanzia di suo fratello.
Una sera uscì, giusto per schiarirsi le idee, e lì incontrò Rosie, una bellissima donna, poco più giovane di lui, con cui intraprese una sorta di relazione, anche se era a senso unico.
Fra i due, solo Rosie era quella davvero innamorata, tanto che decise di concedersi a lui nella speranza che lui si innamorasse di lei.
Inutile che così non fu e che la loro "relazione" terminò, peccato che nove mesi dopo Victor trovò suo figlio appena nato dentro ad una cesta, con dentro un bigliettino.
Inizialmente Victor non sentendo pronto a diventare padre, cercò immediatamente di rintracciare Rosie ma senza successo, quella donna sembrava essere stata inghiottita dalla terra.
Alla fine nonostante tutto decise di tenere il bambino, a cui nel frattempo si era emozionato e decise di chiamarlo James Jordan Carpenter.
(NDA: Palese che qua Victor era ubriaco, perché altrimenti non si spiega).
[Curiosità]:
-Tatuaggio: Oltre al tatuaggio sulla schiena, Victor ne ha un altro.
Più precisamene ne ha uno sul petto, all'altezza del cuore ed è una croce cristiana, nonostante egli non sia un fedele praticante.
-Cavalli: Victor adora i cavalli fin da quando era un ragazzino e spesso assiste alle corse, puntando i suoi soldi sul solito cavallo, Zephyr, che raramente perde una corsa.
-Anello: Egli porta sempre un anello, che ha rubato al figlio di un ricco borghese dopo una lunga lite.
Questo anello è d'oro e sopra ha inciso una "F".
Inizialmente ha provato a venderlo, credendo che fosse oro, inutile dire che quell'oggetto è solo un ammasso di ferraglia e che non vale praticamente nulla.
-James Jordan Carpenter: il secondogenito di Victor è un bambino abbastanza tranquillo, è veramente difficile sentirlo piangere.
Il bambino spesso sta con la signora Dodds, una sorta di amica d'infanzia della povera Eloise.
La donna si prende cura del bambino quando Vic non può farlo.
James è identico alla madre, tranne per il colore degli occhi e dei capelli, ereditati chiaramente dal padre.
-Rosie: Nessuno sa che fine abbia fatto Rosie, è molto probabile che la donna sia scappanghilterra per tornare in Scozia, la sua patria.
[Conoscenze];
~Famiglia:
•Anthony Carpenter(Piccolastella9605):
Da sempre Victor ha nutrito un profondo amore per suo fratello e non l'ha mai accusato della morte della madre.
Al contrario, egli ha sempre provato a proteggerlo dalle mani violente del padre e a garantirgli una vita migliore.
~Vecchio amore:
•Lilith Lee/Shelby(Piccolastella9605):
Che di Lilith? Victor l'ha sempre amata e continuerà a farlo, anche se sa che il loro amore è praticamente impossibile, specialmente ora che lui fa parte dei Birmigham boys e lei della famiglia Shelby.
Anche se una parte di lui vorrebbe ricominciare la sua relazione con la donna, sa che non può farlo, non solo perché entrambi rischierebbero la vita ma sarebbe come tradire i Birmigham boys e condannare a morte sia suo fratello che suo figlio.
~Rivalità: Work in progress
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