Capitolo 64 parte 1

Il post spettacolo non fu altro che un buffet precedentemente preparato in fondo alla sala, dalla parte opposta del palco, per fortuna una zona abbastanza ampia visto il quantitativo di gente presente.

Marghe passò tutto il tempo a stringere la mano a persone che si congratulava per la sua rappresentazione, e non essendo abituata a stare così al centro dell'attenzione bofonchiava qualche timido "grazie".

Di tutt'altra storia era Clara che si pavoneggiava con tutti, sparando più bugie lei che Pinocchio.

«È stata brava vero? L'ho aiutata io a prepararsi al meglio».

E anche:

«La mia futura sorella ha davvero la stoffa per intraprendere una carriera da attrice».

Quest'ultima detta da una persona che indossava maschere ogni giorno non sapeva se prenderla come un complimento o no.

E poi c'era Seth, che era stato assalito principalmente da primine che emettevano gridolini più simili a squittii, e che volevano fare foto con lui.
In pratica faceva più selfie che atti respirarori.

Poco prima l'aveva visto parlare con una ragazza graziosa dai capelli viola, che era certa di non aver mai visto nei corridioi della scuola, ma che poteva benissimo essere una dei piani superiori che non scendeva quasi mai al suo e una perennemente in ritardo, accompagnata da una titanica figura ricoperta di tatuaggi che pareva essere la sua ombra.

Aveva osservato Seth che presentava uno sguardo accigliato mentre la ragazza gli stava parlando gesticolando teatralmente, sul volto un sorriso divertito.

Dovette dire qualcosa che a Seth non piacque dato che lesse sulle sue labbra la parola"stronza".

Dubitava che il ragazzo etichettasse qualcuno in quel modo se non lo conosceva. Dunque era una conoscenza di Seth? E quando si erano conosciuti? Certo, il ragazzo poteva avere tutte le amicizie che voleva al di fuori del loro rapporto, ma vederli così affiatati le fece venir voglia anche solo di avvicinarsi e origliare i loro discorsi.

Ma il suo piano venne troncato sul nascere quando Clara le artigliò il braccio costringendola a voltarsi nell'altra direzione. Addio spionaggio.
Certo, era certa che Serh l'avrebbe sgammata subito ma per lo meno forse le avrebbe presentato quei due insoliti ragazzi.

«Presentami quel ragazzo»esclamò Clara con la sua voce irritante e squillante indicando con il mento Mattia. Il ragazzo come molti suoi compagni di classe erano venuti ad assistere alla rapprensentazione, e Marghe non capì dove volesse andare a parare Clara.

«Perchè dovrei?»domandò, pentendosene subito.

Difatti la ragazza avvinghiata al suo braccio la fissò come se avesse avuto a che fare con una dalla mente più lenta  di un bradipo.

«Che domande? Voglio conoscerlo meglio».

«E per conoscerlo intendi portartelo a letto?»

«Suvvia Margherita non essere così delicata. Dii pure che me lo voglio scopare».

Lo disse con un tono abbastanza alto, tanto che qualche persona di fianco a loro si girò scandalizzata.

Se l'intento di Clara era metterla a disagio vi stava riuscendo alla grande.

«Abbassa la voce»la pregò, ma l'altra non diede segno di averla calcolata.

«Se è così dotato come sembra sarà davvero una goduria...»

Marghe cercò di divincolarsi dalla sua presa da boa, inutilmente.

«Se ti interessa tanto perchè non ci vai te a parlargli?»

«Perchè Fiorellino ti sto dando la possibilità di renderti utile almeno una volta nella vita».

«Non per rovinarti la serata ma piuttosto che essere utile a te preferisco saltare da un ponte».

Clara affondò ancora di più le unghie nel suo braccio, e se avesse continuato sicuramente ne avrebbe ricavato diversi rivoli di sangue.

«Suvvia Fiorellino, non vorresti fare un favore alla tua dolce futura sorellina?»

Dolce? A confronto il letame era ben poca cosa.

«Smettila di fare così Clara. Tanto lo so che questa è tutta una farsa».

La maschera da brava ragazza scivolò via poco a poco dal volto della ragazzina, mostrando la sua vera indole.

«Stai scherzando con la persona sbagliata Fiorellino».

«Così come tu hai scelto quella sbagliata a cui mettere i piedi in testa».

Clara la mollò di colpo.

«Dovresti farti una scopata. Se troppo frustrata».

«Sto bene come sto»ribattè Marghe presa in contropiede dalle parole dell'altra, non capendo appieno dove volesse andare a parare con il suo discorso.

«Sicura? Non è che il tuo "ragazzo" sta con te solo perchè gli fai pena?» Virgolettò in aria quando pronunciò la parola ragazzo, poi con in sorriso maligno continuò:«I maschi hanno un solo pensiero fisso. Non resistono a lungo al fascino del rapporto fisico. Sai prima l'ho visto in compagnia di una ragazza. Chissa magari ti tradisce con quella. Cosa ne dici?»cinquettò lei con venata cattiveria allontanandosi, decisa a far capitolare ai suoi piedi lei stessa la sua vittima.

Margherita strinse la mano a pugno. No, si fidava di Seth ed era più che certa che amasse di lei sia i pregi, ben pochi, che i difetti.

Ma le parole velenose di Clara le si erano insinuate nella mente. Davvero era come diceva lei? Che Seth avesse bisogno di quei momenti e lei da egoista glielo impediva?

Portò lo sguardo sul suo ragazzo trovandolo solo in compagnia di alcune ragazzine che emettevano ancora quei gridolini irritantissimi come se avessero ingoiato una paperella di plastica, ma della bellissima ragazza dai capelli viola e il suo titanico accompagnatore nessuna traccia.

Quando Seth incrociò il suo sguardo pensoso le sorrise ma il loro contatto visivo durò si e no una manciata di picosecondi perchè subito arrivò l'ennesima arpia di turno con la schermata  celluare già con la telecamera aperta.

Quando una delle assalitrici lo prese per il braccio capì subito che doveva intervenire. Nella sia mente si era fatta strada una fastidiosa scena in cui quella ragazza giaceva con Seth. Certo, lei non aveva mai fatto quelle cose ma aveva letto abbastanza libri per sapere a grandi linee come funzionava il gioco. E quella ragazza sembrava intenzionata a centrare quell'obiettivo, visto anche da tutte le volte che casualmente aveva fatto scivolare la mano verso i piani bassi di Seth che se sembrava a disagio non lo dava a vedere. Per questo fatto fu quasi ad un passo dal muoversi, avvicinarsi e intervenire tempestivamente, forse anche influenzata dalle parole di Clara di poco prima. Ma si trattenne voltandosi dall'altra parte e stringendo le mani a pugni nel tentativo di calmarsi.

Oltretutto, non voleva ammetterlo apertamente ma vedere tutto quel tipo di genere femminile respirare troppo la stessa aria del suo ragazzo le dava non poco fastidio. Non voleva passare per la fidanzata gelosa e possessiva, ma non riusciva a fare altrimenti.

«Com'è che vedo del fumo uscire dalle tue graziose orecchie?»l'apostrofò la voce calda di Seth ad un soffio dietro di lei.

Marghe colta di sorpresa si voltò e si ritrovò qualche secondo dopo a ricambiare un bacio dolce del ragazzo.

«Non eri alle prese con tutta quella vagonata di fans?»gli domandò lei non appena il loro contatto si infranse.

Serh fece spallucce con noncuranza.

«Se devo essere sincero non vedevo l'ora che mi lasciassero a venire da te»rispose sorridendo languidamente, facendo sciogliere il povero cuore di Margherita.

Successivamente le si avvicinò e portò le labbra roventi ad un soffio dal suo orecchio.«Perchè non facciamo un salto a casa mia? Così potremo stare soli».

Il cuore della ragazza già accelerato aumentò il suo battito cardiaco.

«Va bene»fu solo capace ad articolare senza suonare completamente andata. Il ragazzo aveva una certa abilità a farla andare in brodo di giuggiole.

Seth le sorrise complice e la prese per mano conducendola gentilmente fuori dove ad aspettarli vi era la Harley nera del ragazzo.

Le porse il casco e lei lo indossò con estrema lentezza picchiandosi con il laccetto inferiore tanto che Seth si premurò con tocco leggero ad allacciarglielo.

Non appena montarono in sella il ragazzo partì a razzo, e per un attimo nella mente di Marghe balenò la scena di sua madre che alla vista di lei in sella a una moto sveniva per la paura.
Ma non se ne curò tanto. Si strinse contro la schiena tonica e scultorea di Seth, gesto che intimamente le piaceva e la faceva sentire al sicuro e protetta.

Non ci misero molto a raggiungere la casa del ragazzo.

Parcheggiata la moto nel boxe salirono l'appartamento, dove ad attenderli trovarono Hugo steso sul divano a leggere, fatto che sorprese talmente tanto Marghe che si ritrovò a fissarlo a bocca spalancata.

Il Dannato dopo aver percepito la loro presenza alzò lo sguardo dal libro.

«Bè che c'è di strano?»domandò semplicemente burbero prima di alzarsi e lasciare la stanza.

Margherita non trovò le parole per esprimere a voce alta tutta la sua confusione e per quello si voltò verso Seth in cerca di risposte per i suoi dubbi.

Il Mezzo Demone stirò le labbra in un sorrisetto divertito.

«È una novità degli ultimi giorni, credimi».

«E come mai ha cominciato a farlo?»

Il ragazzo fece spallucce.«Hugo è Hugo. Ho smesso di pormi domande».

«Guarda che ti ho sentito»sentì urlare la voce del Dannato dalla sua stanza.

Seth sogghignò di tutta rispsota e dolcemente fece accomodare Marghe sul divano.

«Dovrebbero arrivare a momenti»esclamò il Mezzo Demone gettando un'occhiata all'orologio appeso alla parete.

La ragazza lo fissò confusa.

«Che cosa?»

Non appena pose la domanda sentirono il citofono. Seth prontamente si affrettò a vedere chi fosse e constatare che fosse arrivato chi stava aspettando. La ragazza sospirò certa che dovesse aspettare a colmare la curiosità, e si lasciò sprofondare tra i cuscini. Cominciava ad amarlo davvero quel divano, e lo avrebbe amato di più se non fosse stato giallo, un colore che non aveva mai apprezzato.

Sentì Seth aprire la porta e discutere a voce relativamente bassa con qualcuno, tanchè che Marghe dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non allungare il collo per vedere con chi stava parlando.

Non dovettere attendere molto per fortuna. Sentì il ragazzo chiudere la porta e lo vide far capolino con due cartoni in mano. Ma non erano semplici cartoni.

I suoi occhi si dilatarono dalla sorpresa e il suo stomaco emise un brontolio di piacere.

«Contengono ciò che sto pensando vero?»

Seth ridacchiò.«Se pensi che ci siano delle pizze si, hai indovinato»rispose prendendo posto al suo fianco e consegnandole l'adorato alimento.

«Era il tuo piano fin dall'inizio?»gli domandò con evidente emozione, dopo aver aperto il coperchio e ammirato una fumante margherita.

Il ragazzo si portò una mano al petto con un sorrisetto sulle labbra.«Mi dichiaro ufficialmente colpevole».

Marghe scosse la testa divertita mentre afferrava la prima fetta di pizza e se la portava alla bocca.

«E non è tutto. Ho in mente anche di dare inizio a una bella maratona di anime. Oppure preferiresti un film?»

«Gli anime andranno benissimo. Hai già in mente con quale iniziare?»

«L'Attacco dei Giganti. Sei d'accordo?»

Per un attimo Marghe fu indecisa se rivelargli che scene simili che regnavano in quel tipo di serie le facevano venire gli incubi di notte e una paura pazzesca.

Ma preferì tacere per non smorzare l'entusiasmo di Seth.

«Ma certo. Perchè no?»si limitò a dire e come aveva previsto il ragazzo le fece un sorriso a trentadue denti. Ma che non arrivò fino agli occhi. Che avesse inuito il suo disagio?

E come non altrimenti! Era un Mezzo Demone della Landa della Paura. Doveva averla fiutata in lei sicuramente appena proposto l'anime.

Gli rivolse un sorriso per rassicurarlo che sarebbe andato tutto bene.

Il ragazzo rimase ancora un attimo incerto ma alla fine accese la tv che aveva attaccato a un hard dick e tastiera, dato che all'occorrenza poteva diventare un monitor di computer fisso.

«Se non ti piace dimmelo che cambiano serie va bene?»

Ma quanto era dolce? pensò Marghe intenerita.

Scosse la testa e gli sorrise.«Ho letto il manga e non mi aveva fatto impressione. Spero che anche l'anime non lo faccia». Era una mezza verità. Alcuni pezzi l'avevano un po' scombussolata ma non tanto quanto per esempio il film di Alexander o gli Hunger Games.

Seth sorrise a sua volta sollevato e andò sul sito dov'era solito vedere in streaming gratuito e legale gli anime.

Non appena arrivò alla pagina dedicata all'attacco dei giganti cliccò sul primo episodio, per poi accomodarsi al suo fianco, recuperando la sua pizza.

Non era finito manco il primo episodio quando terminarono la loro cena.

Posarono i cartoni ormai vuoti davanti a loro e si sitemarono meglio sul divano.

A circa metà del quarto episodio, involontariamente Seth sfiorò con la propria gamba quella di Margherita che sentì immediatamente le sue guance avvampare.

Ma cosa pe stava succedendo? Srth l'aveva toccata in diversi modi, sopratutto quando si baciavano, ma mai era arrossita in quel modo.

E se l'avesse notato? Cos'avrebbe pensato di lei?

Si portò le mani di fronte al viso, gesto che non passò trascurato da parte del ragazzo che si voltò verso di lei.

«Va tutto bene Meg?»

Se andava tutto bene le aveva chiesto.

"No. Perchè ti voglio e mi fai impazzire"avrebbe voluto dirgli ma le parole le rimasero incastrate in gola.

Si sentiva peggio di una fangirl di fronte al proprio idolo, o semplicemente l'adolescente in piena crisi ormonale.

Non ottenendo alcuna risposta il ragazzo le scostò delicatamente le mani.

«Meg. Parlami ti prego».

Di fronte all'ardente intensità delle sue iridi che amava alla follia capitolò.

Traendo coraggio da una parte di sè che non sapeva di posserere si spostò quasi interamente si di lui e avvicinò le labbra ad un soffio da quelle del ragazzo.

«Ti voglio»gli sussurrò. Perchè era vero. Non era dovuto alle parole di Clara, bensì dal desiderio del suo corpo di sentirlo, di avere la possibilità finalmente di consolidare ancora di più il loro rapporto. Desiderava sentire Seth come il sangue che le scorreva nelle vene, l'aria nei suoi polmoni, la noradrenalina che infiammava ogni singola cellula di sè.

«Meg...»mormorò Seth, ma fu zittito da un bacio profondo e inteso della ragazza.

Angolino autrice:

Oh finalmente ce l'ho fatta ^^"
Ho postato la prima parte perchè sennò vi avrei fatto aspettare troppo...anche se sicuramente avrete messo radici per la troppa attesa.
Solo che come vi avevo scritto qualche giorno fa in bacheca ho studiato come una matta per un esame e ho trascurato la scrittura (pessima mossa perchè quando scrivo mi rilasso...e se non lo faccio divento intrattabile ^^").
Oltretutto per beffa del destino oltre a rimanere arenata con questo cap non ho pure passato l'esame😑
Ma ora sono qui e cercherò di postare presto la seconda parte in cui mi manca solo scrivere la scena che vi avevo annunciato nelll'angolino del cap precedente...secondo me la mia mente vuole rimandare l'inevitabile 🤔😅ma vabbè😂

Ringrazio davvero tutti voi che seguite questa storia. So di essere davvero lenta ma state tranquille/i! Non ho alcuna intenzione di abbandonarla, neanche se dovesse scoppiare l'Apocalisse😎😅😄

Detto questo a presto 😘

FreDrachen

P.s

Ho una domanda da porvi😄

Preferite le storie scritte in:
- 1° persona
- 3° persona

Si è una domanda "particolare" ma a tutto c'è una motivazione 😅😄
Se ve la sentire mi raccomando rispondete con sincerità 😃

Pg Instagram delle storie (ma è quasi completamente in mano alla Maseth😅😄):

fredrachen_stories

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