Capitolo 55
Dopo che Seth li ebbe lasciati soli, Margherita si voltò verso il migliore amico ancora confusa. Era più che certa che Dani la odiasse per il suo comportamento irragionevole, e invece eccolo lì proprio di fronte a lei con la sua tranquillità e aurea angelica.
«Ancora non ci credo»disse, dando voce ai suoi pensieri.
Daniele inclinò la testa di lato confuso.«Cosa?»
«Te qui di fronte a me dopo quello che ti ho fatto. Credevo che mi odiassi».
«Non potrei mai odiarti Marghe»la rassicurò il Mezzo Angelo.
La ragazza abbassò il capo.
«Scusami Dani. Mi sono comportata da vera idiota».
«Marghe non è colpa tua. È...tutta la faccenda ad essere crudele...»cercò di consolarla ma la ragazza lo interruppe.
«Avrei dovuto prima ponderare i fatti anzichè prendermela con te».
«Chiunque avrebbe reagito come te Marghe. Anch'io l'avrei fatto se fossi stato al tuo posto».
«Non dirmelo solo per farmi sentire meglio. Ti ho ferito e nel peggiore dei modi non fidandomi di te. Perchè vuoi perdonarmi?»
«Perché tengo a te»rivelò Dani, stando ben attento a non esagetare. Temeva che se la sua migliore amica avesse intuito i suoi veri sentimenti davvero non avrebbe più voluto parlargli.«E non intendo perderti per via della mia natura»continuò con tutta la sincerità possibile.
Calde lacrime di gioia cominciarono a solcare le goti della ragazza e Dani fu veloce ad avvolgerla tra le sue braccia. E ora che l'aveva ritrovata era certo che non l'avrebbe più persa.
La invitò gentilemente a sedersi al suo fianco e Marghe tirò su con il naso.
«Devo sembrarti patetica».
«Niente affatto Marghe. Ti ho sempre ammirata lo sai».
«E come fai? Sono una persona orribile e lo sai. Non ti ho lasciato spiegare e cocciuta sono rimasta sulle mie idee finchè non è stato troppo tardi per tornare indietro...»
«Ma io sono qui e non ho alcuna intenzione di rinunciare a te».
«Dovresti odiarmi!»esplose lei. «Dovresti provare disgusto e repulsione guardarmi o starmi accanto».
Di tutta risposta Dani l'attirò a sè. «Non potrei mai odiarti, neppure se volessi».
Lei si lasció andate a quell'abbraccio sfogando tutte le lacrime di cui le sue ghiandole lacrimali erano capaci.
E smise solo quando non ce n'erano più da versare. Ovviamente la maggior parte di esse avevano bagnato la maglia di Daniele.
«Ti ho bagnato la maglietta»balbettò lei e sentì il petto di Dani vibrare sotto la sua testa.
«Nessun problema, avevo piuttosto caldo».
La ragazza si scostò e fissó il Mezzo Angelo.«Sei davvero intenzionato a perdonarmi?»
Dani le sorrise dolcemente.«Pensavo lo avessi capito».
«E non hai intenzione di lasciarmi?»
«Non intendo andarmene da nessuna parte che non sia al tuo fianco».
Margherita sospirò e si posizionò sul divano a gambe incrociate.
«Sono così confusa che neanche mi ricordo qual è stato il nostro motivo di litigio».
«Io si purtroppo »rispose Daniele cupo.«La faccenda dei gemelli».
La ragazza si ricordò e annuì piano. «Hai ragione. Ma non è colpa tua, me ne rendo conto».
Dani distolse lo sguardo.«A volte le leggi da seguire sono dure e spietate, così come alcuni comportamenti dei miei simili. Ma ogni luce ha la sua oscurità e viceversa. Una creatura angelica può essere spietata così come una demoniaca può amare».
«Cos'hai detto?»mormorò d'un fiato.
Daniele sorrise.«Me ne sono reso conto da poco ma perfino un Mezzo Demone può essere in grado di amare. Me l'ha fatto capire il tuo...ragazzo. Nessuna fazione è bianca o nera ma un miscuglio di entrambi».
Marghe lo fissó stupita.«Dovrò cercare di abituarmi a questa situazione ».
Dani ridacchió aggiustandosi gli occhiali sulla punta del naso.«Non dirlo a me. Se mi avessero detto che sarei diventato amico di un Mezzo Demone avrei riso per una buona mez'ora, se non di più».
La ragazza si aprí in un grande sorriso, che Dani trovò spettacolare. Era una delle cose che più gli era mancato oltre la serenità che provava ogni qual volta si trovasse al suo fianco.
Ma tutto d'un tratto la ragazza si fece improvvisamente seria.
«Dani posso...posso farti una domanda?»
Il Mezzo Angelo la fissó leggermente preoccupato.
«Ma certo, chiedi pure»rispose cautamente.
Marghe chiuse gli occhi e prese un grosso tespiro.«Come...come mai uno dei due gemelli viene ucciso?»
Quando riaprì gli occhi trovò un Daniele vistosamente addolorato e per un attimo si sentì il dovere di aggiungere:«So che non è colpa tua e ho sbagliato a credere il contrario. Ma vorrei...capire».
Il ragazzo distolse lo sguardo.«Nessun umano dovrebbe venire a conoscenza di tutto questo. Ma dato che te sai molte cose su tutto ciò posso anche dirtelo». Riportò lo sguardo su di lei assolto.«Fino a qualche secolo fa i gemelli non venivano uccisi come accade attualmente. E molte più creature celesti potevano concepire prole, pensa persino gli Angeli, ma questa è un'altra storia». Prese un respiro e continuò.«Ma accadde che uno dei due figli generati da un Arcangelo, Raziel, geloso del fratello scelto dal padre come suo possibile successore, lo uccise sotto gli occhi della loro madre. E resosi conto di quello che aveva fatto si tolse la vita. Ma quel gesto suscitò una sorta di ribellione anche negli altri gemelli che non erano stati scelti. In quel periodo lo erano tutti i figli, un evento rarissimo. Fu un vero massacro. I Mezzi Angeli sono più forti dei comuni esseri umani e i colpi inflitti sono di gran lunga più tremendi. Gli unici figli che non si abbassarono a tale gesto furono i figli di Michele, Gabriele, Raffaele, Ezechiele e Adriel».
«Così pochi?»domandò stupita Marghe e Dani annuì.
«Fu per questo che venne deciso che ad ogni nascita di due gemelli uno, quello reputato più debole viene ucciso, proprio per evitare tutto questo. E da allora può esistere un solo figlio per ognuno per volta. Per esempio mio padre potrà avere un altro erede solo dopo la mia morte».
«Ma voi siete il bene, perchè quei ragazzi si sono comportati...»
Daniele la fissò intensamente.«Marghe, come ti ho già detto ogni luce ha la sua oscurità. Anche quelli come me si sono macchiati di atti indicibili. A volte...a volte penso che non siamo tanto diversi dai Mezzi Demone».
Quando lo vide così abbattuto capì che era meglio cambiare discorso.«E invece la faccenda degli Angeli che non possono avere figli?»
Daniele si permise un debole sorrisetto.«Certo che sei incontentabile»scherzó e Marghe arrossí. «Scusami, è che sono solo curiosa. Tutto qui».
Lui ridacchiò piano prima di accontentarla. «Anche questo risale a qualche secolo fa ma è più una leggenda che altro. Me l'ha raccontata il figlio di Ezechiele che è un patito di leggende riguardanti il nostro passato. Dunque, gli Angeli potevano avere figli con gli umani ma quello che ne veniva fuori erano creature dedite al bene e con i poteri più limitati rispetto a noi Mezzi Angeli. Certo a disdire dal nome noi essendo figli di Arcangeli, che sono di grado leggermente più elevato rispetto agli Angeli, ereditiamo poteri ben maggiori. Comunque queste creture erano impossibilitate a evocare la Lux e solo pochi sapevano evocare le armi angeliche. Ma due figlie di due Angeli diversi e in epoche diverse nacquero diverse da tutti gli altri e vennero battezzate come Mezz'Esseri».
«Mezz'Esseri? E per quale motivo? Erano sempre tipo dei Mezzi Angeli no?»
Dani scosse la testa.«No, per loro la situazione fu diversa. Esse erano nate dalla fusione del sangue angelico e quello demoniaco».
Margherita sgranò gli occhi sorpresa.«Com'è possibile? Credevo fosse impossibile una cosa simile».
Il ragazzo fece spallucce.«Non ne ho la minima idea. Secondo la leggenda questi esseri sembrarono umani fino al loro diciottesimo anno d'età, e dopo il loro compleanno cominciarono a manifestare doti demoniache e angeliche anche se queste ultime più deboli. E poi ad un tratto scomparvero dalla circolazione e nessuno seppe che fine fecero. Il fatto che i due Angeli avessero giaciuto con un Demone fece si che solo i cinque Arcangeli potessero avere figli».
«Non era una questione di equilibrio come diceva Seth? Oppure anche per la faccenda dei gemelli? »fece notare Margherita.
«Non solo. I figli degli altri erano più deboli dei cinque e per questo non avrebbero intaccato l'equilibrio. Ma dopo questi fatti si preferì limitare contatti di questo genere con gli umani».
Margherita rimase in silenzio per un po' prima di domandare:«Hai contatti con gli altri Mezzi Angeli?»
Dani annuì e sorrise.«Si. Abbiamo il nostro gruppo di Whatsapp personale. Anche se ci siamo tutti tranne il figlio o la figlia di Adriel».
«Non sai chi è? E... aspetta! Un gruppo su Whats? Davvero? Posso vederlo?»
Dani strinse le labbra.«Purtroppo questo non posso. Devo mantenere segreta la loro identità».
«E perchè? Mica vado a spifferarla al mondo»obbiettò lei confusa.
«Per noi i pericoli sono ovunque. E più la nostra identità rimane all'oscuro meglio è. E poi in questa città abito solo io al momento. Due degli altri abitano insieme abbastanza vicino ma non esageratamente, mentre l'ultimo un po' più distante. Ma é da un po' di anni che non ci vediamo di persona».
«E il figlio di questo Adriel? Di lui non sapete niente?»
Dani annuì.«L'Arcangelo Adriel è stato davvero molto schivo sulla sua identità. Non sappiamo nulla di lui o lei, solo che è ancora vivo. Altrimenti avrebbe generato un altro figlio».
«Nessuno l'ha mai cercato? Voglio dire, sembra che voi Mezzi Angeli siate abbastanza importanti per il Paradiso».
Lo vide soppesare le parole prima di rispondere. «Sono anni che ci provano, ma non è ancora stato localizzato. Chissà, magari in futuro riusciranno a trovarlo».
La ragazza sorrise.«E lo aggiungerete al vostro gruppo?»
«Se non ha il caratteraccio di suo padre si. Devo già sopportare il figlio di Ezechiele con un comportamento...difficile».
Margherita cercó di immaginarsi uno simile a Daniele bisbetico e scorbutico ma non vi riuscì granchè bene. Non riusciva a capacitarsi che un Mezzo Angelo avesse quel tipo di carattere.
Rimasero in silenzio, incerti su cosa parlare. Marghe sapeva quanto fosse costato all'amico sviscerare quelle informazioni sul suo mondo, e per quello preferì non porgli altre domande per paura di farlo finire nei guai, pur essendo divorata dalla curiosità.
«E adesso? Cosa facciamo?»
La domanda semplice di Dani ruppe nettamente lo stallo tra loro.
Margherita fissó l'orologio appeso alla parete. Era ancora piuttosto presto.
«E se mettessimo qualcosa sotto i denti?»
«Sicura che a Seth non dia fastidio?»
«Penso di no. E poi ha detto che eravamo liberi di fare quello che volevamo purchè non gli distruggessimo la casa».
Dani la fissò ancora dubbioso prima di decidersi ad annuire e seguire la ragazza in cucina.
La trovò intenta sulle punte a cercare qualcosa dentro la mensola, a cui arrivava con difficoltà vista la sua scarsità di centimetri.
«Ti do una mano io. Cosa stai cercando?»
«Nulla in particolare. Solo qualcosa che mi ispir...» I suoi occhi furono catturati da una delle cinque confezioni di pop corn da preparare con il microonde.
«Ti vanno i pop corn?»propose e Dani arricció le labbra in un sorriso divertito.
«Con la Nutella vero?»
La ragazza voltò di scatto la testa con espressione disgustata di fronte a cui il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata. «Accidenti Marghe dovresti vederti».
«Sono i tuoi gusti discutibili a farmi rabbrividire».
«Ammetilo che sotto sotto anche a te piacciono».
«Certo, solo quando gli asini voleranno e cioè mai».
Dani fece spallucce.«Tanto meglio per me. Così ne ho di più da mangiare».
Margherita prese una delle confezioni e la posizionó all'interno del forno a microonde. Richiuse lo sportelletto e fissó l'apparecchio confusa.
«Sai come funziona vero?»
Dani la guardò spaesato.«Pensavo lo sapessi».
«L'avrei saputo volentieri se mia madre si fosse degnata di comprarne uno nella vita»sospirò lei.
«Magari se troviamo le istruzioni...»
«E se chiedessimo a Hugo?»
Dani fece una smorfia.«Al Dannato?»
«Che c'è che non va? Magari lui lo sa o l'ha visto usare da Seth».
«Sicura che sia una buona idea? Non ha l'aria amichevole e se devo essere sincero mi mette un po' soggezione».
«Sta tranquillo Dani, non è cattivo come sembra».
«Marghe è un Dannato! Se è finito all'Inferno ci sarà staro un motivo no?»
«Ha solo fatto delle scelte sbagliate e ha fatto troppo affindamento sulla sua impulsività. Ma nel profondo del cuore è buono. È stato solo tradito dalla persona in cui credeva ciecamente».
Daniele la fissó per un attimo appena. Poi sospirò.«E va bene. Chiamalo».
La ragazza uscì dalla cucina e si diresse verso la porta dell'unica stanza in cui non aveva mai messo piede, e che aveva dedotto era di Hugo.
Bussò delicatamante e rimase in attesa.
Hugo le aprì quasi subito e la ragazza riuscì ad intravvedere una stanza dalle pareti nere e abbastanza spoglia se non fosse per una scrivania su cui era poggiato una sorta di quaderno. Non ebbe il tempo di vedere altro che il Dannato si richiuse dietro di sè la porta.
«Hai bisogno Bambolina?»
Margherita annuì.«Non sappiamo come far funzionare il microonde».
Hugo inclinò la testa di lato con fare divertito.«E ti aspetti che io lo sappia usare?»
«Bè si...speravo di si»ammise lei arrossendo.
«E il tuo amico pennuto non ne è capace?»
«Purtroppo no. Puoi aiutarci?»
Si vedeva che Hugo voleva risponderle male ma di fronte al suo sguardo implorante capitolò.
«Uff, e va bene»si arrese, seguendo la ragazza in cucina dove trovarono un Daniele intento a fissare il microonde manco fosse un cubo di Rubik da risolvere.
«Non credo che se continui a fissarlo con insistenza si metta a funzionare»lo riprese aspramente Hugo e il Mezzo Angelo si voltó verso di lui.
«Perchè tu conosci un modo per farlo?»
«Ovvio che si. Adesso fatti da parte».
Lo scostò quasi di peso e cominciò ad analizzare tutti i tasti presenti che cominciò a pigiare uno dietro l'altro.
«Cosa...cosa stai facendo?»domandó perplessa Marghe.
«Sto cercando di farlo andare no?»
«Hugo non credo che sia questo il modo giusto per...che significa "Sovraccarico"?»
Dani l'afferró per la mano e la condusse fuori dalla stanza.
«Che si prevedono guai»diede voce ai suoi pensieri Dani.
Fecero appena in tempo a mettersi al riparo che sentirono uno scoppio che fece perdere loro dieci anni della loro vita.
Quando rimisero piede nella stanza trovarono Hugo del tutto incolume a fissare quello che rimaneva del microonde surriscaldato. Il calore era stato tale che si era deformato e in tal modo accartocciato quasi su se stesso.
«Wow. È sembrato una bomba artigianale»commentó felice il Dannato, beccandosi un'occhiata da parte di Daniele e Margherita.
«Era una battuta. Ma quanto siete seri! Mi fate venire il latte alle ginocchia»aggiunse con un sospiro alzando gli occhi al cielo.
«Non avevi detto che lo sapevi usare?»
«Ho detto che vi avrei aiutato non che lo sapevo usare»li corresse Hugo con un ghigno.
Dani fece per replicare ma il campanello lo distrasse.
«Vado a vedere chi è»si propose Marghe uscendo dalla stanza.
Non appena aprì la porta fu investita da una voce gracchiante e a tratti anche davvero fastidiosa. Apparteneva a una donna sui ottant'anni dai capelli bianchi attorcigliati in bigodini e una vestaglia rosa, ai piedi un paio di pantofole a unicorno.
«Chi sei tu? Spero che il mio caro vicino abbia una spiegazione a tutto».
La ragazza sussultò colta di sorpresa dal suo comportamento e indietreggiò d'un passo.
«Lei abita...»provò a chiedere ma fu sgarbatamente interrotta.
«Non so se tu lo faccia apposta o no ma sono la vicina d'appartamento di quel ragazzo pazzo che per poco non faceva saltare in aria la mia povera casa».
Seth aveva vicini simili? Come faceva a sopportarli?, pensò Marghe corruciando le soppracciglia.
La donna le schioccò le dita davanti alla faccia.
«Mi stai ascoltando signorina? Mi faccia entrare cosichè possa parlare a quattr'occhi con quel teppista. L'ho saputo la prima colta che l'ho visto che quello era un poco di buono». Si fece improvvisamente bianca in volto.«E se fosse un terrorista? Oh, Signore del cielo...»
«Lui non è un terrorista...»provò a spiegare Marghe ma la figura di Dani che si fece avanti la interruppe. Tra le mani reggeva quello che rimaneva del microonde.
La donna lo fissò spaesata.«Aspettate un artimo. Lui non è il mio vic...»
Dani non le diede il tempo di dire altro che le gettò quasi addosso il microonde e boffonchiò un "Mi scusi" prima di sbatterle letteralmente la porta in faccia.
Marghe si voltò allora verso di lui stupita.
«Dani che cosa...»
«Non lo so»anticipó lui la domanda.«Ho agito nel panico»spiegò in evidente imbarazzo.
Marghe cominciò a camminare avanti e indietro preoccupata.
«E adesso che facciamo?»
«Diciamo tutto a Seth, spiegandogli la situazione e ...»
«Neanche per sogno. Non voglio che Seth mi reputi una persona non degna della sua fiducia. No, dobbiamo far finta di nulla e cercare di non fargli ricordare di possederlo».
«E poi? Senti Marghe, so che tieni a fare bella figura con lui, ma dire la verità è la cosa migliore da far...»
«Glielo ricompro nuovo»se ne uscì Marghe.«Mi sembra un modello recente, magari nei negozi di elettrodomestici lo posso trovare».
«Lo compreremo»la corresse gentilmente Dani, ma la ragazza, a quelle parole, scosse la testa.«No, la colpa è mia e sono io che devo rimediare al danno».
«Ma se ben ricordi avevamo entrambi fame, e per questo entrambi abbiamo colpa. Anche se ad essere sincero è maggiormente colpevole quel Dannato». Queste ultime parole le boffonchiò tra sè e sè e così Marghe non le sentì.
«Ormai è deciso Dani. Ma adesso devi solo darmi un piccolo aiuto a distrarlo».
Daniele sospirò scompigliandosi i capelli.
«E va bene Marghe. Ma se dovesse scoprirlo gli dirai la verità».
«Promesso» gli rispose sollevata la ragazza.
E non appena tornarono in salotto sentirono una chiave entrare nella toppa della porta di casa di Seth.
«È tornato»bisbigliò Daniele.
«E come lo sai?»gli sussurró di rimando lei. Magari era un ladro che stava cercando di scassinare la porta. Eh certo. Era lei che si faceva troppi filmini mentali.
«Sento la sua aurea»spiegò lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«E adesso che facciamo?»
Dato che la ragazza entrò quasi nel panico fu Dani a prendere l'iniziativa. La prese per mano e si gettatono sul divano. Poi come se nulla fosse il Mezzo Angelo afferrò il telecomando e accese la tv, per poi voltarsi verso la ragazza.
«Ora cerca di far finta che non sia accaduto nulla di male».
Marghe ubbidì sperando di essere abbastanza convincente.
E quando Seth sbucò con la testa dal vano della porta li trovò seduri granquilli. La ragazza rivolse un fugace sguardo d'intesa verso il Mezzo Angelo che le fece l'occhiolino, un po' come per dire:"sta tranquilla, andrà tutto per il meglio".
Non appena il Mezzo Demone incrociò lo sguardo di Margherita quasi si sentì trafitta da quanto era intenso.
Assunse l'espressione ancora più felice che potesse mai fare cercando in tutti i modi di convincere Seth. E prima che lui potesse intuire i suoi veri pensieri sviò la conversazione su altro. Per esempio che aveva prenotato le pizze per passare altro tempo insieme ai due ragazzi. Per fortuna Seth non ne aveva fatto una tragedia cone pensava a state in compagnia di Daniele.
Fu durante l'attesa che se ne accorse.«Seth, cos'hai fatto al polso?»domandò Marghe preoccupata, notando la fasciatura.
Serh sorrise.«Nulla di grave. Solo un tatuaggio».
«Posso guardarlo?»
Il ragazzo annuì e sciolse le bende, e non appena lo vide sentì il suo cuore fare una capriola per la gioia.
Nella parte interna del polso spiccavano piccole e nere una S e una M intrecciate tra loro, la S che sembrava intenzionalmente un piccolo demone daro che era provvista di cornina e coda.
«Non so perchè l'ho fatto. Cioè si lo so, è solo che è una cosa sciocca...o forse no. Quello che volevo dire è che...volevo un qualcosa che mi imprimesse sulla pelle quello che provo per te».
Margherita trovò davvero buffo il suo imbarazzo, e per questo gli sorrise dolcemente.
«Hai avuto davvero un bel pensiero Seth».
Il ragazzo le sorrise a sua volta, e quel piccolo gesto sembrò quasi sul punto di rubare perfino la luce più fulvida esistente.
Fu un leggero colpetto di tosse a far ricordare loro della presenza di Dani.
«Sentite capisco molte cose, ma così è esagerato»si lamentó il Mezzo Angelo facendo finta di avere la nausea.
Di tutta rispsota Seth rispose con un ghigno.
«Se solo geloso solo perchè non ho marchiato la mia pelle con la nostra specialissima amicizia».
Dani alzò gli occhi al cielo esasperato, e il Mezzo Demone rise.
E Marghe si sentì davvero orgogliosa dei due che, malgrado le divergenze tra le loro specie, cervavano di mantenere un rapporto civile.
Non appena arrivò la loro cena si accomodarono sedendosi sul divano o sulla poltrona, alla tv L'apprendista stregone, un film che aveva messo d'accordo tutti.
Ora tutto quello che doveva fare era impedire a Seth di notare l'assenza del microonde fin quando non ne avessero trovato uno uguale che lo potesse sostituire.
Tutto perfetto...
...fino a quando non sentirono il campanello suonare.
Sia Dani che Margherita si irrigidirono, colti da una brutta sensazione.
Serh ignaro del tutto si alzò per andare ad aprire, e i due se ne accorsero troppo tardi.
Non ebbero neppure il tempo di fermarlo. E solo quando sentirono le urla adirate della vicina di Seth seppero di essere nei guai.
Angolino autrice:
Buondì ed eccomi qui con questo nuovo capitolo...per cui vi ho fatto aspettare un'eternità e mezza...chiedo davvero davvero enormemente scusa😢 però spero che l'attesa sia stata ripagata❤
In verità questo capitolo doveva contenere quello che adesso è slittato al 56 😅 solo che la mia testa bacata a partorito...questa cosa, e da brava strana quale sono non ho resistito a scriverla 😂 anche se per quella folle vicina di Seth ho deciso di troncare qui per darle un po' di spazio nel prossimo 😘
Inoltre volevo dirvi alcune cosette che mi hanno chiesto riguardanti la storia e ne approfitto scrivendo tutto qui cosicchè tutti le sappiate 😄
1- quanti capitoli avrà ancora questa prima storia?
Premettendo che come avete visto basta un nulla per allungare la storia, posso solo dirvi che il numero di cap mancanti si aggira tra i 10 e 15, dipende dalla mia folle mente 😅
2- mi è stato fatto notare che Seth non è più "cattivo" come a inizio storia 😅 tranquille il nostro caro Mezzo Demone è un po' bipolare a modo suo (noooo, non si era notato vero?😅), e si comporta con le persone malvagie o buone in base a quello che si meritano😊 e devo anche ammettere che è cotto(e mangiato...ahah no ok la smetto, scusatemi😅) di Marghe😍
3- ultima cosa e poi la pianto qui(e voi: alleluja😂), al momento la storia procede tranquilla e vi consiglio di godervi questi attimi perchè negli ultimi capitoli si piangerà come delle fontane per una cosa che accadrà😅😢😭
Oks...finito il papirus vi saluto👋
A presto 😍😍😍
FreDrachen
P.s: ah un'ultima cosa (poi mi eclisso per davvero giuro😂), ho aperto una pg Istagram dove dovrei pubblicare qualche sclero sulle storie che scrivo tipo immagini, estratti e se volete pure qualche pezzo spoiler dei capitoli in corso mano a mano che devono uscire 😄...o almeno questa è l'intenzione ma devo prenderci ancora la mano 😅
Comunque la pagina si chiama:
fredrachen_stories
(W la fantasia vero? 😅)
E bon niente se volete potete seguirla, oppure è lo stesso 😅✌🏼😄
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