Capitolo 53
22/05/2015
Il venerdí arrivó davvero come una benedizione. Tra le interrogazioni e le verifiche non si aveva neanche il tempo di ossigenare il cervello. Per fortuna l'ostacolo chimica organica fu superato con estrema determinazione. Quando il prof consegnó quella mattina le verifiche corrette Marghe si trattenne dall'urlare di gioia per il voto preso, un bel nove che non si sarebbe mai sognata neanche nelle piú rosee aspettative. Seth se l'era cavata con un bel nove e mezzo, peccato che il ragazzo fosse in ritardo, e per questo non poté godersi il voto.
Preoccupata prima dell'inizio della lezione gli aveva mandato un messaggio e la risposta che le arrivò le risultó a dir poco strana.
Seth: "Scusa Meg, ma avevo una cosa molto importante da fare :) entro alla seconda ora. Ti amo <3"
La ragazza fu quasi tentata a chiedergli spiegazioni, non perché non si fidasse di lui, ma perché era estremamente curiosa. E lo fece di persona alla prima ricreazione, solo che Seth le rispose con un sorriso enigmatico e un:«Dopo le prove te lo rivelerò».
E cosí passó l'intera giornata aggrovellata nella curiostà piú assoluta, lasciando fuori dalla sua mente quasi tutto il resto. A parte nell'ora di storia quando la prof decise di interrogarla, riuscendo per fortuna a snocciolare qualcosa e strappare un bel sette, voto altissimo con l'Ughini che era molto stretta.
E il pomeriggio per fortuna sua arrivó presto. Prima finivano prima avrebbe saputo il segreto di Seth.
La lezione inizió con tutti loro seduti ad ascoltare gli elogi della professoresa Basetti nei confronti dello spendido lavoro che stava venendo durante le prove.
Ma la mente di Margherita era altrove, la mente ancora fissata nel scoprire cosa stesse tramando Seth che, notando la ragazza, si permise un sorriso.
«Dai Meg, non devi ancora attendere molto».
«Scusa, é che la curiosità é troppa. Non é che potresti darmi un indizio?»
Seth seduto al suo fianco si inclinó verso di lei per quel poco per mormorarle la sua risposta senza avere peró lo spiacevole problema di cascarle addosso. Se fossero stati da soli era un conto, ma di fronte a tutte quelle persone non voleva metterla in imbarazzo.
«É piccolo e sono certo che ti piacerà».
Non appena riprese la posizione normale Magherita si voltó verso di lui con un tenero broncio a incresparle le labbra. «Questo non é un indizio»si lamentó lei.
Seth sorrise innocentemente.«Scusami se non ti posso dire altro. Vorrei lasciarti a bocca aperta e se ti anticipassi troppo rovinerei tutto».
A tali parole non trovó nulla con cui obiettare e per questo si arrese, riportando la sua concentrazione sulla prof che stava elencando i nomi dei ragazzi che avrebbero dovuto provare quel giorno, e tra loro vi era pure il suo. Si alzó da posto e seguí gli altri che si erano già ammucchiati in un angolo del palcoscenico.
Si fecero avanti per primi Lorenzo e Paolo, a recitare le loro rispettive parti di Frate Lorenzo e Paride. I due recitarono le battute del loro faccia a faccia, nell'atto successivo alla morte di Tebaldo e l'esilio di Romeo da Verona, e solo allora Margherita fece la sua entrata in scena.
Paolo le andò incontro con evidente contentezza che poco si addiceva al suo ruolo, fatto che insospettí Seth seduto in prima fila con le braccia incrociate al petto.
«Felice incontro, mia signora e mia sposa».
«Signore, mi chiamerete cosí quando potró essere vostra sposa»ribatté la ragazza, suscitando in Seth un'intima soddisfazione.
Paolo fece una smorfia contrariata.«E questo "potrà essere", deve essere, amor mio, giovedí prossimo».
«Ció che deve essere, sarà».
Lorenzo boffonchió a mezza voce:«Questa é una sentenza sicura».
Paolo lo ignoró concentrandosi completamente sulla ragazza di fronte.«Venite dal padre a confessarvi?»
«Se rispondo, mi confesso a voi»rispose pacatamente Marghe e Seth valutò tale mossa molto furba da parte di Giulietta.
«Non mi direte di non amarmi!»
«Invece confesseró a voi che amo lui».
«Confesserete anche, sono certo, che amate me».
«Se lo faró, avrà piú valore la confessione fatta in vostra assenza, e non davanti a voi».
Paolo non si scompose e allungó una mano verso il volto di Margherita, accarezzandolo lievemente, gesto che per poco non fece venir voglia a Seth di alzarsi e tranciargli l'arto in questione. «Povera anima, come il pianto ha consumato il tuo viso».
Margherita si ritrasse un poco al contatto.«Le lacrime hanno avuto una tenue vittoria perché era molto sciupato prima ancora della loro furia».
«Con queste parole l'offendi piú che con le lacrime».
La ragazza fece per rispondere quando la suoneria del telefono della prof si levó nella stanza.«Scusatemi ragazzi, ma ho mia sorella in ospedale e devo rispondere assolutamente. Voi continuate pure». E uscí dall'aula con aria sinceramente preoccupata.
Margherita riprese da dove si erano interrotti.«Non é una calunnia, signore, é la verità; e l'ho detta a viso aperto».
«Il tuo viso é il mio, e tu l'hai offeso».
«Puó darsi, poiché non é mio». Si voltó allora verso Lorenzo, rimasto in silenzio fino a quel momento.«Avete tempo ora, padre? O devo tornare stasera dopo la messa?»
«Va bene ora, pensierosa fanciulla» le rispose Lorenzo prima di rivolgersi con tono piú freddo a Paolo.«Signore, dobbiamo restare un momento soli».
Paolo sorrise con arroganza.«Dio non voglia che io disturbi i vostri esercizi religiosi. Giulietta, giovedí verró a svegliarti all'alba. Addio fino a quell'ora. Eccovi un bacio di fedeltà».
Paolo per nulla insicuro e con un sorriso arrogante sul volto poggió le labbra su quelle di Margherita che del tutto presa dallo stupore e colta da un improvviso panico non lo respinse.
Lo fece qualcuno per lei dopo un nanosencondo. Qualcuno di molto, molto arrabbiato. Vide chiaramente il pugno entrare in rotta collisione con la faccia di Paolo che cadde a terra, massaggiandosi la mandibola.
«Ma che cazzo di problemi hai?!»urló contro un Seth incazzatissimo e con gli occhi che gli scintillavano di rabbia. Il ragazzo avvertiva le ali, le corna e gli artigli desiderosi di uscire, e la smania di fare a pezzi quello stronzo era davvero troppa da tenere a bada.
«Tu prova a ribaciarla in quel modo e la mandibola non sarà l'unica cosa a cui dovrai dire addio»gli sputó contro il Mezzo Demone adirato che, se avesse avuto il potere di uccidere con la forza del pensiero di Paolo non sarebbe rimasto altro che il cadavere rinsecchito a terra.
Marghe intuí che era meglio intervenire prima che la situazione degenerasse del tutto.
«Seth, davvero non é succ...»provó a intervenire ma Seth neppure diede cenno di darle ascolto. L'immagine di Paolo che baciava la sua ragazza gli stava per far completamente perdere il senno.
Paolo si rimise in piedi a fatica sempre tenendo la mano sulla mandibola da cui colava sangue. «Ma sentiti. Dovresti proprio farti curare, violento del caz...»
La gamba di Seth si mosse cosí velocemente che nessuno si rese conto dell'accaduto finché non sentirono l'urlo soffocato di Paolo prima che questi crollasse a terra tenendosi una gamba, laddove era stato colpito. Un colpo che sicuramente gli aveva recato qualche danno significativo data la potenza con cui era stato scagliato.
E Seth lo avrebbe colpito ancora e ancora se non fosse che Marghe si fece avanti bloccando il suo pugno, che stava per scagliare sul ragazzo a terra, avvolgendolo tra le sue piccole mani morbide. La ragazza aveva intuito subito che era quasi sul punto di perdere completamente il controllo e trasformarsi di fronte a tutti.
Seth, con ancora il fiato corto, e la rabbia che ancora circolava a ritmo incontrollabile nelle vene, si voltó verso Margherita, riuscendosi cosí a calmare un poco.
La prof tornó in quel momento e si allarmó subito nel constatare le condizioni di Paolo,che provó a dare lacolpa aSeth, e avrebbe benissimo potuto metterlo nei casini se non fosse che il Mezzo Demone aveva usato all'ultimo il potere di Costrizione sul resto dei presenti che magicamente si erano dimenticati del fatto, e assistevano a un Paolo incazzato come una iena che si rotolava a terra per il tremendo dolore alla mandibola e alla gamba destra all'altezza della tibia e del perone.
La professoressa Basetti si affrettó a chiamare un'ambulanza che non ci mise molto ad arrivare e caricare Paolo che per tutto il tempo aveva fissato Seth con occhi di fiamma, e lo stesso si poteva dire del Mezzo Demone che si stava trattenendo dal raggiungerlo e spaccargli completamente la faccia.
«Per oggi le prove terminano qui. Ormai mancano pochi incontri prima della recita finale, e sono certa che andrete benissimo. Speriamo che Paolo si riprenda presto per continuare a interpretare il ruolo di Paride».
Seth strinse la mani a pugno. Era certo che se avese nuovamente provato a baciare Meg gli avrebbe strappato le labbra e fatte ingoiare a forza, traendo ispirazione da una tortura abbastanza in voga nella Voragine.
«Potete andare a casa. Ci vediamo venerdí prossimo»li salutó la Basetti.
Seth si preparó in silenzio scuro in volto e con altrettanto umore lasció la stanza, lasciando indietro Margherita che recuperó in fretta e furia le sue cose per andargli dietro.
«Seth!»lo chiamó cercando di raggiungerlo. Il Mezzo Demone stava macinando metri e metri di strada a grandi falcate, completamente perso nei suoi pensieri.
Ma inaspettatamente Marghe con uno scatto di cui si sorprese riuscí a raggiungerlo e a piazzarsi di fronte a lui.
«Seth che cos'hai?»
Si bloccó spaventata. Le iridi di Seth vorticavano come quando usava le sue doti demoniache. Era davvero fuori di sé dalla rabbia, testimoniato anche dal respiro irregolare e ansante come se cercasse in tutti i modi di trattenersi.
Cazzarola! Se avesse continuato in quel modo avrebbe senza ombra di dubbio perso completamente il controllo a tal punto di assumere completamente la forma demoniaca.
La ragazza deglutí preoccupata.«Sei...sei per caso arrabbiato con me?»
A quelle parole Seth retrocesse di un passo, distogliendo lo sguardo. «Perché dovrei?»
«Bé per la faccenda di Paolo...»
Inaspettatamente Seth l'attiró contro il suo petto in un forte abbraccio.«Non é colpa tua Meg, ma di quello stronzo». La strinse ancora un poco.«Se ci riprova ancora lo ammazzo».
Una ragazza normale in una situazione simile si sarebbe dovuta un poco preoccupare, ma Margherita non si era mai reputata tale.
«Non accadrà piú Seth. Saró io stessa a fare in modo che non accada».
Seth affondó il viso tra i suoi capelli.
«Non hai idea di come mi sia sentito quando quello stronzo ti ha baciato, ben conscio che stiamo insieme».
Margherita per calmarlo cominció ad accarezzargli la schiena, gesto che Seth parve apprezzare perchè avvertí chiaramente i muscoli che si rilassarono e il respiro farsi piú regolare.
Ma senza preavviso si allontanò da lei e distolse lo sguardo.
«Non merito tutto questo Meg. Dovresti avere paura di me».
Margherita aggrottó le sopracciglia.«Non...non vuoi piú stare con me?»
Seth alzó la testa di scatto, gli occhi che scintillavano.
«Questo mai! Piuttosto scelgo la morte se non dovessi piú stare con te».
«E allora caro mio Seth Grigori devi metterti in testa che non mi farai mai del male».
«E come fai ad esserne certa? Non sai che mostro si cela dentro di me. Perché é questa la mia parte demoniaca, una mostruosità che potrebbe uscire allo scoperto e farti del male. Cosa ti fa credere che la prossima volta non perda completamente le staffe e...»
«Io so che tu sei piú forte di lei». Gli si avvicinó e gli prese le mani che avvolse tra le sue. «Non devi aver paura di un qualcosa di irrealizzabile ».
«Meg, forse non te ne rendi conto ma io...»
«Quando hai ucciso Nicolas avrei dovuto avere paura no? E invece non é successo, e sai perché? Perché sei molto piú di quello che sembri. Tu non sei il mostro che credi».
«E tu come lo sai?»
«Lo so e basta. Devi solamente credere in te come faccio io».
Seth la strinse ancora di piú a sé.«Non ti merito, eppure non posso fare a meno di te».
«E io di te Seth. Non ti lascerò mai, nella buona e nella cattiva sorte».
Sentí il petto di Seth vibrare contro il suo petto.
«Sai che tutto questo suona come un rito di matrimonio?»
Accortasi del gesto sussultó.«Accidenti, non me n'ero accorta. E dire che per un po' ce l'avró con questa celebrazione»esclamò, riferendosi senza filtri al matrimonio tra sua madre e Carlo.
«Ma io mica mi stavo riferendo al matrimonio di quel vecchio babbano».
Marghe non sapeva se ridere per l'appellativo con cui si era rivolto Seth nei confronti di Carlo o stupirsi per le restanti parole.
«Mi stai dicendo che vuoi sposarmi?»
«Ora é un po' presto, ma in futuro chissà».
«Ma voi Mezzi Demone potete entrare nlle chiese?»
«Bé, non tuti i matrimoni sono celebrati in chiesa».
Margherita si scostó per quel poco che le permettesse di fissare Seth negli occhi. «Sai che sto trovando davvero assurda questa conversazione?»
«Mi stai dicendo che non vuoi sposarmi?»
«Ma cosa vai a pnsare? Certo che mi piacer..cioé se non fosse cosí presto...si insomma...»balbettó a corto di parole Marghe. Ecco il potere che esercitava su di lei Seth, che non diede alcun cenno di essere rimasto turbato.
«Stavo scherzando Meg. Abbiamo ancora tempo».
Margherita si rilassó e solo si ricordò del piccolo segreto che l'aveva tenuta con la testa fra le nuvole per tutta la giornata. Si staccó dall'abbraccio e gli sorride furbescamente.
«Non dovresti dirmi qualcosa Seth?»
Il ragazzo la fissó perplesso, e la ragazza ridacchió.«Pensavi che me ne fossi dimenticata? Il motivo per cui sei arrivato tardi no?»
Il volto di Seth si illuminó.«Ah si, giusto. Dopo tutto quello che é successo me ne stavo completamente diemnticando, seppur sia una cosa davvero importante».
Ravattó nello zaino da cui estrasse una scatolina in velluto rosso, simile a quella per contenre un gioiello.
Seth la porse alla ragazza che la prese con evidente curiosità.
«Che cos'é?»
«Se non lo apri non lo saprai mai».
Margherita si affrettó ad alzare il coperchio e trovó all'interno, adagiata dolcemente su un cuscinetto in velluto una collana argentata a cui era appeso un pendente, costituito da una pietra nera circondata da un filo di argento.
«La pietra é un'ossidiana»specificò il ragazzo.
«É davvero stupenda. Ma non ti sembra un oggetto troppo femminile per te?»
Seth a quella risposta cercó di soffocare una risata, allungando la mano per prendere la collana.
«In verità questa é per te»le riveló spostandosi dietro di lei per potergliela far indossare.
Quando si riposizionó di fronte a lei la trovó a bocca spalancata per lo stupore.
«É...per me?»riuscì solo ad articolare lei.
«Bé si. É un oggetto di inestimabile potere. Con questa al collo sarai in grado di capire se nei paraggi c'é una creatura sovrannaturale originaria dell'Inferno».
«Cosa?»
«L'ossidiana viene utilizzata per schermare la nostra aurea sovrannaturale, ma al tempo stesso se una creatura infernale si trovasse a poca distanza da uno che possiede tale pietra, questa si scalda e comincia ad emettere una debole luce pulsatile, e il proprietario sa della sua presenza».
«É davvero bellissima Seth. Ma perché me l'hai data?»
«Solo per precauzione. I miei simili sanno essere pericolosi, e piú stai alla larga da loro meglio é»rispose semplicemente.
Aveva sudato un poco a convincere Diego qualche giorno prima a procurargli quella pietra d'ossidiana, in particolare arcobaleno, senza dovergli spiegare il motivo per cui gli servisse. Trasformarla in una collana era stato molto piú semplice dato che aveva fatto affidamento a un gioglielliere che si era dimenticato dell'accaduto dopo che lui gli aveva eclissato dalla mente quel ricordo mediante il potere di Costrizione.
«Cosa intendi?»domandò lei allarmata.
"A volte i miei simili sanno essere psicopatici e ho paura che ti possano farti del male" avrebbe voluto dirle, ma non aveva affatto intenzione di spaventarla più del dovuto.
Così si limitò a chinarsi verso di lei e poggiare la fronte sulla sua.«Non devi preoccuparti Meg. Sono pronto a tutto per tenerti al sicuro. Questo consideralo solo un piano di riserva».
La ragazza a quelle parole si calmó un poco e si fece avvolgere dalle braccia calde e muscolose del ragazzo.
Rimasero cosí fin quando non si accorsero che era meglio prendere la strada di casa.
«Hai programmi per domani?»le domandó Seth a a bruciapelo, e Marghe scosse la testa.
«Ti andrebbe di fare un salto da me? Ho una sorpresa per te».
"Sempre che il piano funzioni" pensó.
«Un'altra sorpresa?»domandò sorpresa Marghe e Seth sorrise criptico.
«Vedrai».
Angolino autrice:
Salve :) mi scuso tantissimo per l'immenso ritardo con cui aggiorno 😅
Ma d'estate divento veramente disorganizzata e il tempo per scrivere purtroppo non é molto 😢 cercherò di non farvi aspettare troppo per il prossimo 😉
Comunque piaciuto il capitolo? ❤
Quale sarà la sorpresa che Seth ha in mente? 😊
A presto 😘
FreDrachen
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