Capitolo 36

9/05/15

Margherita

Fissó la sua figura riflessa nello specchio. Con un sospiro passó la mano sulla superficie setosa dell'abito nero che indossava.

Ancora non si capacitava di essere stata convinta da sua madre a indossarlo. Lei non era affatto tipo da vestitini, era piú da maglietta e jeans. Era arciconvinta di indossarli pure per il suo matrimonio o futura laurea se avesse voluto continuare gli studi.

Vestito o meno non aveva alcuna voglia di partecipare al funerale. Già l'angosciava solo il pensiero, figurasi se pensava a chi doveva le sue onoranze.

Quello che le importava in quel momento era solo passare del tempo con Seth.

Già non aveva chiuso quasi occhio quella notte, passando tutto il tempo in preda a uno stato d'imbambolamento e frenesia. In testa un unico pensiero fisso.

Seth l'amava.

Seth la desiderava.

Sulle labbra continuava ad avvertire ancora il sapore delle sue, e il fuoco rovente che le aveva incendiato nel suo animo.

Ancora non le sembrava possibile che Seth si fosse dichiarato in quel modo. Eppure era successo.

Giunta a casa si era precipitata ad aggiornare Alyssa e le altre su quello che le era capitato quel pomeriggio.

Tutte erano rimaste davvero sorprese da quella rivelazione ma erano davvero contente per la notiziona.

La ragazza si sentiva davvero al settimo cielo. Se avesse voluto avrebbe benissimo potuto toccarlo con un dito.

Non vedeva l'ora di rivederlo. Erano passate solo poche ore e già sentiva la sua mancanza. Sembrava quasi che fosse diventato come l'acqua per un assetato, o il Sole per la vita, o il sangue per il vampiro.

Bé, quell'ultimo pensiero poteva anche risparmiarselo.

Mentre stava meditando di togliersi di dosso quell'affare cosí fastidioso la madre bussó alla porta.

«Sei pronta Marghe? Sbrigati, o faremo tardi».

La ragazza gettó un'occhiata all'orologio che aveva appeso alla parete. Mancavano ancora due ore all'inizio del funerale, ma Katherine voleva arrivare prima degli altri per stare accanto a Carlo in quel momento di dolore, o cosí si era giustificata la sera prima a domanda posta.

Sbuffó seccata.«Si mamma. Arrivo».

Afferró la pochette, la stessa che aveva il fatidico giorno in cui aveva scoperto il segreto di Seth, in cui infiló il cellulare e un pacchetto di fazzoletti, ovviamente non per lei ma per la madre. Era assolutamente certa che avrebbe pianto come una fontana, e come diceva il detto:"prevenire é meglio che curare".

Uscí di camera con un muso talmente lungo da farla sembrare una seguace convinta di Leopardi.

Sua madre se ne accorse subito. «Cosa c'é Marghe? Ti vedo...un po' mogia. Qualcosa non va?»

Il "Qualcosa non va?" era davvero un eufemismo.

In primis avrebbe voluto dirle che Nicolas non meritava affatto tutto quel dolore da parte sua, e che stava piangendo per un idiota colossale.

Ma quei pensieri li tenne per sé, limitandosi a indicare l'abito che l'aveva costretta a indossare.

«Lo sai che odio mettermi i vestiti. Sono scomodi. Perché non posso mettermi in jeans e maglietta?»

Katherine sospiró.«Ne abbiamo già discusso. Puoi vestirti come vuoi in altre occasioni. Questa invece richiede un abbigliamento consono».

«É una cosa stupida»ribatté Marghe.

«Sarà anche stupida, ma é cosí che deve essere». E andó a recuperare i suoi tacchi.

La figlia la seguí ancora contrariata, e invece che prendere i tacchi che anch'ella avrebbe dovuto indossare, recuperó le sue sneaker nere.

«Margherita, i tacchi»la riprese la madre.

«E rischiare di rompersi le ossa del collo? No grazie».

Katherine alzó gli occhi al cielo, ma non replicó. La ragazza si permise un sorrisino soddisfatto prima di seguire la donna fuori casa.

La chiesa in cui si sarebbe tenuto il funerale non si trattava di quella della Provvidenza, ma bensí quella di Santa Caterina, distante solo poche fermate di bus.

Era piccola rispetto ad altre come quella di Carignano, eppure al tempo stesso era accogliente. Le facciate esterne erano bianche e azzurrine e sulla parete principale spiccavano le raffigurazioni di Santa Caterina.

Dentro era piena di panche in legno e la luce filtrava da coloratissimi mosaici.

Katherine percorse a grandi falcate la navata per andare incontro a Carlo e Clara, già lí presenti e intenti a parlare con il parroco, Don Paolo, mentre la ragazza si avvicinó con passo da lumaca.

Non appena fu a neanche un metro da i presenti, Clara si voltó verso di lei e gettó uno sguardo contrariato verso le scarpe di Marghe.

«Ma dico, ti costava troppo indossare un paio di tacchi?»domandó con una punta d'isteria nella voce.

Margherita la fissó male.«Io noto invece che sei sempre la stessa Clara».

Lei la fissó con sguardo di fuoco prima di non degnarla di uno sguardo e facendo la cascamorta con i presenti.

Marghe con uno sbuffo si sedette su una panca e accese il 3G. Trovó un messaggio su Whatsapp da parte di Seth.

Seth(h 8:15) : buongiorno <3

La ragazza sentí il cuore sciogliersi a quel messaggio davvero tenero.

Margherita: buongiorno :D

(Seth é online)

Seth: Meg *^*

Margherita: sei già in piedi? 0.0

Seth: bé...si ^^"

Margherita: che combini?

Seth: stavo pensando a te

Margherita: cucciolo *-*

Seth: ok...mettiamo in chiaro una cosa. Puoi chiamarmi cosí quando vuoi ma non in pubblico ;)

Margherita: bé...se mi fai arrabbiare so come ricattarti ;P

Seth: ma come siamo diabolici oggi XD

Margherita: ma che dici? Io diabolica mentre sono in chiesa?

Seth: e perché di prima mattina sei in chiesa? O.o

Margherita: per il funerale di Nicolas...mia madre mi ha buttata giú dal letto alle 6:30. Ho tanto sonno :'(

Seth: quindi ti posso cantare la ninna nanna per aiutarti? XD

Margherita ridacchió beccandosi un'occhiataccia da parte dei presenti. La ragazza si alzó dalla panca e uscí all'aria aperta.

Margherita: Seth, ti prego! Non farmi ridere. Mi hanno già ripresa ^^"

Seth: scusa 0.0

Margherita: non preoccuparti <3

Seth: come sei vestita?

Margherita: perché me lo chiedi? O.o

Seth: cosí riesco a immaginarti come sei adesso *-*

Margherita:

(Caricamento dell'immagine)

Seth: sei stupenda *-* piú bella delle stelle

Margherita: cos'é? Ti sei svegliato con una vena poetica? :P

Seth: ehi! Cosí mi offendo XD

Margherita: nuuu :'( ti amo tanto *^*

Seth: ti amo anch'io pulcina

Margherita: pulcina? Non ti facevo cosí tenerone :)

Seth: é una delle mie doti nascoste XD ma che resti tra noi ok?

Margherita: sissignore

Margherita: perché non vieni anche te? Si lo so é strano che l'assassino partecipi al funerale della propria vittima, ma se vuoi potresti passare un po' di tempo con me

Seth: non posso Meg

Sulle prime Margherita non capí il suo rifiuto. Poi ricevette un'illuminazione.

Margherita: é per la tua natura vero?

Seth: già

Margherita: accidenti! Mi spiace Seth! Avrei dovuto pensarci subito :'(

Seth: non preoccuparti ;) sappi che sarai sempre miei pensieri

Margherita fece per rispondere quando la voce della madre la chiamò.

«Margherita sbrigati ad entrare. Sta per cominciare».

La ragazza si riscosse. Non si era neppure accorta che la chiesa era gremita di gente e che fosse giunta l'ora.

Margherita: il tempo é davvero passato parlando con te. Ma adesso devo andare :'( ci sentiamo dopo <3

Seth: ok :'(

Seth: aspetta!

Seth:

(Caricamento dell'immagine)

Seth: cosí mi avrai sempre con te ;)

Margherita: Seth!

Seth: che c'é? La zona proibita non compare XD

Margherita: sei sempre il solito ;) a dopo:-*

Seth: a dopo Meg

(Seth non é piú online)

Margherita con un sospiro mise il cellulare in modalità silenziosa ed entró nell'edificio.

L'onoranza funebre fu veramente lunga e noiosa. Come aveva previsto sua madre aveva versato fiumi e fiumi di lacrime, manco fosse morto un figlio suo. Con cinismo pensó che se fosse morta lei non avrebbe pianto tanto quanto con Nicolas.

Verso la metà cerimonia fu il turno di diverse persone a prendere la parola e ricordare il ragazzo. Il primo fu Carlo che parló delle doti, per lui assolutamente perfette, del figlio. Poi fu la volta di Clara che lo raffiguró come un fratello gentile e disponibilie e non come il mostro che in realtà era. E qualche ragazzo espose un discorso veloce, sicuramente qualche suo compagno di classe o qualche stupido che seguiva il defunto nelle sue follie.

L'istinto che la divorava dall'interno la stava convincendo a salire sul palco e rivelare al mondo il vero volto di Nicolas. Ma cosí facendo avrebbe smascherato Seth e non voleva assolutamente perderlo.

Per questo deglutí lacrime amare e stette buona buona fino alla fine.

A un cenno del sacerdote a omelia finita quattro uomini posizionati poco distanti dall'altare si avvicinarono alla bara marrone con adagiato sopra un mazzone di rose bianche, e se l'issarono sulle spalle per condurla fuori ed adagiarla nel vano posteriore del carro funebre.

Marghe si alzó all'unisono e seguirono Carlo eClara. Gli altri presenti si mossero dopo di loro e rimasero a qualche metro di distanza.

I quattro omaccioni caricarono la bara e si allontanarono. Carlo condusse la figlia, Katherine e Margherita verso un'auto parcheggiata appena fuori dalla chiesa, una Mercedes grigia.

Bé, che si doveva aspettare da uno come Carlo, una modesta Fiat Panda?

Carlo fece accomodare Katherine sul sedile anteriore, mentre la ragazza si dovette limitare a condividere quelli posteriori con Clara.

Raggiunsero il cimitero in meno d mezz'ora. Per tutto il tragitto Margherita aveva fissato fuori dal finestrino, cercando di ignorare le chiacchiere di Carlo e sua madre. In quel momento piú che mai desiderava la presenza di Seth, le sua braccia attorno alle spalle che la facevano sentire al sicuro, protetta dal tormento del passato.

Ma invece anziché esserci il ragazzo, c'era Nicolas a torturarle l'anima. Avvertiva le sua mani sul suo corpo, facendole salire la nausea. Difatti a metà tragitto dovettero fermarsi per una breve sosta. Sentí i conati di vomito salirle su per l'esofago, come le accadeva spesso mentre pensava a Nicoals e a quello che le avrebbe fatto se Seth non fosse arrivato in tempo.

Sua madre si preoccupó molto alla vista del volto cinereo della figlia a tal punto di chiamare un taxi che le riportasse a casa, essendo dalla parte opposta della città e in un'occasione particolare.

Margherita ringrazió silenziosamente la madre mentre prendeva posto sul taxi.

E fin quando la famiglia Bonarotti non fu altro che un puntino all'orizzonte avvertí l'occhiata tagliente e fredda come il rasoio di Clara.

Angolino dell'autruce:

Salveee *-*
Vi pregoooo non uccidetemi per il ritardo mostruoso 0.0 ^^"

Spero peró che il capitolo vi sia piaciuto :3

E posso dirvi che nel prossimo ci sará un momento fluff dei nostri due protagonisti...e se non riuscissi a pubblicarlo in un intervallo di tempi decente,cercheró di fare almeno la carta d'identitá di Margherita :)

A presto!!

FreDrachen

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top