Capitolo 34
Angolino autrice:
Salve :)
Vi scrivo qui per annunciarvi che nel prossimo capitolo accadrá una cosa che state aspettando (credo) da un sacco di tempo :3
E volevo confortarvi sul finale di questo capitolo che vi potrebbe far pensare male su quello che accadrà tra i due ^^
E a questo non mi resta che augurarvi buena lettura :-*
E nel frattempo mi scuso per il ritardo con il quale aggiorno ^^"
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8/05/15
Per sua fortuna la cena trascorse tranquillamente e riuscì a ignorare bellamente le occhiataccie da parte di Clara.
Il giorno dopo e quello dopo ancora trascorsero velocemente e tranquilli, a parte la notizia dell'imminente funerale di quel sabato di Nicolas. Non voleva andarci, sarebbe stato come fare il gioco del ragazzo, ma sua madre non le avrebbe di certo permesso di non partecipare. Si era pure lasciata convincere ad andare a comprare l'abito che avrebbe dovuto indossare durante la cerimonia.
Ma per il resto non si doveva lamentare. L'esposizione della loro ricerca era andata piú che bene, e quello non fece altro che risollevare il buon umore della ragazza.
D'altro canto, Seth si dimostrò veramente gentile e premuroso nei suoi confronti. Il giorno dopo il loro pomeriggio era venuto a scuola con una rosa rossa che aveva porso alla ragazza che per quasi tutta la giornata lo aveva fissato con gli occhi fuori dalle orbite per l'emozione.
E infine era giunto il venerdì, il buon caro giorno che preannunciava l'arrivo del week end. Il giorno in cui finalmente avrebbe provato la sua parte di Giulietta in compagnia del Romeo Seth senza intoppi e problemi. E per fortuna si era fatta avanti un'aspirante nutrice, completando cosí il cast, e la diretta interessata era Lucia.
Margherita si era davvero elettrizzata a recitare in compagnia dell'amica, quel giorni piú degli altri, dato che dovevano provare l'atto I scena V, il momento in cui Romeo e Giulietta si incontravano per la prima volta.
Non le sembró che Seth fosse a disagio, anzi ostentava la solita tranquillità. A volte invidiava questa sua grandissima fiducia in se stesso e nelle sue capacità.
La mattinata trascorse velocemente, e per fortuna arrivó presto il momento tanto atteso.
Non stava piú nella pelle di salire sul palco e provare finalmente la loro parte. Era cosí irrequieta e nervosa che si mise a mordersi le unghie,come le capitava quasi sempre prima delle verifiche e le interrogazioni.
Seth, la suo fianco, le sorrise dolcemente.«Non essere nervosa, andrai alla grande Meg».
La ragazza si voltó verso di lui.«Te l'ho già detto Seth, gli unici che possono chiamarmi cosí sono mio padre e...»
«Si lo so, il ragazzo che incontri nei tuoi sogni»ribatté il ragazzo senza alcuna traccia di sarcasmo e con una strana luce negli occhi.
Margherita rimase sorpresa solo per qualche secondo, ma non appena fece per ribattere quando la prof li invitó sul palco per cominciare la prova.
Seth sgattaiolò via e la ragazza lo seguì a ruota.
Dopo le prove il ragazzo le doveva delle spiegazioni.
La prof si fece circondare da tutti i ragazzi e ragazze che avrebbero preso parte alla recita. In fondo all'aula Margherita scorse alcuni seduti intenti a seguire le prove. Con irritazione scorse Emma a braccia incrociate e un'espressione talmente irritante che le faceva venire voglia di darle un pugno in faccia.
«Molto bene ragazzi, ora che le parti sembrano essere definitive faremo un rapido riepilogo di esse».
Porse ad ognuno un foglio su cui vi erano segnati i personaggi e coloro che li interpretavano:
Personaggi:
Della Scala(Principe di Verona)= Damiano Conte
Mercunzio/Guardia Capuleti=Simone Collarà
Paride/Guardia Capuleti= Paolo Rossi
Montecchi= Piero Tommasi
Donna Montecchi= Patrizia Canepa
Romeo= Seth Grigori
Benvolio=Giorgio Rocca
Abramo(servo Montecchi)/Baldasarre= Adriano Celestino
Capuleti= Andrea Guazzotti
Donna Capuleti= Carola Cesano
Giulietta=Margherita Barbieri
Tebaldo=Massimiliano Torre
Nutrice di Giulietta= Lucia Drago
Pietro(servitore della nutrice di Giulietta)/Paggio di Paride/Servo Capuleti= Pietro Bosco
Sansone/Altri servitori della fam Capuleti= Marco Gerolamo
Gregorio/Altri servitori della fam Capuleti= Giacomo Zerbino
Frate Lorenzo= Lorenzo Simoncelli
Frate Giovanni/Uno speziale di Mantova=Fabio Romano
Tre suonatori= registrati
Cittadini= effetti speciali(ombre)
«Molto bene, e ora senza troppi indugi cominciamo con le prove. Margherita, Seth venite pure avanti assieme a...»
E cominció ad elencare tutti i ragazzi richiesti per l'atto scelto quel giorno da interpretare.
La scena partí con Capuleti alias Andrea.
Margherita rimase in un angolo, pronta a posizionarsi al centro bel palco quando sarebbe toccato a lei. Seth si trovava proprio nel lato opposto e cosí facendo lo riusciva a vedere in faccia. Fu infatti un suo cenno con la testa a riferirle che toccava a loro.
La ragazza scivoló prontamente in avanti ed arrivó nel centro del palco nello stesso attimo di Seth, che la prese per mano.
«Se credete che io profani con la mano più indegna questa sacra reliquia(peccato degli umili, del resto)le mie labbra rosse come due timidi pellegrini cercheranno di rendere morbido l'aspro contatto con un tenero bacio».
Margherita avvertí il cuore andare a mille sotto il suo tocco, ma quando rispose la sua voce era ferma e sicura. «Buon pellegrino, voi fate un grave torto alla vostra mano, che non ha fatto altro che dimostrare un'umile devozione. Anche i santi hanno le mani, e le mani dei pellegrini le toccano; palma contro palma:infatti è questo il bacio sacro dei palmieri».
Seth corrugó la fronte. «Ma i santi e i palmieri non hanno labbra?»
Margherita sorrise e annuí. «Si, pellegrino, labbra che servono per la preghiera».
«Oh, allora, dolce santa, lascia che le tue labbra facciano come le tue mani; esse pregano, tu esaudiscile, in modo che la fede non si muti in disperazione».
«I santi non si muovono, eppure esaudiscono coloro che li pregano».
«Allora non muoverti, così la mia preghiera sarà esaudita».
Il ragazzo si voltó verso la prof in evidente attesa di consiglio.
La donna, da parte sua, intuí quasi all'istante la sua muta domanda.
«Non deve essere un bacio vero. Puoi fare come ti senti».
Seth annuí e si chinó verso il viso della ragazza che cominció a tingersi di rosso.
"Mi sta per baciare" pensó una parte di sé su di giri.
"Macché! É già tanto se non si fermerà a un centimetro dalle tue labbra" le sussurró malignamente invece la sua parte razionale.
"Zitta. Lasciami sperare una volta tanto" rispose alla seconda voce.
"Ti stai rendendo conto che stai parlando da sola nella TUA mente? E comunque speranza o no uno come Seth, per quanto si stia comportando civilmente, si metterà di certo con una che possa dargli quello che vuole".
"Smettila".
Scacció nel suo inconscio la razionalità per potersi concentrare sul presente. Le labbra di Seth a pochissima distanza dalle sue, il respiro caldo di lui a contatto con la pelle che le causava brividi di piacere.
Chissà come sarebbe stato baciare quelle labbra carnose e rosee.
Come se le avesse letto nella mente Seth annulló la distanza tra loro due e poggió le labbra su quelle di Margherita.
Fu un contatto fugace ma intenso, e l'unico pensiero che percorse la mente della ragazza fu: "non sta succedendo davvero".
Quando il volto di Seth si allontanó si perse nel turbine racchiuso nei suoi occhi. Era stato rapido eppure estremamente dolce.
«Ecco, le tue labbra hanno tolto il peccato dalle mie»disse con voce calma e profonda.
Margherita lo fissó ancora per un attimo imbambolata prima di riprendersi e recitare la sua battuta, assumendo una finta espressione di stupore.
«Allora le mie labbra portano il peccato che hanno tolto».
Seth le si avvicinó nuovamente pronto a un ennesimo bacio. «Il peccato dalle mie labbra? O colpa dolcemente rimproverata! Rendimi il mio peccato!»
La bació di nuovo stavolta con piú sicurezza. La ragazza si staccó di malavoglia, ma cosí voleva il copione. «Voi baciate come insegna il libro».
Seth fece per parlare quando si avvicinó Lucia. «Giulietta, vostra madre vuole parlarvi».
Marghe fissó per un attimo Seth prima di allontanarsi verso la figura di Donna Capuleti, recitata da una certa Carola, posta in un angolo del palco.
«Chi è sua madre?»domandó Seth a Lucia.
«Come, giovanotto! Sua madre è la padrona di questa casa, una dama buona, saggia e virtuosa. Io ho allattato sua figlia, la fanciulla con la quale avete parlato finora. Vi assicuro che essa sarà oro sonante per chi avrà la fortuna di averla».
Il ragazzo sbarró gli occhi. «Allora è una Capuleti. Oh, caro prezzo! Sono debitore della vita alla mia nemica».
Lucia si allontanó in direzione di Margherita, e Seth fu affiancato da Giorgio nei panni di Benvolio.
«Via, andiamocene; il ballo sta per finire».
Seth annuí. «Temo che sia così; più restiamo e più l'infelicità s'accresce».
Capuleti/Andrea si fece avanti.«No, signori, non andatevene:c'è ancora una piccola cena, tanto per stare un po' allegri. Ma volete proprio lasciarci?»
Due servi, Marco e Giacomo, gli parlano all'orecchio, e dopo esclama: «Ebbene, allora vi ringrazio tutti, miei cari signori. Grazie, buonanotte...»
Continuò la sua parte, e quando finì sul palco non rimasero altro che Margherita e Lucia.
«Vieni qui nutrice:chi è quel gentiluomo?»
Lucia fece finta di fissare un punto lontano, proprio dove si trovavano Seth, Giorgio e Simone. «Il figlio e l'erede del vecchio Tiberio».
«E quello che sta uscendo in questo momento?»
«Quello? Credo che sia il giovane Petruccio».
Margherita fece finta di essere esasperata. «E l'altro che lo segue e che non ha voluto ballare?»
Lucia scosse la testa.«Non lo so».
«Va', chiedi il suo nome. Se è sposato, la tomba sarà il mio letto di nozze».
Lucia ubbidí allontanandosi, per poi tornare subito dopo.«Si chiama Romeo, ed è un Montecchi, l'unico figlio del vostro grande nemico».
Margherita si portó una mano sopra la bocca, impressionando sorpresa e tormento. «Il mio unico amore nato dal mio unico odio! O sconosciuto, troppo presto visto, e troppo tardi conosciuto! O sovrumana forza d'amore, tu mi fai amare il nemico che odiavo».
Lucia scosse la testa.«Che dici, che dici?»
«Alcuni versi che ho imparato ora da uno che ballava con me».
Da dietro le quinte giunsero delle voci registrate che invocarono il nome "Giulietta".
Lucia prese a braccetto Margherita. «Subito, subito! Andiamo:gli ospiti sono andati via tutti».
Ed scesero dal palco.
La prof Basetti applaudí.«Molto bravi miei cari, sooprattutto voi Seth e Margherita. Siete riusciti a incanalarvi appieno nei vostri personaggi».
Margherita represse l'istinto che le suggeriva di manifestare la sua felicità mattendosi a saltellare come un'idiota. Lucia le fu subito accanto e la cinse in un abbraccio.
«Sei stata grande Marghe».
«Anche te non te la sei cavata male»le rispose l'amica con un sorriso, che si spense non appena notó Seth radunare le sue cose e sgattaiolare fuori dalla sala prove.
«Puoi scusarmi un monento Lu? Devo parlare con Seth di una cosa».
L'amica le fece un segno d'assenso incitandola ad andare.
Margherita la ringrazió mentalmente prima di gettarsi alla ricerca di Seth che scorse quasi subito a pochi metri davanti a sé.
«Seth!»lo chiamò.
Il ragazzo si fermó subito e si giró nella sua direzione con un'espressione colpevole stampata in faccia che lasció quasi subito posto a una impassibile.
«Si?»
«Cosa significavano le tue parole?»andó subito al sodo Marghe.
Seth soppesó con cura la risposta. «Ti ho detto molte cose, a quale ti riferisci nello specifico?»
«Sai a cosa. A quello che hai detto sui sogni».
Il ragazzo si fece serio e distolse lo sguardo.«Ah quello. Vedi, il fatto é che...»
«Seeeethh!»gracchió la voce stridula di Emma, che si avvicinó con la grazia di un giocatore di rugby e con altrettata leggiadria placcó il povero Seth che si irrigidí sotto il suo tocco, ma non si scansò.
Emma, incoraggiata dalla reazione del ragazzo, cominciò a strusciarsi contro di lui. «Sei veramente un tesoro, lo sai vero?»gli mormorò gettando un'occhiata di superiorità a Margherita.
Per la ragazza fu una pugnalata al cuore. Ma quale cambiamento, il ragazzo voleva continuare a giocare con i suoi sentimenti. Era bastato poco per farle aprire gli occhi di fronte alla realtà.
Indietreggió con le lacrime agli occhi.
«È così che stanno le cose...»sussurrò per poi allontanarsi in direzione dell'uscita.
Non si voltó neppure quando sentí riecheggiare la voce di Seth che la chiamava.
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