POV MARCY

Al cancello vidi dei tipi poco raccomandabili guardarci uscire dal portone della scuola.

Dopo un po'si avvicinarono a noi e iniziarono a prendere in giro Charlie e Alice.

"Ehi! Guarda chi abbiamo qui! Una bassotta e un riccio! E chi avete qui assieme a voi? Un'altra nana? Guardala, non credo che sia molto diversa da voi!"

Iniziarono a spintonarle e io mi misi in mezzo.

"SMETTETELA! E STATECI LONTANO!" Urlai minaccioso.

"Cos'hai detto riccio?!"

Mi prese per il colletto della maglietta e mi tirò in alto fino a non farmi toccare terra.

Non respiravo e sentivo solo le urla di Charlie e Alice.

Come colpo di grazia decise di scaraventarmi per terra, sull'asfalto.

Li vedetti correre via dal cortile e dalla scuola.

Non vedevo più nulla poi, solo una scena colorata di nero.

Non riuscivo a respirare bene e non riuscivo a muovere nessun muscolo.

Sentivo a malapena le voci che mi pregavano di svegliarmi.

Non sapevo cosa stava accadendo fuori di me.

Sentii solo delle sirene e poi nient'altro...

Appena i miei occhi cercarono di aprirsi, uno scenario bianco si presentò davanti a me.

Piano piano i miei occhi cominciarono a dare delle forme e colori a tutto quello che mi stava intorno.

Cominciai a sentire le grida di gioia di mio padre.

Ero..vivo?

"Papà? Dove sono?"

"Stai tranquillo ora, riposati."

"Papà, ho paura"

Delle lacrime mi scesero dagli occhi.

Mio padre mi abbracciò quel poco che poteva, date le mie condizioni.

"Stai tranquillo Marcy, ci sono qua io, nessuno ti farà più del male... tu sei più forte, non devi pensare di essere debole, tu non devi essere mai debole, mai... hai capito?"

Annuii.

Ha ragione il mio Papà, io non devo essere debole, MAI DEBOLE.

Il giorno dopo Alice e Charlie mi vennero a trovare all'ospedale e io potei tranquillamente scendere dal mio letto.

Le accolsi con un grande abbraccio.

Alice iniziò il discorso dicendomi:

"Mi dispiace di non averti aiutato, una vera amica lo avrebbe fatto.."

"Non importa, l'importante per me è che stai e state bene tutte e due."

Dopo di che ci ristringemmo tutti in un grande abbraccio.