13.Scusa,scusa,scusa
Stephen
Cosa ho fatto…
Ho rovinato tutto,come mio solito con le cose belle che mi accadono…
Ho distrutto tutto…
Non volevo dirlo…
Non era ciò che volevo dire…
Io non provo solo attrazione per Maddox,cosa ho combinato…sono un totale cretino.
Quando mi ha rinfacciato le mie parole l’ho guardato negli occhi,i suoi erano lucidi.Sta male per colpa mia,io lo sto facendo soffrire.
Si è alzato ed è andato via senza che io potessi spiegare,ma lo posso capire…ho fatto un casino con l’unica persona con cui potevo parlare.
Sento che dall’altra camera qualcuno sta parlando,faccio fatica a capire cosa dicono.Si sente la voce di Azriel,quella di Justin,quella di Adley e poi…Maddox che piange.
Quando sento la sua voce spezzata dai singhiozzi crollo.Piango anche io,ma in silenzio…non voglio che mi sentano.
Mi fa sentire così sbagliato sentirlo piangere per colpa mia,sono veramente un mostro,il cattivo della storia.
Mi metto vicino al muro per capire cosa dicono.
“Maddox non credo volesse dirlo davvero,se stai così male c’è qualcosa di più di attrazione”è Zane che dice questo,il più giovane è pure il più saggio.
“Ma…siamo stati così bene assieme…e ora dice così…vuol dire che per lui non conto nulla”la voce di Maddox è bassa e interrotta dai singhiozzi,ma io capisco cosa dice.E mi sento ancora più male.Lui crede davvero che io l’abbia usato per questo mese.E’ così strano come in trenta giorni,una persona possa affezionarsi così tanto ad un’altra tanto da disperarsi.
Vorrei andare da lui e abbracciarlo,rimanere vicini fino al risveglio del sole,all'apparizione della luna, all’arrivo delle stelle,alla caduta della prima foglia fino alla neve.Vorrei andare nell’altra camera e poterlo finalmente baciare,ma non posso farlo solo perchè se mi rifiutasse…perderei il poco senno che mi rimane e che mi rende normale.
Mi alzo e lancio via il cuscino dal letto urlando,distruggerei tutto se potessi.Se solo non ci fossero conseguenze.Esco da casa e vado nel piccolo giardino dove ci sono alcuni alberi.Inizio a colpirne uno con tutta la forza che ho nel corpo,devo sfogarmi su qualcosa.Continuo a colpire lo stesso punto.Le mani mi fanno male,la corteccia più esterna è ormai distrutta.Quando sento che il legno sta diventando troppo duro,cambio pianta.Continuo a sferrare pugni a più non posso,sono sfinito ma devo farlo,in qualche modo la devo pagare.Non mi fermo finchè due braccia non mi circondano,capisco subito chi è.
Cerco di continuare la mia punizione ma lui mi prende le braccia e mi ferma.Quando sento il suo tocco cado a terra,inginocchiato,lui dietro di me.Inizio a piangere,non so cosa mi stia succedendo,io non sono mai così emotivo.Io ho fatto il guaio e lo sta riparando lui,non credo a ciò che sta succedendo.
“So che non volevi dirlo,eri solo preso dal momento”mi sussurra mentre le lacrime continuano a rigarmi le guance.Non riesco a farle smettere,è una cosa che odio: non avere l’autocontrollo.
“Scusa,scusa,scusa”non so dire altro.
“So che eri solo confuso,me la sono presa un pò all’inizio ma gli altri mi hanno fatto ragionare,tranquillo”le sue parole mi consolano,ma non fanno finire il mio pianto.
“Perchè piangi?”Mi chiede sottovoce.
“Faccio schifo,riesco a ferire le persone senza neanche rendermene conto”
“Non fai schifo,sei perfetto Steph.Lo sai che sono un pò troppo emotivo e me la prendo facilmente,ma come la prendo me la faccio passare.Non potrebbe esserci più persona perfetta di te”
“Si che c’è”dico
“E chi?”Mi chiede
“Tu”lui sorride leggermente.
“Sono tutto tranne che perfetto,ho i miei difetti anche io”dice
“Finchè non li vedrò,non ci crederò"Mi siedo tra le sue gambe e lui continua ad accarezzarmi i capelli.Le lacrime scendono ancora,ma è questione del tempo e si fermeranno da sole.
“Hey,basta piangere,va bene?”Mi chiede sottovoce mentre con le dita mi asciuga delicatamente le guance.Io annuisco e cerco di non piangere più.Lui mi prende una mano e la guarda.Le nocche grondano sangue,mi sono punito troppo.
“Perchè l’hai fatto?”Mi chiede continuando a tenermi la mano.
“Dovevo farmi del male per stare bene”rivelo,non l’ho mai detto a nessuno.
“Non farlo mai più,ti prego”non mi piace quando mi supplica.
“Ci proverò”mi guardo le mani,sono veramente distrutte.Il sangue esce ancora e i due alberi che ho colpito sono devastati.
“Ti fa male?”Mi chiede
“Ormai sono abituato”
“Cosa?”Chiede confuso,sembra abbia appena visto un fantasma.
“L’ho già fatto,gli alberi di casa mia non sono messi in belle condizioni,ci sono ancora i segni dello Stephen quindicenne”io rido ma lui no.
“Sono dieci anni che lo fai?”Chiede preoccupato.
“Si,all’inizio però era più frequente”
“Si capiscono ora le cicatrici sulle mani…”realizza,quante volte le ha guardate per sapere che ci sono,sono praticamente invisibili.
“Ormai il dolore è attenuato”dico provando a tranquillizzarlo.
“Non voglio più vederti così,mi fa stare male”
“Scusa”dico sottovoce.
“So che non volevi,non potevi saperlo”.
Il sangue che fuoriusciva dalle nocche distrutte si è fermato,gli alberi sono macchiati di rosso,sembra ci sia stato un omicidio.Non so se riuscirò mai a fermare questa mia abitudine,ormai lo faccio da troppi anni,è una cosa che mi viene spontanea.La prima volta che l’ho fatto mi sono sentito meglio,so che non fa bene,ma io sto meglio quando mi faccio male.Che controsenso.
Rimaniamo a guardare le stelle abbracciati per un po ',poi lui si sposta e capisco di pesargli dopo un pò.
“Ti peso?”Chiedo.
“No,tranquillo”so che mi sta mentendo,vuole solo farmi stare bene.
“Scusa ancora”dico.
“Per cosa?”Mi chiede.
“Se sono un peso così grande da portare avanti”lui mi guarda e i suoi occhi mi trafiggono.
“Non sarai mai un peso,pur di farti star bene starò male io”
Le sue mani continuano ad accarezzarmi i capelli e un braccio.Il suo tocco mi fa stare bene,non vivrei senza.E’ l’unica persona che può toccare la mia capigliatura,non lo permetto a nessun altro.Le sue carezze mi fanno rilassare e la mia mente non pensa più,tutti i brutti pensieri se ne sono andati.
“Sei l’unico che può farlo”dico di punto in bianco.
“Che cosa?”Mi chiede confuso.
“Toccarmi”
“Non lo fai fare a nessun altro?”Chiede curioso.
“Neanche ai miei genitori,di solito odio che la gente mi tocchi così a caso”
“E allora perché io posso?”
“Perchè tu non sei la gente in generale,tu sei fiocco di lino,il mio fiocco di lino”lui sorride,è così bello vederlo ridere.
“Andiamo su?”Chiede lui.Io mi alzo,poi gli prendo la mano e lo aiuto ad alzarsi.Entriamo nella casa,tutti sono in salotto.Cerchiamo di passare inosservati,anche se vedo che Azriel ci sorride quando ci vede assieme.Entriamo nel bagno e lui cerca qualcosa nel mobile.
“Che fai?”Chiedo mentre rovista tra gli scaffali.
“Cerco del disinfettante e dei dischetti di cotone”capisco che vuole medicarmi le mani.Quando trova i due oggetti ha uno sguardo trionfante.Bagna il dischetto col disinfettante e poi mi prende la mia mano destra.
Appoggia il batuffolo di cotone su una delle nocche e appena sento il contatto col batuffolo di cotone,stringo gli occhi per il bruciore.
“Scusa”
“Tranquillo,non è nulla”ogni volta che tocca una nocca non disinfettata,mi mordo le labbra e chiudo gli occhi.Credo avere il segno dei denti ormai da quanto forte ho morso.
“Vuoi qualcosa da stringere se ti faccio male?”Chiede,mi intenerisce la sua premura.
“Si,credo che le mie labbra stiano chiedendo pietà”
“Aspetta”esce dal bagno e poco dopo torna insieme a Zane.
“Perchè lui è qui?”Chiedo confuso.
“Sua madre è un’infermiera,lui sa fare a medicare le ferite”mi informa,non lo sapevo.
“E cosa dovrei stringere?”Chiedo confuso.
“La mia mano con quella già medicata da me”io lo guardo,ho paura di fargli male però…
Zane prende la mia mano sinistra,per fortuna la destra è già finita.
Lui inizia a medicare delicatamente le nocche e io stringo Maddox.La prima non fa troppo male; la seconda invece è insopportabile.Forse ho colpito di più con quella parte della mano.Quando stringo quella di Maddox credo di fargli del male,la mia presa è forte ma lui non dà segni.Sembra non provare dolore,quando in realtà so che gli sto facendo malissimo.Zane finalmente finisce di medicare la mano e le fascia tutte e due.Poi esce dal bagno e rimaniamo solo io e lui.
“Ti ho fatto male?”Chiedo
“No,credevo stringessi più forte”lui ride.
“Stai dicendo che non sono forte?”
“No,ma secondo me avevi paura di farmi male quindi non hai usato tutta la tua forza”ha ragione,ma come fa a capire sempre tutto?
***
La sera non ho voglia di mettermi a lavorare,così vado sul divano.Siamo tutti e otto lì.Maddox mi ha tenuto il posto affianco a lui e quando mi siedo,mi mette un braccio attorno alle spalle.
“Vi ricordo che non siete soli”dice Azriel.
“Ma sta zitto”dico io accoccolandomi affianco a Riccioli d’oro.Lui mi accarezza il braccio mentre guarda il telefono.Io lo osservo,è così perfetto.I suoi occhi color mare mi lasciano senza fiato ogni volta,i capelli leggermente ricci sono di un biondo chiarissimo,non so se sia naturale.Le sue labbra sono rosa naturalmente e ho un solo desiderio: baciarle,ma qui non posso.E’ un mese che lo desidero.
Dopo più o meno due ore tutti sono andati a dormire,tranne io e lui.
“Sai che dovremmo andare a dormire vero?”Mi dice lui.
“Si”
“Hai intenzione di alzarti?”Mi chiede,effettivamente sono sopra di lui praticamente.
“No”
“Ho sonno”mi dice,non mi faccio convincere così facilmente.
“Dormirai qui allora,non ho intenzione di alzarmi,sono troppo comodo”
“Se ti dò una mia felpa ti alzi?”Mi metto immediatamente in piedi.
“Ho capito cosa darti per farti fare ciò che voglio allora”dice ridendo.
Andiamo in camera e io mi lancio sul mio letto.Lui si avvicina a me e si mette alla mia altezza.
“Buonanotte Fiocco di lino”
“Buonanotte Steph”
“Avete intenzione di parlare ancora o andate a dormire?Non ascolterò il vostro momento romantico,ho sonno”Azriel ha sempre una finezza da far invidia…
Io sbuffo ma poi vedo che Maddox è andato all’armadio.Mi porge una maglietta a maniche corte e io mi cambio subito,non vedevo l’ora.
“Ora dormirai meglio,poi te l’avevo promessa”
“Grazie”
Lui va al suo letto e io finalmente posso sentire il suo odore,è come se fosse sempre con me.
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