CAPITOLO 9

1

~ Haven?~ fece Victoria accorgendosi dello sguardo assorto della figlia.
~ Haven!~ esclamò più forte.
~ Come? Scusa, ero distratta.~ balbettò riscuotendosi.
~ Noah ti ha chiesto com'è andata a scuola.~
"Nessuna domanda migliore?" pensò la ragazza con un sospiro mentale.
Erano al ristorante da quasi un'ora ormai. Avevano mangiato tutti e stavano attendendo il dessert, facendo qualche chiacchiera e molti silenzi.
~ Bene. Come al solito.~ rispose con un piccolo sorriso.
~ Ti senti bene?~ le domandò Noah osservando il viso della ragazza.
~ Si, sto bene, solo... Sono un po' stanca.~
~ L'allenatore le sta sfiancando.~ chiarì Victoria.
~ Tu giochi a pallavolo, vero?~
~ Sì, con la scuola.~
~ Ti piace il baseball?~ le chiese Wyll, con il viso illuminato.
~ Potresti insegnarmi a giocare.~ gli rispose la ragazza, che capì di aver detto la cosa giusta osservando le dimensioni del sorriso del bambino.
~ Papà non dovevi chiedere una cosa sulla casa?~ intervenì Lock. O forse Zane.
~ Ah, sì. Grazie Zane.~
Ecco, era Zane.
~ Volevo chiedere ad entrambe quando vi trovereste meglio per iniziare il trasloco.~
~ Per me è indifferente.~ rispose Haven facendo roteare l'acqua nel bicchiere cristallino. ~ Incasinerà un po' i cani, ma non dovrebbero avere problemi.~
I tre animali non avevano faticato ad abituarsi alla presenza degli amici di Haven, che adesso riconoscevano e trattavano bene come la padroncina.
~ Hai dei cani??~ esclamò Wyll saltando in piedi. ~ Posso vedere una foto?~
~ Certo, vieni qui.~ rispose lei tirando fuori il cellulare.
Scorse velocemente gli album fotografici fino a quello riservato ai suoi piccoli tesori, come li chiamava lei, e scelse una foto che li ritraeva tutti e tre insieme.
Mostrò l'immagine al ragazzino.
~ Sono... Un Rottweiler... Poi, un... Pittbul e... Quello non so che razza è.~ disse Wyll indicando ciascun cane.
~ È un American Staffordshire. Simile al Pittbul. Vedo che te ne intendi, Wyll.~
~ Tutti animaletti molto innocui.~ commentò Hardyn roteando gli occhi.
~ Sono razze bellissime.~ sentenziò Axel. ~ Posso?~ chiese indicando il telefono della ragazza.
Haven glielo porse, per quanto fosse a disagio nel farlo.
Non aveva nulla da nascondere ma si agitava quando estranei o anche amici prendevano il suo cellulare. Come ogni ragazzo, d'altronde.
~ Da quanto li hai?~ le chiese il rosso.
~ Già da un po'. Il Rottweiler e l'American Staffordshire sono femmine mentre il Pittbul è maschio.~
~ Addestrati?~
~ Ovvio.~
~ Senti non è che mordono o altro, vero?~ chiese Lock con un'espressione lievemente preoccupata in volto.
~ Beh, dipende da come ti comporti.~ rispose lei alzando le spalle.
~ Io non mi ci avvicino.~ stabilì Zane.
~ Io nemmeno.~ fece il gemello.
~ Non sono leoni. Basta che li coccoliate un po', li trattiate bene e loro restituiranno il favore.~
~ Bei cani da guardia... Gli gratti la testa e diventano i tuoi migliori amici.~ commentò Hardyn con una risata secca, mentre un cameriere vestito in bianco portava loro le coppe gelato richieste.
~ Teoria intelligente. Prova ad esporla al mio amico Jered.~ ridacchiò Haven girando il cucchiaino nella panna.
~ Perché?~ chiese sbuffando.
~ Bhe... Diciamo che le grattatine fatte ai miei cani non gli sono servite quando per sbaglio mi ha spinta facendomi cadere...~ disse continuando a tenere gli occhi bassi.
Quando alzò la testa, fece un teatrale giro d'osservazione delle espressioni dei ragazzi -tutte sconvolte- per poi voltarsi verso sua madre quando ella intervenì.
~ Ma Haven di c...~
~ Non ti ricordi, mamma?~ fece lei spalancando gli occhi. ~ Cavolo, hai dovuto anche cambiare il tappeto.~
Guardò di nuovo i fratelli, uno più sorpreso dell'altro, e poi sembrò accorgersi di averli spaventati.
~ Tranquilli, non gli hanno certo staccato un braccio.~ disse loro. ~ Mi sembra di ricordare una decina di punti di sutura.~
Dopo averli scioccati per bene, si lasciò andare in una risatina.
~ Non esiste nessun Jered.~ confessò. ~ Ma un mio amico ha rischiato davvero.~
~ Mi stavo preoccupando...~ fece Lock premendosi una mano sul petto.
~ Io non faticavo a crederci. Se sono addestrati è più che naturale.~
~ Tu non fatichi a credere niente.~ disse Hardyn facendogli una smorfia.
~ Siete sempre così uniti?~ domandò la ragazza.
~ E tu sei sempre così impicciona?~
~ Esatto. Facci l'abitudine.~
~ Basta, non è il caso.~ li interruppe Noah guardando decisamente male il ragazzo.
Un paio di minuti silenziosi dopo, Zane ruppe il silenzio.
~ A che scuola vai, Haven?~
~ Rooksweed.~
~ Guarda guarda...~ fece Lock ridacchiando mentre Hardyn esalava un forte sospiro  esasperato lasciandosi scivolare sulla sedia.
~ ...la stessa di questo simpaticone.~ terminò con uno sguardo divertito.
~ Se ti disturba tanto sei ancora in tempo per cambiarla...~ commentò la ragazza, disgustata dall'atteggiamento insopportabile del ragazzo.
~ Non la cambierà invece.~ stabilì Noah. ~ L'ha scelta lui.~
~ A caso.~ chiarì Hardyn con un ringhio.
~ Ma comunque l'hai scelta, quindi non si torna indietro.~
~ E la classe?~ chiese Haven.
~ Non la sappiamo ancora.~
"Eh, no." pensó. "Non puoi odiarmi così tanto. Non avrò in classe questo imbecille. No, no, no e ancora no."
~ Sai che la segreteria della tua scuola non è il massimo.~ le ricordò Victoria.
~ Sì, lo so.~
~ Voi due che scuola fate?~ chiese poi ai gemelli.
Entrambi ridacchiarono lanciandosi un'occhiata complice, poi tornarono a rivolgere la loro attenzione alla ragazza.
~ Non andiamo a scuola. Abbiamo quasi vent'anni.~ le spiegò uno dei due.
~ Oh...~ fece lei. ~ Bhe, sembrate... Insomma...~
~ Ne dimostriamo di meno. Lo sappiamo.~ concluse Lock per lei.
~ Scusate, non volevo offendere.~
~ Offendere? Ma figurati.~
~ E poi,~ intervenì Zane, ~ se sembri un ragazzino puoi comportarti come tale anche a vent'anni.~ disse scambiandosi un occhiolino con il fratello.
~ Esatto! Non hai idea di quanto sia utile.~
~ Ce l'ha, credimi.~ sospirò Victoria. ~ Vero?~
~ Non oserei mai contraddirti, madre.~ rispose la ragazza mimando un inchino.
~ Lui, invece, il grande fenomeno, il mitico, inimitabile Axel...~
~ Falla finita Zane.~ rise il ragazzo.
~ ...fa lo stuntman.~
~ Preparatore atletico degli stunt-man.~ lo corresse.
~ Wow. Complimenti. Sono colpita.~
~ Non direi, non vedo lividi.~ le disse Hardyn, guardandola non proprio benevolmente.
~ Chissà, magari se tra un'ora trovi il coraggio di specchiarti potresti vederne un paio.~ ribatté lei.
Axel, Lock e Zane scoppiarono letteralmente a ridere, lanciando sguardi al broncio assunto dal fratello per poi ricominciare a sghignazzare senza temere di fare troppo rumore.
Per quanto riguardava Haven, lei gongolava apertamente, fiera della lingua da serpe che si ritrovava come non lo era mai stata.
In quel momento capì: la vita non ti riserverà mai nulla che tu non sia in grado di affrontare.
Se siamo esseri viventi è perché ci è stato concesso di vivere. Se ci è stato concesso di vivere è perché ne siamo in grado, qualunque avversità ci troviamo davanti.
Ce l'avrebbe fatta. Doveva farcela. Li avrebbe sicuramente detestati, dal primo all'ultimo escludendo Wyll. Tutti sono bravi a fare i simpatici la prima volta che li vedi, ma è convivendo, passando abitualmente del tempo con le persone che impari a conoscerli veramente. Lei li avrebbe conosciuti tutti, e non aveva dubbi che, tempo una settimana, tutti loro si sarebbero ritrovati parecchi insulti legati al proprio nome nella testa della ragazza.
Ma dovevano mettersi il cuore in pace così come aveva fatto lei. In quel caso, solo in quel caso, la sua vita forse sarebbe stata minimamente vivibile.


Ciao a tutti!!
Questo pomeriggio l'ho davvero passato solo a scrivere e sono fiera di dire che ho aggiornato anche Mezz'essere e il nuovo "libro" che ho pubblicato ieri.
Si tratta di una raccolta di curiosità su Pirati dei Caraibi, che adoro. Ne ho già trenta anche se di pubblicate ce ne sono solo due perché intendo aggiornare regolarmente.
Beh, se c'è qualcuno interessato sono sempre aperta ai vostri pareri😊
Grazie delle duemila letture❤️❤️❤️

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