CAPITOLO 19

1

Il risveglio, dopo la serata con i
fratelli, non fu piacevole come lo era stato cenare e vedere quei film idioti insieme a loro.
Chi si svegliò per primo fu Axel. Mezzo steso e mezzo seduto sul divano, aprì la bocca in uno sbadiglio e controllò il display del cellulare strofinandosi gli occhi appannati. La vista però gli si schiarì subito quando lesse 9:46 sullo schermo.
~ Porca troia!~ esclamò scattando a sedere di colpo, con l'unico risultato di rifilare una ginocchiata in testa a Zane, rimasto appoggiato allo schienale.
~ Ahhh! Cazzo, Ax!~ urlò quello spingendosi una mano sul punto colpito.
~ Che avete da urlare?~ bofonchiò Haven puntellando i gomiti sul pouf dov'era sdraiata dalla vita in giù, mentre le gambe ondeggiavano contro lo schienale del divano.
~ Sono le dieci meno un quarto! Sei in ritardo per la scuola!~ fece Lock, che aveva -come Axel- controllato il cellulare.
~ Ahhhh...!~ si lamentò lei rotolando sui cuscini fino a mettersi a pancia in su. ~ Fa niente dai...~
~ Devi andare a scuola, Haven.~ Axel si alzò con slancio dal divano sistemandosi i vestiti.
~ Mi inculano se entro a quest'ora. Ormai...~
I tre ragazzi la guardarono in silenzio per un momento, poi i gemelli volsero lo sguardo su Axel.
~ Hai... hai già molte assenze?~ le domandò il ragazzo passando una mano tra i disordinati ciuffi rossi.
Lei alzò un sopracciglio. ~ Fa differenza?~
~ Immagino di no...~
~ Bene.~ fece lei battendo le mani. ~ Ho fame. Chi mi aiuta con la colazione?~
I gemelli si offrirono immediatamente, così i tre sparirono in cucina.
~ Crêpes?~
~ Perché no?~
~ C'è la Nutella?~
~ È in quel mobile.~
Haven aprì il frigo e prese tutto il necessario. Si fece passare una padella da Lock mentre Zane assaltava il barattolo di Nutella.
~ Che te ne fai di un chilo se sei a dieta?~ le chiese infilandosi in bocca un dito strapieno di cioccolata.
Haven alzò le spalle con un sorriso e accese il fornello a induzione piazzandoci sopra la padella.
I due ragazzi sistemarono piatti e posate sul tavolo, insieme a zucchero e marmellata.
~ C'è del succo in frigo?~
~ Alla pesca.~ confermò la ragazza.
Presa la bottiglia, Zane richiuse il frigo. Per un momento rimase fermo davanti ad esso, e qualche secondo dopo chiamò Haven.
~ Mmh?~
~ Guarda qua.~
Lei si avvicinò e trovò un biglietto attaccato allo sportello con una delle moltissime calamite che aveva collezionato durante decine di viaggi all'estero.

Buongiorno, cretinetta.
Sarà bello vedere cosa dirò alla prof quando mi chiederà perché non sei a scuola.
Ah, e voi, ragazzi, siete davvero penosi.

~ Non pensavo che sapesse scrivere.~ commentò la ragazza davanti al messaggio di Hardyn.
~ Che razza di stronzo...!~ esclamò Lock a bocca aperta. ~ Ehi! Ax! Vieni a vedere!~ urlò.
La sua voce esplose all'interno della casa, rimbombando lontanamente.
Nemmeno un minuto dopo il fratello maggiore li raggiunse, la faccia ancora leggermente umida dopo che se l'era rinfrescata in bagno, così come il resto del petto nudo.
~ È un idiota.~ disse dopo aver fatto velocemente scorrere gli occhi sul bigliettino. ~ Lo sappiamo che è un idiota. Non prenderlo sul serio, Haven.~
Abbassò lo sguardo sul fornello. ~ Mmh! Crêpes!~

Sedettero intorno al tavolo, si servirono di latte, succo e caffé dalla caffettiera, poi si sbizzarrirono nel riempire le crêpes con qualsiasi cosa presente nella cucina.
Haven decise che per una volta poteva sgarrare dalla dieta, così fece un ripieno in marmellata alle albicocche, la sua preferita, e zuccherò il tè alla mela che le piaceva tanto.
Anche a Zane, dopo che glielo ebbe fatto assaggiare, piacque.
Non trovarono niente di cui conversare se non i film della sera prima, e fu proprio quell'argomento a rammentare ad Haven del fratellino.
~ E Wyll? A che ora si alza di solito?~ chiese ai fratelli.
I tre tacquero per un istante poi, uno dopo l'altro, si accasciarono sulle sedie, bianchi in volto.
~ Cazzo...~
~ Che c'è?~
~ Nemmeno Wyll è andato a scuola. Non l'ho svegliato...~ mormorò Axel, straziandosi di nuovo i capelli con le dita.
~ Davvero lo svegli tu ogni mattina?~
~ Se fossi stata un po' più amichevole da quando siamo qui dentro te ne saresti accorta.~ ribatté Lock prima di bere un sorso di caffellatte.
Lei gli rivolse un sorriso tirato, mise giù la tazza di tè e si alzò.
~ Dove vai?~
~ A svegliare Wyll. Dorme da ieri sera e non voglio dover riscaldare le crêpes.~

2

Terminata la colazione, quando tutti si furono lavati e sistemati, tra i fratelli si accese un dibattito: come trascorrere il resto della giornata?
Un suggerimento giunse dagli amici a quatto zampe di Haven, che quando giunsero nella sala vennero messi al guinzaglio e portati in un parco vicino alla casa, dove c'era addirittura un enorme recinto per l'addestramento.
I gemelli non sembravano troppo entusiasti dell'idea, ma come Axel, Haven e Wyll si vestirono e uscirono con loro.
~ Vi vestite sempre così voi due?~ chiese loro la ragazza.
In effetti il loro non si poteva certo definire un abbigliamento privo di stile.
Avevano una miriade di jeans neri stretti, di scarpe da tennis basse e di camicie e maglie con lo scollo a V di ogni colore.
Senza contare poi la cura che mettevano nel sistemarsi i capelli.
~ Già.~ avevano risposto loro, perfettamente sincronizzati.
Era stata Haven a portare tutti e tre i cani fino al parco, ed era stata ben contenta di liberarli nel recinto dentro al quale Wyll tirava loro un pallone da calcio sgonfio ridendo poi quando uno dei tre cercava di strapparglielo dalle mani.
Si era messo in testa di chiamarlo "Il tiro al pallone".
Zane e Lock, tuttavia, continuavano a stare in disparte, scambiandosi poche parole.
~ Vi fanno ancora paura?~ gli chiese incerta la ragazza, sperando che non si sentissero offesi.
I due gettarono un'occhiata critica ai cani che si rotolavano per terra, mordicchiandosi l'un l'altro e saltandosi addosso per prendere possesso della palla, e annuirono gravemente.
Con un piccolo sorrisetto originato dal pensiero delle conseguenze di quello che stava per fare, Haven voltò la testa e chiamò la più piccola dei tre cani: ~ Bulla! Qui!~
~ Ma che fai?~
~ Sei scema?!~
~ Merda, ma datevi un contegno. Non serviranno a molto con le ragazze quei vestiti abbinati così maniacalmente se vi cagate addosso davanti alla vostra ombra...~ Haven poggiò una mano sulla testa dell'animale sedutosi obbedientemente al suo fianco.
~ Whaaaaaat?!~ protestò Lock, che era già arretrato di qualche passo. ~ Non ci vestiamo maniacalmente!~
~ Si chiama stile, baby.~
~ E lei si chiama Bulla. Perché non la chiami e la fai sedere?~ sorrise lei.
~ Ha.Ha.Ha. No.~
~ A proposito, come mai l'hai chiamata così?~ le chiese Lock, tentando di mascherare l'ennesimo passo indietro con un cambio di posizione.
~ "Così" come?~
~ Bulla...?~
Lei, sentendo il proprio nome, si alzò per andare da chi l'aveva chiamata trotterellando verso Lock, che, appena realizzato che si era fatto fregare, era sbiancato in volto.
~ No no no no...!~ gemeva indietreggiando.
~ Lock! Smettila di scappare, deficiente impomatato!~ esclamò Haven mezza urlando e mezza ridendo. ~ Bulla: ferma.~
Il cane obbedì, bloccandosi dov'era. La ragazza le passò di fianco raggiungendo Lock che afferrò per il colletto della camicia trascinandolo in avanti, vicino al cane.
~ Haven! HAVEN! Non...fermati!~
~ Secondo te ti faccio mordere?!~
Riuscì a farlo avvicinare, poi chiamò Bulla e convinse Lock a mormorare un misero ~ S-seduta...~ e infine lo convinse addirittura ad accarezzarla, il tutto sotto lo sguardo apprensivo dell'altro gemello, che si teneva a debita distanza.
Alla fine, quando anche Zane ebbe trovato il coraggio di avvicinarsi all'animale, Haven si girò al suono di un lento applauso.
Axel li osservava appoggiato contro la recinzione, un sorrisino impertinente sulle labbra. ~ Non l'avrei mai immaginato, sai?~
~ Cosa?~
~ Di esser stato così convincente in ospedale.~ ghignò.
~ Ma piantala! Continuo a odiarvi tutti.~
~ Il suo preferito è Hardyn.~
~ Oh, senza dubbio.~ concordò il gemello.
~ Lo adoro proprio...~ sbuffò la ragazza.
~ Come no. Ora andiamo a casa, dai.~ Axel tornò a chiamare Wyll che dopo aver messo su un piccolo broncio se lo fece passare abbastanza in fretta quando il fratello se lo appollaiò sulle spalle.
Senza nemmeno sapere come, Haven riuscì perfino a convincere i gemelli a tenere al guinzaglio un cane a testa, anche se Hooch, essendo il più esuberante, restava in mano sua.
Non mancava molto all'uscita del parco quando Axel attirò l'attenzione di Lock con una gomitata, per poi indicargli con un cenno della testa e una risata una ragazza lontana un centinaio di metri, anche lei con un cane e -ovviamente- bella abbastanza da farsi notare.
Lock si passò ghignando la lingua sulle labbra, gettò uno sguardo ai fratelli dietro di lui e fece in modo che Shey vedesse il cane della ragazza.
Fatto questo, l'animale iniziò subito a tirare per avvicinarsi all'altro, e Lock non aspettava di meglio: fece un po' di tira-e-molla con Shey, poi lasciò di proposito il guinzaglio mettendosi a correre dietro al cane e soprattutto verso la ragazza.
~ Ma fa sul serio?!~ protestò Haven. ~ Una parola: patetico.~
~ Sta' buona te.~ ridacchiò Zane senza spostare gli occhi dal gemello.

Loro continuarono a camminare, tenendo sotto controllo Lock da lontano. Addirittura lo aspettarono quando, dopo essersi scambiato un saluto con la ragazza bionda, snella e sorridente che aveva adocchiato, tornò da loro.
~ Numero?~ chiese Zane.
~ Numero.~ confermò Lock sventolando fiero il cellulare.
~ Complimenti, rimorchiatore professionista. Ora possiamo tornare a casa, o dobbiamo trovare delle ragazze anche a voi?~ Sorrise Haven.
~ Ma piantala!~
Axel la spinse in avanti, e così ripresero a camminare. Haven scriveva un messaggio a Gwen per spiegarle che si era svegliata tardi, Lock, Zane e Axel invece commentavano su quanto fosse figa la bionda del parco.
~ Grazie di averci fatto venire, Haven.~
~ Fammi indovinare. Tornerai anche domani?~
~ No. Domani la vedo al bar.~ Ghignò il ragazzo.

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