XIV- Ci Penserò
Ancora scossa dall'accaduto, rivolgo lo sguardo verso l'uomo che sta dall'altro lato della strada. Lui con fare spedito si precipita da me.
« Che cosa è successo Iris? Come mai sei così sconvolta... È quello che penso io vero? È quello di cui parlavamo prima... non è così?»
Mi chiede lui.
Mi toglie le mani dalle spalle e sta per entrare nel bar, io subito lo afferro.
« No per favore lasci perdere!»
« Hai ragione non vale la pena sporcarsi le mani con un tipo del genere, andiamo in un bar, devi prenderti qualcosa per calmarti»
« No non serve grazie, me ne torno a casa »
« Non posso permetterti di guidare in questo stato, ho il locale qua vicino, se vuoi puoi stare un poco lì fino a chè non ti calmi, poi potrai tornartene a casa... Sta tranquilla non sono solo c'è la mia collaboratrice Mary»
Io accetto di buon grado l'invito, ha detto che c'è una donna nel suo locale, ha capito subito che non mi fido, e poi preferisco calmarmi prima di tornare a casa. L'uomo mi mette un braccio intorno alle spalle e insieme attraversiamo la strada per immetterci sul marciapiede di fronte. Avanziamo un paio di metri, e con mio stupore vedo subito che il locale è quello che mi tormenta da un paio di giorni. Mi fa accomodare ed effettivamente c'è una sua collaboratrice, entrando vedo subito una donna sui venticinque trent'anni non molto alta, capelli biondi con taglio sbarazzino, occhi azzurri nasino alla francese e labbra carnose. Indossa un top nero molto semplice con solo una stampa di labbra tempestata di strass bianchi sul davanti, e un paio di jeans attillati grigio antracite con una cintura in vita, e scarpe a ballerina nere. Ha anche un bel personalino. La ragazza ci viene incontro non appena ci vede e chiede.
« Randy, chi è questa ragazza?»
« Si chiama Iris, il porco qua di fronte voleva farne un altra vittima, come ha fatto con Maebe »
La bionda ribadisce.
« Che porco... Spero che prima o poi qualcuno gli dia una bella lezione»
Randy dice alla donna.
« Mary, prenditi cura di lei, offrile qualcosa che la faccia calmare»
« Ok ci penso io »
Dice Mary senza esitare.
Mettendomi un braccio intorno alle spalle e con l'altra mano che mi tiene un braccio delicatamente, mi porta al bancone del bar, mi fa sedere in un sedile blu elettrico in pelle, lei passa dietro il bancone e mi prepara non so cosa mischiando due tre analcolici, non mi faranno calmare completamente ma almeno mi faranno calmare e tornare a casa. Mi versa il drink in un bicchiere e mi chiede.
« Cosa è successo la dentro, posso chiedertelo... Ti va di parlarne?»
Io senza alcun problema le rispondo.
« Sono andata in quel bar per lavorare, ha parlato con lui il marito di una mia carissima amica che lavora anche lì. Ma quest'imbecille invece di permettermi di adempiere ai miei doveri, ha accettato di assumermi solo per i suoi voleri. È il bello che mi ha fatto sapere pure che ero in prova per quindici giorni, e non mi ha permesso di farne neanche uno. Per fortuna non è successo niente, ha tentato di mettermi le mani addosso ma grazie alla fortuita presenza dentro il bar, mi ha permesso di poter capire come sarebbero andate le cose. »
« Denuncialo »
Mi risponde lei prontamente.
« Non posso, potrei creare problemi sul lavoro a Jimmy»
Allora lei inizia a raccontarmi una storia.
« Sai una sera abbiamo visto entrare una ragazza con la camicetta strappata, lividi su tutto il corpo, ginocchia sporche come se fosse stata trascinata per terra, capelli arruffati si capiva che erano stati tirati, con le lacrime agli occhi e tutto il mascara che le colava sul viso. Il locale era pieno di clienti che per fortuna ,intenti a guardare le ragazze che ballavano sul palco e a bere, non si sono accorti di nulla.
Randy quando l'ha vista si è precipitato immediatamente ad accoglierla, prontamente si è tolto la giacca e gliela messa sulle spalle. Poi mi ha chiesto di accompagnarla nel suo ufficio .
Io sono rimasta con lei, quando Randy ci raggiunge volle sapere cosa fosse successo. Allora la ragazza inizia a raccontare l'accaduto " Ero andata in quel locale per lavorare, il tizio che mi ha assunta mi ha detto che ero in prova per quindici giorni.
Già i primi giorni iniziava a farmi dei complimenti, e così ne passarono dieci , io pensavo che finché si limitasse a quello era tutto ok.
Ma questa sera non si è più tenuto ...e quando i pochi clienti che c' erano hanno lasciato il bar, lui ha chiuso la porta attivando il neon con scritto "Torno Subito " e mentre si dirigeva verso di me , si toglieva la giacca. Io ho capito subito che aveva losche intenzioni, da quando gli ho visto chiudere la porta a chiave e attivare il dispositivo. ( inizia a piangere )...
Nonostante cercassi di scappare e divincolarmi, mi è servito a poco ...il porco riesce a strapparmi via le mutandine e a violentarmi ripetutamente ....( continua a piangere e nascondere il viso tra le mani per vergogna). »
Io penso, " sono stata fortunata allora se non fosse entrato Randy, ci sarebbe riuscito anche con me, nonostante la corporatura da "porco ingrassato" che ha."
Mary continua a raccontare.
« Randy era furioso dopo aver sentito il racconto della ragazza, stava per passare di fronte, quando il "magliale" per sua fortuna se ne era andato chiudendo il bar.
Rientrò più furioso di prima non avendolo potuto sistemare a dovere, e rivolgendosi alla ragazza le chiede il nome e che se ha bisogno di lavorare la assume lui. La ragazza contenta sempre con le lacrime agli occhi lo ringrazia abbracciandolo, ma quando si alza dalla sedia le viene un mancamento e le sviene tra le braccia. Dopo averla fatta riprendere mi dice di accompagnarla in ospedale, e così faccio. Ed ora la ragazza lavora con noi, si trova bene e non ha paura di ripercorrere la brutta avventura che ha già subito. Il suo nome è Maebe.
E se lavori qui come penso che Randy voglia proporti, la conoscerai, è una ragazza molto socievole e solare, nonostante la sua vita non sia stata tutta "rosa e fiori".
Piuttosto tu ti sei ripresa? »
« Si sto meglio grazie... Ti posso chiedere perché pensi che Randy voglia chiedermi di lavorare qui»
« Perché sei una bella ragazza, si sente in colpa perché conosce il "pezzo di merda" e il locale glielo ha fatto aprire lui qua vicino, e per ultimo ci manca un altra ballerina di pole-dance. E se tu sarai disposta al si, noi ti accoglieremo come una grande famiglia. »
« Al momento non so cosa rispondere, mi sento ancora un po'scossa, e se Randy voglia veramente chiedermelo, vi prometto che ci penserò... Adesso però voglio tornarmene a casa»
Mi alzo dalla poltroncina dell'ufficio di Randy per andare via quando entra dalla porta e mi chiede.
« Iris stai andando via? Vuoi che ti dia un passaggio? »
« No grazie, ce la faccio a guidare »
« Ne sei certa? Perché guarda che io non avrei alcun problema ad accompagnarti, se non ti fidi a stare da sola con me porto anche Mary »
A quelle parole mi sentivo un po'imbarazzata, ma era quello che pensavo. E così per evitare dico che torno a casa da sola. Saluto e vado via, accompagnata alla porta da entrambi, e così Randy mi chiede.
« semmai volessi lavorare per me, sarei pronto ad assumerti»
«Grazie Randy, ti prometto che ci penserò ma per il momento voglio solo tornarmene a casa e dimenticare questa brutta faccenda »
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