XII- Un Nuovo Lavoro part 2

Sicuramente sono un po' troppo prevenuta perchè conosco il mondo, e perché mi vengono in mente tutti gli insegnamenti di papà che mi diceva sempre "fidarsi è bene non fidarsi è meglio". Papà ne farò tesoro dei tuoi consigli li porterò sempre in fondo al mio cuore. L'uomo continua a parlare dicendomi. « Hai mai lavorato in un bar tesoro?»
« No, ma mi adatto subito»
Intanto Jimmy da quando sono a parlare con sto tizio ,  non mi ha lasciata sola con quel l'uomo, evidentemente nemmeno lui si fida. Il tizio mi comunica.
« Ok sei assunta, sarai messa in prova per una quindicina di giorni, se ti trovi bene e se anch'io sono soddisfatto di te , faremo il contratto definitivo»
Quel "soddisfatto di te "mi ha fatto rimanere un po' perplessa, l'ho capito perché ha cambiato sguardo, spero di sbagliarmi , in caso contrario saprei come metterlo a posto .
La mia paura e che questo possa dare dei problemi a Jimmy , quindi prego Dio che non accada ciò che temo.  «Puoi iniziare anche da domani mattina»
Saluto il tizio dopo averlo ringraziato e Jimmy mi accompagna all'uscita. Felicissimo mi dice.
« Hai visto che siamo riusciti a trovarti un lavoro?⟩
« Si grazie Jimmy se non fosse stato per te»
Mentre lo sto salutando con i baci sulle guance, intravedo il suo capo che ci osserva da lontano e questo mi porta ancora più inquietudine. Non dirò niente a Jimmy non voglio creargli alcun problema, dopo che si premurato a  esporsi con quell'uomo per me, quindi mi infilo in macchina per tornare a casa .
Mentre mi appresto a mettere in moto il mio sguardo cade sull'accattivante locale “Pussycat di fronte a me si erege maestoso, è come fosse una tentazione. Sono sicura che se entrassi a chiedere lavoro me lo darebbero subito, ma non voglio farlo per rispetto di Jimmy. Perciò metto in moto e vado via. Quando sono a casa e mentre sto cucinando, la mente rimugina su tanti particolari riguardo a quell'uomo, che forse a Jimmy non sono emersi perché è un uomo, evidentemente lo farà solo con le belle ragazze. ripeto sempre "spero di sbagliarmi" e se così fosse che la mia reazione non crei problemi al mio amico. Ma l'immagine e il disagio che mi provoca quell'uomo non è il solo pensiero ad affollarmi la mente. L'insegna di quel locale mi martella in testa come un idea fissa. Scrollando la testa e come se volessi scacciare da me quell'idea, Theo arriva dalla scuola ci sediamo e mangiamo, mentre siamo a tavola gli accenno.
« Sai Theo, ho perso quel lavoro che avevo prima »
Lui alza lo sguardo dal piatto affermando.
«Lo sapevo, immaginavo ci fosse qualcosa che non andava »
«Ma non ti preoccupare che Jimmy ha fatto in modo che io potessi lavorare nel bar dove lavora lui»
Mio fratello prima mi guarda e poi riabbassa la testa per mangiare, lo rassicuro io.
«Tesoro è un bar, quindi si lavora solo di giorno, anche se sta aperto fino alle 4:00 di mattina io ho i turni mi ha detto il suo datore di lavoro, con Jimmy e un altro ragazzo.
Quindi io la notte sarò sempre a casa»
«Va bene, ok »
«Ti prometto che mentre che sono a lavorare lì mi metterò in cerca di un altro lavoro più tranquillo in modo che possa essere a casa prima di sera. »
Finiamo di pranzare e io sto rassettando la cucina. Theo mi dice.
«Salgo in camera mia a fare i compiti»
«Va bene, dopo gli do un occhiata per vedere se ci sono cose da correggere »
Quando ho finito di sistemare  tutto come avevo detto poc'anzi, salgo in camera di Theo a dare un 'occhiata ai suoi compiti.

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