XI- Un Nuovo Lavoro

HOLLY

Prima di andare a dormire devo mandare un messaggio a Iris.
« È mia premura farti sapere che oggi ho parlato con Jimmy e che lui mi ha promesso di interessarsi, sono sicura che andrà tutto in positivo, quindi preparati buonanotte»

IRIS

Mentre mi accingo a mettermi a letto la notifica dei messaggi mi avvisa che ho un SMS da leggere. Prendo il cellulare e leggo un messaggio da parte di Holly, dove mi dice che ha parlato con Jimmy e che si interesserà e che lei pensa in positivo. Che cari ragazzi che sono, proprio dei veri amici sono fortunata ad averli nella mia vita loro, così come Elodie.
Mi metto a letto e mi viene in mente che soprattutto la sera sarà per il silenzio che la notte porta ma i ricordi si introducono nella mia testa anche se non vorrei perché è troppo doloroso per me ricordare che non torneranno mai più e che potrò vederli solo in foto nei video girati nei nostri viaggi di vacanza, e ho paura di dimenticare i loro volti e la loro voce. Spero che questi pensieri non li abbia anche mio fratello. Dicendo questo mi addormento.

THEO

Mia sorella stamattina mi aveva detto che sarebbe uscita per andare a lavorare, quando sono tornato ha voluto sapere qualcosa della mia giornata. Ma lei della sua non mi ha raccontato nulla. Sento che c'è qualcosa che non và, domattina prima di uscire glielo chiederò.

IRIS

Mi sveglio alle prime luci dell'alba con gli occhi appiccicati dalle lacrime di questa notte. Non riesco più a svegliarmi più tardi delle 6:00 ormai. Scendo mi preparo il caffè, dopo averlo preso risalgo e mi faccio una doccia.
Entro nel salone dopo essermi seduta sul divano mi prendo il computer in cerca di lavoro, perché non è sicuro che Jimmy riesca nel suo intento, meglio prevenire.
Apro il notebook e inizio a sfogliare le pagine. Improvvisamente mi balena un idea in testa ricordo di una sera che senza volerlo ho aperto qualche sito di annunci e che gli abbia dato una fugace occhiata e poi di aver chiuso il coperchio del pc. Mi metto a dare un occhiata alla cronologia e vedo che esce un sito che mi incuriosisce, clicco su quel blog ed esce la stessa pagina di allora. L'annuncio dice "ricerchiamo ragazze di bell'aspetto ma soprattutto che sappiano ballare, ottima retribuzione iscritta alla camera di commercio per relativi contributi, i nostri affari sono tutti alla luce del sole. Se cercate lavoro venite da noi non ve ne pentirete." La cosa mi incuriosisce non poco mi faccio coraggio e scrivo a quel indirizzo, magari neanche mi rispondono chissà quante ragazze avranno da selezionare. Chiudo il pc non avendo trovato altro e me ne torno in camera mia. Prima di entrare dopo aver salito le scale la camera di Theo viene prima della mia, passando vedo che è già sveglio e si sta vestendo. Dico "menomale sembra che non ci sia più bisogno che lo svegli io". A quel punto ci ripenso non vado più in camera mia, a quel punto riscendo torno in cucina e mi appresto a preparargli la colazione. Theo non tarda ad arrivare, già bello e vestito di tutto punto, un particolare mi salta al naso sento il profumo di papà nell'aria, capisco che Theo se n'è è spruzzato un po'. Non gli dico nulla al riguardo spero solo che non decida di metterlo sempre perché altrimenti potrebbe finirlo. Improvvisamente mi guarda mentre che sta mangiando i suoi latte e cereali e mi rassicura.
« Sta tranquilla non è quello di papà non voglio finirlo, Josie mi ha voluto fare un regalo e mi ha chiesto che profumo portassi. E così dopo vari tentativi di farla desistere dall'idea ma con lei è inutile dirle di no, così le ho detto il nome del profumo di papà e lei senza tanti preamboli ieri mattina me lo ha portato, e stamattina è giusto che io lo indossi per farle capire che ho gradito il suo pensiero»
Così per non rattristarci gli dico.
« Questa Josie sta diventando sempre più presente nei nostri discorsi mi pare... Che ne pensi?»
« Ma quale presente? Che dici! Vado a scuola va!»
«Prima però vorrei che tu mi dicessi una cosa »
«Dimmi »
«Ieri mi hai chiesto della mia giornata, ma quando io ti ho chiesto della tua tu hai finto di sentire il telefono per allontanarti e non rispondere alla domanda, è successo qualcosa?»
«No che ti salta in mente Theo ! Tutto tranquillo, va a scuola adesso buona giornata tesoro
Bah!... Se lo dici tu, ok buona giornata anche a te»

Rimasta sola apro il frigo tiro fuori la bottiglia del succo ace, e mi accorgo che sta quasi per finire e non solo quella. Così decido stamattina di andare a fare un po' di spesa. Mi metto in macchina e parto: destinazione supermarket. Mentre mi trovo dentro il supermarket, mi squilla il telefono è Holly e mi dice che Jimmy stamattina ha già parlato con il suo datore di lavoro, e che lo stesso si sia pronunciato a dirgli di fargliela conoscere quindi vai senza perdere tempo. Ringrazio la mia amica e gli dico di fare lo stesso anche con suo marito, dopo aver avuto l'indirizzo parto in volata verso questo bar. Mi trovo nei pressi del bar dove lavora Jimmy ma mi salta subito all'occhio l'insegna anche se spenta "PUSSY CAT" è lo stesso nome che ho letto nello spot dell'annuncio su internet. La mia curiosità mi porta a voler passare prima da quel locale, ma so che non è possibile anche per rispetto di Jimmy che si è tanto prodigato a parlare con il suo capo. Quindi non so perché ma un po'a malincuore faccio dietrofront e prendo la via che mi porta al bar. Quando entro il locale è molto carino, tavoli disposti ordinatamente rotondi e piccoli adatti per due persone, con ai lati due sedie bianche con la spalliera lavorata in vimini e lo stesso il sedile, e il tavolo bordo bianco e al centro un intreccio in vimini con lavorazione molto stretta per far sì che diventi un ripiano abbastanza resistente così come le sedie, il bancone è in acciaio e il vetro di mezzo trasparente e robusto per dare la visuale dei gelati che il banco frigo contiene, e ammirarne i colori e sceglierne i gusti. Accanto a questo banco frigo un bancone più lungo con il ripiano in marmo e al centro i lavandini. Dietro questo bancone scorgo Jimmy, mi avvicino e lo saluto con un sorriso lui spalanca gli occhi blu in pochissimi attimi, come per far capire "Ah eccoti.
Mi saluta con tre baci sulle guance e mi accompagna dal titolare.
« Signor Morris lei è Iris, la ragazza della quale le ho parlato»
« Ah Iris! Complimenti bella ragazza... Jimmy non mi avevi detto che era così carina!»
Dopo aver avuto il colloquio con questo individuo che non mi ha ispirato per niente fiducia spero di sbagliarmi.

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