Il dono più grande (traccia N 5)

<Ne sei sicura Smemorina? >
Chiese l'uomo,
seduto sulla poltrona cercava di mantenersi calmo, mentre beveva il the, aspettava la risposta della fata,  già sapeva quale sarebbe stata.
<Si Nicola, ne ho la certezza, sarà una strage, non solo la tua vita è in estremo pericolo, ma tutti i bambini >
Rispose Smemorina, scoppiando in lacrime.
<Non è per la  mia vita, che tremo>
Rispose Nicola alzandosi.
<Morto un Nicola ne viene un altro, ma i bimbi, anime pure, al mio cuore, no, mai
lascerò che gli venga fatto  loro del male>
Disse Nicola.
L'indomani sarebbe stata la vigilia di Natale il tempo era poco.
Voltandosi verso la fata proclamò.
<Annuncia  lo stato d'allarme rosso.>
Smemorina lo guardò incredula,
<Nicola, è un suicidio, noi non combattiamo noi doniamo amore e luce. >
Babbo Natale triste,  sussurrò,
<Cara fata, non abbiamo altra scelta>

Nel frattempo  Cthulhu e i suoi scagnozzi stavano brindando già alla loro impresa di  portare  terrore sulla terra.
Vi era festa nei inferi aspettando il domani.

Ad un tratto un suddito devoto si avvicinò all' orrenda creatura e disse:
<Mio Sire, vi è un ospite  che desidera vederla.
La bestia guardò quel omucolo che osava rivolgersi a lui interrompendo la festa.
Con una smorfia   allungò un tentacolo e  lo prese, ridendo, iniziò a strappargli parti del corpo, i suoi  compari si avvicinarono e iniziarono a gran voce a esultare.
<Ha haaaa abbiamo da mangiare >
Urlò Chthlhu, mentre strappava le braccia al poveretto che urlava
Iniziarono a cibarsi allegri, nel mentre una figura avanzò.
Un uomo,  vestito di verde, una lunga barba bianca.
Tutto si fece silenzio.
Chthlhu strabuzzo' gli occhi incredulo, con ancora fra i tentacoli il resto del suo povero suddito.
Gettandolo lontano, si alzò. Spaventoso in tutta la sua mostruosa grandezza.
<Tu qui, nei inferi, come è  possibile!>
Disse, abbassando il suo schifoso viso all'altezza del uomo.


<Ho saputo le tue intenzioni, sono qui per parlare, per chiederti di desistere a questa follia,  porterà solo dolore >
Disse Nicola  fissando le oscure orbite del mostro.
<Deduco, che vi era un infiltrato fra noi, che ti ha messo in guardia>rispose pensieroso Chthulu
<Ti ascolto Nicola, cosa proponi per salvare i tuoi amati bambini? >
Babbo Natale, alzò lo sguardo e con voce forte disse:
<Desisti nel tuo intento, sii fonte di ragionevolezza, cambia ciò che sei, non è tardi perché tu possa vivere nella luce, tutti voi>
Nicola volse lo sguardo  a tutti i presenti.
Le sue parole furono seguite da  forti risate.
Poi Chthulu parlò.
<Offri la tua vita eternamente a noi e io non sarò più un pericolo per i bimbi, mai per l'eternità >
Nicola, abbassò il capo e disse
<Così sia, la mia vita per la salvezza del Natale e i bimbi>

Così il Natale fu salvo.
Pochi sanno come ogni anno alla vigilia di Natale,  Nicola viene eternamente torturato nei più barbari dei modi, quasi fino alla morte, per l'allegria di orribili creature
Il dono più grande  di Nicola per l'umanità, fu donare eternamente la sua vita.

Traccia n5 del contest di @ HorrorIT

Celeste

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