13
..10 anni dopo..
|Asher|
"Herm, la smetti di spazzolare quel cavallo? Gli farai perdere tutto il pelo"
"Non devo spazzolare il pelo del mio Joshy?"
"Non sempre piccola, altrimenti il pelo gli diventa brutto"
"Va bene, Ash" la ragazzina bionda posa la spazzola con la quale stava torturando il pelo del povero Joshy, mi saluta e sgambetta fuori dalla stalla. Hermione ha 9 anni e mezzo, occhioni chiari e i capelli lunghissimi che lega sempre in una coda. É sveglia ed intelligente. Le piace vivere al ranch, vuole imparare tutti i segreti della natura e diventare una cowgirl. Somiglia tutta allo zio Josh e ha un rapporto morboso con lui, tant'è che ha chiamato il suo cavallo Joshy. Zio Niall e zio Josh si sono divisi equamente i compiti e sono dei genitori fantastici. Se Hermione é legata a zio Josh, Ginny é l'ombra di zio Niall. Ha 6 anni, è cicciottella ed è la dolcezza in persona. Ama entrambi i suoi papà ma è particolarmente legata a zio N, lo segue dappertutto ed è orgogliosa di ogni cosa che fa, dice che è il suo principe.
Sono fiero delle mie cugine e soprattutto dei loro nomi. Li ho scelti io entrambi e a loro piacciono tanto.
"Ciao zio Har!"
"Signorina Hermione! Scommetto che sei stata da Joshy"
"Si zio Haz, l'ho spazzolato e Asher mi ha detto di non farlo sempre sempre altrimenti il pelo diventa brutto. Ho imparato e adesso non lo farò più"
"Brava piccola, sei così intelligente. Quindi Asher è nella stalla?"
"Si, sta coccolando Cappuccino" sorrido sentendo le voci di Herm e mami e continuo ad accarezzare il mio bellissimo Cappuccino che, nonostante gli anni, é sempre forte e in forma. Peccato che adesso non è piú tutto come prima. Fino a 6 mesi fa eravamo come sempre noi 3, io Ron e Cappuccino, inseparabili. Le cose sono cambiate una mattina, quando svegliandomi ho trovato Ron steso per terra, sul tappeto di fronte al mio letto. Al momento non ci feci caso, a lui piaceva dormire e svegliarsi tardi, ma quando sentiva che mi preparavo scattava in piedi scondinzolando. Quella mattina non lo fece, gli andai vicino e lo trovai con gli occhi sbarrati, era morto nella notte per un infarto, aveva 16 anni, era anziano ma io non volevo che morisse. Almeno non ha sofferto, questa è la mia unica consolazione. Non mi sono ancora ripreso dalla sua morte, mi sono chiuso in me stesso e ho lasciato l'università. Frequentavo la scuola di veterinaria dove ha studiato anche mami, mi mancava poco per laurearmi, solo la tesi finale, e a quasi 23 anni è davvero una conquista, io non ce l'ho piú fatta, mi sono preso un periodo di pausa. Sono ancora giovane e ho tempo per decidere cosa fare della mia vita.
"Ash" la voce di mamma mi arriva alle orecchie e mi giro in sua direzione.
"Qui è tutto fatto, ho spazzolato i cavalli, pulito e dato loro da mangiare"
"Papà è andato a prendere i nonni in aeroporto, sono tornato prima dall'ambulatorio per aiutare zia Maura e Victor in cucina. Tuo nonno ha deciso di preparare una delle sue specialità" i miei 3 nonni e zia Maura e zio Bobby, hanno più o meno la stessa età. Hanno compiuto 70 anni in questi mesi e sono perfettamente in salute. Nonno Mark e nonno Victor fanno ancora i loro viaggi almeno tre volte all'anno e prima che morisse Ron anche io andavo con loro, era divertente.
"Avevo dimenticato che nonno Mark e nonna Jay arrivano oggi"
"Vieni a darci una mano in cucina?"
"Se non ti dispiace vado a letto, sono stanco e ho sonno"
"Non ceni con noi?"
"Non ho fame" faccio finta di non vedere i suoi occhi lucidi e scappo via, dentro casa. Salgo al piano di sopra, quello destinato a noi della famiglia, che è separato dal piano dove ci sono le stanze per gli ospiti, costruite circa 9 anni fa. Entro in camera e mi chiudo la porta alle spalle. Mi siedo sul letto e lascio le lacrime libere di scorrere sul mio viso.
Mi sento così stupido. Ho una famiglia che mi ama, 2 genitori pazzeschi, degli zii, dei cugini e dei nonni perfetti, vivo nel ranch che ho sempre sognato da bambino, ho una bella vita, degli amici sinceri eppure sto qui a piangere perché mi manca qualcosa, mi manca qualcuno. Ho un vuoto che nessuno può colmare. Chi ha avuto e ha un cane, un gatto, un cavallo o un qualsiasi animale può capire il mio stato d'animo. Ron era il mio migliore amico, ho passato quasi 14 anni della mia vita con lui e abbiamo condiviso di tutto insieme. Non mi piace la quotidianità senza di lui. Tiro su con il naso e mi asciugo gli occhi con il braccio. Bussano alla porta senza aprire. Questa è sicuramente la mamma, é così discreto da non entrare mai senza prima chiedere il permesso. Lo so, ho 22 anni e chiamo ancora Harry 'mamma', é una cosa normale, è come chiamare Louis 'papà'. Sono i miei genitori e il modo nel quale li chiamo non cambierà quello che sono per me.
"Ash, posso entrare?"
"Va bene". Entra in silenzio e si siede accanto a me sul letto. Non parla, non mi abbraccia, non dice nulla. Mi conosce meglio di chiunque altro e sa che quando sto così ho bisogno dei miei tempi. In questi 6 mesi mi sono chiuso in me stesso allontanando anche lui che è una delle persone più importanti della mia vita. Mami non ha fatto una piega, non mi ha mai forzato e non mi ha costretto a finire l'università. Sa benissimo quello che sto passando, l'ha vissuto anche lui anni fa e capisce le mie emozioni.
"Mi dispiace per come ti ho risposto prima, sono un pessimo figlio"
"Sai che non è così. Sei il mio Asher, eri il mio pesciolino e adesso sei un bellissimo e forte uomo. Sono fiero di come ti prendi cura del ranch, di come insegni le cose alle tue cugine e di come sei attento e protettivo con Jamie. Quel bambino pende dalle tue labbra" Jamie é il figlio di zio Zayn e zio Liam. Ha 5 anni ed è un bambino speciale. Ha rischiato di morire per una carenza di ossigeno al momento della nascita. É stato un momento brutto per tutti. Fortunatamente é andato tutto bene, il cervello non ha subito danni, adesso é sano e ha 5 anni. É timidissimo, parla poco e passa il suo tempo a nascondersi dietro le mie gambe. Sono il suo padrino, l'ho battezzato io e per me è davvero speciale, é come se fosse un fratellino. Ron lo adorava, Jamie gli prendeva sempre la coda e il mio migliore amico gli leccava la faccia scodinzolando, scherzavano sempre e Ronny era molto attento con lui. Sapeva che era piccolo e andava protetto.
"Ron lo adorava.. scherzavano sempre insieme". Finalmente mi libero, piangendo a singhiozzi sulla spalla di mamma che mi accarezza i capelli.
"Lo so amore.. lo so. Ron adorava tutti, era affettuoso con chiunque e soprattutto amava te. Eri il suo tutto, il suo punto di riferimento e il suo migliore amico. Ti accompagnava a scuola e al ritorno ti aspettava davanti al cancello, l'ha fatto fino al liceo, ti ricordi?"
"Certo che mi ricordo. Quando ho iniziato la scuola veterinaria ad Helena per lui é stato un dramma, non poteva più accompagnarmi né venire a prendermi" mamma sorride asciugandomi le lacrime.
"Ron era anziano, sai che prima o poi sarebbe dovuto succedere, pensa che è andato via senza soffrire. É morto sereno, mentre dormiva"
"Se fossi stato sveglio magari avrei potuto salvarlo"
"Sai che era impossibile. Il suo cuore ha semplicemente smesso di battere"
"Non volevo che morisse.. mamma" continuo a piangere e mi sento così stupido.
"Lo so amore. Quando sono morti Huber e Magnus mi sentivo perso, se non ci fossi stato tu mi sarei lasciato andare. Sei stato la mia medicina, la mia ancora di salvezza" me lo ripete sempre. Il periodo nel quale ci siamo conosciuti non era uno dei più felici per lui. Io avevo 8 anni, un cuore malandato, ero solo e non sapevo cosa volesse dire avere una famiglia. La mamma era triste, piangeva spesso e non voleva parlare con nessuno, solo con lo zio Ed. Credo che ci siamo salvati a vicenda.
"Lo so mammina, mi ricordo anche che hai fatto tanti sacrifici per me. Non volevi più cavalli e cani e invece per rendermi felice mi hai preso Cappuccino e successivamente, per amor mio, hai acconsentito a portare Ron a casa con noi. Grazie a te ho vissuto gli anni più belli della mia vita"
"Ti ricordi prima di Moonlight com'ero? Non riuscivo neanche a guardare un cavallo, avevo sempre in mente Magnus. Poi tuo padre mi ha portato Moonlight così simile al mio Mag e tutto é stato più semplice" annuisco e lo abbraccio. Stare con la mamma mi fa sempre bene.
"Posso mostrarti una cosa? Prima che vengano papà e i nonni"
"Cosa?"
"Devo farti vedere una cosa e ho bisogno che tu venga con me. Ti fidi?"
"Certo che mi fido, mami. Va bene, andiamo".
***
"Ciao Ash"
"Ciao zio Zay"
"Che bello vederti in ambulatorio"
"Allora Zay, Liam cosa ha detto?"
"É entusiasta, si é innamorato di tutti e tre i cuccioli, soprattutto della femminuccia e ha detto di volerli portare a casa. Adesso é andato con Jamie a prendere qualcosa per loro" non capisco di cosa o meglio di chi stanno parlando. Zio Zayn ci fa strada nel suo studio e mi blocco appena entro. In un cesto di vimini, mezzi addormentati, ci sono 3 cuccioli di Labrador. Due beige, e uno completamente nero. Ad occhio e croce hanno appena qualche mese. Il mio Ron era un labrador color cioccolato ed era bellissimo.
"Li abbiamo trovati io e zio Zayn stamattina, in questa cesta, sulla riva del fiume. Sarebbero potuti morire affogati, fortunatamente li abbiamo salvati, portati qui, visitati e messi in forze"
"Liam e Jamie li hanno visti poco fa e se ne sono innamorati. Sono 2 maschi e una femmina, hanno 3 mesi, li abbiamo anche vaccinati. Ti piacciono? Gli abbiamo messo i collari colorati. Alla femminuccia rosa, al maschietto beige abbiamo messo quello di colore blu e al nero quello di colore rosso. Sono fighi" osservo i 3 cuccioli senza fare nessun movimento. Uno dei tre si sveglia, apre gli occhioni scuri e si guarda intorno. Esce dalla cesta e zampetta in giro. Mi allontano da lì e corro a rifugiarmi nello studio della mamma. Non ce la faccio. Singhiozzo e mi siedo a terra, con la schiena al muro e la testa fra le gambe. Passo qualche minuto così, finiscono i singhiozzi e rimangono solo le ormai familiari lacrime che scendono libere. Sento uno zampettare e alzo leggermente la testa. Il cagnolino di prima, quello nero, si è sdraiato fra le mie gambe e con una zampa picchietta sui miei pantaloni.
"Che vuoi, adesso?! Vattene via!" Lo spingo leggermente con il piede e lui invece di andarsene alza di nuovo la zampa, crede che voglia giocare.
"Non voglio giocare, voglio solo che te ne vada" lo spingo di nuovo sempre leggermente, senza fargli male. Lui si alza ma non se ne va. Mi sale sulle gambe e mi lecca il viso, scodinzolando.
"Cosa non capisci della frase 'lasciami in pace?' " abbaia ripetendo il gesto di prima.
"Hai sentito lo zio Zayn, prima? Andrai a casa con loro, insieme ai tuoi fratelli. Devi esserne contento" mi alzo da terra e il cane mi segue
"Mami questa polpetta mi segue"
"Hai ragione Ash, questo cane é proprio una polpetta, é così ciccione". A fatica trattengo le lacrime. Anche Ron da cucciolo era un ciccione, lo prendevamo tutti in giro.
"M mi hai portato qui di proposito, mamma?"
"Volevo solo che vedessi questi cuccioli di Labrador e capissi che ci sono tanti cani che hanno bisogno del tuo amore. Asher, io ero come te, dopo la morte di Huber allontanavo tutti e non volevo neanche tornare a camminare, tu lo sai bene. Chi è che mi ha spronato a non arrendermi? Chi è che a soli 8 anni mi ha insegnato a non mollare?"
"I io.." sbiascico in un sussurro. Il cane nero si intrufola di nuovo fra le mie gambe e cerca di acchiappare un pezzo del mio pantalone. Lo prendo in braccio ed è minuscolo. Ciccione certo, ma pur sempre piccolo. É una pallina di pelo. Mi lecca una mano e un sospiro lascia il suo musino.
"Porterai anche lui a casa, zio Zayn?"
"Mmh.. dipende, se non c'è nessun altro che lo vuole.." capisco cosa vuole dire e alzo un sopracciglio
"Siete scorretti. Tutti e due" punto il dito verso lui e la mamma e accarezzo il cagnolino fra le mie braccia. Menomale che ho una famiglia come la mia, sempre pronta ad aiutarmi.
"Andiamo River, lasciamo questi due imbroglioni da soli"
"River?"
"É stato trovato nel fiume, no? Mi sembra il nome adatto a lui, mami"
"É perfetto, amore"
"Lo vedi, Riv? Hanno ottenuto il loro scopo, sono due stronzi. Andiamo a casa che ti porto dal tuo fratellone, anche se non c'è più voglio fartelo conoscere, ti avrebbe amato" saluto mami e zio Zayn e lascio l'ambulatorio con River che dorme, é rilassato dalle mie carezze. Lo porterò alla vallata, dove abbiamo seppellito Ron, lui sentirá la nostra presenza e io gli farò conoscere il suo fratellino.
"Sei sempre il mio migliore amico, Ron. Con te ho passato i migliori anni della mia vita e avrai per sempre un posto importante nel mio cuore. Riposa in pace mio caro e amato Ronny".
Lui é River.
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