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"Il weekend dura sempre troppo poco e tu vai via sempre troppo in fretta"
"Dai Ad, una settimana passa in fretta e venerdì sera sarò di nuovo qui"
"Non ce la faccio più Hi, tutto questo è diventato insopportabile!. Hai sentito anche tu ieri sera quello che mi ha detto e mamma non si è neanche giustificata. Se davvero dovevo fare sta vita cosa mi hanno fatto nascere a fare?!. È forse colpa mia quello che è successo a mia mamma?. Non mi merito il disprezzo di James e le sue accuse ogni volta". Non riesco più a chiamarlo papà, i papà non si comportano come fa lui. Zio Ev è un padre, zio Drew, zio Ash e zio Dave, non di certo lui.
"Hai ragione, non capisco come si possa cambiare così da un giorno all'altro e come si possa trattare un figlio in questo modo. Quando sono arrivato a Moonville avevo 4 anni, non parlavo bene la lingua e non capivo ciò che mi veniva detto poi pian piano i miei genitori mi hanno insegnato tutto ed io ero cosi felice. Zio Ow aspettava te e lui e zio J erano davvero entusiasti, ti aspettavano così tanto e quando sei nato è stata una festa per tutti. I tuoi genitori erano al settimo cielo e ti amavano davvero tanto.."
"Da piccolo ero felice fino ai 5 anni, lo sai poi tutto è cambiato con la nascita di Alysia e io sono semplicemente stato accantonato dai miei. Devo forse ricordarti tutte le volte che sono andati in vacanza come una famiglia felice senza di me?. Chi mi ha insegnato ad andare a cavallo?. Zio Ash, chi mi ha insegnato a guidare?. Zio D e zio Ev e al mio diploma chi c'era in prima fila a battere le mani orgogliosi e fieri?. I tuoi genitori e gli altri zii!. I miei sono arrivati in ritardo perché Grace aveva la febbre. Andiamo Hi, devo forse andare avanti?. Non voglio fare la vittima e piangermi addosso ma ho anni e anni di mancanze e.. ultimamente sto pensando una cosa che non dovrei.."
"Cosa Ad?. Puoi dirmi tutto, lo sai"
"Non ho una famiglia che mi ama, non ho nessuno su cui contare e beh.. vorrei andare via, via da Moonville e scoprire chi è il mio vero padre. Forse così posso guardare in faccia la realtà e capire perché i miei genitori mi odiano così tanto"
"Ma Adam!. È assurdo!. Ragiona!. Come fai a sapere chi è tuo padre?. Sai cos'è successo a zio Owen, lui ha subito una violenza terribile ed erano.. beh.. erano.. insomma non era un solo uomo, sono dei mostri e tu non puoi incontrare nessuno di loro!!. Stai già soffrendo per questa situazione con i tuoi e non voglio che ti metti nei guai. Se vuoi andare via ne hai il diritto ma non di fare altro!. Tu hai già due genitori e non ti serve scoprire di più".
"Se solo scoprissi le mie vere origini forse saprei anche perché mi odiano così tanto. Devo scoprire se sono cattivo e sbagliato come il mio vero padre".
"Non dire sciocchezze Adam!!. Non sei cattivo e sbagliato. Lo sono loro che hanno fatto del male a zio Ow e hanno pagato, non tu!!". Moonville non è più casa mia, non mi sento più a mio agio qui, non ho una famiglia che mi ama e che mi appoggia e non posso appoggiarmi sempre ai nonni e agli zii, non sono loro a dovermi stare accanto, anche se non era loro compito mi hanno cresciuto mentre i miei genitori se ne sono fregati di me.
"E allora perché mia mamma e James non mi amano?. Ho 19 anni, sono grande ormai e so capire quando sono bene accetto e quando no"
"Devi parlare con tua mamma e stavolta sul serio!. Dille di nuovo ciò che provi e come ti sei sentito in questi anni. Vedrai che aprirà gli occhi e capirà i suoi sbagli".
"Finché darà ragione a lui e penserà che non sbaglia non capirà mai tutto quello che ho passato davvero".
"Senti Ad, non mi va di saperti così, vieni ad Helena con me, la mia casa è abbastanza grande per entrambi lo sai e mi piacerebbe averti fra i piedi sempre". Sorrido e lo abbraccio.
"Grazie Hia, ma non posso stare a casa tua gratis, senza un lavoro e senza soldi. Sai bene che se dicessi ai miei di voler venire ad Helena da te non mi darebbero un soldo e non mi aiuterebbero. Devo trovare un lavoro, magari cambiare anche college e solo allora sarò libero di trasferirmi ad Helena".
"Ti aiuterò fratello!. Conta sempre su di me".
"Così poi i miei avranno un motivo per odiare anche te". Scoppia a ridere e mi lascia un pugno sul braccio.
"Sei uno stupido!. Non so come faccio ad essere il tuo migliore amico".
"Perché sono l'unico che riesce a farti ridere".
"Beh stavolta non posso darti torto". Lo abbraccio stringendolo per alcuni istanti, non mi va di restare da solo senza di lui per un'intera settimana.
"Ti chiamo fra un'ora, appena arrivo a casa e pensa a quello che ci siamo detti. Non fare cose stupide e se hai bisogno di me dimmelo e corro da te". Annuisco incapace di dire altro. Saluto un'ultima volta Hiapo e lui si mette in macchina lasciando Moonville fino alla prossima settimana.
[...]
"Hey Lydia"
"Ciao tesoro" Lydia è sempre carina e gentile con me, vive al ranch da tanti anni, da quando io ancora dovevo nascere. In questi anni è diventata una collaboratrice preziosa per i nonni e gli zii e fa parte ormai della famiglia. Quando mamma mi ha parlato della violenza subita, mi ha anche detto che Lydia è la mamma di uno dei ragazzi che l'hanno violentato e io non potevo crederci. Lei non c'entra nulla con quello che suo figlio ha fatto, è una bravissima persona e si è sempre meritata la fiducia che la mia famiglia le ha dato in questi anni. Adesso sono io ad aver bisogno di lei e spero possa aiutarmi nel mio intento e che soprattutto non ne parli con i nonni e con mamma.
"Sei sola?"
"Tua nonna è andata in paese e tuo zio Niall non so mai dove sia, nonostante l'età che passa è sempre il solito". É vero, zio Niall è sempre il solito e sono così felice che non cambi mai, è una forza e riesce a tirare sempre su il morale a tutti e ad alleggerire ogni situazione.
"Menomale che lui e i nonni non cambino mai. Sono i punti fermi della mia vita ed è grazie a loro se sono cresciuto sereno"
"Ad, Haz mi ha accennato che volevi trasferirti al ranch e mi dispiace davvero tanto se le cose a casa non stanno andando come vorresti"
"Al ranch non verrò più perché James ha detto di no e naturalmente io non ho voce in capitolo. Comunque non sono qui per questo, io.. volevo chiederti una cosa e ti prego di non fare parola con i nonni e con mamma di quello che sto per dirti"
"Così mi preoccupi, Ad. Che cosa succede piccolo?". So che probabilmente non è la cosa giusta da fare e che se lo dicessi a Hiapo non approverebbe ma ormai ho preso questa decisione e non torno indietro.
"Io volevo chiederti di tuo figlio. So che non hai nessun contatto con lui e che non lo vedi da prima che finisse in carcere ma beh.. so che dovrebbe essere fuori adesso e io vorrei conoscerlo..". Il figlio di Lydia è l'unica pista che ho per ritrovare il mio vero padre e forse partire da lui potrebbe essere la scelta giusta. Io voglio capire le mie origini, devo guardare negli occhi il mio padre biologico e capire davvero tutto il male che ha fatto a mia mamma, tutto il male che forse mi merito anche io.
"Adam, non puoi dire sul serio. Che senso ha cercare una persona che nemmeno conosci?"
"Voglio parlare con lui, voglio delle spiegazioni. Devo capire perché mia mamma e James mi odiano. Cosa ho fatto di male?. Non ho deciso io di nascere!!. Voglio trovare il mio vero padre per capire se sono cattivo e marcio come lui". Lydia si porta una mano alle labbra e quasi piange.
"Non sei cattivo e marcio, perché pensi queste cose, tesoro?. Sei un ragazzo fantastico, hai un animo gentile e buono e riesci a farti amare da tutti quelli che ti conoscono. Le tue sorelle ti adorano così come fanno i tuoi cugini e tutti noi"
"Tutti voi tranne mamma e James. Lo sapete tutti ma siete solo troppo buoni per dirmelo ad alta voce. Ti prego Lydia aiutami. Dimmi dove posso trovare tuo figlio, se vive ancora ad Helena o è andato altrove una volta uscito dal carcere, ho bisogno di saperlo".
"Io non vedo mio figlio da più di 20 anni Ad e pur volendo non posso aiutarti. Teoricamente sarebbe dovuto uscire dal carcere qualche anno fa ma non so dove possa essere. In questi anni mi è capitato di pensare a lui qualche volta ma non ho mai avuto il coraggio di andare a trovarlo in carcere o di scrivergli, non se lo meritava". Leggo tanto dolore nei suoi occhi e capisco che quello successo non dev'essere stato facile nemmeno per lei.
"Tuo figlio è l'unica pista che ho.. pensavo che fosse una buona idea".
"Capisco che sei deluso, confuso e hai voglia di risposte ma forse mio figlio non potrà darti ciò che cerchi, nessuno potrà darti risposte se non i tuoi genitori. Io sono sicura che loro ti vogliono molto bene, devono solo capire tutto ciò che provi e hai provato in questi anni. Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo e a volte anche con le più buone intenzioni capita di fare degli errori, gli adulti non sono immuni. Parla a cuore aperto con loro, digli tutto ciò che provi e vedrai che apriranno gli occhi e capiranno tutto il male che ti stanno facendo, magari non se ne rendono nemmeno conto".
"Quindi non vuoi aiutarmi?". Sospira accarezzandomi una guancia.
"Non so se è la scelta giusta. Cosa diró a Haz e a tua mamma?. Potrebbero odiarmi"
"Non devi dirgli niente, nessuno saprà nulla e io non farò nulla di stupido, voglio solo trovare tuo figlio e parlargli"
"Potrei darti l'indirizzo di mio cognato ad Helena. Quando mio figlio é arrivato in America viveva lì, però è passato tanto tempo e non so se mio cognato viva ancora lì e se Scott dopo il carcere sia tornato a vivere con lui e sua moglie".
"É comunque un passo avanti!. Posso chiedere a Hiapo di andare a dare un occhio o posso raggiungerlo ad Helena e farmi accompagnare da lui. Hia mi aiuterà e non mi manderá mai da solo".
"Se c'è Hiapo con te sono più tranquilla e mi sento meno in colpa".
"Non devi sentirti in colpa Lydia, mi stai solo aiutando".
"Spero davvero che questa sia davvero la scelta giusta". Ora come ora qualsiasi scelta è meglio di questa situazione che mi fa stare solo male. Io voglio trovare il mio padre biologico e ce la farò a tutti i costi.
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