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"Ad" appena arrivo con non poca difficoltà sul portico di casa vedo James seduto sulla poltrona che mi aspetta.
"Ciao James. Io non torno a casa, sto qui al ranch, pensavo lo sapessi"
"Lo so e infatti non sono qui per questo".
"Se non è una cosa urgente possiamo parlarne domani?. Ho sonno e vorrei andare a dormire, la festa mi ha sfinito, tutte quelle persone che mi parlavano, che mi chiedevano cose, ad un certo punto non ce l'ho fatta più e sono andato via"
"Ti ho chiamato prima proprio perché non ti vedevo più in giro ma non mi hai risposto. Mi ignori come fa tua madre"
"Non ti sto ignorando, non ti ho risposto perché avevo bisogno di starmene per conto mio"
"Ho visto che ti ha accompagnato Brody, va tutto bene?". Apprezzo che voglia fare conversazione ma sto davvero morendo di sonno e non riesco a trattenere uno sbadiglio, beato Storm che sul mio grembo è bello che addormentato.
"Va tutto bene, ci siamo incontrati alla vallata e mi ha aiutato, sai non so ancora bene come guidare questa cosa". Indico la sedia e lui fa un mezzo sorriso.
"Hai bisogno di aiuto per salire al piano di sopra?". Cavolo!. Quasi dimenticavo delle scale da fare fino alla mia camera!. Nonno mi ha detto che nei prossimi giorni chiamerà qualcuno per installare un macchinario che mi permetterà di salire le scale da solo. Una specie di sedia mobile attaccata alla scale che solo spingendo un pulsante salirà in cima ai piani.
"In realtà si, nonno mi ha detto che farà installare una sedia mobile per farmi salire le scale ma per il momento ho davvero bisogno di aiuto per salire".
"In questi giorni che sei stato in ospedale ho fatto installare anche io lo stesso macchinario a casa nostra, così semmai volessi tornare da noi é già tutto pronto e non sarai costretto a cambiare stanza e spostarti in quella degli ospiti al piano terra". Non mi aspettavo una cosa del genere, non è da lui prendersi cura di me e adesso tutto questo mi fa davvero strano.
"Beh grazie, non so quando e se tornerò a casa ma è bello sapere che ti sei preoccupato"
"Davvero c'è la possibilità che non torni a casa?"
"Andiamo James, non ti è mai fregato!. Dovrebbe essere una liberazione per te sapere che probabilmente non tornerò più a casa vostra. La famiglia che hai sempre voluto sono mamma e le 3 ragazze, io non ti servo". Forse dovrei smetterla di dire queste cose anche perché in ospedale abbiamo parlato e mi ha spiegato le sue ragioni, è stato sincero forse per la prima volta, ma a volte è più forte di me, non riesco a lasciar correre tutto quello successo e non mi fido di lui e sinceramente non mi fido pienamente neanche di mamma, penso ancora che loro si comportino così perché si sentono in colpa e se non fossi stato su questa sedia a rotelle niente sarebbe cambiato.
"Non smetterai mai di avercela con me vero?. Tua madre lo hai subito perdonato ma con me ti riesce proprio difficile".
"Se lo vuoi sapere non ho perdonato pienamente nemmeno mamma, ci parliamo, stiamo insieme ma non credo che il nostro rapporto possa tornare quello di prima, perlomeno non adesso. Mi sono sentito ferito, solo e non amato in questi anni e voi ve ne siete fregati e sono convinto che se non avessi avuto l'incidente voi non avreste cambiato atteggiamento, è il senso di colpa che vi fa reagire così".
"Non puoi darmi il beneficio del dubbio?"
"Te lo sto dando, James"
"Hai decido di dare un'opportunità a Scott perché credi che non sia poi così cattivo e a me invece non mi prendi in considerazione". Ha ragione?. Sono davvero così meschino?.
"Non voglio fartela pagare se è quello che pensi, ho solo bisogno di tempo e se mi fai questo discorso mi dimostri che davvero non hai capito niente di me e continui a non apprezzarmi. James mi hai fatto sentire per anni una nullità e fino a qualche giorno fa non facevi altro che criticarmi su tutto, sulle mie scelte, sul mio comportamento, sul mio modo di essere. Dimmi cosa dovrei pensare?". Abbassa lo sguardo e non parla per diversi istanti. É proprio vero che non riusciamo a capirci, siamo troppo diversi.
"Hai ragione Ad, mi sto comportando ancora una volta da egoista. Scusami, è solo che non riesco a pensare che per colpa mia siamo arrivati a questo punto". Non dico altro, davvero non saprei come risolvere le cose adesso. Visto che non parlo, non dice nulla nemmeno lui. Fa scendere Storm dalla mia pancia e mi prende in braccio. Lego le braccia al suo collo e sale così al piano di sopra. Arriviamo in camera, mi mette sul letto e sempre in silenzio mi aiuta a spogliarmi, a mettere il pigiama e poi mi sistema sotto alle coperte.
"Vuoi un altro cuscino?"
"No grazie, sto bene cosi"
"Bene, allora io vado. Buonanotte Ad e per quello che possa valere mi dispiace"
"Notte James e grazie". Chiudo gli occhi e lui lascia la stanza e chiude la porta. Forse con il tempo riuscirò a guardare in faccia i miei genitori e non proverò più risentimento verso di loro e riusciremo a ricostruire un rapporto.

|James|

"Ow, non possiamo andare avanti così, ti prego. Ci sto malissimo, Adam mi odia, tu mi ignori. Stanotte l'ho aspettato al ranch e abbiamo parlato un po', le sue parole sono sempre piene di risentimento e non si fida proprio di me"
"Cosa ti aspettavi?. Lo abbiamo fatto soffrire troppo e so che anche di me non si fida, è troppo buono per dirmi che mi odia ma ho capito che anche con me non è a suo agio, ci detesta. Abbiamo sbagliato tutto con lui e adesso recuperare è difficile".
"Vorrei tornare indietro di 15 anni e avere con lui il rapporto che avevamo quando aveva 5 anni".
"James.. credo di volere il divorzio". Mi sembra un incubo, in pochi giorni sto perdendo tutto ciò che ho, prima Adam che mi odia e non vuole perdonarmi e adesso Owen.
"Non puoi dire sul serio Ow, ti prego!!. Io ti amo!. Sei l'amore della mia vita. Ho sbagliato tantissimo in questi anni, ho trascurato il nostro primo bambino e l'ho spinto a cercare un padre del quale non aveva bisogno, non so più che fare per rimediare e se potessi dargli le mie gambe in cambio delle sue lo farei. Dammi un'ultima possibilità, ti prometto che non mi comporterò mai più da egoista, metterò al primo posto te, Adam e le ragazze, te lo giuro!"
"Il problema non siamo io e le ragazze, ci hai sempre messo al primo posto e non posso negarlo"
"Lo so, so che devo rimediare con Adam e credimi che ci sto provando!. L'ho detto anche a lui stanotte".
"Non é solo colpa tua, ho anche io le mie colpe ed è per questo che adesso devo staccarmi da te e pensare a mio figlio, devo recuperare il rapporto con lui".
"Possiamo farlo insieme, Ow.. ti prego". Quasi lo imploro e cerco di prendere le sue mani fra le mie ma non me lo permette.
"Io e le ragazze andremo dai miei per il momento, poi si vedrà".
"Ti amo Ow e farò di tutto per tornare la famiglia che eravamo quando Ad era piccolo".
"Non so se ti perdonerò J, per troppo tempo mi sono dimenticato di Adam e questo non doveva succedere"
"Ti capisco però non puoi scaricare tutte le colpe su di me, io ho sbagliato e lo so ma lo hai fatto anche tu, potevi comportarti in modo diverso dal mio, insistere e dirmi che durante i nostri viaggi volevi anche Ad, potevi dimostrargli le cose, stargli accanto e invece cosa hai fatto?. Te ne sei rimasto zitto e hai permesso che Adam crescesse con i tuoi, con Ash, Dave e tutti loro. Quindi adesso non venire a fare la parte della vittima e buttarmi tutto addosso. Le colpe sono le mie quanto le tue". Probabilmente non avrei dovuto dirgli queste cose perché conoscendolo adesso si sentirà ancora di più in colpa ma non è giusto prendermi tutto l'odio di Adam e non è nemmeno giusto che tutte le colpe ricadano su di me, abbiamo sbagliato entrambi ed è giusto pagare.
"Bene, visto che sei sicuro di ciò lasciami in pace e prepara i documenti per il divorzio". Non aggiunge altro, mi lascia da solo e va via di casa sbattendosi la porta d'ingresso alle spalle.

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