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|Owen|

Sento un leggero bussare alla porta della mia stanza e non riesco ad aprire gli occhi, ho troppo sonno anche se dormo da tutto il giorno. Stamattina mi hanno dimesso dall'ospedale e il dottore mi ha detto che la commozione celebrale durerà circa un paio di settimane e che quindi non devo preoccuparmi se sentirò stanchezza, se avrò senso di nausea, spossatezza e giramenti di testa. Sono tutti sintomi normali.
"Posso?". Il mio stupore è tanto quando capisco di chi é la voce e anche se il mio istinto mi dice di far finta di dormire e lasciarlo andare via, il mio buon cuore e il mio carattere mi fanno rispondere.
"Prego". La porta si apre e sento i passi entrare nella stanza.
"Sono sveglio, solo che non riesco ad aprire gli occhi, ho le palpebre pesanti e vorrei continuare a dormire".
"Se vuoi vado via e ti lascio riposare"
"Sarebbe sicuramente più semplice, ma non è nella mia natura trattare male le persone e cacciarti via, anzi con te esce una parte di me che non mi piace. Divento antipatico e sgradevole e io non sono così. Quindi da adesso in poi cercherò di tollerarti per il bene dei miei nipoti che ti adorano, com'è giusto che sia. Anzi adesso devo davvero tollerarti soprattutto perché sarai il mio avvocato, no?. Mamma mi ha detto che non torni a New York per il momento e che hai deciso di aiutarci e a proposito, ti volevo ringraziare". Sono davvero rimasto stupito quando mamma stamattina mi ha detto che James sarà ufficialmente il nostro avvocato e ci aiuterà a fare giustizia. Io non ero molto d'accordo di portare questa storia in tribunale ma secondo i miei genitori mi merito giustizia e chi mi fa del male si merita di pagare.
"Owen, volevo scusarmi per le parole che ti ho detto ieri sera in pizzeria. Ho esagerato e hai ragione tu, ho giudicato senza conoscerti. Aiutarti è il minimo che possa fare e mi dispiace davvero per quello che stai passando. Non avevo idea.."
"Non continuare ti prego, mi da fastidio la tua pietà ed è per questo che non volevo che i miei genitori parlassero con te, David e soprattutto con Asher".
"Non puoi farcela da solo Ow, Harry ha fatto bene a chiedere aiuto"
"Non posso farcela perché sono stupido, debole e mi piango addosso, giusto?". Lo sento sospirare e mi decido ad aprire gli occhi, è seduto sulla poltrona affianco al leggo e mi guarda quasi colpevole.
"Ti ho chiesto scusa Ow, ho davvero esagerato". Sospiro e mi sistemo meglio sul letto, il giramento che provo alla testa non mi permette di fare grandi movimenti.
"Quando ero piccolo e tu hai iniziato a venire a Moonville e Dave ti ha presentato, eri simpatico, ti ammiravo molto ed eri così gentile con me. Non capisco perché poi hai iniziato ad allontanarti da me, mi hai iniziato a guardare con pietà e quasi schifo. Sono solo cresciuto ma non ho mai cambiato ciò che ero da bambino, l'animo è sempre quello e non capisco perché mi hai detto che adesso sono noioso. È vero, negli ultimi anni non ti ho dato vita facile quando sei qui a Moonville, ma.. lo mi sono solamente adeguato al tuo atteggiamento e con il tempo ho preso a comportarmi di conseguenza e così sei diventato ai miei occhi antipatico e arrogante".
"Ow.. tu non mi piaci. Cioè mi piaci come persona, sono affezionato a te anche se dico il contrario ma non mi piaci a livello fisico, non mi piaci come ragazzo". Sbarro gli occhi e mi si forma un nodo in gola difficile da mandare via. Non capisco cosa voglia dire questo adesso.
"Che significa questo con il modo in cui mi tratti?"
"N non.. non volevo darti false speranze".
"James, io non ti capisco. False speranze?. Ma che stai dicendo?".
"Beh.. quella cotta che avevi per me.." lo fermo prima che possa andare avanti
"Coooosa?. Io una cotta per te?. No!. Non ce l'ho mai avuta!. Io uhm..". Parlare di questo argomento per me è molto difficile visto che non ho mai avuto esperienze e non so bene nemmeno io cosa voglio. Ma è meglio che gli spieghi perché davvero non ho mai avuto una cotta per lui.
"Io.. beh non ho mai avuto esperienze, non mi è mai piaciuto nessuno e non so nemmeno se preferisco i ragazzi o le ragazze. Io.. visto il mio aspetto che non è dei migliori, diciamo così..  non mi sono mai messo nelle condizioni di poter avere una storia o dare anche solo un bacio. Anche perché, e ti giuro che non lo dico per piangermi addosso, chi è che vorrebbe stare con una persona come me?. Sono brutto, si ho dei begli occhi e un sorriso molto dolce, come mi ripete sempre chi mi conosce bene, ma guardandomi chi è che si sofferma sugli occhi e sul sorriso?. Vengono tutti attirati dall'enorme e schifosa cicatrice che si prende tutto il mio viso e si sa che i giovani d'oggi danno importanza all'apparenza, nessuno pensa a quanto tu sia bello dentro, al carattere, al sorriso e a tutte queste stronzate qua. Se non sei attraente, se non sei bello, magro o come la società ti impone di essere, ti fanno sentire una nullità. Proprio come mi sento io.. Sai, dopo che mi sono ripreso e ho subito le operazioni per migliorare un po' il mio volto, i medici mi hanno sempre detto che sono un miracolato, le ustioni erano davvero tante e gravi e per poco non ho rischiato di perdere la vista. Ti posso assicurare che anche se ti può sembrare assurdo, il viso è la parte meno colpita, dovresti vedere le braccia e le gambe, per questo porto sempre cose lunghe che mi coprono tutto. Ero piccolo ma ricordo la sensazione dei vestiti come se fossero stati incollati addosso, é l'unica cosa che probabilmente ricordo con certezza, il resto è tutto confuso. Quando mi svegliai ero da solo, in compagnia degli assistenti sociali e dei vigili del fuoco che mi avevano soccorso, venivano a trovarmi ogni giorno. Questo non è per farti pena ma per dirti che non potrei mai e poi mai pensare di farmi piacere qualcuno, di iniziare una relazione e beh.. fare altre cose. Non ce la faccio a guardarmi allo specchio, come posso pensare di piacere a qualcuno e di starci insieme?". Anche se non mi piace parlare di queste cose ho dovuto farlo, volevo che capisse che ha sbagliato a pensarla così e che soprattutto trovo assurdo che si sia allontanato da me solo perché ha pensato che io avessi una cotta per lui. Quando ero piccolo andavamo d'accordo e crescendo era ancora così, è negli ultimi anni che si è allontanato all'improvviso e le chiacchiere piacevoli e simpatiche hanno lasciato spazio alle battute e alle frecciatine, io mi sono semplicemente adeguato di conseguenza. Visto che James non parla e non sembra avere intenzione di dire nulla, ci tengo a chiedergli una cosa.
"Quello che hai detto ieri sera con David, che tu mi conosci e che secondo te sono noioso. Lo pensi davvero?. J, non è vero che mi conosci!. Non hai più voluto continuare a conoscermi. Mi ricordo che qualche anno fa parlavamo della mia passione per gli animali e tu mi dicevi sempre che più che ad un orsacchiotto come mi chiamano i miei, assomigliavo ad un coniglietto perché ero tenero e dolce come loro. Non te l'ho mai detto, anche perché da ragazzino ero forse più timido di ora, ma quelle cose che mi dicevi mi facevano stare bene, mi rendevano più sicuro, perché non eri tenuto a dirlo e non eri di parte come la mia famiglia. Poi un bel giorno, mi ricordo il ringraziamento di 3 anni fa, hai fatto una battutaccia su come ero vestito e mi hai detto che assomigliavo ad uno spaventapasseri, ero un ragazzino di 15 anni che fino a quel momento aveva creduto di poter contare su di te, aveva creduto di poter essere normale e invece mi ero illuso. Da allora è iniziata questa 'lotta' tra di noi senza nemmeno sapere, almeno da parte mia, perché. Mi dispiace se ti to fatto pensare che potessi avere una cotta per te, ma ti giuro che non è così. Mi piaceva solo parlare con te e sentire i racconti che mi facevi su New York. Ti chiedo scusa".
"Io.. Owen, mi dispiace ma devo andare". Senza darmi altre spiegazioni va via lasciandomi con tanti dubbi in testa che non troveranno risposta, almeno per il momento.

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