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|James|
"Dove credi di andare?!. Questo è il tuo lavoro!. Questa è la tua casa!!"
"No ti sbagli!! Questo è il tuo lavoro!! La tua casa, papà!. Ed è la tua vita!. Ma sai che ti dico? Hai finito di comandare la mia vita e se solo proverai a fermarmi, stavolta non te la caverai!. Ho le prove di tutto quello che hai fatto in questi anni, di tutti i tuoi traffici illeciti e anche dell'istigazione al suicidio!!. La morte di Blake è colpa tua!!. E finalmente ho le prove di tutto!. Hai finito di minacciarmi, di farmi terra bruciata intorno e di negare l'evidenza. Che ti piaccia o meno sono gay e non sposerò mai una donna, hai chiuso, papà!! Chiuso!!" Gli riverso addosso tutta la mia rabbia, tutto quello che ho tenuto chiuso in questi anni per paura di ciò che poteva farmi, di ciò che ha fatto a Blake. Da quando me ne sono andato da Moonville due mesi fa ormai, non ho perso nemmeno un giorno per cercare prove su prove che dimostrassero tutte le cose illegali che mio padre ha fatto in questi anni e ho trovato dei testimoni disposti a dire tutto nelle sedi opportune, anche per quanto riguarda il suicidio di quello che anni fa era il mio compagno, Blake.
"Cosa stai dicendo, James!. Sei completamente impazzito!"
"No papà, sei tu che sei fottuto e finirai in tribunale!!. Puoi fare quello che vuoi, non mi fai più paura, stavolta sarò io a rovinare te!!". Mi sento finalmente libero, lascio lo studio per l'ultima volta e vado a riprendermi la mia vita e soprattutto torno a Moonville, dalla mia vera famiglia e dal mio unico amore.
***
"Non ci credo!!!. Cazzo J, finalmente ce l'hai fatta!!. Hai mandato tuo padre al diavolo e sei libero. Era questo il piano del quale mi parlavi?" Abbraccio Dave appena arrivato in aeroporto e finalmente mi sento a casa.
"Ho passato questi mesi alla ricerca di tutte le prove necessarie contro mio padre e finemente la scorsa settimana ce l'ho fatta!. Ho portato tutto alla polizia di New York e ho sporto denuncia, ci sarà un processo e stavolta non sarò io l'avvocato. Ah, a proposito, ho appena licenziato l'avvocato di Owen, domani entrerò io in aula come suo legale"
"Sei pazzo! E mi farai litigare a morte con Ash, se divorziamo la colpa è solo tua".
"Owen non mi perdonerà mai, vero?. Dopo l'ultima telefonata che mi ha fatto prima di natale me lo merito"
"Perché gli hai detto quelle cose al telefono se stavi cercando le prove che ti avrebbero reso libero?"
"Perché non ero sicuro di riuscirci e la paura mi ha spinto a farlo allontanare da me, non avrei mai permesso alla mia famiglia di dare del male a Ow, così l'ho tenuto lontano da loro fino alle fine"
"Dovrai spiegargli molte cose, J lo sai vero?"
"Lo so D e adesso sono pronto"
"E beh.. anche per noi sono cambiate delle cose, c'è una grande novità nella vita di Ow" continuiamo a parlare mentre ci mettiamo in macchina e dall'aeroporto di Billings siamo diretti a Moonville.
"Lui sta bene? H ha un altro?"
"Non c'è nessun altro, non pensa a queste cose Ow, domani inizia il processo e lui è molto agitato, ma é positivo e ha tanti motivi per lottare"
"Cosa devo aspettarmi?"
"Non lo so J, sarà uno choc per lui sapere che sei di nuovo tu il suo avvocato, sai che non sarà facile"
"Lo so D e lotteró per riconquistare la sua fiducia".
"Dovrai riconquistare la fiducia di un'intera cittadina, non solo di Ow".
***
|Owen|
"Dobbiamo dirglielo subito, Louis!! E succederà un casino, proprio il giorno prima del processo!. Ma cosa gli è saltato in mente!!". Sento mamma e papà parlare in cucina e capisco che è qualcosa riguardante il processo di domani.
"Mamma che succede?"
"Ow"
"Sei sconvolto, c ci sono problemi per domani?. L'avvocato ha chiamato?"
"Ehm.. tesoro, a proposito del tuo avvocato.."
"Ow, orsacchiotto è.. vedi è beh.. il tuo avvocato è stato licenziato"
"Come?!. Che vuol dire che è stato licenziato?. Perchè l'avete fatto?"
"Non.. non siamo stati noi". Non sto capendo niente, se non l'hanno licenziato loro chi è stato?
"Se non l'avete fatto voi allora chi è stato?"
"Ow, devi.. stai tranquillo, non puoi agitarti"
"Mamma sono calmo, se mi dite così siete voi che mi fate agitare"
"Non sappiamo come dirtelo.. devi sapere che beh.. è tornato James e sarà lui il nostro avvocato". Cosa? Credo di non aver capito bene.
"Che vuol dire che è tornato?"
"Lui è qui a Moonville, è tornato per restare e ha chiamato il tuo avvocato per dirgli che domani seguirà lui il processo"
"Non è giusto!!. L lui non può farlo!!. Non adesso che sto andando avanti e che ho cosina di cui prendermi cura!. Non posso crollare di nuovo, mamma. Ho mio figlio nella pancia e si merita di crescere tranquillo"
"Stai facendo un buon lavoro con cosina, amore. Ancora non è nato e già ti prendi tanto cura di lui"
"O di lei, mamma"
"Giusto amore, perciò non ti devi preoccupare, J non potrà rovinarti tutto questo"
"Uhm.. mi.. cioè gli farò schifo quando saprà di cosina?"
"Ow, non dire una cosa del genere, non fai schifo a nessuno e ne tantomeno ne farai a J". Tutti sanno della mia gravidanza, l'ho annunciato la sera della vigilia di natale e tutti mi hanno mostrato subito tanto amore. Naturalmente la notizia si è sparsa presto in tutta Moonville e anche qui mi hanno mostrato tantissimo amore, mi viziano, si preoccupano per me e per la mia cosina e mi fanno sentire speciale, non sbagliato.
"Mamma cosa devo fare adesso?. Devo.. uhm come devo comportarmi?"
"Devi essere semplicemente te stesso, piccolo mio".
"J meglio se vai via!". Sento la voce di zio Niall venire dal portico e mi blocco al suono di quel nome.
"Devo parlare con lui, Niall". Risentire la sua voce dopo la nostra telefonata mi fa effetto. Guardo i miei, mi accarezzo la pancia e mi faccio forza
"Uhm meglio che ci vado a parlare adesso, sarebbe peggio domani trovarmelo in tribunale così dal nulla". Bacio la guancia di mamma ed esco proprio mentre zio Niall sta entrando borbottando
"Ow!". Fa per avvicinarsi ma io lo blocco subito e zio Niall capisce che deve lasciarci soli.
"P perché sei tornato?!. Ti interessa solo il tuo lavoro?"
"Devo spiegarti tante cose Ow, ma devi sapere che sono tornato per te"
"Non ti credo!!. Mi hai detto che non ho contato mai nulla per te!. Mi hai insultato e umiliato!!"
"Hai ragione coniglietto, ma posso spiegarti tutto".
"Non voglio sentire niente, per il momento sei solo il mio avvocato, finito il processo non sarai nient'altro per me". Non ho più nulla da dirgli altrimenti cederei, gli correrei incontro e lo abbraccerei ma non posso farlo, ho una dignità e non devo calpestarla ancora. Rientro in casa e mi rifugio nella mia camera, accarezzandomi la pancia.
"Ti proteggerò ad ogni costo, cosina".
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