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|Niall|

"Perché Harry non torna?! Dove diavolo è andato?!"
"Niall, stai calmo, ci ha detto che andava a prendere una boccata d'aria"
"Ce l'ha detto più di mezz'ora fa, Zayn! Non è normale"
"Sapete com'è Harry, a volte ha bisogno di rimanere un po' per i fatti propri"
"Lo so Ed! Lo conosco! É mio cugino, mio fratello, il mio migliore amico! Permetti che sono preoccupato?" Quando si tratta di Harry non posso fare altro che preoccuparmi. Ha solo 2 anni in meno di me, ma io lo vedo sempre come il bambino riccioluto e fragile da proteggere. Harry è troppo sensibile e buono per questo mondo privo di valori, lui é destinato a brillare.
"Ragazzi! Io ho visto Harry"
"Meg! Grazie a Dio! Dov'è?"
"L'ho visto quando sono arrivata, mezz'ora fa, era fuori che si godeva la bibita e l'aria fresca. Gli ho chiesto se voleva rientrare con me ma mi ha detto di no. É successo qualcosa?" Non voglio allarmare Meg e di conseguenza tutta Moonviĺle, così scuoto la testa
"No Meg, niente di preoccupante"
"Harry é andato semplicemente a casa, era stanco" aggiunge Zayn sembrando il più convincente possibile
"Continuo a dire che quel ragazzo mi preoccupa"
"Dovremmo semplicemente preoccuparci meno di lui e lasciarlo fare, Harry é adulto, maturo ed intelligente" non so come faccia Ed ad essere così tranquillo, io non posso rimanere qui, così.
"Ragazzi io vado fuori da Harry" sto per uscire ma vengo attirato da una conversazione piuttosto animata
"Spiegami perché ce l'hai con Harry! Ci ha ospitati nel suo ranch senza farci cacciare una sterlina, ci ha dato due camere, ci ha invitati qui stasera, tutto a sue spese e voleva perfino prestarci la macchina per raggiunge la città più vicina. Ti ha dato 1000 dollari per ripagare la tua camicia! Non lo hai neanche ringraziato! Hai continuato ad offenderlo e a dirgli cose assurde. É andato via sconvolto, per colpa tua" mi avvicino a loro due come una furia.
"Harry é andato via per colpa tua?!" Prendo il ragazzo per il colletto della camicia
"Che cazzo vuoi?!"
"Io che cazzo voglio? Tu piuttosto. Hai incontrato Harry stamattina e non fai altro che offenderlo, senza ragione poi. Huber ti ha semplicemente sporcato una camicia, non l'ha fatto mica apposta! É un cane"
"Io ho solo detto la verità al tuo amico. É un rozzo, un pezzente e anche stupido!" Non ci vedo più, gli tiro un pugno sullo zigomo. Abbiamo ormai attirato l'attenzione di parecchie persone. Lo lascio andare ed esco dal pub. Ho bisogno di sapere che Harry sta bene, lui non riesce a sopportare tutta questa tensione. Potrebbe avere uno dei suoi attacchi di panico.

***

"Niall, che ore sono? cos'è tutto questo rumore?"
"Scusa papà, sono rientrato adesso. Sono le dieci"
"Harry?" Ed io che pensavo fosse tornato a casa
"É tornato prima, era stanco. É in camera sua, sta dormendo"
"Tuo cugino, a differenza tua, é silenzioso quando rientra, non l'ho sentito proprio"
"Ehm.. scusa papà.. adesso però vado, non è poi così tardi"
"Niall! Dove vai adesso? Non so come fate a stare svegli fino a tardi e poi svegliarvi alle 5 e lavorare"
"Siamo giovani, a differenza tua" lo prendo in giro e finalmente sorride
"Vai vah.." esco in fretta di casa e vado subito nella stalla dove ci sono i nostri cavalli. Vorrei sbagliarmi ma conosco troppo bene Harry. Infatti prendo in rassegna gli stalli e manca Magnus, il migliore amico di Harry, insieme ad Hub. Magnus, quando l'hanno portato qui, era un cavallo cresciuto in cattività, selvaggio e non faceva avvicinare nessuno. Harry ogni giorno entrava nella stalla e a distanza lo osservava, una volta gli lanciava una carota, una volta il fieno. Piano piano il cavallo é riuscito a fidarsi di Harry che gli ha dato anche un nome, l'ha chiamato Magnus e dopo due mesi è riuscito a portarlo fuori dalla stalla e a farlo andare nel recinto, per addomesticarlo. Adesso sono amici per la pelle, Magnus é forte, dolcissimo e si lascia montare solo da lui. Harry quando é preoccupato, ha problemi o si sente solo al mondo, prende Magnus, Hub al seguito e va in giro per le praterie, di sera. Tornerà direttamente all'alba quando dovremo iniziare il nostro lavoro al ranch, ne sono sicuro. Quando esce di notte con il cavallo sono sempre in ansia, potrebbe succedergli di tutto, e se gli venisse un attacco di panico mentre galoppa? Chi lo aiuterebbe?. So anche però che non gli piace essere disturbato durante le sue sessioni di galoppo notturno. Non mi resta che tornare nella mia camera e aspettare di sentirlo rientrare.


***

|Harry|

"Mag, scusa se ti ho svegliato per portarti in giro a quest'ora, ma senti che pace. Noi tre stiamo benissimo insieme, vero?. Io, te e Hub siamo una piccola famiglia" Magnus é lagato ad un albero e mi ascolta con le orecchie protese verso di me, vuol dire che vuole che lo accarezzo e che mi avvicini. Hub, accanto a noi, è sdraiato sull'erba e si gode il silenzio che c'è tutto intorno.
"Hub, perché nessuno mi vuole? Sono noioso, mi vesto male e sono attaccato troppo alla mia terra e alle mie origini, non lascerei mai Moonville e il Montana, forse é per questo che tutti mi lasciano. Sono egoista?" Il cane guaisce e Magnus avvicina il muso alla mia mano, per essere accarezzato. Sento un rumore alle mie spalle e mi giro di scatto, non alzandomi dell'erba, però.
"Cosa ci fai qui?"
"Mi sono perso" borbotta a disagio
"Oh.. siamo abbastanza lontani dal ranch, hai un cellulare? Chiama il tuo amico, gli spiego come venirti a prendere, può usare la mia Jeep.
"Non posso tornare con te?"
"Io non torno, s sto qua con Huber e Magnus"
"Rimango qua anche io, allora" non so che dirgli, né come comportarmi. Non vorrei mi insultasse ancora o mi urlasse contro, non lo sopporterei adesso.
"Magnus non vuole nessuno in groppa, a parte me. Non ti conviene aspettarmi, altrimenti dovrai fartela a piedi"
"Stai zitto! Faccio quello che voglio"
"Almeno siediti"
"Sull'erba? Sei pazzo! Mi sporcherei tutto, poi l'erba puzza ed è fredda" che strano tipo.
"Fai come vuoi"
"Dammi la tua camicia e stendila a terra, così non mi sporco. Non morirai di freddo, in questo posto fa caldo."
"Certo che fa più caldo rispetto ad altre parti dell'America. Siamo in Montana, non in Alaska, la temperatura media, ad ottobre si aggira sui 12 gradi, non é nemmeno tanto alta. Di notte comunque tende a scendere e io non posso ammalarmi, ho un ranch da portare avanti"
"Sai che sballo. Questo posto é noiosissimo"
"Non capisco la tua visita, allora. Tu vieni da Londra?" Si capisce lontano un miglio che il suo accento non è americano
"Ovviamente. Londra è la mia città e francamente non c'è paragone"
"Non sono mai stato a Londra"
"Non avevo dubbi, non sei stato in nessun posto, scommetto"
"Ho visitato 20, su 56 contee del Montana"
"Mamma mia che grande cosa. Sei noioso come questo posto. Ci credo che stai sempre in mezzo agli animali, chi ti sopporterebbe?" mi prende in giro e io mi sento male, voglio andare via. Hub inizia ad abbaiare
"Ad Hub non piace la tua presenza" lo prendo in grembo accarezzandolo
"É sempre tranquillo e non abbaia mai, da quando ti ha visto, invece, non è più lo stesso"
"A me non piace lui, è brutto, é un mostro" continua ad abbaiare e io mi sento di nuovo male. Lo sapevo che le cose cattive che mi dice William prima o poi mi avrebbero fatto male. Non riesco a respirare
"B b buono.. Buono Hub.." Non entra aria, non riesco a respirare, vedo tutto nero e ho le vertigini. Mi aggrappo ad Hub e mi sento sempre più debole. Sento le forze abbandonarmi e poi nulla più.

|angolo di bi|

Ptima di tutto buona Pasqua a tutti voi. Scusate se non rispondo ai commenti in questi giorni, ma essendo in vacanza sto postando al volo, quando sono in giro e quindi non ho tempo di leggere i commenti, scusate.

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