#74

Ci sono tutti, in quella sala. 

Il dottore, la sua assistente e Manuel. 

Sono tutti in piedi e tutti che lo guardano. 

"Devo per forza?!" piagnucola, Simone. 

"Simone, certo che devi. Ma vedrai che non sentirai nulla!! Non piangono nemmeno i bambini!"

 E Simone un po' ci sente, bambino. 

 Perché ha una paura matta e non riesce a non averne. 

Guarda Manuel come fosse l'unica ancora di salvezza che può portarlo via da lì. 

"Manu, ti prego.." 

"Amore è solo questione di qualche secondo, te lo giuro. Passa tutto subito..." 

"ma io..." 

"Ci sono qua io, amore. Dai, finisce subito"

 E Simone sospira forte, per raccogliere tutto il coraggio possibile e s'incammina verso la sala come un condannato verso il suo patibolo. 

In sala, Manuel gli stringe la mano, mentre l'assistente picchetta con tre dita sul braccio di Simone, all'altezza della piega del gomito.

 "Sei pronto, Simone? È un pizzicotto piccolo piccolo!" 

"...Va bene..." anche se no, non va bene per niente. 

Ha ancora una paura matta. 

Vorrebbe alzarsi e scappare. 

 Si gira a guardare Manuel, per non guardare l'ago che gli trapassa la pelle.

 È Manuel a guardarlo,quell'ago,  e un po' lo detesta. 

Perché la pelle di Simone è tanto sensibile che sicuramente spunteranno dei lividi nel punto in cui viene bucata. 

Stringe ancora più forte la sua mano, accarezzandone il dorso con il pollice. 

 E in men che non si dica, il prelievo è fatto. 

"Hai visto amore? Già finito!" 

"Si..." 

"Sei proprio il più coraggioso del mondo"

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