#69
Manuel ha scritto su di un fazzoletto di carta le parole da dire il giorno in cui avrebbe chiesto a Simone di sposarlo.
Ad essere onesti, l'idea gli frullava per la mente da parecchio tempo ma non gli sembrava mai il momento adatto.
Prima erano stati impegnati con l'università, poi con il lavoro, poi con la scelta di quella piccola casa nella quale sono andati ad abitare.
Ma una sera , a cena, guardando Simone ridere, ha pensato davvero che quella risata era linfa vitale e che non ne avrebbe mai fatto a meno.
Aveva quindi recuperato un fazzoletto, una penna e aveva iniziato a scrivere un paio di frasi che componessero quella proposta.
Le settimane erano passate e con loro anche le mille prove fatte allo specchio.
"Simone, mi vuoi sposare?"
...
"Simone, vuoi diventare mio marito?"
...
"Simone...non è che magari mi sposeresti?"
...
"Simó. Ho n'idea! Sposiamoci!"
...
"Simone ho una proposta che non potrai rifiutare"
...
No, forse quest'ultima non è il caso.
Ha aspettato una sera di Giugno, per farsi avanti.
Prima una passeggiata semplice,per le strade di Roma. Poi, a casa, una cenetta a lume di candela, un po' di musica e del vino.
Fino a racimolare il coraggio.
Finge un colpo di tosse per schiarirsi la voce, si alza in piedi e si avvicina a Simone.
Ed è tabula rasa, non ricorda più nulla delle parole scritte.
Improvvisa.
"Amore, sai cosa pensavo? Che tu sei l'unico che mi ha fatto capire cosa voglia dire vivere.
Che c'ha dato un senso, a sta vita.
E io non voglio sprecarla.
Voglio viverla e viverla con te.
Simone, mi vuoi sposare?"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top