#58

Se ne accorge a scuola che una piccola goccia di sangue fa capolino dal labbro inferiore di Simone, perché spesso resta fermo a guardarlo, perdendosi totalmente nei suoi lineamenti, nelle sue labbra, nei suoi occhi attenti. 

Quell'inverno a Roma è particolarmente rigido, il freddo punge il viso e la pelle sensibile di Simone è soggetta a questi piccoli tagli che affiorano come piccoli squarci su una tela candida.

 Sulle punte delle dita, sul dorso nelle mani e ora sulle labbra. 

 Simone tampona le labbra con un fazzoletto, poi le lecca nervosamente senza farsi troppo notare dalla professoressa di Biologia che sta spiegando per l'ennesima volta il DNA. 

Per sua fortuna, la campanella suona ed è libero di voltarsi verso Manuel. 

Sgrana un po' gli occhi quando si trova il ragazzo così vicino che le loro labbra si sfiorino e Manuel si spinga verso di lui per catturarle e baciarle lentamente. 

"Così non te se spaccano più" 

"Ah mi baci solo per questo?"

 "Anche perché lo voglio. Vieni qua -" ed è un alto bacio, più frenetico "-che non ce la faccio più de statte solo a guardá"

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