#47

La lite che hanno avuto, a causa dell'eccessiva gelosia da parte di Simone e di quella mancata da parte di Manuel, li ha lasciati entrambi molto scossi, nervosi e stanchi.

I toni si sono fatti così alti da urlarsi addosso a vicenda, sbattere le porte, per poi concludersi con Manuel che, furioso, sale sulla moto per tornare a casa, senza nemmeno fare un cenno di saluto a Simone, tanto è arrabbiato.

Sono passati tanti giorni, nessun messaggio, nessuna chiamata.

Ma il pensiero di Manuel è sempre a Simone.

E anche quello di Simone è sempre a Manuel, ma questo l'altro non può saperlo.

Prova a comporre il numero di Matteo sul cellulare- magari può farsi dare con una scusa notizie di Simone- pensa.

La chiamata però non va come sperava: Matteo gli racconta che è da tanti giorni che non vede Simone e che l'ultima volta che l'ha visto pareva uno zombie. Che è uscito a cena con loro, ha anche ordinato ma non ha toccato poi cibo, una volta arrivate le pietanze.

Decide quindi di mettersi in moto, Manuel, e raggiungerlo a casa.

Ripete tra sé e sé che il massimo che può rimediare è una porta in faccia, quindi si convince e suona il campanello.

Ad aprirgli, Dante che lo saluta e non attende nemmeno la domanda.

" È nella sua stanza", gli dice.

"Non sta bene, quindi ti prego Manuel di evitare scenate o altro. Se sei venuto per quello, ti prego.."

"só venuto solo per fa pace professó." , lo tranquillizza.

E sale.

La porta della camera di Simone è chiusa.

Bussa qualche volta prima di aprirla lui stesso.Simone è al suo interno, più magro del solito, pallidissimo e con due grandi occhiaie marcate.

"Simone.."

"Che ci fai tu qua?"

"So venuto per fa pace. Ho saputo da Matteo che non stai bene, ero preoccupato. Sei uno straccio Simó, ma che hai fatto?"

"Tanto non ha senso niente"

"Cosa?"

"Io, la mia vita. Non ha senso, finisco sempre con lo stancare tutti di me. Pure tu ti sei stancato."

"Simo io non me só stancato de te. Avevamo solo litigato tanto, succede! E Dio solo sa quanto me sei mancato."

Simone scoppia in lacrime, "Io on volevo litigare con te "

"Amore ma succede, succede." dice il maggiore.

Lo raggiunge in fretta per abbracciarlo.

"Succede e si fa pace."

"E noi facciamo pace?"

"Si amore, certo che facciamo pace."

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