#31

La vista di Manuel sembra annebbiarsi di colpo, tanta è la rabbia che sente montargli in corpo.

 Allenta la presa dalla mano di Simone per girarsi a guardare quel gruppetto di ragazzi che ha mormorato una serie di insulti ferocissimi e gratuiti. 

Li vede ancora ridere tra loro, ogni tanto si girano a guardarli per poi scoppiare di nuovo  a ridere sguaiatamente. 

 "Mò vado là e li faccio piagne" 

"Statti fermo." 

 "Ma l'hai sentito quello che hanno detto Simò?!" 

"si. Ma non voglio che tu ti cacci nei guai. Statti fermo, stai con me" 

 "Non me faccio menà! Li meno io a loro! Ce sto cinque minuti per bastonalli per bene" 

"Ma io non voglio. Quindi no" 

 "Ma perché?!" 

"Perché io c'ho solo te. Puoi evitare di metterti nei casini?" 

"Va bene. Ma solo perché me lo chiedi tu" 

"Te lo chiedo io." 

 Simone gli stringe ancora più forte la mano, poggia la testa sulla sua spalla. 

 "Siamo vicini alla macchina, torniamo a casa?" 

Manuel gli bacia una tempia, lo stringe sottobraccio. "Si amore mio "

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