E si becca pure un asprissimo rimprovero, da parte di Dante.

Il padre sembra essere a tutti gli effetti, esasperato.

È la terza volta che Simone viene coinvolto in risse nei corridoi e questa volta, la preside non può proprio chiudere un occhio.

Sono stati vani i tentativi di Dante di convincerla a lasciar passare, questa volta, data anche l'assenza totale di un pentimento - anche falso- da parte di Simone, una sospensione sembra essere il provvedimento più giusto.

Tre giorni.

E la promessa che, qualora la cosa si verifichi di nuovo, allora ci sarà una bocciatura.

Simone resta a guardare Dante, mentre l'uomo sbraita l'ennesimo "Simone hai capito in che situazioni ti stai cacciando?!?", le braccia conserte.

Manuel è indietro di qualche passo, guarda la scena, scuote la testa.

Si ritrovano soli dopo cena.

"Comunque lo devi ascoltá a tu padre. Sto comportamento non serve, Simó"

"E tu da che parte stai, scusa?"

"Dalla tua! Se te bocciano ce dividono! C'hai pensato a questo, si??"

Simone non replica, abbassa lo sguardo, incassa il colpo.

"Non succederà mai più, va bene?" dice, dispiaciuto.

"Me lo prometti?"

"Si, promesso"

"Va bene, abbracciami ora."