Capitolo 19

Ben

Bussano alla mia porta. Non è esattamente una cosa che accade spesso. La gente viene a trovarmi raramente, quindi mi chiedo subito chi sia.

Ma quando sento la sua solita voce sarcastica comprendo che può trattarsi della corvina dagli occhi blu altresì nota come Emy Evans.

- Ho una notizia grandiosa da darti!

- Fammi indovinare - dico, alzandomi dal letto ed andando ad aprire la porta - La notizia che devi darmi non è affatto grandiosa.

- Din din din! Indovinato! - dice lei, gonfiando il petto con aria orgogliosa - Da oggi infatti sono ufficialmente in una situazione di merda!

- No lo eri già prima?

- Ma ora è persino peggio! - risponde, con un sorriso raggiante.

Devo ancora capire quale sia il problema di questa ragazza.

- Che cazzata hai combinato?

- Tira ad indovinare - risponde lei, notando lo schermo acceso del computer nella mia stanza e sedendosi sul mio letto - Cavolo, tu hai l'elettricità...

- Sai com'è, sono io che la produco. Comunque parla, che cosa avresti fatto?

Il suo viso è illuminato per metà dalla luce dello schermo del computer, che al momento è anche l'unica fonte di luce. Per il resto, la stanza si trova assolutamente al buio.

- Ho trovato un lavoro - dice lei - In cambio di aiuto con la faccenda mio fratello. E secondo te da chi ho cercato aiuto?

- Jane?

- No. Hai azzeccato la J.

- Hai chiesto a quel malato mentale di Jeff? - chiedo, con il terribile dubbio che lei sia stata in grado di fare una cazzata del genere.

- Beh, in realtà no... ho chiesto a mister clown amante dei colori.

Resto per un attimo completamente basito. E poi inizio a interrogarmi sulle effettive capacità mentali della ragazza che ho di fronte. Cosa le è passato per la testa.

- Ma sei cogliona?

- Probabilmente - dice lei, rivolgendomi un sorrisetto.

Odio vederla comportarsi così. Come può non rendersi conto dell'importanza delle sue azioni, del fatto che lavorare fianco a fianco con quel tipo sia una follia? Perché si comporta come se fosse tutto uno scherzo.

- Non sto scherzando, Emy. Tutta questa faccenda è grave - dico, con tono duro - E tu ti sei ficcata in un guaio gigantesco. Perché lo prendi come uno scherzo?

- Tu sei stato il primo a dire che qui ammazzarsi a vicenda va contro le regole. Perché dovrei preoccuparmi? Il mio non sarà un gran bel lavoro, ma quel tizio è da quanto ho capito una delle Creepypasta più anziane. Non sono così tanto nella merda.

Mi dà fastidio la sua indifferenza. Come fa a non capire che questa è una faccenda seria?

- Non c'entra - dico, lasciando trasparire la rabbia dalla mia voce. Istintivamente le afferro un polso e la tiro in piedi, fissandola negli occhi.

- Non puoi fare queste cazzate. Smettila - mi rendo conto di quanto il mio tono sia duro.

C'è una certa prepotenza in esso, una rabbia ancora sottile e pronta ad esplodere. Emy ricambia il mio sguardo senza la minima paura.

Non mi teme, e ora che ci penso è la prima persona con ancora una parvenza umana a fissarmi con uno sguardo così intrepido da quando sono entrato alla Casa.

- Non sei tu a potermi dire cosa fare. Almeno saprò di mio fratello.

- È una cazzata! - dico, strattonando il suo polso - Te ne rendi conto? È pericoloso, non puoi stargli vicino! Non puoi andare da lui! Non puoi!

Stringo la mia presa su di lei, arrabbiato. Non si rende conto, lei! Non capisce, e non vuole ascoltare, come una stupida bambina cocciuta. Non so quale sia il mio volto, ora. Ma sicuramente non ha un aspetto amichevole.

Cerca di staccarsi da me, ma io la strattono e, istintivamente, getto uno schiaffo sulla sua faccia. Lo so sente risuonare per tutta la stanza.

C'è un secondo di silenzio. Me lo ricordo questo momento. È già successo, in un modo così simile a questo, vari anni fa. E ora siamo nella stessa situazione, solo che stavolta non sono arrabbiato con mio padre, sono arrabbiato con lei.

- Non devi fare cazzate - dico - Non dovevi fare questa cazzata.

La fisso, e nonostante le dita stampate sul suo volto, lei ricambia i miei occhi con una decisione sconcertante.

Lo sguardo di Emy si fa serio. Non c'è nessuna parvenza di sciocchi sorrisi sul suo volto. I suoi occhi blu ora sono accesi di un sentimento acido, e le sopracciglia nere aggrottate. Le sue labbra sono una linea tirata con il righello.

- Stavo iniziando a pensare che nonostante il tuo essere qui, tu potessi davvero avere una qualche parvenza di bontà - dice, e il suo tono è il più freddo e distaccato che io abbia mai sentito in vita mia - Credevo quasi che fossi quello di un tempo, che magari, che ne so, un giorno saremmo stati in grado di recuperare il nostro rapporto. Ci stavo sperando davvero, stavo iniziando a pensare che le cose tra noi due sarebbero andate per il meglio.

Ridacchia tra sé e sé, scuotendo la testa - Che cogliona che sono, per averlo pensato. Sei il bastardo che ti consideravo anche prima. Come fai a non farti schifo, sentendoti parlare?

Fa una pausa, liberandosi dalla mia mano che ormai ha perso la presa su di lei. Mi osserva a lungo e infine, pugnalandomi dritto al cuore con le parole più taglienti che potesse pronunciare, si limita a dire questo.

- Sei uguale identico a tuo padre.

Detto ciò si volta, uscendo rapidamente dalla porta.

All'improvviso la rabbia è scivolata via, in un modo che difficilmente sarei in grado di spiegarmi. Sinceramente non lo capisco. E lo odio.

No, non sono come mio padre. Non mi sono abbassati al suo livello, lui era cattivo per davvero. Io l'ho fatto perché Emy con quell'accordo si sta facendo del male da sola, io devo difenderla.

Non sono cattivo, davvero. Non con lei. Ho voluto fare il suo bene, sì. Solo il suo bene, nulla di più.

Allora perché mi ha fatto così male sentirla dire queste cose? Come se avessi sentito che stava dicendo la verità?

Sospiro. Non sono mio padre. So che non sono mio padre. Non posso essere mio padre.

Ma ora lei mi odia di nuovo.

Sono al punto di partenza.






Ma ciao bellini! Che ne pensate di questo capitolo? Vi scongiuro, lasciate un commento!

Ora abbiamo Ben triste ed Emy incazzata ancora di più... mmh benissimo direi! Ah, in ogni caso è il momento di far vedere qualche disegno, sia mio che non!

This is mine

And this is colorato.

Not mine. Ma bellosoh.

Altro non mio, ispirato agli eventi di Game Over.

Ricordo che chiunque voglia fare una Fan art può mandarmela in direct su Instagram o pubblicarla su un libro di Wattpad per poi taggarmi. Grazie a tutti voi disegnatori, comunque!

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