12
Marco
È una bastardata, lo so, e forse me ne pentirò.
Suonano alla porta e vedo Luca correre per andare ad aprire: in questi ultimi mesi le cose tra di noi sono tornate ad essere armoniose, probabilmente, anche più di com'erano prima.
Oggi siamo due uomini più consapevoli, più forti e sicuri e questo ha contribuito a far sì che il nostro rapporto diventasse ancora più solido e vero.
Il fattorino consegna la pizza e Luca torna in cucina con un sorriso radioso:
-L'hai presa davvero!- esclama contento, poggiando il cartone sul tavolo:
-Perché non avrei dovuto?- gli domando sollevando un sopracciglio.
Luca si limita a sorridere e scrollare le spalle: ecco, questa è una cosa che, dopo l'ospedale, ha continuato a portarsi dietro.
È un'insicurezza profonda, un senso costante di inadeguatezza. Tutto ciò che dice, pensa, desidera, ... finisce sempre per sminuirlo credendo che non sia "necessario".
-Eppure, sai che ho voglia di pizza, stasera?- mi aveva detto nel pomeriggio e quando gli ho fatto presente che avremmo potuto ordinarla per cena, se n'è uscito dicendo: -No, va beh... era così per dire, magari poi non ti va, meglio di no- ed è una stupidaggine, ma dato che veniva da lui... "meglio di no": è diventato, tipo, il suo nuovo mantra.
Per qualsiasi cosa, in qualsiasi situazione in cui, anche solo per un secondo riesce a tirare fuori qualcosa che desidera, che pensa, che gli piacerebbe, subito eccolo che arriva a concludere le sue frasi con: "Meglio di no".
Luca prende un pezzo di pizza e si siede sul divano, torna a seguire il programma che stava vedendo alla TV in silenzio, con quell'aria beata e spensierata da bambino che ho imparato a riconoscere, essere in lui, sinonimo di felicità.
Sì, sarà sicuramente una bastardata:
"Ho bisogno di parlarti, di persona, ovviamente. Ci vediamo in quel posto?"
Invio il messaggio senza stare ancora a pensarci su:
-È buona questa pizza, tu non mangi, Marco?- mi domanda Luca ed io sobbalzo, quasi come se mi avesse colto in flagranza di reato:
-Non ho molta fame, magari dopo-
-Okay- mi tremano le mani e mi rendo conto soltanto adesso che stavo ancora stritolando il cellulare in attesa di una risposta:
"Sai che mi scoccia andare lì"
Leggo e scuoto la testa. Sono arrivato sino a questo punto, quindi, sì, bastardo sino in fondo:
"Anche a me scoccia vedere tutte le sere la tua auto posteggiata davanti casa mia, eppure, sono un tipo magnanimo e ti lascio fare. Potresti anche ringraziarmi limitandoti a dire di sì!"
Invio ed attendo. Passa qualche secondo in più rispetto a prima, probabilmente starà cercando di capire di quanto mi sia accorto del suo comportamento da stalker e se questo potrebbe finire per causargli problemi tramite qualsiasi mia azione legale.
Io lo capisco e sinora l'ho lasciato fare semplicemente perché era troppo presto: ma, adesso, credo che i tempi siano finalmente maturi, quindi ho deciso di agire per poter finalmente mantenere la Promessa.
"Domani sera alle ore 21:30"
Risponde.
"Okay"
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