- Capitolo 6 -

Wynter's POV

Entrai nel primo bar che trovai e presi un caffè lungo. Il barista mi sorrise e mi strizzò l'occhio.
-Ecco il tuo caffè senza zucchero- sussurrò posando il bicchiere di carta di fronte a me.
Il fumo usciva in piccole nuvolette chiare e il cartone scottava.
Aprii il cartoncino e riempii il bicchiere di zucchero di canna. Speravo che fosse biologico perché altrimenti avrebbe potuto fare male al mio organismo.

Il ragazzo continuò a fissarmi mentre preparava due cappuccini per una coppia di anziani.
Irritata, andai a sedermi ad un tavolino accanto alla porta del bagno. Normalmente non lo avrei fatto ma preferivo passare inosservata; meno persone mi vedevano lì, meglio era.
Sorseggiai il mio caffè ustionante cullata dal retrogusto amaro della bevanda e guardai fuori dalla finestra.

Le strade cominciavano a riempirsi di uomini e donne diretti al lavoro, bambini con zaini sulle spalle molto più grandi di loro e donne in pigiama che accompagnavano i cani a fare i loro bisogni.
Io osservavo tutto attraverso il vetro della caffetteria, che agiva come da filtro: mostrandomi solo un angolo di Seattle che in quel momento stava prendendo vita. Una bambina mi salutò passandomi davanti. Ricambiai e la sua mamma mi ringraziò con un grande sorriso.

Chissà se anche mia madre quando ero piccola sorrideva così.
Adesso non lo faceva di certo. Era sempre troppo presa dalla costruzione di nuovi alberghi. Miss Drown, la donna che avrebbe trasformato in pochi anni la piccola catena di hotel di mio padre, in una dei più grandi franchising alberghieri di tutta la Columbia Britannica.

Pensare a mia madre mi fece scorrere un brivido freddo lungo la schiena: chissà cosa avrebbe pensato una volta scoperto che non ero a casa; chissà cosa avrebbe fatto.
Papà avrebbe mobilitato centinaia di investigatori privati e avrebbe chiamato l'FBI. Una volta trapelata la notizia mi avrebbero trovata in poche ore... O forse no. Avevo portato con me il mio asso nella manica: l'unica cosa che potesse salvarmi.

I miei pensieri furono bruscamente interrotti dalla radio del bar, che cominciò a emettere suoni insensati per alcuni minuti.
Il giovane ragazzo della caffetteria cercò in ogni modo di sistemarla, riuscendo solamente a cambiare stazione.

Il mio cuore perse un battito quando udii ciò che la voce di un giornalista col mio favoloso accento canadese stava pronunciando.
-Una notizia terribile e allo stesso tempo preoccupante sta stravolgendo la Columbia Britannica da diverse ore: pare che Wynter Drown, figlia di Norman e Jennifer Drown, padroni dell'omonima catena alberghiera, sia scomparsa da casa sua questa notte a seguito di un probabile intervento di rapimento. A trovare la casa in stato di assoluto disordine è stata Brooklyn Strade, una compagna di classe di Wynter che era passata per portarle i compiti del giorno stesso. La polizia ha già cominciato le indagini e ha avviato un'inchiesta. Se si tratta di un rapimento, come è molto probabile che sia, si spera di avere al più presto tutte le informazioni relative al riscatto della giovane Drown.
Si pregano i cittadini canadesi di cercare la ragazza nella propria città e di contattare le autorità in caso di riscontro positivo. Per avere maggiori informazioni e vedere una foto della ragazza, sarà opportuno seguire il notiziario televisivo delle 16.00. Per oggi è tutto, in diretta da Bleak Haze, William Bood-.

Il sangue mi si gelò nelle vene e finire il caffè caldo che avevo comprato, non bastò a farmi passare la sensazione di congelamento che mi tormentava l'anima e il corpo. Presi il mio bicchiere dal tavolo e uscii nelle glaciali vie di Seattle, decisa ad allontanarmi ancora di più dal Canada.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top