- Capitolo 16 -

Wynter's POV

Una voce divertita mi svegliò dal sonno.
-Wendy, Graham. È ora di alzarsi-.
Aprii gli occhi e mi ritrovai la faccia di Hazel a pochi centimetri dalla mia.

-Buongiorno tesoro, dormito bene sul divano?-.
-Cosa?- cercai di sollevarmi ma un braccio pesantissimo mi impediva di muovermi. E non era il mio.

Mi guardai intorno e notai che effettivamente avevo passato la notte sul divano. Con Graham. Oh, Cristo. Ma non riuscivo a combinarne una giusta?

Eravamo sostanzialmente uno sopra l'altro: la mia testa era appoggiata sulla spalla di Graham e il suo braccio mi cingeva la vita, una delle mie gambe era serenamente distesa sopra le sue ed eravamo entrambi ricoperti da un plaid di lana.

Arrossii e cercai di scendere dal divano proprio mentre Graham si svegliava borbottando.
Appena si rese conto della situazione guardò prima me e poi sua madre. Dopodiché arrossì anche più di me.

-Noi stavamo... Cioè... Dormendo- farfugliai ribaltandomi giù dal divano e finendo con l'osso sacro contro il pavimento ghiacciato.
-Attenta Wendy!- esclamò Graham tendendomi la mano per aiutarmi a rialzarmi.
La presi e mi sollevai in piedi imbarazzata -Mi dispiace, credo di essermi addormentata ieri sera-.

Lui mi fissò sorridendo e scosse la testa -Tranquilla. Vado a preparare la colazione-.
Poi lasciò la camera e mi ritrovai da sola con Hazel. Accidenti, l'unica cosa peggiore di passare la notte sul divano con un perfetto sconosciuto, era farsi beccare dalla madre di lui.

Hazel controllò che Graham non stesse ascoltando e cominciò a parlare molto velocemente -Tutto a posto cara? Non devi sentirti imbarazzata. Sono certa che non era tua intenzione dormire con mio figlio. Comunque fai pure come se fossi a casa tua. Adesso devo proprio correre a lavoro. L'università di Grahammy non si pagherà da sola. Ci vediamo stasera-.
-Okay, Hazel. A dopo- biascicai mentre lei se ne andava saltellando.

Andai in cucina e mi sedetti al tavolo. Graham stava armeggiando con i fornelli e il fumo nero che proveniva dalla sua zona mi preoccupava leggermente.
-Pochi secondi e la colazione sarà pronta!- esclamò allegramente.
-Ti serve una mano?- chiesi titubante.
-No, no. Va tutto bene! Spero che le uova ti piacciano ben cotte-.

Le uova erano orrende: il colore andava dal marrone scuro al giallo-verde e l'odore era veramente terribile. Quando le addentai cercai con ogni fibra del mio corpo di non fare una faccia disgustata ma Graham scoppiò a ridere -Pessime vero? Non sono mai stato un talento in cucina-.
-La prossima volta ci penso io- dissi ridendo.

-Comunque scusami per ieri sera- sussurrò lui. -Quando ti sei addormentata avrei potuto portarti in camera tua ma temevo che ti saresti svegliata-.
-Non preoccuparti. Non c'è problema- mentii.
Il problema c'era, eccome. Non avevo mai dormito con nessuno che non fosse Brooklyn o Ted, il mio peluche preferito. Era stato anche fin troppo imbarazzante.

-Okay. Senti, Wendy, io tra poco devo andare in stazione perché ho dei corsi fra un paio d'ore. Se vuoi venire a fare un giro Boise, poi pranziamo assieme e ci facciamo un giro. Così mi racconti cosa stai facendo a Palmer Fall- disse Graham guardandomi negli occhi.
Due occhi così azzurri non li avevo mai visti. Erano quasi trasparenti; magnifici.
-Sì, va bene. Fammi vestire e poi possiamo andare-.

Ma che diavolo stavo facendo? Non potevo andare in una città grande come Boise; avrebbero potuto riconoscermi! Anche se in realtà ero in Idaho. Chi mai mi avrebbe cercato in Idaho?


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top