- Capitolo 1 -

Brooklyn's POV

"Tra venti minuti film a casa mia?" diceva il messaggio che mi era appena arrivato da Wynter.

"Okay" risposi immediatamente prima di ributtare il telefono nella borsa.

Raccolsi velocemente le cose indispensabili e lascai un post-it sul frigorifero per avvisare mia madre che sarei uscita.

Probabilmente, visto che non c'erano i suoi genitori, Wynter non voleva rimanere a casa da sola. Da lei mi sarei aspettata un'enorme festa, ma di recente non era la solita Wynter.

La mia teoria era che fosse un po' giù di morale perché i suoi genitori volevano divorziare, ma Evelyn sosteneva che non fosse così e che ci fosse qualcosa che non voleva dirci. Però fin dall'asilo io e lei ci eravamo sempre raccontate tutto, quindi se avesse voluto nascondere qualcosa ai suoi amici io lo avrei saputo comunque. E come io sapevo tutto di lei, lei sapeva tutto di me.

Accesi il motore dell'auto e iniziai a guidare verso casa sua; il traffico a quell'ora era micidiale e ci si muoveva pochissimo, restai così tanto tempo in coda che sarei arrivata prima andando a piedi. Il problema era che al ritorno sarebbe stato molto tardi e camminare da sola per le buie strade di Bleak Haze non era consigliabile. Lasciai l'auto in un piccolo parcheggio privato, trovato miracolosamente vicino all'enorme palazzo in cui viveva la mia amica.

Aprii la porta e attraversai la soglia. Quel giorno l'appartamento era così disordinato che quasi faticai a vedere il divano. Era molto strano perché Wynter era una maniaca dell'ordine e non lasciava mai niente fuori posto. Pile di libri, vestiti, confezioni di cibo d'asporto e trucchi erano sparsi ovunque. Raggiungere la camera della mia amica senza calpestare niente fu un'impresa non da poco.

-Ehilà!- esclamai sedendomi sul letto accanto a lei.

-Ciao Brook- salutò Wynter appoggiando il portatile su un comodino già pieno di cianfrusaglie.

-Quando tornano i tuoi?-.

-Domani sera- rispose e, quando vide che guardavo tutto il disordine che mi circondava, aggiunse -Sistemo domani pomeriggio, non ti preoccupare-

-Se non fai in tempo ti metteranno in punizione per qualche millennio-

-Già- sospirò prima di mostrarmi un DVD.

-Venerdì 13?-.

-Sì. So che non ti piacciono gli horror ma dopo questo cambierai idea- disse porgendomelo. Io lo presi e osservai la copertina frettolosamente, poi decisi di accontentarla perché ultimamente litigavamo per troppe cose poco importanti.

-Sono molto più coraggiosa di te, ce la farò- sogghignai.

-Questo lo vedremo- commentò lei inserendo il disco nel lettore sotto la televisione della sua camera.

Dopo un'oretta di film mi proposi per andare a fare un po' di popcorn da gustare per rendere tutto più avvincente. Senza chiederle indicazioni mi diressi in cucina e aprii la mensola, dove fortunatamente trovai un pacco per la cui preparazione bastava mettere i popcorn nel forno a microonde per pochi minuti. Diversi anni prima Wynter mi aveva detto che potevo fare come se fossi a casa mia e io l'avevo subito presa alla lettera.

Misi i popcorn in una scodella e mi diressi con passo felpato verso la stanza. Lei aveva gli occhi spalancati e fissi sullo schermo e non sbatteva nemmeno le palpebre per non perdere neanche un secondo di una delle scene più importanti di tutto il film. Appoggiai la ciotola su uno dei pochi ripiani non stracolmi di oggetti e mi avvicinai a lei senza farmi vedere. Ero circa un metro dietro Wynter e lei era così concentrata sul film che non si era nemmeno resa conto che ero tornata.

-Buuu- urlai appoggiandole le mani sulle spalle, lei strillò terrorizzata per un secondo poi prese un cuscino e me lo lanciò addosso.

-Cretina! Mi hai fatto prendere un infarto-

-Chi era la più coraggiosa, scusa?-

-Se dico che sei tu mi lasci in pace?-

-Sì-

-Sei tu, stronza-.

Finimmo di guardare il film sotto le coperte e, appena terminò, spense il lettore ed estrasse il disco.

-Allora, ti è piaciuto?-

-Abbastanza e...- iniziai a esporre la mia complessa teoria sull'inutilità dei film horror ma una notizia del telegiornale mi interruppe portando l'attenzione di entrambe sulla TV.

-Ritrovato cadavere in Moon Avenue a Bleak Haze, nella Columbia Britannica in prossimità di Vancouver. La polizia ha aperto le indagini ma non ha ancora nessun sospettato. Per adesso si stanno interrogando la famiglia e gli amici di Adam Hall, la vittima- raccontò il presentatore con il tono freddo e distaccato che usano sempre al telegiornale.

Wynter spense il televisore e sbuffò.

-Questi programmi mi deprimono- disse. Poi guardò l'orologio e scattò in piedi –Sono le dieci! Ti conviene tornare a casa-.

-Tranquilla, non è così tardi- commentai avvolgendomi nelle coperte calde.

-Ho promesso ai miei genitori che non avrei fatto troppo tardi. La mattina alzarsi è una tortura-

-Okay. Ieri avevi detto di voler venire a dormire da me, che fai?- chiesi infilandomi la giacca che avevo buttato per terra appena arrivata.

-Rimango qui-

-Va bene-.

Quando finii di parlare mi abbracciò e sussurrò: -Ti voglio bene-. Non era mai stata così espansiva ma per lei era un periodo difficile e preferii non farglielo notare.

-Anche io. A domani!- risposi prendendo la borsa dal pavimento e iniziando a uscire.

-Ciao- esclamò lei facendo un cenno con la mano.

Chiusi la porta dietro di me e mi avviai verso il parcheggio.

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