Capitolo 6 seconda parte

Capitolo 6 seconda parte


Mi alzo infuriata, e, con il sedere dolorante, seguo stellina con passo veloce e quando lo raggiungo gli tiro un pugno sul braccio.

-E' questo per cos'era?-Mi chiede stupito, come se non si aspettasse il mio gesto.

-Te l'avevo detto che ti avrei fatto del male, come si dice, uomo avvisato mezzo salvato. E la prossima volta impari a fare come ti pare e piace con le persone.- Lui apre la macchina e si mette al lato guidatore, aspettando me per mettere in moto.

-Non faccio come mi pare e piace, cappuccetto. E non puoi negare che non ti sia piaciuto?- Mi stuzzica dopo che sono salita in macchina.

Accende la macchina e ci dirigiamo verso casa.

-Piaciuto? Nemmeno  avessimo fatto chissà  cosa! Non era un vero e proprio abbraccio.- Lui è concentrato sulla guida ma sorride alla mia risposta.

Si passa un dito sul labbro inferiore in modo sensuale e poi di nuovo mani sul volante.

-Non lo era? - ridacchia.- Cappuccetto, non sai quanto il minimo contatto con me può valere, le altre ragazze per essere al mio fianco farebbero pazzie e alcune le hanno persino fatte.-

Lo guardo scettica.

E' difficile immaginare delle ragazze fare cavolate per stare tra le braccia del narcisista accanto a me. Per uno strano motivo, non riesco a credere che stellina cadente sia davvero un cantante, magari ricco sì, insomma veste firmato dalla testa ai piedi.

-Ma io non sono le altre ragazze stellina, ormai dovresti saperlo bene.- Lui si volta un attimo verso di me e torna a guardare di nuovo la strada.

-Ecco perché sei interessante.- Mi lancia un altro sguardo e mi sorride, non riesco a capire cosa gli passa per la testa, soprattutto oggi che è davvero strano.

-Sembra che tu sia sotto gli effetti di qualche droga.- Mi rendo conto solo in quel momento che potrebbe essere vero, B.B che mi abbraccia è parecchio strano.

-No, cappuccetto. Sono perfettamente lucido, ma adoro davvero tanto stuzzicarti... Le tue espressioni sono la cosa più comica della terra, e hai un caratterino niente male. Sei tutta pepe, con te di sicuro non mi sto annoiando in questo paesino sperduto.-

"E' ufficiale: questo ragazzo è fuso! E' letteralmente andato fuori di testa."

Il ragazzo accosta sul lato della strada e si avvicina a me, sorride un attimo e piega la testa di lato.

-Perché ti sei avvicinato?- Le parole escono come un sussurro, forse perché il ragazzo è vicino a me o perché siamo in uno spazio così piccolo.

-Hai paura?-Anche lui sussurra, continuo a guardare il suo viso pulito, senza nemmeno una macchia o un brufolo.

-Di te? Neanche per sogno.- Mi sposto un attimo indietro e le spalle toccano la portiera della macchina, lui si avvicina di più.

-Giusto, sono io che dovrei avere paura di te.- Alza la sua mano e l'avvicina al mio viso, sposta una ciocca di capelli e mi sfiora l'orecchio con i polpastrelli. Trattengo il respiro nell'attesa che tolga la mano dal mio viso, ma lui la sposta più in avanti. Stanca di trattenere il fiato prendo un forte respiro e il suo profumo mi colpisce ancora, c'è ancora quella piccola nota di fumo che non vuole sparire, ma la verità è che non l'ho mai visto fumare durante tutto questo tempo.

"Forse fuma di nascosto? Però in casa non c'è odore di sigarette o di mozziconi. Perché mi sto facendo domande su di lui? Sono affari suoi se fuma o meno."

Sento un click che mi sorprende, attorno al corpo mi ritrovo la cintura di sicurezza.

-Ma cosa?- Il ragazzo si allontana da me, si sistema la sua cintura di sicurezza e riparte.

-Non ti eri messa la cintura di sicurezza cappuccetto rosso, dovevo rispettare le regole della strada.-

-Non me lo potevi semplicemente dire?- Lo guardo arrabbiata e infastidita.

-Non c'era gusto nel farlo.- Lui sorride ancora infastidendomi ancora di più.

Mi stava stuzzicando allora.

-Vedremo quanto continuerai a stuzzicarmi dopo che ti avrò ucciso.- lo minaccio seria.

Lui ride ancora, e per un piccolo millesimo di secondo, mi ritrovo di nuovo a rimanere incantata da quella risata.

Lui ride in modo spontaneo e ha la capacità di sciogliere qualsiasi tensione, anche qui in auto.

Io ho perso questo modo di ridere... certo, non dico che non rido, ma non mi viene direttamente dal cuore. Sono un po' forzate come se dovessi farmi piacere le battute altrui. Invidio molto B.B per questo. Deve essere bello avere una risata genuina e calorosa.

Il ragazzo non ribatte e rimaniamo entrambi in silenzio, lui concentrato sulla guida e io immersa nei miei pensieri.

Arriviamo a casa mentre il sole tramonta, le temperature iniziano a scendere e dalla finestra della macchina entra un piccolo venticello che mi scompiglia la treccia ormai rovinata.

B.B scende, e da galantuomo mi apre la portiera. Si fa da parte per farmi passare e inchina il busto come un principe.

"Sta davvero impazzendo."

Mio fratello ci aspetta entrambi con un sorriso sulle labbra. Entriamo in casa e il caldo mi solletica la pelle, felice strofino le braccia.

-Vedo che non vi siete uccisi strada facendo.- Mi lancia uno sguardo dalla testa ai piedi e sorride.

-Tua sorella mi ha minacciata un bel po' di volte, ma alla fine ci ha rinunciato.- Stellina prende posto sul divano mentre racconta a Gabriel delle mie finte minacce, imita persino la mia voce.

- Non era semplicemente il momento adatto stellina, ma ricordati di non abbassare mai la guardia.-

-Ti aspetto in qualsiasi momento, cappuccetto rosso.- si toglie gli occhiali e mi fa l'occhiolino .

Gabriel borbotta sotto voce qualcosa del tipo "non cambierete mai".

Io e B.B ci lanciamo un sorriso complice.


Seconda parte tutta per voi, cosa ne pensate di questo avvicinamento da parte di B.B.? Oppure anche voi come Jade lo volete uccidere? Fatemi sapere cosa ne pensate e ovviamente continuate a sostenermi come fate sempre.

Grazie di cuore a tutti

Alla prossima dalla vostra autrice <3

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