Capitolo 6

Mi siedo di peso sul front desk della libreria, sono stanca morta e irritata al massimo... quando si dice che il buon giorno si vede dal mattino. Ho iniziato la giornata nel modo peggiore, con il sogno e la macchina che mi hanno perseguitata fino al lavoro.

-Se non mi piacesse il lavoro e non fossi la proprietaria me ne sarei andata da molto tempo.- Annuisco a Lydia che oggi è venuta al lavoro per mezza giornata.

-Se non fosse stato per la Sig.ra Kane sarebbe stata una giornata fantastica, quella donna mi odia.- Lydia prende posto accanto a me e sospira, dopo aver avuto a che fare con pannolini e roba varia ha cercato rifugio nel lavoro ma la cara Sig.ra Kane ha rovinato i suoi sogni e anche i miei.

-Non è vero, ormai ha dimenticato la storia di suo nipote.-

Quella donna è un diavolo, mi odia solo perché ho spezzato il cuore del suo adorato nipote. A mia discolpa, si può dire che Jeremy Kane non è esattamente il ragazzo d'oro che pensa che sia la sua cara nonnina.

-Se avesse dimenticato, non mi avrebbe fatto cercare un libro che non c'era.- La signora con un sorriso da brava nonnina, mi ha fatto camminare in lungo e in largo tra i piani e gli scaffali, alla ricerca del suo fantomatico libro.

Per tutto il tempo non ha fatto altro che chiamarmi Jade cara, che se la mettese in quel posto la parola "cara", quella vecchia sadica, capisco da chi abbia preso suo nipote.

-Diciamo che la Sig.ra Kane è un amante nell'infliggere dolore.- Lydia sorride alle sue stesse parole, quindi anche lei ammette che in effetti la signora mi odia quanto io odio lei.

-Non dovreste lavorare, invece di stare sedute a fare salotto?-Alzo gli occhi verso la fonte della voce nuova e sorrido nel vedere Dylan, il marito di Lydia.

Dylan, capelli scuri e occhi di un marrone caldo che ti mettono al tuo agio appena gli incroci, ha un carattere solare e ama la donna accanto a me da così tanto tempo che tutti a High Bridge sognano un amore come il loro.

Lydia si alza e va incontro al marito che la osserva incantato come se la vedesse per la prima volta e ne rimanesse folgorato.

Invidio un po' il loro amore, vorrei tanto che qualcuno mi guardasse  come Dylan guarda Lydia, con tale devozione e fascino che farebbe sciogliere anche il cuore più duro.

-Allora sceriffo, cosa la porta da queste parti?-Mi alzo anche io e prendo la borsa da sotto il bancone, cerco le chiavi della macchina ma non le trovo e poi mi viene in mente che adesso sono senza macchina.

-Jade, non si risponde ad una domanda con un altra domanda.- Mi sorride ma i suoi occhi sono sempre sulla moglie, le loro mani si sfiorano e le dita si intrecciano piano in modo amorevole.

"Ora mi sento di troppo, direi che è meglio levare le tende."

-Scusa Dylan, bene ora che abbiamo finito che ne dite di andarcene, ho una voglia matta di bere una birra.- Lydia annuisce e va di fretta a prendere la sua borsa e in meno di due secondi siamo fuori dalla porta.

Guardo per la Jeep Renegade di mio fratello ma non la vedo da nessuna parte.

"Maledetta stella cadente, sapevo che non mi dovevo fidare di lui. Ah , ma quando arrivo a casa mi sentirà, eccome se mi sentirà e sta volta nessuno mi fermerà."

-Jade dov'è la tua macchina?- Guardo Dylan e faccio una faccia colpevole, Lydia invece ha lo sguardo rivolto alla mia destra.

La sua macchina è andata...-Lydia parla sovrappensiero e continua a guardare alla mia destra.- Jade, quello non è il ragazzo che hai investito?- Seguo con lo sguardo il suo dito e finalmente lo vedo.

La jeep è alle sue spalle, i miei occhi sono focalizzati sulla stella cadente.

Il ragazzo sembra uscito dalla copertina di qualche rivista, i vestiti di due taglie più grandi sono spariti e al suo posto, mi trovo con un B.B in jeans scuri con alcuni strappi sulle ginocchia, maglia nera con scritte in coreano e con una giacca di pelle nera che gli aderisce perfettamente al corpo, a concludere il tutto, gli occhiali da sole e i capelli sistemati con estrema cura. Si stacca dalla macchina in modo lento e si passa una mano sui capelli, sono sicura che sta attirando l'attenzione su sé.

"La sua vanità davvero non ha limite, quando penso che ormai ho capito com'è fatto, ecco che mi ricredo. Questo ragazzo ha davvero mille facce."

-Buonasera a tutti, cappuccetto rosso sei radiosa come il solito.- Ormai e vicino a noi e la prima cosa che gli viene in mente è di prendermi in giro, lo sappiamo tutti che ho una faccia stravolta.

-Ragazzo investito, vedo che stai benissimo.- B.B . fa una gira volta alla domanda di Lydia e si mette ancora più in mostra, poi si affianca a me e mi mette un braccio sulla spalla.

Gli lancio uno sguardo di ghiaccio, ma lui non si muove.

-Cappuccetto rosso è riuscita a farsi perdonare per quella storia, anche se... deve farsi perdonare altre cose.- Bell'imbusto parla con voce disperata, sa essere davvero melodrammatico quando vuole, ma il suo modo di fare mette di buon umore Lydia e Dylan.

Cerco di togliere il braccio di B.B ma non ci riesco, pur essendo gracile ha davvero parecchia forza.

Quando si dice non giudicare un libro dalla copertina.

-Adesso noi andiamo, Claudia si trova da Miranda, quindi è meglio sbrigarsi prima che la sua zietta non decida che è ora di insegnare ad andare sui tacchi. - Annuisco a Dylan e Lydia che si mettono a camminare per andare a casa di Miranda.

-Adesso ti puoi anche staccare.- Cerco di nuovo di togliere il braccio del ragazzo ma con scarsi risultati.

B.B invece mi stringe di più facendo in modo che la mia testa finisca sul suo petto.

-Non ti piace questa situazione?-Il ragazzo parla al mio orecchio con voce bassa e un qualcosa che non riconosco.

-Per niente! E che diavolo ti succede? Non sei mai stato appiccicoso? Pussa via.- Se qualcuno ci vede penserebbe che abbiamo una storia e che questo sia un abbraccio tra innamorati.

"Aspetta? Perché sto pensando all'amore? Insomma, stiamo parlando di stellina cadente, il ragazzo odioso che mi rende la vita un incubo. Non è che ho voglia di fare sesso? Infondo, con Ryan era da tempo che non andavo al letto... Sì, sarà sicuramente questo, B.B è un maschio e per questo ci ho pensato. Riprenditi Jade, per quando stellina è un maschio... rimane pur sempre stellina."

-Hai ragione, lo sei tu di solito, ma mi fa molto piacere romperti le uova nel panniere.- Alzo la testa e mi osservo nel riflesso dei suoi occhiali, l'immagine che vedo è quella di una ragazza arrabbiata intrappolata tra le braccia di un cretino.

-Se non mi lasci andare ti spezzo in due.- Metto le braccia sul suo petto con difficoltà e cerco di spingerlo ma niente.

Provo di nuovo ma ancora nulla.

-Stai cercando di mettermi paura cappuccetto rosso?.-

Lui ride e stringe di più... ora, sono bloccata del tutto. A dividerci c'è qualche centimetro d'aria e le mie mani, perché il mio petto sfiora quasi il suo.

"Non sto pensando davvero che ci sia qualcosa di sensuale in questo abbraccio? Non è nemmeno un vero e proprio abbraccio... ma quel suo maledetto sorriso sta complicando le cose. Perché diavolo non molli la presa?"

-Appena mi lasci andare vedrai se ti faccio paura o meno... Sarai carne da macello alla fine!-

Lui continua a ridere e mi osserva attraverso gli occhiali, non so che sguardo abbia dietro alle lenti. È come se ci fosse un muro tra i nostri sguardi. Quando sto per minacciarlo di nuovo, lui mi lascia andare di botto facendomi perdere del tutto l'equilibro.

Mi ritrovo con il sedere per terra in un nano secondo, i miei occhi sono su bell'imbusto che scoppia a ridere.

"Lo uccido... questa volta per davvero."

-Adesso possiamo andare a casa. - Il ragazzo mi parla da sopra, si gira come se niente fosse, per poi avviarsi alla macchina, lasciandomi per terra.  

Chiedo scusa ai miei lettori per l'enorme ritardo, ma tra lavoro e corso ho avuto poco tempo. Questo capitolo sarà diviso in due parti e d'ora in poi sarà sempre così per facilitare la lettura di tutti voi che con pazienza mi seguite e tifate le mie coppie. Vorrei tanto sapere cosa ne pensate di questa storia e dei miei personaggi.

Grazie a chi legge, commenta e vota questa storia.

Baci dalla vostra autrice ritardataria. <3