Capitolo 3
Capitolo 3
Mi alzo all'una del pomeriggio con le braccia tutte indolenzite, trasportare Miranda dalla macchina fino alla stanza di Gabriel è stato un incubo.
La ragazza non si reggeva in piedi ed io e bell'imbusto l'abbiamo dovuta trasportare insieme perché la cara stellina si rifiutava di farlo da solo.
"Sono troppo prezioso per trasportare qualcuno e già con te ho fatto un eccezione, le mie sacre spalle sono state profanate dai tuoi piedi. Ti darò una mano così poi non mi dai dello sporco egoista."
Sporco egoista? Quello lì è un nulla facente, altro che star.
Faccio colazione in pace visto che Miranda dorme beata abbracciata al cuscino di Gabriel come se fosse lui e B.B pure.
La cosa che mi piace di più e quando c'è la quiete a casa.
Controllo la posta elettronica per vedere se qualche agenzia mi ha inviato un nuovo libro da tradurre ma ne rimango delusa quando leggo solo le pubblicità.
Passo un po' di tempo su internet ma mi annoio a morte, sono abituata a vedere un film con Gabriel oppure a farci le maratone delle nostre serie tv preferite.
Sono sempre dipesa da mio fratello e lui è dipeso da me, ormai siamo solo noi due, la nostra famiglia siamo noi.
Esco fuori al sole e vedo che le mie piantine stanno soffrendo per colpa delle alte temperature siamo a 27 gradi e non piove da un po', mi ritorna l'energia e decido di dedicarmi al giardino, lego i capelli in una coda e mi metto su un cappello di paglia.
Amo immergere le mani nella terra, è come sentire l'energia e la vita che scorre sotto i nostri piedi.
Gli short di jeans e la canottiera verde iniziano a sporcarsi un po' di fango ma poco mi importa, innaffio le piante più delicate, sposto alcuni fiori dai propri vasi al giardino e tolgo le erbacce.
Gabriel ha tagliato l'erba la settimana scorsa e adesso il giardino sembra pulito e colorato, entrambi abbiamo imparato a sistemare da soli le cose a casa.
Pulisco il tavolo del giardino e le sedie che hanno delle foglie sicuramente cadute di notte.
Sono in ginocchio a togliere una foglia incastrata sulla sedia quando sento dei passi dietro di me.
-C'è proprio una bella visuale da qui.- Mi immobilizzo a sentire la voce di B.B e subito mi alzo.
-Sei sveglio?- Il ragazzo ha un paio di pantaloncini e una maglietta grigia che gli sta grande, Gabriel è più muscoloso e quindi i suoi vestiti stanno abbastanza grandi a B.B che è esile.
-No, guarda sono un sonnambulo che va in giro per la casa altrui e parla pure nel sonno.- Non so se ridere o prenderlo a schiaffi, la seconda opzione mi alletta di più.
Lui scende dal portico e si avvicina a me, prima di sedersi sulla sedia di fianco a quella che stavo pulendo si stiracchia come un gatto.
-Qui fuori si sta proprio bene, mi piace questa calma, sembra di stare un po' fuori dal mondo.- Alzo un sopracciglio scettica, fino a ieri pensava di essere in un paesino sperduto, oggi invece pensa di essere fuori dal mondo.
" Non capisce che lui è fuori di testa."
-Siamo come in paradiso.- Uso un tono falso e anche lui lo sa, ma non mi riprende per niente.
-Puoi tornare a fare quello che stavi facendo io continuerò a godermi lo spettacolo.-
Vorrei tirargli qualcosa addosso ma non posso perché è un nostro cliente e questo non farebbe bene agli affari.
Tolgo anche la foglia incastrata e il restante delle foglie con "stellina cadente" che non mi toglie gli occhi di dosso.
-Credevo avessi detto che volevi goderti lo spettacolo.-
-Infatti e quello che sto facendo, vedere te che fatichi è un grande spettacolo.- Lui sorride e mi fa l'occhiolino, mi avvicino in modo minaccioso e lui si alza in fretta dalla sedia.
- Che vuoi fare?- Faccio un sorriso falso e mi avvicino mentre lui continua a fare passi indietro.
- Oh, niente. Hai solo una foglia tra i capelli e voglio levarlo dolcemente.- Continuo ad avanzare e lui ad indietreggiare.
-Dovresti prendere delle lezioni di recitazione per essere almeno un po' credibile.- Sono a pochi centimetri da lui ma il bastardo sceglie quel momento per mettersi a correre e io le seguo a ruota.
-Ah, perché tu sei un esperto di recitazione, vero?- Lui corre ma alcune volte gira la testa nella mia direzione e sorride.
"Se lo prendo gli rompo qualcosa di sicuro."
-Quante volte te lo devo dire, io sono una star.- Il cappello mi si sfila dalla testa e vola da qualche parte, B.B è a pochi passi da me e quindi aumento la mia velocità.
-Ma che star e star, sei solo un deficiente.- Anche lui aumenta la velocità , ormai continuiamo a girare intorno al tavolo del giardino.
-Non ti avevano detto che mi dovevi trattare bene.- Rallento un po', quello che ha detto è del tutto vero, mi dimentico sempre che lui è un ospite.
-Come se fosse colpa mia, le mie azioni sono una conseguenza delle tue parole.- Metto da parte la mia conoscenza e inizio a correre di nuovo prendendo alla sprovvista B.B che non fa in tempo ad allontanarsi.
Ci scontriamo e cadiamo in terra entrambi, io sopra e lui sotto.
Sento la stellina cadente lanciare un verso dolorante e poi sento un fischio, infatti giriamo entrambi la testa verso la fonte del fischio e vediamo Miranda che ci guarda con un sorriso malizioso.
-Non volevo rovinare il vostro momento, anche se credevo che tra di voi due non ci fosse questo tipo di relazione . Se posso darvi un consiglio, il posto che avete scelto non è molto pratico per fare quello che volete fare.- Sbatto un attimo le palpebre e poi guardo B.B che sorride alla mia amica, questi due stanno iniziando ad andare d'accordo e la cosa non mi entusiasma più di tanto, una Miranda che rende le mie giornate rocambolesche mi basta.
Mi alzo in fretta dal ragazzo e fisso la mia amica che indossa una maglietta di Gabriel che gli sta da vestito.
-Non è assolutamente come pensi, io e Mister "sono una star" non abbiamo quel tipo di rapporto e mai lo avremo, e poi non è il mio tipo.- Stellina cadente nel frattempo si alza e sorride, Miranda mi lancia uno sguardo del tipo "certo come no" ed in effetti ha ragione, pure io se avessi visto lei in questa situazione non gli avrei creduto un granché.
- Sai cappuccetto rosso ,se continui a dire che non sono il tuo tipo la gente penserà che tu stia cercando di resistere al mio fascino.- Mi fa l'occhiolino e poi si siede sulla sedia, anche Miranda si avvicina al tavolo per poi prendere posto vicino a B.B., io sono l'unica in piedi.
-Fascino? Ahah non farmi ridere, tu non hai per niente fascino e di quello che la gente pensa sinceramente me ne frego.- Miranda lancia uno sguardo a me e infine al bell'imbusto che continua a sorridere come se non credesse alle mie parole, gli hanno talmente tanto montato la testa che crede davvero di avere fascino.
-Tesoro, mi dovresti vedere nel mio ambiente e poi vedresti con chi hai a che fare, sono sicuro che poi non ti comporteresti in questo modo.- Sono abbastanza scettica su questo, non sono certo una che cambia idea facilmente. Prendo posto anche io e cerco il cappello che era caduto in precedenza, lo avvisto vicino alla quercia ma non mi alzo a prenderlo.
-Parliamo di altro, se no ,voi due continuate a bisticciare al infinito. Quando siamo tornati ieri sera?- Io lancio uno sguardo a B.B e vedo che anche lui guarda me, l'altra sera ho preso la decisione di non dire nulla a Miranda su quanto successo con Sam e ho consigliato a B.B di fare la stessa cosa.
-Tardi, eri talmente ubriaca che ti abbiamo dovuto trasportare in braccio.- Io tenevo le gambe di Miranda e stellina il busto.
La ragazza sbuffa, di sicuro sta cercando di ricordare qualcosa ma tutto l'alcol che ha bevuto le ha resettato la memoria, cosa che succede ogni volta che beve.
-E' successo qualcosa ieri sera? Di solito succede qualcosa quando bevo.- Io e B.B scuotiamo la testa in segno di negazione, anche se Sam dovesse dire qualcosa Miranda non gli crederebbe perché non sarebbe la prima volta che quel viscido inventa qualcosa del genere.
-Meno male, l'ultima volta ho rotto lo specchio di una discoteca, divento violenta quando bevo.- Sorrido al ricordo di Miranda che se la prendeva con lo specchio credendo che, il suo riflesso fosse quello di qualcun altro , ha lanciato la scarpa allo specchio rompendolo.
-Sei stata tranquilla anche se ti consiglio di non bere più in futuro, è davvero difficile trasportarti quando ti addormenti.- Lancio uno sguardo allucinato a B.B, questo ragazzo si preoccupa solo di se stesso. Miranda però si mette a ridere alla frase di stellina credendola una battuta, la quale se lo fosse davvero, farebbe pena.
Attore dei miei stivali.
Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia, grazie a chi commenta e supporta Jade e B.B.
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