Capitolo 11- Prima parte
Salve, sono in enorme ritardo lo so ma ho deciso di dedicarmi totalmente allo studio e non ho avuto modo di scrivere ma siccome mi sono laureata da poco ho un po' più tempo da dedicare alla scrittura.
Capitolo 11- Prima parte
Inspiro la sigaretta e faccio circolare la nicotina nelle vene, per poi rilasciare tutto fuori in una nuvola. Provo a fare gli anelli di fumo ma non ci riesco.
Appoggio la schiena al muro del ristorante e guardo le stelle nel cielo. C'è una luna piena e luminosa tanto che con il pollice provo a farla sparire come cercavo di fare da bambina. All'interno del ristorante il gioco delle dieci domande continua e, dopo la terza domanda di stellina, ho deciso di uscire con la scusa di fumare. Accanto a me c'è un lampione che funziona ad intermittenza, un secondo prima c'è luce e poi si spegne.
Sento la porta del ristorante aprirsi e vedo una coppia uscire mano nella mano, in quel momento mi viene in mente il piano che volevo attuare insieme a Giselle.
"E' se cominciassi adesso? Ma come? Potrei scrivere direttamente a Miranda oppure far uscire tutti così da lasciarli soli. No, Miranda mi uccide se lo faccio. Dannazione, non so che fare!"
-Cosa stai architettando?- Salto dallo spavento a sentire la voce di B.B.
-Ma sei impazzito?- Gli tiro un pugno sul braccio e lui si allontana portando l'altra mano nel punto dove l'ho colpito.
-Cavoli cappuccetto rosso, mi stavi quasi per rompere un braccio.- Dice il ragazzo sofferente.- Come avrebbero fatto le mie povere fan a sopportarlo se fosse accaduto.- Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa sconfitta.
"Umiltà saltami addosso."
-Chi ti ha detto di farmi prendere un colpo?- Lui sorride a trenta due denti e si porta una mano davanti alla bocca, cercando di nascondere un sorriso scherzoso.
-Io ti ho chiamato un bel po' ma sembravi persa nel mondo di cappuccetto rosso.- Sbuffo rumorosamente alle sue parole, ancora non mi piace quando mi chiama cappuccetto rosso. Sono abituata a sentirmi chiamare in questa maniera ma non mi piace affatto la cosa.
-La prossima volta continua a chiamare.... da lontano.- Lui alza il sopracciglio scettico ma annuisce.
"Si è arreso un po' troppo facilmente, di solito il battibecco continua per una buona mezz'ora."
-Cosa ci fai qui fuori?- Mi appoggio di nuovo al muro e butto il mozzicone di sigaretta a terra. Non sono una fumatrice incallita, non è nemmeno un vizio ma ci sono dei momenti in cui mi calma in nervi.
-La stessa cosa che ci fai tu.- Si appoggia anche lui al muro accendendo la sua sigaretta.
-Non dovrebbe rovinare le vostre le corde vocali?- Lui gira la testa verso di me e mi osserva un po' prima di rispondere.
-Si, non è un bene per un cantante fumare.- Giro la testa verso il lampione che continua a spegnersi e riaccendersi.
-Allora perché fumi?- La domanda esce ancora prima che riesca a fermarla, sento i suoi occhi addosso ma non giro la testa a guardarlo.
-Perché mi rilassa, all'inizio era solo un modo per scaricare lo stress e poi è diventato un vizio. Le mie fan non l'hanno preso bene quando mi hanno beccato a fumare e nemmeno la mia agenzia.- La sua voce e flebile, con una nota di tristezza.
Giro la testa verso di lui credendo di trovarlo a fissarmi ma invece lui guarda un punto lontano nel cielo, magari una stella lontana e intoccabile. Riesco a scorgere la sua fragilità e vedo un lato nascosto di B.B. che mi spiazza, il ragazzo star che non fa altro che vantarsi ha diverse sfaccettature che vanno osservate con attenzione. E' un po' come la luna che brilla così tanto ma che nasconde le sue ferite.
-Come va il gioco delle dieci domande?- Cerco di cambiare argomento, vedere questo di stellina non è un bene.
-Bene, il mio manager si sta molto divertendo! Devo dire che la tua amica Giselle non si risparmia nemmeno, era lo stesso per me fin a quando il mio interesse non ha deciso di andarsene.- La fragilità di prima scompare e B.B. ritorna il solito rompiscatole e narcisista.
-Io non abbandono un campo ti battaglia stellina.- Lui finisce la sigaretta e butta il mozzicone nel bidone apposito.
-Quindi non avresti nessun problema a continuare?-
-Assolutamente no.- Rispondo prontamente.
"Cazzo! Mi ha fregata questa volta."
-Tocca a te fare una domanda, cappuccetto rosso.- Penso a una domanda che potrei fargli ma non mi viene in mente un granché, finché mi si accende una lampadina.
-Perché profumi di menta e fumo? Ovviamente so il motivo del fumo ma perché di menta?- Alla mia domanda lui scoppia a ridere mentre io infilo le mani nelle tasche dei jeans per non picchiarlo a sangue.
"Era una domanda stupida da fare, accidenti a me che ho acconsentito a giocare! Ti odio Miranda... tu e le tue idee che mi fanno cacciare sempre nei guai."
Alza l'indice.
-Punto primo, ho un profumo che è costato quanto il tuo stipendio a che dovrebbe servire a coprire l'odore della sigaretta.-
Alza il medio.
-Punto secondo, adoro le caramelle alla menta perché sono perfette per allontanare l'odore.- Continua ridere e io faccio dei respiri profondi... questo ragazzo mi farà finire in gattabuia con tutti gli istinti omicidi che mi fa salire.
-Il tuo ego ha un limite? - Chiedo velenosa facendogli capire che sono arrabbiata, lui non si scompone molto davanti alla cosa.
-Non risponderò alla tua domanda cappuccetto rosso, anche perché adesso tocca a me.-
Si picchietta il mento in maniera teatrale. - E' una domanda che ti avrei voluto fare da un po' ma non ho avuto l'occasione.- Lo guardo dubbiosa, non è da lui trattenersi.
-Perché a casa tua ci sono solamente foto di te e di Gabriel ma nessuna con i tuoi genitori?- La sua domanda mi lascia di sasso, la bocca si inaridisce e per un attimo mi dimentico di respirare. Credevo che mi avrebbe chiesto di nuovo quanto lo trovavo affascinante ma non questo, non so come rispondere a questa domanda .
-E' una lunga storia.- Non saprei cos'altro dire, ad Highbridge tutti sanno cosa è successo alla mia famiglia o suppongono, ma in realtà nemmeno io e Gabriel ne abbiamo del tutto l'idea.
-Sono morti?- La domanda è un sussurro ma sa bene che io ho sentito, abbasso la testa e i capelli mi coprono il viso.
"Dovrei rispondere di si? Tanto per me è come se lo fossero, i miei genitori sono morti dieci anni prima, quando hanno deciso che io e Gabriel non valevamo tanto... hanno continuato con le loro vite ed era molto meglio tagliarci fuori."
Evidentemente prende il mio silenzio per una risposta affermativa, perché nel mio campo visivo entrano un paio di scarpe nere lucide con le punte piene di borchie.
Alzo il viso per guardare il ragazzo ma sento solo le sue braccia che mi avvolgono facendo sbattere il mio viso al suo petto. Rimango ferma tra le sue braccia senza muovermi di un millimetro, lui abbassa la sua testa e l'appoggia sopra la mia.
-Vedrai che con il tempo sarà più facile, fidati di me ci sono già passato con la morte di mia madre.- Il mio cuore salta un battito e continuo a rimanere così, senza aprire bocca per smentire la sua deduzione. C'è un senso di pace in tutto questo, un momento in cui siamo solo Jade e Shi Hyun e non stellina cadente e cappuccetto rosso, siamo solo due ragazzi che per un momento hanno lasciato fuori i loro battibecchi.
Sto quasi per ricambiare l'abbraccio ma il mio cellulare sceglie quel momento per mettersi a vibrare. Ci allontaniamo in fretta, anche un po' imbarazzati. Sembra strano vedere stellina in difficoltà, soprattutto in imbarazzo.
Vedo un messaggio da parte di Giselle che mi chiede che fine ho fatto, rispondo velocemente facendole sapere che sono fuori e che sarei entrata tra poco.
Guardo stellina che maneggia il suo cellulare e prendo una decisione su due piedi, tanto i piani che faccio fanno la stessa fine del Titanic con l'iceberg.
-Scrivi al tuo manager, per qualsiasi motivo non si deve alzare da tavola.- Creo velocemente un gruppo su Whatsapp con componenti Giselle, Dylan e Lydia scrivendo la stessa cosa che ho detto a stellina.
-Scritto, anche se non ho capito il motivo per cui non dovrebbe...- Inizio a scrivere a Miranda dicendole di uscire fuori per una passeggiata e di farsi accompagnare da mio fratello.
-Voglio far uscire Miranda assieme a Gabriel.- Continuo a scrivere a Miranda anche se è facile convincerla. Poco dopo, ricevo un messaggio da parte di Giselle sul gruppo, mi fa sapere che Gabriel ha accettato senza opporre resistenza alla richiesta di Miranda.
Mi sposto verso la finestra, vedo Gabriel e Miranda alzarsi dal tavolo e avviarsi verso l'uscita. Prendo B.B. per mano e lo trascino dietro l'angolo, nascondendomi per non farmi vedere dai due.
-Che stai facendo?- Mi chiede stellina a voce alta, gli faccio segno di abbassare la voce.
Vedo la porta aprirsi, escono sia Miranda che Gabriel, capisco lontano un miglio che la mia amica è in imbarazzo, perché si sta tormentando la cintura che ha alla vita.
-Ho intenzione di seguirli. - Gli dico a bassa voce.
-Perché?- Alzo gli occhi al cielo per l'ennesima volta e intanto Gabriel e Miranda iniziano a camminare, li lascio andare un po' avanti così posso seguirli senza farmi scoprire.
-Perché non voglio che uno dei due mandi tutto all'aria... intendo Miranda.- Esco dal angolo e divento la loro ombra, non sono molto lontani da me anche se nessuno dei due sta aprendo bocca.
"Questo non va bene per niente, dai Miranda tu sei la più loquace."
La strada che hanno scelto è piena di alberi robusti quindi in caso so anche dove nascondermi.
-Perché nessuno dei due parla?- Mi viene un infarto a sentire B.B. vicino a me, per fortuna trattengo l'urlo, perché se no, al diavolo il piano.
-Cosa diavolo ci fai qui? Vai dentro!- Bisbiglio così solo lui mi può sentire.
-Ti voglio aiutare.-
Lo uccido.
-E come?- Intanto avanziamo entrambi verso l'altro albero mentre i due continuano a non conversare.
-Non lo so ancora.- Lo uccido per davvero.
Gabriel e Miranda continuano a camminare senza dire nulla, pure due lombrichi avrebbero più dialogato tra loro. E pensare che Miranda non è mai stata una ragazza silenziosa, pur di parlare con lui in passato li chiedeva anche le cose più banali.
-Com'è il manager di Stellina?- Appunto, se ne esce con domande senza senso.
-Non lo so ancora, non è una cattiva persona anche se è molto introverso, non ha la stessa spontaneità di Shi Hyun.- Vorrei dare delle testate all'albero davanti a me per la loro conversazione. Ci sono tanti argomenti interessanti nella vita ma no, loro parlano di stellina e del suo manager.
-E' una persona senza filtri, ecco perché piace a Jade.-
"Cosa? Ma stiamo scherzando?"
Sento stellina ridacchiare dietro di me e per la rabbia gli do una gomitata alle costole.
Angolo autrice.
Spero che la prima parte del capitolo vi sia piaciuto la seconda parte arriverà sabato pomeriggio. Lo so che manco da tanto ma spero davvero che mi farete sapere cosa ne sapere cosa ne pensate del capitolo e dello sviluppo tra Jade e Shi-Hyun. Cosa ne pensate del piano di Jade? Secondo voi funzionerà?
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