Capitolo 10-seconda parte
Chiediamo la collocazione del tavolo e ci avviamo a prendere posto, con Dylan e Lydia a capo tavola, io e Giselle in mezzo, proprio di fronte a stellina cadente e al manager, di cui ancora non ricordo il nome e Miranda con Gabriel all'altra estremità. La cena inizia in maniera tranquilla, ordiniamo tutti e c'è un'atmosfera festosa, anche il manager di stellina regala qualche sorriso, stavo iniziando a pensare che la sua espressione fosse sempre truce. B.B. ogni tanto lancia uno sguardo al pianoforte del ristornare vuoto sul palco, dove per ora si sta esibendo una band locale.
-Stavo pensando, perché non facciamo il gioco delle dieci domande? - Tutti noi spostiamo l'attenzione verso Miranda, ma la ragazza non si sente affatto a disagio di essere al centro di attenzione.
-Non credo che questo gioco valga per noi, ci conosciamo tutti. - Lydia le risponde dall'altra parte del tavolo.
-Non tutti in realtà, B.B. e Kim Jong Hyun sono nuovi. Dobbiamo fare conoscenza con loro. - Sorride in maniera allegra come una bambina felice.
Cerco di fulminarla con lo sguardo ma lei non mi degna di un'occhiata, sa benissimo, che se lo facesse non le piacerebbe il mio sguardo.
-Sono d'accordo con Miranda. - Mio fratello prende improvvisamente le parti della mia amica. Tutti noi lo guardiamo in maniera allibita, anche la ragazza non crede alle sue orecchie perché gira lo sguardo verso lui e cerca conferma nei suoi occhi. Non so cosa ci vede, ma, dal suo sorriso, mi accorgo che è molto felice della cosa.
-Anche per me va bene! - Giselle e stellina si uniscono al gruppo, a loro si aggiungono i coniugi Martin, rimaniamo solo io e il manager a non aver aperto bocca.
-Va bene, facciamo questo gioco. - Cedo alla fine, perché tutte le persone che amano sono capaci di fare il gioco anche senza il mio consenso. Il manager di stellina annuisce e Miranda inizia a battere le mani contenta.
Miranda prende la parola e detta le prime regole. -Poiché l'idea è mia, sarò la prima a fare una domanda e, poi, il giro continuerà in senso antiorario. Non si bara, onesto al cento per centro. -
Annuiamo tutti, chi come me di controvoglia.
-Okay, la mia domanda è per B.B. Perché hai scelto proprio questo nome e cosa significa? - Lui guarda Miranda e sorride. Passano un po' di secondi prima che risponda.
-Deriva dal gioco del poker, significa Bad Beat, quando hai una buona mano e in seguito perdi. - Tutti gli occhi si spostano su di me. Okay, doveva rispondere lui... ma mi è venuto d'isinto.
"Ci stava mettendo una vita a rispondere!"
-Chi le ha detto una tale fesseria signorina Collins? - Il manager di stellina mi lancia uno sguardo di fuoco ma non abbasso lo sguardo, indico stellina seduto di fianco a lui e alzo le spalle in segno non curante. Il manager dà un'occhiata alla sua star, che sorride e alza gli occhi al cielo.
-Mi dispiace dirle che le ha rifilato una bella bugia. Il suo nome non deriva dal poker! E' diventato un trainee dell'agenzia a solo 12 anni e veniva spesso criticato per le sue doti canore, che erano eccezionali ma mai abbastanza per loro. Gli dicevano che aveva ottime potenzialità ma che il suo pessimo beat l'avrebbe rovinato molto presto. Le sue conoscenze in fatto di musica erano scarsissime, ma si è impegnato notte e giorno, si allenava ore e ore nello studio di registrazione e anche fuori. Quando ha dovuto scegliere il nome prima del debutto, sapeva già che Bad Beat era un modo per rinfacciare a tutte quelle persone che non hanno creduto in lui. - Rimango in silenzio per un attimo e i miei occhi si spostano verso stellina, ha un sorriso triste sulle labbra e i suoi occhi sono leggermente offuscati da un velo di malinconia.
Per la prima volta, vedo qualcos'altro oltre la sua faccia spavalda, un ragazzo che ha voluto dimostrare la sua forza, anche quando lo vedevano debole.
-Cos'è hyun o hyung? - Miranda richiama l'attenzione su di sé, pronunciando piuttosto male il termine in coreano, facendo distrarre tutti un secondo dalla confessione del manager.
-Io sono un hyung. E' un modo rispettoso per chiamare un fratello maggiore o amico. - B.B. risponde a Miranda in maniera molto divertita. E' tornato di nuovo il solito ragazzo megalomane e lo si capisce dal sorriso che fa.
-Interessante, quindi io che ho la tua età come ti dovrei chiamare in Corea? - Gabriel prende parola, continuando così il gioco delle dieci domande ma anche per soddisfare una sua curiosità. Il mio fratellone è sempre stato affascinato dall'Asia, tanto che, è stato sei mesi in Giappone per lavorare in un ristorante tipico durante il mio periodo al college.
-Dipende... se sei più grande o più piccolo d'età, solo nel primo caso puoi chiamarmi hyung. - Tutti ascoltano con attenzione stellina, affascinate dal quel luogo lontano di cui, beh, conosciamo poco.
-Ora spetta a me, giusto? - B.B. sorride in maniera un po' diabolica e Giselle conferma con la testa. Mi sale un brivido lungo la schiena.
"Non io, ti prego! Ci sono tante persone affascinanti in questo tavolo, non fare a me la domanda."
-Cappuccetto rosso. - ghigna.- quanto ti piaccio da 1 a 10? - Abbasso la testa sconsolata e mi sale un po' di rabbia.
"Perché proprio io tra tutte le persone presenti? Maledizione a te! Tanto me la pagherai, e con gli interessi."
-Zero. - Rispondo risoluta, ma la mia mano mi tradisce, la portano involontariamente nel punto dove mi ha baciata. Il ragazzo poggia i gomiti sul trovo e incrocia le mani, appoggiando il mento proprio sul dorso. Non crede alla mia bugia, me lo fa capire dallo sguardo che mi lancia.
-Sicura, cappuccetto rosso? -
-Sicurissima, super sicura, extra sicura, molto sicura... se vuoi posso continuare ad andare avanti per tutta la sera. - Gli sorrido in modo angelico ma lui non cambia minimamente espressione.
-Non mi sembrava così poco fa. - Anche se non vedo le loro facce girarsi verso di me perché sono troppo occupata a guardare stellina, sento il peso dei loro sguardi.
-Ti sarai sbagliato, stellina. - Appena finisco di parlare qualcuno mi dà un calcio sul piede e io ricambio il colpo. Mi giro torva verso Miranda che mi fa una faccia da finta dispiaciuta.
"Ma chi lo vuole dare a bere, so benissimo che l'ha fatto con tutto il suo cuore. Adesso ha preso le parti di stellina? Aspetta, non dirmi che lo ha fatto perché pensa che tra di noi ci sia qualcosa, vero?"
Il ragazzo scoppia in una grossa risata e così anche gli altri. Solo io non rido, continuo a guardare male Miranda che molto gentilmente mi fa la linguaccia.
-Jong Hyun, ora tocca a te.- dice Gabriel al famoso manager di stellina, un bel ragazzo dalla faccia torva.
-La mia domanda è rivolta alla ragazza con gli occhiali. - Giselle alza la testa dal piatto e guarda il manager stupita.
-Giselle, non ragazza con gli occhiali. - Risponde piccata lei.
-Giselle- pronuncia il suo nome con un perfetto accento francese. - A mia discolpa posso dire che non mi ricordo ancora molto bene i vostri nomi. Ho in mente solamente una descrizione fattami Shi Hyun - hyung, che corrisponde alla realtà. - Vedo Giselle fulminare la star, mentre io cerco di trattenermi dal ridere. -Il tatuaggio sul polso, qual è il suo significato? - Poso lo sguardo su Giselle e anche lei incrocia subito i miei occhi. Gli faccio cenno con la testa di non aver fatto la spia.
- Nessun significato in particolare, l'ho fatto quando ero giovane e stupida. - Tiene lo sguardo dritta verso di lui e risponde con voce tranquilla, intanto, abbassa le braccia sotto il tavolo e con la mano destra copre il tatuaggio. Il ragazzo si accontenta di quella risposta, ma noi due sappiamo benissimo qual è la storia dietro a quel tatuaggio.
-Miranda, perché diavolo vuoi insegnare a Claudia ad andare sui tacchi quando ancora non sa camminare? - Dylan chiede a una Miranda molto occupata a cercare di flirtare con Gabriel.
-Perché se no...- indica con il mento me. - finisce come lei, nemica della moda. - Dylan guarda me ed annuisce. - Capisco. -
Spalanco la bocca dall'indignazione.
-E' la verità Jade! - Mi giro verso Giselle di colpo, pensavo che almeno lei mi avrebbe appoggiata.
-Non credo che cappuccetto rosso abbia tanto bisogno di tacchi.-
Alzo la bandiera bianca con B.B. e gli sorrido amichevolmente.
"Quindi c'è qualcuno dalla mia parte!" Ma ne ne pento subito dopo che se ne esce: - Sono i suoi vestiti il problema.-
"Come non detto."
Tutti si mettono a ridere tranne noi due. Per dispetto gli faccio linguaccia e lui mi fa l'occhiolino.
Chiudo le mani con forza a forma di pugno. "Non riusciremo mai ad andare più in là di così, Miranda si deve arrendere."
Eccomi qui a fine capitolo, stiamo scoprendo piano piano il passato di Shi Hyun e sembra che sta lasciando da parte il suo essere megalomane. Quale sarà il vero significato del tatuaggio di Giselle? Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e dei vari momenti.
Un saluto, la vostra autrice ritardataria.
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