Capitolo 4 - "Psicopatico" nuovo contatto salvato



KYLE

Dopo la discussione con Aiden non riesco a rimanere alla festa, cerco Nicole e le dico che sono stanco e che preferisco tornarmene a casa.

Vedo chiaramente la sua delusione, ma non riuscirei a stare con lei dopo quello che è successo, finirei per perdere il controllo, sono ancora troppo incavolato per riuscire a fingere.

Quello stronzo mi ha proprio fregato. Non so se mi rode di più essere stato ingannato o che adesso può ricattarmi.

Arrivato a casa mi faccio una lunga doccia, ne ho decisamente bisogno, per colpa del caldo e di Aiden sono tutto sudato. E' utile anche per schiarirmi le idee.

Mentre sono sotto l'acqua la mia mente torna alla sera della discussione con mio padre, le sue parole, o meglio le sue minacce, sono ancora ben chiare.

Eravamo nel suo studio solo io e lui, lui seduto alla sua scrivania e io in piedi di fronte come un imputato, il suo sguardo era gelido così come la sua voce

"Kyle Jeremy Wilson anche questa volta ho sistemato i tuoi casini, non verrai incriminato di niente, la tua fedina penale resterà pulita. Ma è l'ultima volta che ti permetto di fare qualcosa che possa anche solo lontanamente intaccare la mia reputazione. Finora sono stato troppo indulgente con te e le tue continue cazzate, adesso basta. Basta risse, basta puttane, basta frequentare luoghi o persone inappropriate, basta qualunque cosa ti sei permesso di fare fino adesso. Da oggi si cambia. Ti dovrai comportare da perfetto bravo ragazzo, come avresti già dovuto fare. Ti devi rendere conto che sei il figlio di un Senatore Repubblicano degli Stati Uniti, integerrimo e dai sani principi, e che quello che fai si ripercuote anche sulla mia carriera politica e questo non te lo posso permettere. Non me ne frega niente se dovrai fingere, se dovrai indossare una maschera, se ti sentirai represso, non realizzato, queste stronzate tienile per tua madre o per la tua terapeuta. A me devi obbedire e basta, altrimenti ti ritroverai in mezzo ad una strada senza un soldo ad affrontare da solo le accuse che sono riuscito a far chiudere in un cassetto. Ricordati fra pochi mesi compirai 18 anni e dopo nessuna legge mi impedirà di farlo. Quindi da domani cambierai vita, ci trasferiamo e tu inizierai a frequentare una nuova scuola. Se ti senti frustrato trovati una ragazza, una brava ragazza, ma comportati come si deve, niente più vita da libertino. La vita che facevi è finita. Non c'è più spazio per le trattative. Da oggi in poi la tua bella vita non ti appartiene più, sarò io a controllarla e farai esattamente ciò che ti dico, mi leccherai anche il culo se è quello che ti chiedo. Creami altri problemi, un solo sgarro, e sei finito."

Non era la prima volta che facevo casini, ma questa volta l'avevo combinata grossa, se si fosse saputo delle mie accuse la sua immagine pubblica sarebbe stata rovinata, così lui ci era andato giù pesante.

Le sue parole erano state fin troppo chiare, non c'era spazio per fraintendimenti o trattative, fra me e la sua carriera politica sapevo già chi avrebbe scelto, e così per la prima volta nella mia vita avevo dovuto abbassare la testa e dire "Sì".

Ora se mio padre dovesse venire a sapere quello che ho fatto con Aiden mi ritroverei sicuramente rinchiuso in una cella. Non so se mio padre è un omofobo, non ho mai avuto bisogno di saperlo, comunque farsi fare una pompa da un ragazzo non rientra nella categoria "bravo ragazzo".

Quando rientro in camera mi stendo sul letto e mentre cerco di prendere sonno scacciando il ricordo di mio padre, un dubbio inizia a martellarmi il cervello: io ho creduto subito ad Aiden e se invece fosse solo uno scherzo? Ricordo che prima di andarsene ha raccolto il suo cellulare dal tavolino, ma questo non prova niente. Non è detto che il video ci sia e non è detto che sia venuto bene. Non ha avuto molto tempo per sistemarlo altrimenti me ne sarei accorto.

Afferro il mio cellulare dal comodino, non mi resta che controllare cosa mi ha inviato.

E' effettivamente un video.

Lo faccio partire.

La registrazione inizia prima dell'atto, c'è anche tutta la nostra conversazione, la sua proposta e la mia risposta.

Mi do dell'idiota per non essermene reso conto. L'inquadratura non è perfetta, è un po' storta, ma si vede anche troppo bene.

Il ricordo di ciò che ho provato mi assale e mi fa eccitare all'inverosimile, maledico quello stronzo e faccio esattamente come mi ha detto: prendo a masturbarmi pensando alla sua bocca che divora il mio cazzo.

Quando raggiungo l'orgasmo per la frustrazione afferrò il telefono e lo tirò contro il muro ringhiando un "Fottiti Aiden"

Fortunatamente i miei sono fuori altrimenti avrei dovuto spiegare troppe cose.


AIDEN

Torno verso i miei amici con un senso di trionfo che mi fa gongolare, avere la meglio su quel presuntuoso fighettino mi dà una soddisfazione incredibile e non è solo perché è il fidanzato della mia ex, ma perché mi sembra faccia di tutto per sembrare un bravo ragazzo quando invece non lo è affatto.

Un bravo ragazzo non si fa fare una pompa da un maschio e soprattutto non lo costringe ad ingoiare il suo sperma.

Timothy mi sorride "Finalmente. E' tutta la sera che sparisci."

Sto per rispondergli, ma vedo Kyle andarsene e rimango un attimo ad osservarlo, mi dispiace avrei voluto stuzzicarlo un altro po'.

Tim mi riscuote "Ehi, ti sei incantato? Non è mica una bella figa"

Gli do una botta in testa "Idiota."

Lui prosegue "Ho visto che prima ci hai parlato, mi dispiace per Nicole ..."

Lo interrompo "Non preoccuparti. L'Inghilterra mi ha cambiato. Nicole non mi interessa più in quel senso. Ho solo voluto essere gentile con lui per scusarmi con lei"

Tim mi dà una pacca sulla spalla "Ti posso garantire che si vede. E non parlo solo fisicamente, anche il tuo modo di comportarti è completamente diverso sembri, non so come dire, più scontroso, più incazzato."

Non ho voglia di raccontargli di Londra e di come è stato difficile all'inizio e nemmeno di quanto rancore sento ancora contro mio padre, inoltre la festa ha perso ogni attrattiva e anche il jet-lag inizia a farsi sentire.

"Adesso ti saluto. Iniziò a sentire il volo transoceanico"

Lui mi fa l'occhiolino "Se vuoi ho qualcosa per tirarti su"

La sua proposta è invitante, ma in questo momento non è ciò di cui ho bisogno.

"Ti ringrazio, ma penso sia meglio un buon sonno, altrimenti potrei veramente strippare e non sarebbe un bene per nessuno. Soprattutto per Nicole e la sua casa"

Tim si mette a ridere "Se la metti così è meglio se vai a dormire"

Prima di andare via, vado a salutare la padrona di casa.

La trovo a parlare con alcune amiche.

"Ciao Niki. Io vado"

"È stato bello rivederti Aiden"

"Anche per me" Sto per andarmene, ma mi tornano in mente le parole di Kyle, così mi giro nuovamente "Ah, complimenti per la scelta del fidanzato, proprio un bravo ragazzo, spero che non ti inganni come ho fatto io ..."

"Aiden ..."

Non la ascolto, vado via alzando una mano in segno di saluto.

Passo quasi tutto il sabato a dormire, poi quando nel tardo pomeriggio mi alzo decido di andare a fare una corsa, ho bisogno di uscire un po' di casa e di sgranchirmi.

Faccio il solito giro, quello che facevo prima di partire.

Mi sembra tutto immutato, però mi rendo conto che sono diversi gli occhi che lo guardano. Di fronte al mondo esterno ancora uguale, il mio cambiamento lo avverto ancora più netto.

L'odio e il risentimento che mi sono portato dentro durante tutto il mio esilio e che ancora non mi ha abbandonato, mi ha segnato in modo indelebile.

I primi mesi sono stati veramente duri e mi sono chiuso in me stesso rifiutando tutti, anche Lucas ha dovuto lottare non poco per buttare giù il mio muro.

Mi vergogno ripensando a come l'ho trattato chiamandolo "frocio", riversavo su di lui il mio dolore disprezzandolo.

Poi lui mi ha fatto capire che il modo migliore per ripagare i miei genitori era comportarmi come non avrebbero voluto, la vendetta è più dolce del rancore.

Così mi sono fatto il primo tatuaggio e il piercing e ho provato cosa voleva dire scoparsi un maschio. Tre cose che mio padre non avrebbe mai accettato.

Immerso nei miei ricordi non mi rendo conto di essere arrivato davanti la casa di Nicole, finché non mi arriva la sua risata, la riconoscerei ovunque.

Guardo al di là del cancello e la vedo insieme a Kyle. Storco il naso sembrano proprio due piccioncini.

Riprendo a correre per non farmi vedere.

Arrivato a casa mi fiondo subito sotto la doccia.

Mentre mi lavo il ricordo della coppietta felice mi fa irritare.

Kyle ha indossato nuovamente la maschera del bravo ragazzo per la sua ragazza, perché non ricordargli che io so che è solo una finzione?

Non capisco perché, nonostante sia certo di non provare più niente per Nicole, vederli insieme mi faccia irrita tanto.

Provo un contorto sentimento di odio e attrazione per Kyle. Mi esalta l'idea di averlo in pugno e poterlo piegare al mio volere, a novanta sarebbe anche meglio.

Ritorno in camera, mi infilo un paio di pantaloncini e dopo essermi steso sul letto prendo il cellulare. Compongo il suo numero e aspetto.

Quando ormai penso non risponderà sento la sua voce.

"Che vuoi?"

"Noto con piacere che hai salvato il mio numero"

"Sì, sotto il nome psicopatico. Che cazzo vuoi?"

Scoppio a ridere "Mi hanno chiamato in tanti modi: drogato, depravato, bastardo, stronzo, figlio di puttana, ma psicopatico mai. Vorresti che lo fossi?"

Lo sento sbuffare impaziente, probabilmente si è allontanato da Niki con una scusa e ha bisogno di tornare da lei "O mi dici cosa vuoi o chiudo"

"Mi annoio vieni a tenermi compagnia"

"Tu sei fuori! Perché dovrei venire da te? Chiama qualcun altro. Io e te non siamo amici e io non sono il tuo schiavetto."

"Non mi serve un amico. Sono a casa da solo, disteso sul mio letto, ho appena fatto la doccia e sono ancora nudo; mi è venuta voglia di divertirmi con te"


KYLE

L'immagine che mi ha appena descritto invade la mia mente e il fatto di trovarla invitante mi fa infuriare da morire "Chiama una puttana! Ne conoscerai tante!"

Poi mi ricordo che non devo urlare, perché Nicole potrebbe arrivare da un momento all'altro. Sono entrato in casa per rispondere appena ho visto il suo nome sul display, con la scusa di andare in bagno, mentre lei è rimasta in giardino a finire di sistemare il casino lasciato dalla festa.

Ancora mi chiedo per quale assurdo motivo ho accettato la chiamata.

La risposta di Aiden riporta completamente la mia attenzione su di lui "Ma è la tua bocca che voglio sul mio cazzo."

Sento un brivido percorrermi, non so se di terrore o di eccitazione ricordando la sua sul mio.

"Non lo farò mai"

"Ne sei certo? Non credo ti convenga rifiutare"

"Mi vuoi ricattare bastardo?"

"Ricattare, che parola brutta. Semplicemente ho saputo del tradimento del fidanzato di una mia cara amica e penso di doverglielo dire. Tutto qui"

"Figlio di puttana. Non lo faresti mai."

"Sei da Niki?"

"Perché?"

"Ti do una possibilità. Fra 60 secondi le manderò il video. Ti conviene trovare una scusa per farti prestare il suo cellulare e cancellarlo prima che lo veda"

"Stai bluffando. Ci sei anche tu nel video"

"A te la scelta ... 60 ... 59 ... 58 ... 57 ..."

"Sei pazzo"

Chiudo la comunicazione e torno in giardino. Trovo Nicole intenta a sistemare le ultime cose "Niki per favore mi presteresti il tuo cellulare? Il mio si è scaricato completamente e dovrei chiamare mia madre per dirle che sono ancora qui da te. Le avevo promesso che sarei rientrato presto"

Che falso che sono, ma questo è proprio il comportamento che lei si aspetterebbe e che si adatta perfettamente alla mia maschera. Maschera che cadrà in un attimo se qualcuno vedrà quel dannato video.

Lei mi sorride "Prendilo pure è lì, sopra il tavolino."

Lo afferro e mi allontano un po'. La prima cosa che faccio è metterlo silenzioso, poi fingo di fare il numero.

Dopo poco lo sento vibrare e non ho bisogno di guardare lo schermo per sapere che quel bastardo ha mantenuto la promessa. Cancello immediatamente il video prima che parta il download e poi riporto il cellulare a Nicole.

Le sorrido triste "Mi dispiace, ma devo proprio tornare a casa"

"Non preoccuparti qui ho quasi finito. Mi sei stato di grande aiuto"

"È stato un piacere" e le do un bacio.

A dire la verità non lo è stato affatto, avrei preferito di gran lunga scopare, piuttosto che sistemare il giardino. Purtroppo, per Nicole il sesso non è una priorità. Per me invece è in cima alle cosa da fare.

Chi realizza i desideri deve aver uno strano senso dell'umorismo, sto per fare qualcosa che voglio, ma con chi non voglio.

Se Aiden ha così tanta voglia di una pompa perché non chiama quella tipa che gli era appiccicata alla festa? Semplice, perché si diverte a umiliarmi, a sottomettermi ai suoi capricci perversi.

Devo andare da lui e affrontarlo faccia a faccia, però farò di tutto per non sottostare al suo gioco malato. La sola idea di avere un cazzo in bocca mi fa vomitare.

Appena esco dal cancello richiamo il bastardo "Arrivo. Dimmi dove abiti?"

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